Restauri/modifiche: Buonfiglio Vambré (1773, restauro e modifiche), Carlo Vegezzi-Bossi (1911, restauro e modifiche), Pier Paolo Donati (1992, restauro conservativo), Paolo Ciabatti (2010, restauro conservativo)
Registri: 7
Canne: ?
Trasmissione: meccanica
Consolle: a finestra, al centro della parete anteriore della cassa
Tastiere: 1 di 62 note con controttava scavezza (Do1-Do6)
Pedaliera: a leggio di 18 note con prima ottava scavezza (Do1-La2), costantemente unita al manuale
Collocazione: in corpo unico, su cantoria nella parete destra della navata, tra la quinta e la sesta cappella
Consolle: mobile indipendente, a pavimento alla destra del presbiterio[3]
Tastiere: 2 di 61 note (Do1-Do6)
Pedaliera: concavo-radiale di 32 note (Do1-Sol3)
Collocazione: in due corpi: quello principale e originario a pavimento nel coro, a ridosso del retro dell'altare maggiore; il positivo a pavimento nella prima esedra di destra della rotonda
Consolle: a finestra, nella parete posteriore della cassa
Tastiere: 1 di 50 note con prima ottava scavezza (Do1-Fa5)
Pedaliera: a leggio scavezza di 8 note (Do1-Si1)
Collocazione: in corpo unico, entro locale scale adiacente alla cappella della Santissima Annunziata, con affaccio sulla parete di sinistra della navata tra la prima e la seconda cappella
↑con materiale fonico di un precedente strumento, costruito da Matteo da Prato tra il 1444 e il 1453 e ampliato da Onofrio Zeffirini nel 1551 (a quest'ultimo intervento risalgono alcuni registri e la mostra attuale).