Esperanto/Note preliminari

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Indice del libro

Si ringraziano tutti gli utenti che hanno collaborato e stanno collaborando a quest'opera. Per la migliore riuscita del libro, sarebbe meglio leggere le note di questa pagina per chi fosse interessato a collaborare. Il libro è completo rispetto al progetto originario, ma arrivati a questo punto e visto che "è una cosa buona", è lecito pensare di andare avanti.


Coordinamento degli sforzi degli utenti[modifica]

In questo libro ci sono ancora cose da fare, elencate dopo questo paragrafo. In genere, tieni conto dei seguenti accorgimenti:

  • Prima di aggiungere qualcosa che manca, è buono leggere tutto il libro, perché l'argomento potrebbe essere già affrontato.
  • Siccome è rivolto soprattutto agli autodidatti (ma si può usare tranquillamente come supporto o integrazione per altri corsi) si è cercato di non essere sintetici, e di spiegare la teoria senza essere troppo avari di parole e senza dare troppe cose per scontate: ad esempio nella parte dell'accusativo, si spiega anche cos'è il complemento oggetto, dato per scontato in altri corsi.
  • Rispettare lo stile della pagina. Ad esempio, mettere in corsivo le frasi in esperanto ed in normale le traduzioni o viceversa, a seconda di come il paragrafo o la pagina è già impostata.
  • Rispettare la struttura del corso spiegata in copertina (le 3 parti in cui è diviso). Non introdurre in una pagina argomenti non introdotti prima di essa (o in essa). Le frasi/esempi/esercizi non devono contenere difficoltà riguardanti argomenti teorici spiegati dopo nel libro, per esempio i correlativi sono spiegati in un dato capitolo, e prima di esso non possono apparire tra gli esempi (lo stesso vale per preposizioni, verbi...), per ovvi motivi.
  • Siccome il libro ha una sua struttura ed ormai è molto vicino alla versione "definitiva" (per quel che definitivo può significare qui), si consiglia gli utenti di registrarsi per poter comunicare, cosìcché le modifiche possano essere discusse, onde evitare anche che il lavoro di utenti venga cancellato o modificato senza che vi sia possibilità di dare una spiegazione.

Da fare[modifica]

Se vuoi collaborare:

  • Se vuoi collaborare a wikipedia al progetto esperanto, puoi dare un'occhiata qui.
  • In questo progetto è presente una sezione per bambini, detta Wikijunior. si potrebbe scrivere un libro più semplice per i bambini, seguendo lo stile della sezione Wikijunior
  • Salvo dimenticanze, il libro sembra attualmente completo dal punto di vista teorico. Si potrebbero aggiungere esercizi e traduzioni.
  • Si potrebbero aggiungere dei piccoli testi da far tradurre a chi usa questo corso (italiano-esperanto o viceversa, minimo 3 righe, e non esclusivamente frasi) ad ogni capitolo, riguardanti le difficoltà che in quel capitolo sono affrontate. Quando avrà tempo, provvederà il sottoscritto, ma questo è un wikilibro... Bisogna tener conto degli argomenti trattati fino a quel punto, quindi se si usano testi già scritti altrove, per quanto semplici, si dovrebbero adattare, magari togliendo qualcosa che appartiene ad un argomento che ancora non è stato spiegato fino a quel punto (ricordarsi di citare la fonte anche se il testo è stato adattato, sul modello dei "testi didattici"). I testi generici, cioè che richiedono abilità teoriche spiegate in diversi capitoli, vanno invece messi nel capitolo "testi didattici".
  • Invito quindi chi volesse comunicare altri argomenti mancanti o collaborare, ad inviare un messaggio al sottoscritto, per metterci d'accordo sul da farsi. Questo per non lavorare tutti sugli stessi capitoli e lasciare incompiuto il lavoro che non vuole fare nessuno.
  • Esercizi. Ogni lezione dovrebbe avere abbastanza esercizi di completamento, traduzione e produzione, in stretta relazione al livello ed agli argomenti spiegati fino a quel momento (nella prima parte, ad esempio, ci saranno da tradurre/produrre/completare, solo frasi semplici, e non testi o frasi lunghe). Così chi impara può mettere in pratica le regole.

Note stilistiche[modifica]

Gli stili seguiti nel libro sono presentati in seguito.

  • le parole o gli esempi in esperanto sono in corsivo, quelli in italiano sono in testo normale.
  • ogni frase di esempio e la relativa traduzione iniziano per lettera maiuscola, mentre gli esempi con parole che non compongono frasi di senso compiuto possono iniziare in minuscolo. Se l'esempio riguarda una singola frase affermativa, si può omettere il punto a fine frase (ma si consiglia di usarlo).
  • si usa il grassetto per mettere in evidenza delle parole (o anche desinenze, parti di parole) che sono oggetto della spiegazione di un dato paragrafo; se tali parti sono in esperanto, si usa il corsivo + grassetto.
  • il simbolo uguale "=" indica traduzione
  • il simbolo freccia "→" indica trasformazione nella stessa lingua (quindi non indica la traduzione)
  • il simbolo uguale "~" indica due frasi o gruppi di parole nella stessa lingua, che nonostante siano in forma (lievemente) diversa, hanno lo stesso significato e sono due possibili alternative nella traduzione
  • se la traduzione riguarda poche parole e deve essere fatta due volte per la presenza di una trasformazione, si può optare per la scrittura della traduzione tra parentesi tonde, secondo quanto è indicato più in avanti
  • Per le traduzioni semplici, ovvero senza trasformazioni, si usa il seguente stile (nota l'uso del corsivo per l'esperanto):
  1. italiano = esperanto
  2. esperanto = italiano

esempio:

  • domo = casa

Le trasformazioni di una o più parole (esempio cambi di desinenze) sono indicate da una freccetta "→". La traduzione in italiano può essere data secondo i tre stili seguenti:

  1. esperanto (traduzione in italiano) → esperanto trasformato (traduzione in italiano)
  2. esperanto → esperanto trasformato = traduzione italiana → traduzione italiana trasformata
  3. esperanto = traduzione in italiano → esperanto trasformato = traduzione in italiano trasformata

esempi (immaginando di voler far vedere la formazione del plurale):

  1. tiu domo (quella casa) → tiuj domoj (quelle case)
  2. Li estas mia amiko → Ili estas miaj amikoj = Lui è mio amico → Loro sono miei amici
  3. Li estas mia amiko. = Lui è mio amico. → Ili estas miaj amikoj. = Loro sono miei amici.

Si preferisce la forma 2 o la 3 per le frasi di senso compiuto, la 1 per brevi insiemi di parole. La trasformazione o una parola particolare può essere evidenziata con il grassetto, se ritenuto utile anche nella traduzione:

  1. tiu domo (quella casa) → tiuj domoj (quelle case)

Il grassetto può indicare anche una parola particolare sulla quale si focalizza la spiegazione, in questo caso la parola andrà in grassetto in entrambi, esempio e traduzione, eccezion fatta quando la parola non esiste in una delle due lingue (ad esempio l'articolo indeterminativo non esiste in esperanto); può anche accadere che una parola in una lingua coincida con più parole nell'altra, in tal caso tutte le parole andranno in grassetto.

  1. domo = una casa
  2. Mi lernas per tiu libro. = Imparo per mezzo di quel libro.

Nomi propri[modifica]

Nonostante alcuni nomi propri di persona abbiano una traduzione in esperanto, questo non vale per tutti, e naturalmente non può valere per tutti i nomi di tutte le culture (questo può valere anche per i nomi propri di luogo non tanto famosi da avere una traduzione). Inoltre, il modo con cui alcune lingue (come l'italiano) hanno una variante maschile e femminile per un certo nome non sempre si adatta col modo di formare il femminile in esperanto. Ad esempio ogni scrittore esperantista, praticamente da sempre, si è scelto un nome adattato all'esperanto, o ha mantenuto il proprio (ad esempio, lo spagnolo Jorge Camacho ha usato per le sue opere sia il proprio nome di battesimo che lo pseudonimo Georgo Kamaĉo). In questo libro vige pertanto libertà nella scrittura dei nomi che possono essere tradotti oppure mantenuti come da "registro anagrafico", per cui (esempio classico) si potrà scrivere "Johano", ma anche "Giovanni", a discrezione di chi scrive (la lettera maiuscola iniziale chiarirà che si tratta di un nome proprio di persona).

Per informazioni più generali non limitate solo a questo libro, le raccomandazioni sui nomi propri dell'Accademia di Esperanto.

Esperanto va in maiuscolo o minuscolo?[modifica]

In esperanto la parola "esperanto" si scrive in maiuscolo, anche perché deriva da un nome proprio Doktoro Esperanto (che per la precisione è uno pseudonimo). Secondo la lingua italiana invece, i nomi di lingua vanno in minuscolo, compresa la parola "esperanto", anche se, data la sua origine di nome proprio, c'è chi sostiene che si potrebbe usare il maiuscolo in italiano. Tuttavia, per scegliere uno stile uniforme, una frase tradotta sia in esperanto che in italiano dovrà tener conto dello stile nelle rispettive lingue (maiuscolo in esperanto, minuscolo in italiano).

Uno strumento di aiuto per creare esercizi[modifica]

Se vuoi creare esercizi di completamento (completare una frase in cui mancano singole parole), puoi avvalerti di un utile strumento, che è il quiz (oltre alle risposte multiple, troverai anche come creare questo tipo di frasi da completare). Il libro di Italiano ha esempi d'uso molto interessanti (guarda gli esercizi nel template di navigazione). Non si tratta di qualcosa di obbligatorio, anzi si sconsiglia un uso troppo eccessivo (dato che in un corso di lingua bisogna anche imparare a scrivere da soli frasi e testi piuttosto che mettere solo crocette) ma è consigliato per certi tipi di esercizi che ben gli si adattano.

Pdf[modifica]

Il pdf viene ripubblicato ogni volta che un certo numero di modifiche sostanziali viene apportato, cioè quando le informazioni aggiunte nel wiki sono rilevanti e non ridondanti con quelle già nel pdf, questo per evitare di creare un nuovo pdf per ogni minima modifica, o avere liste infinite di esempi, quando magari degli esercizi sarebbero più utili. Ogni vecchia versione del pdf rimane sul server teoricamente in eterno, è per questo che si preferisce non eccedere con le versioni (non saranno caricate più di 2-3 versioni all'anno). Per avere l'ultima versione ottimizzata per il pdf, si può andare qui; per creare all'istante la propria copia in pdf di tutte le pagine che si desiderano (ed eventualmente tutto il libro, ma anche più libri), si può creare una raccolta: dal menu di ogni pagina, sulla sinistra, cercare "crea libro" e selezionare le pagine deserate (per maggiori dettagli consultare la guida); se si desidera una singola pagina, cercare sulla sinistra della pagina scelta "scarica come pdf", cliccare quindi attendere la creazione e lo scaricamento.

Fonti, bibliografia ed approfondimenti[modifica]

Alcune spiegazioni sono state prese attingendo, oltre che dalle conoscenze linguistiche personali, a testi scritti e disponibili in internet, (per la struttura iniziale del libro, si è principalmente seguita quella dei “Rudimenti di esperanto”, testo che quindi non sarà citato di nuovo). La struttura generale del corso è pensata per gli autodidatti di questa lingua, cercando di differenziare questo corso dagli altri visti (si spera sia adatta a capire). Altri testi, presi in genere da altri progetti wiki, hanno la loro fonte citata alla loro fine.

Bibliografia, sitografia ed approfondimenti[modifica]

La bibliografia e sitografia di seguito elenca una breve raccolta di opere con le quali si possono verificare i contenuti di questo libro, avere spiegazioni degli stessi argomenti sotto altri punti di vista, ottenere ulteriori esercizi o approfondire alcuni dettagli:

[1] Bruno Migliorini, Manuale di Esperanto, la riedizione del 1995 della Cooperativa Editoriale Esperanto è disponibile in rete gratuitamente, quella originale è del 1922, San Vito al Tagliamento, ed. Paolet. Bruno Migliorini è stato il presidente dell'Accademia della Crusca ed uno dei più grandi linguisti italiani

[2] Bertilo Wennergren. Plena Manlibro de Esperanta Gramatiko (PMEG). Grammatica approfondita, in esperanto

[3] Corso di esperanto in forma di programma interattivo

[4] Reta vortaro, dizionario con una vasta gamma di esempi ed approfondite definizioni

[5] Corso per corrispondenza elettronica Kirek, della Gioventù esperantista italiana

[6] Vocabolario Italiano-Esperanto, di C. Minnaja, edito da CoEdEs, 1966. Versione elettronica

[7] Tekstaro de Esperanto, elenco di testi in esperanto in cui è possibile ricercare parole o espressioni, per chiarire dubbi o verificare il modo d'uso di varie espressioni.