Lombardo

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Indice del libro

Introduzione[modifica]

  • Il lombardo (lombard) è una lingua romanza occidentale. Essa è parlata nel territorio regionale lombardo con alcune aree di transizione nell'Oltrepò mantovano e pavese (dove si parla un dialetto a metà strada tra la lingua lombarda e la lingua emiliana), nell'intera Svizzera Italiana, nelle province di Novara e Verbania, in alcuni comuni della provincia di Alessandria e nelle valli più occidentali del Trentino.
  • Rientra nel gruppo galloitalico, e presenta quindi forti analogie col piemontese, con l'emiliano, con i dialetti della lingua veneta del Trentino e del Veneto più rustici e conservativi. Esistono diverse aree di transizione (in Piemonte, nella bassa lombarda, in Trentino), e perciò non sempre i confini linguistici sono accettati unanimemente.
  • Evolutosi dal latino parlato in Lombardia ai tempi dell'Impero Romano, si ritiene che abbia un substrato celtico: esso è ancora ravvisabile in un esiguo numero di parole, ma rilevante nella toponomastica locale.
  • Il lessico presenta anche una serie interessante di germanismi, importati dai Goti e soprattutto dai Longobardi (che hanno dato il nome alla regione e poi alla lingua). Altri germanismi risalgono all'Ottocento, in virtù della dominazione austriaca.
  • Altri prestiti lessicali derivano dal francese (ai tempi della dominazione napoleonica) e dall'inglese (nella società industriale e borghese della fine del XIX secolo). Al giorno d'oggi, è molto forte l'influenza dell'italiano.
  • Vanta una letteratura che fa risalire le sue origini alla seconda metà del Duecento, e che prosegue ininterrotta dal Seicento al giorno d'oggi. Il lombardo vanta altresì numerose opere lessicografiche.
  • Tradizionalmente, il lombardo viene suddiviso in due grandi macrovarianti: il lombardo occidentale e il lombardo orientale. Il confine tra le due varianti viene posto sull'Adda.
  • Anche in virtù della travagliata storia lombarda, la lingua non dispone tuttora di una variante standard, né di un'ortografia comune. Sostanzialmente, ogni grande città dispone di una produzione letteraria municipale, e d'un sistema di grafia. In questo corso si farà riferimento al sistema di ortografia unificata, la Nuova Ortografia Lombarda, pensato nel 2020.

Il lombardo è riconosciuto come lingua da diversi organismi internazionali: dall'ISO (codice 639-3 lmo), dall'UNESCO, dal Consiglio d'Europa. È considerata a rischio di estinzione.

Questo corso[modifica]

Il corso si propone di dare una panoramica essenziale degli aspetti più importanti della grammatica e del lessico del lombardo, con un rapido excursus sulla letteratura in questa lingua. Si propone altresì di illustrare per sommi capi una proposta di grafia comune per tutte le varianti locali, che trae origine dalla tradizione scritta antica e recente.

I dialetti del lombardo[modifica]

La lingua lombarda ha numerose varianti o dialetti. Anche se teoricamente ogni paese ha il suo dialetto, i dialetti sono raggruppabili in dei gruppi principali. La suddivisione non è sempre univoca. In questo libro viene proposta la suddivisione in tre gruppi principali: lombardo occidentale, lombardo orientale, lombardo alpino, e questi a loro volta vengono divisi in sottogruppi (mostrati nell'immagine qui sotto), molti dei quali sono determinati dall'influenza del dialetto delle città principali sul territorio circostante. Per praticità in questo libro, i dialetto saranno indicati attraverso le sigle mostrate nell'immagine qui sotto.

La classificazione del dialetti del wikizionario in lengua lombarda

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