File:Telefono automatico a batteria centrale (BCA), a tastiera - Museo scienza tecnologia Milano 12141 01.jpg

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telefono automatico a batteria centrale (BCA), a tastiera - Sirio.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Autore
SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico (produttore/ distributore), Giugiaro Design (designer)
Titolo
telefono automatico a batteria centrale (BCA), a tastiera - Sirio.
Descrizione
Italiano: Apparecchio a posta mobile, il cui involucro esterno è realizzato da due parti in plastica bianca lucida assemblate tra loro; esso racchiude una suoneria e i meccanismi interni di funzionamento. Sul fronte è presente, entro una placca ruvida di forma rettangolare color grigio/azzurro opaco, una tastiera costituita da dodici tasti di forma quadrata in plastica nera: dieci per i numeri che vanno dallo "0" al "9" ; il tasto "#" e il tasto "*" A destra della tastiera sono presenti altri due tasti: "R" tasto di messa in attesa e "RP" tasto di richiamata dell'ultimo numero selezionato Il microtelefono è anch'esso realizzato da due parti in materiale plastico bianco lucido assemblate tra loro. Il microtelefono racchiude il trasmettitore e il ricevitore, uniti da una parte centrale che funge da impugnatura ergonomia e si incorpora perfettamente, quando riposta, nella base dell'apparecchio. Il microtelefono poggia direttamente in due vani ricavati nella parte superiore della scocca (telefono a riposo). In questi due vani sono presenti due tasti di interruzione linea con funzioni di forcella. Il microtelefono è collegato alla base mediante un cavo a spirale ricoperto in plastica morbida nera Sul lato posteriore del telefono sono presenti un vano vuoto per l'impugnatura (in caso di trasporto del telefono), due connettori, un dispositivo a levetta a tre posizioni per la regolazione del volume della suoneria e un deviatore per il tipo di selezione DC/ MF (decadica/multifrequenza) Sotto si ha un deviatore LU/DER (linea urbana/derivato) per uso singolo o attraverso un centralino.
Funzione

Questo telefono veniva collegato alla rete telefonica e permetteva all'utente di raggiungere qualunque abbonato sulla rete in modo automatico attraverso un sistema di indirizzamento numerico.

Modalità d'uso

L'alimentazione di questa tipologia di telefoni automatici a batteria centrale si trovava nella centrale e l'alimentazione del microfono avveniva attraverso la linea telefonica. Sollevando il microtelefono i tasti di interruzione linea si sollevavano e chiudevano il circuito di alimentazione del microfono (telefono in servizio). Contemporaneamente un segnale proveniente dalla centrale generava nel ricevitore il segnale di libero. Una volta sollevato il microtelefono e verificata la disponibilità della linea, l'utente utilizzava i tasti della tastiera numerica per inviare alla centrale gli impulsi di selezione. Questi segnali, giunti in centrale, azionavano i meccanismi automatici predisponendo il contatto con la linea dell'utente desiderato. Il sistema di indirizzamento numerico (numero telefonico) riconosce la destinazione delle chiamate in base alla sequenza dei numeri composti, che in alcuni casi possono essere preceduti da opportuni prefissi. Nel telefono dell'utente chiamato (analogo a quello chiamante) veniva così attivata la suoneria, attirando così l'attenzione. Sganciato il microtelefono si chiudeva la connessione tra i due telefoni e la conversazione poteva iniziare Funzioni aggiuntive: selezione decadica/multifrequenza. Tasto R per servizi speciali di messa in attesa. Tasto RP per la ripetizione dell'ultimo numero selezionato. Sia nella selezione decadica sia in quella multifrequenza è possiile ottenere la ripetizione quando è già cominciata la selezione. Il tasto "#" permette di fare una selezione mista. Il selettore sotto alla base, in posizione LU (linea urbana) è utilizzato per l'apparecchio singolo, in posizione DER (derivato) se derivato da centralino. Qualora l'apparecchio sia collegato ad una centrale elettronica i tasti "*", "#" e "R" vengono utilizzati per l'espletamento dei Servizi Telefonici Supplementari.

Notizie storico-critiche
A partire dagli anni '50, il telefono cominciò a modificarsi dal punto di vista dei materiali e della forma. L'introduzione delle materie plastiche e il peso crescente del design nella società iniziarono a modificarne l'aspetto. L'aspetto ergonomico rimaneva invece immutato, essendo legato alla distanza bocca/orecchio anche dal punto di vista tecnico. Alla fine degli anni '50 si assistette a un boom delle richieste di allacciamenti telefonici e questo spinse i fornitori di servizi a unificare gli apparecchi per far fronte ai problemi legati alla produzione e alla manutenzione. Nel 1959 nasce il primo modello unificato SIP ad opera di un designer, l'S59 di Lino Saltini Queste profonde revisioni dell'apparato produttivo si intrecciavano con la necessità di reinterpretare le tipologie tradizionali dei prodotti domestici, alla luce delle possibilità offerte dai nuovi materiali; reinterpretazione che venne svolta dal design che per la prima volta in Italia fu un interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche Tra la fine degli anni Sessanta, e soprattutto negli anni Settanta, si diffuse poi l'abitudine di avere più spine telefoniche all'interno dello stesso appartamento. Scompariva il telefono fissato a muro sulle pareti del corridoio o dell'ingresso. Era un'opportunità di caratterizzare in modo diverso gli ambienti a partire dai servizi richiesti: in salotto la filodiffusione, in camera da letto, sul comodino, il telefono per il servizio sveglia, e così via. Anche se non si era ancora affermata l'idea del telefono come strumento "individuale" e "personale" di comunicazione, cosa che sarebbe avvenuta solamente con la diffusione dei cellulari negli anni Novanta, ci si stava avviando verso un uso del telefono che prevedeva una maggiore privacy per tutti i componenti della famiglia Dalla metà degli anni '60 si diffusero anche i telefoni a tastiera attraverso la quale si fornivano le stesse sequenze di impulsi date dal disco compositore, ragione per la quale furono chiamate "finte tastiere". Questo modello "Sirio" è stato progettato nel suo aspetto da "Giugiaro Design" nel 1987. La forma è disegnata per rispettare i criteri di semplificazione formale e di facilità di realizzazione imposti dalla produzione industriale. Costruito dalla SIP nel 1990-91, fu il primo telefono a tasti in Italia con il rumore a toni per ogni numero. La ricerca di essenzialità e di simmetria non va tuttavia a discapito della funzionalità e praticità d'uso, grazie anche alla moderna tecnologia elettronica, che aumenta le potenzialità dell'apparecchio consentendo una certa libertà dai vincoli ergonomici.
Data tra il 1992 e il 1994
date QS:P571,+1992-00-00T00:00:00Z/8,P1319,+1992-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1994-00-00T00:00:00Z/9
Tecnica/materiale metallo
Dimensioni altezza: 16 cm; larghezza: 215 cm
dimensions QS:P2048,16U174728
dimensions QS:P2049,215U174728
Peso: 558 g
institution QS:P195,Q947082
Numero d'inventario
12141
Provenienza Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Fonte/Fotografo Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Licenza
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attuale14:31, 21 mag 2016Miniatura della versione delle 14:31, 21 mag 20161 280 × 853 (76 KB)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Temporelli, Massimo | NSC = A partire dagli anni '50, il telefono cominciò a modificarsi dal punto di vista dei materiali e della forma. L'introduzione...

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