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Forme ebraiche dell'esilio

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FORME EBRAICHE DELL'ESILIO

La Diaspora nella Letteratura del XX Secolo

Nr. 30 della Serie letteratura moderna


Autore: Monozigote 2025

Mappa della Diaspora ebraica:

██ Israele

██ ≥ 1,000,000

██ ≥ 100,000

██ ≥ 10,000

██ ≥ 1,000

Letteratura ebraica in America
Letteratura ebraica in America

CopertinaForme ebraiche dell'esilio/Copertina

★ — Introduzione: Storia generale del concetto di EsilioForme ebraiche dell'esilio/Introduzione
☆ — Capitolo 1: Esilio come espulsione e peregrinazione: Joseph Roth, Sholem Aleichem, Stefan ZweigForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 1
☆ — Capitolo 2: Esilio come rivolta estetica e svolta interiore: Hugo von Hofmannsthal, Robert Musil, Hermann BrochForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 2
☆ — Capitolo 3: Esilio come rinnovamento sociale: Theodor Herzl, Max NordauForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 3
☆ — Capitolo 4: Esilio come resistenza e posizione morale: Karl Kraus, Arthur SchnitzlerForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 4
☆ — Capitolo 5: Esilio come emarginazione di genere e l'indipendenza della femme fatale: Alma MahlerForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 5
☆ — Capitolo 6: Esilio come fuga dall'oppressione patriarcale: Franz WerfelForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 6
☆ — Capitolo 7: Esilio come angoscia e memoria involontaria: Franz Kafka, Sigmund Freud, Marcel Proust, Bruno SchulzForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 7
☆ — Capitolo 8: Esilio come rovina e vendetta: Hermann UngarForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 8
☆ — Capitolo 9: Esilio come perdita di identità: Saul FriedländerForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 9
☆ — Capitolo 10: Esilio come abbandono: Peter WeissForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 10
☆ — Capitolo 11: Esilio come testimonianza: Elie WieselForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 11
☆ — Capitolo 12: Esilio come disumanizzazione: Primo LeviForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 12
☆ — Capitolo 13: Esilio come risveglio della coscienza: Jiří Weil, Ladislav Fuks, Arnošt LustigForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 13
☆ — Capitolo 14: Esilio come sentimento di insensatezza: Egon HostovskýForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 14
☆ — Capitolo 15: Esilio come trasformazione e volontà di significato: Viktor Frankl, Simon WiesenthalForme ebraiche dell'esilio/Capitolo 15
★ — ConclusioneForme ebraiche dell'esilio/Conclusione

Bibliografia sceltaForme ebraiche dell'esilio/Bibliografia

Per approfondire su Wikipedia, vedi le voci Diaspora, Diaspora ebraica, Dieci tribù perdute d'Israele e Cronologia della storia ebraica.

L'esilio è un concetto molto complesso: è multiforme e ha numerose implicazioni. L'esilio ha generato scritti meravigliosi fin da tempi immemorabili: Saffo, Dante, Comenio, Zola, Mann, Joyce, Beckett, Solženicyn, Conrad, per citarne alcuni esempi eccezionali. La letteratura europea del Novecento, tuttavia, gioca un ruolo speciale nell'esplorazione dell'esilio, a causa dello spostamento di un gran numero di persone causato dai brutali regimi totalitari che hanno preso il potere in molti paesi per lunghi periodi di tempo, della crescente facilità di viaggiare su grandi distanze e del progresso tecnologico.

Questo wikilibro si concentra principalmente sulla varietà di significati che il termine "esilio" può assumere e sulle diverse angolazioni da cui può essere esaminato. È uno studio che esamina i significati intrinseci dell'esilio, le tipologie di ritiro interiore dovute alla mancata accettazione da parte della società dei valori intrinseci di un individuo, considerando sia il trasferimento fisico di uno scrittore in un altro paese sia il contesto di tale trasferimento. Molti autori provenienti da diversi paesi si sono trovati emarginati in esilio, e le loro opere (in particolare i protagonisti dei loro scritti) riflettono questo fenomeno. Alcuni di loro si sono suicidati a causa della durezza della loro situazione sociale e dell'impossibilità di adattarsi a un ambiente sociale nuovo e estraneo. Tuttavia, molti hanno contribuito con forme letterarie molto diverse e hanno creato un'ampia varietà di modelli di pensiero, tutti accomunati da un filo conduttore.

La prima parte dello studio affronta le questioni e gli spostamenti dei primi anni del Novecento, mentre la seconda si concentra sull'Olocausto e oltre. Attribuisco agli ebrei un ruolo fondamentale in questo studio per due motivi: 1) hanno avuto un'enorme influenza culturale e sono stati, di fatto, il collante della letteratura e del pensiero dell'Europa centrale; e 2) la loro lunga tradizione di vita diasporica e la straordinaria persecuzione subita nel Novecento li rendono probabilmente l'incarnazione stessa dell'esilio. L'Europa del Novecento è stata chiaramente caratterizzata dagli spostamenti di nazioni dovuti a regimi orribilmente oppressivi che hanno distrutto la fibra vitale naturale delle società esistenti – e gli ebrei sono diventati le prime e più importanti vittime di questo fenomeno.

Durante lo studio della questione dell'esilio, l'ampiezza di questo concetto e le molteplici implicazioni che assume mi hanno portato a identificare quelle che chiamo le "forme" dell'esilio. Allora, vediamole nello specifico, secondo le forme espresse dai vari esuli letterari.

Per approfondire, vedi Serie letteratura moderna, Serie delle interpretazioni, Letteratura ebraica in America e Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo.

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