Pascal/Introduzione

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Indice del libro

Il Pascal è un linguaggio di programmazione nato nel 1973 ad opera di Niklaus Wirth.
Egli, oltre ad essere un informatico, era anche un insegnante di programmazione: creò il Pascal proprio come linguaggio didattico e lo progettò appositamente molto rigido; questo perché richiedesse prima dell'implementazione un'attenta analisi da parte dell'alunno dell'algoritmo da sviluppare.
Il Pascal è inoltre un linguaggio piuttosto facile da usare, anche per la sua somiglianza con la lingua inglese che rende alcuni comandi piuttosto intuitivi.

Ancora oggi, il Pascal è il linguaggio più usato a livello didattico; per questo motivi è utilizzato diffusamente come linguaggio introduttivo alla programmazione strutturata. Questo non significa però che abbia poche potenzialità. Wirth pensava al Pascal come un linguaggio facile ma potente; addirittura la sua evoluzione orientata agli oggetti, il Delphi, è estremamente diffusa in vari ambiti.

Hello world![modifica]

Storicamente, ogni volta che si deve presentare un linguaggio di programmazione, si utilizza il classico Hello World, un piccolo programma che stampa sullo schermo, appunto, Hello World!. In Pascal la sua realizzazione è piuttosto semplice:

program HelloWorld;
begin
     writeln('Hello world!');
end.
  • la prima riga indica il nome del programma. La parola program è una parola riservata del linguaggio. Non può quindi essere usata come nome di variabile o di funzione (che vedremo più avanti nel corso del libro). Alla fine di ogni istruzione bisogna inserire il carattere ; per indicare al compilatore che il comando è concluso.
  • la seconda riga indica l'inizio del programma vero e proprio. Ogni blocco di codice deve essere inserito fra le parole riservate begin e end.
  • la terza riga contiene la nostra prima vera istruzione. I comandi di input-output verranno trattati in seguito. Per ora basti sapere che l'istruzione writeln permette di mostrare sullo schermo i caratteri inseriti fra gli apici.
  • l'ultima riga rappresenta la conclusione del programma. La parola riservata end posta alla fine del programma deve essere sempre seguita dal punto.

Per alcuni compilatori (soprattutto in ambiente Windows) sarà necessario aggiungere un'ultima riga di codice, readln;, prima di end. L'istruzione infatti blocca l'esecuzione del programma fino a che questi non preme <Enter>, permettendo così all'utente di vedere l'output del programma prima che si chiuda la finestra in cui è stato fatto partire. L'istruzione readln; verrà comunque trattata approfonditamente più avanti nel corso di questo libro.

Per avere delle istruzioni su come effettuare la compilazione, consulta questo modulo.

Primi concetti sulla sintassi[modifica]

Dal nostro primo esempio possiamo ricavare alcune semplici indicazioni sulla sintassi di un programma implementato in Pascal:

  • esistono delle parole riservate, che fanno parte della grammatica del linguaggio Pascal, che possono essere usate solo con lo scopo prefissato.
  • ogni programma è composto da istruzioni, semplici o composte.
  • le istruzioni vengono eseguite dalla prima all'ultima in sequenza.
  • le istruzioni composte vengono detti blocchi. Vengono individuati da una coppia di parole chiave: begin indica l'inizio del blocco, end la fine e contengono a loro volta istruzioni.
  • il blocco può essere considerato come un'unica istruzione.
  • ogni istruzione è separata da un carattere speciale: ; il punto e virgola.
  • esistono degli identificatori, ovvero nomi arbitrari per variabili, costanti, procedure e funzioni (che vedremo più avanti).