Wikijunior Il sistema solare/Esplorazione dello spazio

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Indice del libro

L'esplorazione dello spazio segue il desiderio dell'uomo di volare come gli uccelli e di raggiungere il cielo. Questo desiderio è molto antico: i Greci lo raccontavano con la leggenda di Icaro, che fuggì in dal labirinto di Creta dove era rinchiuso il mostruoso Minotauro mangiatore di uomini. Il padre di Icaro inventò ali di piume e cera da indossare sulle braccia e volò via assieme al figlio. Mentre il padre atterrava al sicuro Icaro volle salire sempre più in alto, avvicinandosi troppo al Sole. La nostra stella gli bruciò le ali, quindi Icaro precipitò e morì cadendo nel fiume Eridano, che fu posto nel cielo come costellazione invernale a ricordo della usa impresa. Gli astronomi moderni diedero poi il nome di Icaro ad uno degli asteroidi che più si avvicina al Sole. Nel Rinascimento fu poi Leonardo da Vinci a studiare il volo degli uccelli, progettando macchine che battevano le ali o che scivolavano nel vento come gli aquiloni: le sue idee erano geniali, ma non potevano funzionare. L'uomo è infatti troppo debole per potere alzarsi in cielo battendo le ali ed i materiali di quel tempo erano troppo fragili o troppo pesanti per poter galleggiare nell'aria. Si dovette aspettare il Settecento e il movimento francese degli Illuministi per poter raggiungere il cielo, quando i fratelli Montgolfier inventarono il pallone ad aria calda che la loro prese il nome di "mongolfiera" e che ancora oggi usiamo per divertimento, le previsioni del tempo o studi scientifici dell'atmosfera. L'aria calda raccolta in un pallone elastico è meno pesante dell'aria fredda che la circonda e produce una forza verso l'alto, che solleva una cesta con i passeggeri. La mongolfiera non è tuttavia una vera macchina volante, perché il suo pilota può solo controllare la sua salita e la sua discesa ed è il vento a farla spostare da un posto all'altro.