Ebraico/Introduzione

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Indice del libro


Prefazione[modifica]

Studiare l'ebraico è come studiare una lingua completamente differente dall'italiano, le origini non sono indoeuropee e quindi potrebbe essere difficile la memorizzazione di questi vocaboli. Perciò si consiglia di procedere senza fretta, una passo alla volta, molti esercizi. Anche se si può stampare questo corso e leggerlo tutto in poche ore e, magari, capire qualcosa di un testo scritto bisognerebbe procedere lentamente (ad esempio una pagina di questo corso alla settimana potrebbe andare bene come velocità) e facendo tanta pratica. Solo così le parole chiave si potranno fissare nella mente bene, non come un elenco del telefono. Importantissimo è il lessico, anche se è la parte più noiosa da studiare bisognerebbe leggere continuamente qualcosa in ebraico di semplice, per tenersi in mente queste parole.

Pronuncia[modifica]

L'ebraico moderno, pronunciato in Israele non ha molti suoni più dell'italiano, solo il suono aspirato non è molto conosciuto dagli italiani. In realtà ci sono modi differenti di pronunciare l'ebraico e potrebbero trovarsi suoni molto difficili da pronunciare per chi non è abituato, simili, però, all'arabo. Il tono di voce degli israeliani è leggermente più nasale di quello italiano, ma molto poco diverso. Più che altro a volte si dà una grande enfasi alle parole, un po' come fanno gli americani, pronunciandole in toni diversi, molto accentuati.

Tra le poche differenze nella pronuncia delle lettere si ricorda che la "r" è leggermente diversa. La "r" dell'ebraico attuale è molto simile a quella francese, per cui per iniziare basta imitare la "r gutturale" parlata sotto la Torre Eiffel, nota agli italiani (il modo più semplice per ottenerne il suono è cercare di imitare una "r" usando solo la gola)