Primo soccorso/Riconoscimento e trattamento di varie patologie

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer

Indice del libro


Per ogni situazione, vi sono comportamenti da seguire e da evitare, sapendo distinguere, anche se non si è medici o infermieri, alcuni tra le più diffuse patologie può essere utile a salvare una vita o evitare di aggravare una situazione per ignoranza.

Ostruzione delle vie aeree[modifica]

le vie aeree servono al corpo per fare arrivare aria all'apparato respiratorio, senza la quale esso non può vivere. però per un pezzo (bocca, laringe, faringe e trachea cioè le vie aeree superiori) queste servono anche a fare entrare il cibo, che serve all'apparato digerente per nutrire il corpo. i problemi nascono quando il paziente ingoia un qualcosa che non passa, ed ostruisce le vie aeree.

si distinguono due casi, con comportamenti assolutamente diversi.

ostruzione parziale: il paziente riesce parzialmente a parlare, respira -male-, tossisce. c'è una ostruzione parziale. primo soccorso: mettersi vicino al paziente, sostenerlo anche psicologicamente, incoraggiandolo a tossire per espellere il corpo estraneo. NON si fa altro, perché non vogliamo tramutare una ostruzione parziale in una ostruzione totale.

ostruzione totale: il paziente non respira, diventa blu in viso, non parla, si porta le mani al collo ad indicare dov'è il problema. primo soccorso per adulti: il soccorritore si pone alle spalle del paziente, a 90 gradi rispetto a lui, con una gamba tra le sue per sostenerlo, il fianco contro la schiena del paziente, il braccio sinistro sotto il suo braccio sinistro e con la mano sinistra gli tiene la mascella. con la destra gli assesta cinque pacche intrascapolari (al centro alto della schiena, dietro i polmoni), forti, per fargli sputare il corpo estraneo. se la manovra riesce, bene, fine del problema. se non riesce, si pratica la manovra di Heimlich, cioè compressioni a due mani dello stomaco, forti anche queste. se la manovra riesce ed il paziente sputa il corpo estraneo bene, problema quasi risolto. altrimenti, la mancanza di aria causerà lo svenimento (incoscienza) del paziente: il soccorritore lo accompagnerà a terra, per poi praticargli la RCP, visto che il paziente è incosciente e non respira.

primo soccorso per bambini: si distinguono due tipi di pazienti pediatrici, i LATTANTI cioè da zero ad un anno/10 kg di peso/75 cm di altezza, ed i bambini, da oltre un anno/10 kg peso/75 cm altezza sino alla pubertà. comunque, al di là della classifica, contano le manovre da effettuare: se quelle pediatriche non vanno bene il paziente va trattato come un adulto.

Lattante: quando il paziente ha una ostruzione parziale, prenderlo in braccio, leggermente inclinato in avanti, stargli vicino e farlo tossire. quando ci fosse una ostruzione totale, si posiziona il lattante sull'avambraccio sinistro (braccio debole), l'avambraccio sulla gamba piegata - il soccorritore è seduto o in ginocchio-, la gamba destra del lattante è incastrata sotto il gomito sinistro del soccorritore. il soccorritore propina cinque pacche intrascapolari forti con la mano destra (braccio forte). se il paziente sputa, e riprende a respirare, problema risolto. se no, si pratica la manovra di Heimlich girando il lattante sull'avambraccio destro, avambraccio sulla gamba destra, e usando indice e medio per comprimere cinque volte al centro del petto. come sopra, se sputa e respira, bene. se no, si ripete sino alla soluzione del problema o sino a che il paziente perde conoscenza. a quel punto, RCP.

bambino: ostruzione parziale, il soccorritore tiene il paziente in piedi per le spalle, leggermente inclinato in avanti, e lo incoraggia a tossire. se l'ostruzione diventa totale, il soccorritore si inginocchia col ginocchio destro a terra, piega il paziente a 90 gradi sulla gamba sinistra, gli tiene la mascella colla mano sinistra mentre colla destra gli propina cinque pacche intrascapolari forti. se il paziente sputa e riprende a respirare, bene. altrimenti manovra di Heimlich. e si va avanti sino a che il problema è risolto, o il paziente perde conoscenza. a quel punto lo si adagia su di un piano rigido, si allineano arti, tronco e testa, si scopre il il torace e RCP immediata perché il soccorritore già sa che il paziente è incosciente e non respira.

Attenzione: in tutti i casi di ostruzione totale BISOGNA effettuare la chiamata di soccorso, perché la situazione è grave, e non è detto che il soccorritore occasionale sia in grado di risolverla. In caso di ostruzione parziale, dopo due minuti di tosse che NON risolve il problema, effettuare lo stesso la chiamata di soccorso. è meglio che il personale del 112 arrivi e trovi una situazione risolta piuttosto che arrivi quando sarà troppo tardi. in ogni caso, se si effettua sul paziente la manovra di Heimlich il paziente dovrà essere controllato in pronto soccorso, perché il soccorritore comprimendo forte lo stomaco potrebbe avere danneggiato gli organi interni.

Epilessia[modifica]

Attenzione
Se le crisi convulsorie si ripetono, il soggetto è a grave rischio di vita!

Le crisi epilettiche, molto semplicisticamente, consistono in "scariche" incontrollate dei moto-neuroni cerebrali che portano il soggetto alla perdita del controllo muscolar/nervoso volontario, con conseguenti convulsioni. Se ci si trova di fronte ad una persona con crisi epilettica, ciò che si può fare non è molto ma importante. Bisogna accompagnare il soggetto nella caduta, per evitare che si provochi danni ingenti, posizionando eventualmente un cuscino sotto la nuca. Spostare qualsiasi oggetto presente nell'ambiente che possa essere urtato durante la crisi ed attendere che essa finisca, mai tentare di immobilizzare il soggetto durante le convulsioni! NON infilare nulla in bocca, se si morde le labbra o la lingua non ci potete fare molto. Una cosa molto importante da sapere è che la crisi epilettica porta allo sfinimento fisico il soggetto, che comunque durante l'attacco è incosciente. Alla fine della crisi può capitare che la il soggetto abbia un rilassamento degli sfinteri e che non riesca a contenere feci o urina, in tal caso evitate commenti, è importantissimo un supporto psicologico adeguato. Qualora si ripetano numerosi nel breve periodo, bisogna allertare il 112 specificando che le crisi si ripetono numerose nel tempo.

Crisi ipo/iper-glicemiche[modifica]

Attenzione
In ogni caso contattare il 112 ed elencare tutti i sintomi espressi dal paziente ed i segni oggettivi!

Le crisi ipo/iper-glicemiche sono date dalla carenza o dall'eccesso di zuccheri disciolti nel sangue, ne consegue che possa sopraggiungere, a seconda della situazione:

  • Coma iper-glicemico: alito "acetonico", pelle asciutta, calda e arrossata oltre al respiro frequente, profondo e rumoroso.
  • Coma ipo-glicemico: sintomi di nervosismo se ancora cosciente, sintomi classici dello svenimento se incosciente.

In entrambi i casi, la soluzione migliore è somministrare una piccola quantità di zucchero sotto la lingua, mai dare liquidi tipo acqua!

Stato di Shock[modifica]

Lo stato di shock è una mancata/miniore ossigenazione dei tessuti. Il sangue porta ai tessuti nutrienti ed ossigeno, quindi se manca o ne arriva di meno i tessuti sono in sofferenza da ossigeno. E una situazione grave, reversibile e graduale e ne esistono di vari tipi:

  1. Ipovolemico: è diminuito il volume di sangue presente nel corpo, per esempio per una emorragia
  2. Neurogeno: i tubi (vene ed arterie) si sono allargati per motivi vari, quindi lo stesso volume di sangue è diventato minore
  3. Anafilattico: il corpo reagisce alla introduzione di una sostanza a cui è allergico; puntura di ape, cibo, ecc
  4. Settico: si è verificata una infezione, e per combatterla il corpo dirotta tutto il sangue disponibile su quel punto
  5. Cardiogeno: la pompa (il cuore) non riesce a creare abbastanza pressione, ed il liquido (sangue) non circola abbastanza nel sistema (corpo)

Sintomi premonitori dello shock:

  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Aumento della pressione arteriosa
  • pallore
  • Sudorazione "fredda"
  • Agitazione ---> stato confusionale ---> perdita di coscienza
  • Polso piccolo e frequente dato dall'abbassamento della pressione
  • Confusione ---> alterazione dello stato di veglia ---> perdita di coscienza
  • Riduzione della frequenza cardiaca fino all'arresto (non sempre)

In ogni caso, trattare con posizione anti-shock, cio+è paziente sdraiato con la schiena a terra, inclinando di circa 30° verso l'alto le gambe, tranne in caso di shock cardiogeno e in una probabile emorragia cerebrale o trauma cranico. In assenza di gambe o impossibilità di muoverle, alzare le braccia.

Dolore toracico[modifica]

Iperalimentazione e stress sono tra le cause più frequenti dell'infarto. Per "dolore toracico" si intende una sensazione dolorosa a livello del petto, zona retro-sternale, ma che si può irradiare nella spalla sinistra, braccio sinistro, collo, mandibola, stomaco. Può essere accompagnato da senso di spossatezza, oppressione toracica lancinante, nausea, sensazione di morte imminente. in pratica il corpo manda il messaggio che ha un problema importante, bisogna fare qualcosa. distinguiamo tra "angina pectoris", dove il muscolo cardiaco è sottoposto a stress fisico o emotivo, e le arterie coronarie si dilatano per portare più sangue ossigenato al cuore. ma se le arterie sono ristrette per sclerosi, trombi o altro, il passaggio del sangue diventa difficoltoso, con sofferenza del muscolo e dolore. è temporaneo, in genere si risolve da solo quando il paziente elimina la causa di stress, quindi smette l'attività fisica o si calma. il dolore dura da tre a cinque minuti, ed in genere non lascia danni permanenti.

l'"infarto del miocardio acuto" invece è la morte del muscolo del cuore o di un pezzo di esso, causata dal mancato apporto di ossigeno per restringimento o occlusione di una o due arterie coronarie. Segni e sintomi di entrambi: pesantezza di stomaco, dolore da dietro lo sterno verso spalla, braccio sinistro, dolore irradiante a collo, mascella, schiena alta. il dolore perdura per tutto l'attacco cardiaco e non è influenzato dal movimento, respirazione né tosse. il riposo non allevia il dolore, che dura da circa 30' a molte ore. nelle donne spesso c'è dolore nella parte alta della schiena. respiro breve, nausea, pallore, sudorazione, agitazione, tachicardia.

Trattamento: fate sedere il paziente, fermate qualsiasi sforzo egli stia facendo, calmatelo mentre chiamate il 112. va trasportato in pronto soccorso al più presto, o ad una unità di terapia intensiva coronarica, ma ci penserà l'equipaggio di ambulanza. NON trasportate voi il paziente, perché in caso di peggioramento improvviso delle condizioni voi non sapete cosa fare, né potete farlo perché state guidando. l'equipaggio di ambulanza sa invece cosa fare, ed ha l'addestramento e gli strumenti per farlo.

ICTUS e TIA[modifica]

L'ictus è la terza causa di morte in Europa, e si calcola che ogni anno in Italia si verifichino circa 200.000 casi, con danni permanenti nel 60% dei casi.Il cervello per funzionare normalmente deve ricevere un flusso costante di sangue ossigenato; quando questo non avviene si verificano ictus, tia e/o infarto.

TIA= attacco ischemico transitorio, sintomi: disturbi focali, visivi cerebrali, di durata inferiore alle 24 ore e recupero completo. ma il rischio di ictus in un paziente che abbia avuto un tia è 10 volte superiore rispetto a chi non lo ha mai avuto. è come se dopo un tia il corpo avesse già subito un danno, da cui si è poi ripreso ma che ha lasciato la struttura generale indebolita. i sintomi durano da pochi minuti ad alcune ore, e al termine scompaiono del tutto. il tia è una ischemia breve. sintomi: paresi degli arti di un lato del corpo, disturbi della parola, sdoppiamento delle immagini, nausea, sonnolenza, barcollamento, cedimento improvviso delle gambe con caduta a terra senza perdita di coscienza, perdita improvvisa della vista in un occhio che regredisce dopo pochi minuti. Trattamento: trasporto immediato in ospedale tramite il 112.

ICTUS= disturbo neurologico di durata superiore alle 24 ore, detto anche "accidente cerebro-vascolare" .è la conseguenza del danneggiamento di una arteria che porta il sangue ossigenato al cervello. ce ne sono due tipi, uno dovuto a emboli o trombi (80% dei casi ) ed emorragico. segni: debolezza improvvisa, difficoltà a muovere un arto, in genere metà corpo dallo stesso lato. difficoltà a parlare o a comprendere le parole, perdita di coscienza preceduta da forte mal di testa o vomito, disturbo della vista in entrambi gli occhi, formicolio agli arti da uno stesso lato, deviazione della bocca, difficoltà a parlare, perdita di equilibrio, nausea, sonnolenza. molto spesso ci sono dei segni che precedono l'ictus di qualche ora o giorno: emicrania, confusione e vertigini, perdita della funzionalità e paralisi monolaterale, collasso, volto flaccido, perdita di espressione, afasia, difficoltà a respirare, tendenza a russare, perdita del controllo degli sfinteri. trattamento: mettere il paziente in posizione semi-seduta, mantenerlo calmo e coprirlo, non dare nulla da mangiare né bere. chiamare subito il 112 per il trasporto in pronto soccorso.

COME CONTROLLARE IL BATTITO CARDIACO AL POLSO[modifica]

restare a riposo per almeno 5 minuti; tenere la mano da esaminare col palmo rivolto in alto e piegare leggermente il gomito. con le dita indice e medio dell'altra mano cercare il punto in cui si avverte il sollevamento ritmico della pelle, con una leggera pressione. si parte dall'osso che si trova alla base del pollice, all'attaccatura della mano all'avambraccio. il punto è circa un centimetro in basso e due indietro (verso il gomito). quando il cuore batte, spinge il sangue dal cuore verso i tessuti nelle arterie. quella che ci serve è appunto l'arteria radiale, cioè che sta sopra il radio, uno delle ossa dell'avambraccio. con un orologio contare per sessanta secondi. il numero di battiti rilevati è la vostra frequenza cardiaca. un adulto sano ha una frequenza cardiaca normale dai 60 agli 80 battiti al minuto. quando consultare il medico: quando la frequenza sia molto maggiore o molto minore rispetto al normale (tachicardia/bradicardia); quando l'intensità della pulsazione non sia sempre uguale. Questo è difficile da rilevare per una persona non esperta.Quando l'intervallo tra una plsazione e l'altra non sia costante (polso irregolare), anche questa difficile da trovare.