Restauri/modifiche: Fratelli Serassi: (1834, restauro)[2], (1864-65, restauro e ampliamento)[3], Prospero Foglia (1885, ripulitura e modifiche)[4], Giovanni Foglia (1921, restauro), Carlo II Vegezzi-Bossi di Centallo (1973, restauro), Marco Renolfi di Torino (2016-19, restauro)
Consolle: a finestra, al centro della parete anteriore della cassa
Tastiere: 2 di 61 note ciascuna (Do1-Do6, Divisione Bassi/Soprani: Si2-Do3)[6]
Pedaliera: a leggio di 22 tasti per 17 note (Do1-Mi2) di cui 12 reali e le restanti 5 ritornellanti. Ultimi 5 tasti azionananti accessori
Collocazione: in corpo unico su cantoria in controfacciata
Note: registri inseribili mediante manette a scorrimento laterale con incastro per Grand'Organo e Pedale (su due colonne a destra delle tastiere) e mediante pomelli a tirante per Organo Eco (su unica colonna a sinistra)
Accessori:Ripieno Grand'Organo a pedalone, Combinazione libera alla lombarda Grand'Organo a pedalone (a destra della pedaliera), Ripieno Organo Eco a pedalone (a sinistra della pedaliera). 6 pedaletti frontali sopra la pedaliera per: Fagotto Bassi, Trombe Soprani, Corno Inglese, Ottavino Soprani, Trombe tirolesi 16', Gelosie Organo Eco. Ultimi 5 tasti della pedaliera inserenti: Terza mano, Unione manuali, Timpanone[7], Campanelli, Distacco del Tasto dal Pedale