Esperanto/Agglutinazione: differenze tra le versioni

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Indica una raccolta o insieme della cosa indicata dalla radice. Ad esempio, un dizionario è una raccolta di parole.
Indica una raccolta o insieme della cosa indicata dalla radice. Ad esempio, un dizionario è una raccolta di parole.
*vorto -> vortaro = parola -> dizionario
*vorto -> vortaro = parola -> dizionario

==Esercizi==


[[Categoria:Esperanto|Uso di alcuni suffissi e prefissi]]
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Versione delle 22:20, 31 dic 2007

Indice del libro


"Giocare" con alcuni suffissi e prefissi

Come abbiamo detto, l'esperanto è una ingua agglutinante, cioè da una radice si possono sfumare i significati con l'ausilio di suffissi e prefissi. In effetti si può notare come la formazione del plurale ad esempio sia diversa dal meccanismo italiano (cambio di desinenza). In esperanto il suffisso per il plurale -j viene aggiunto alla parola, senza modificare il tema (stesso per l'accusativo). In questo capitolo sono presentati dei suffissi e prefissi, non allo scopo di mostrarli tutti, ma come dice il titolo, fare "giocare" il proncipiante per ampliare facilmente il suo vocabolario. Da una parola, usando suffissi e prefissi, si possono ricavare molte parole derivate, anche laddove in altre lingue si usano termini diversi (e non derivati uno dall'altro). Per un elenco esaustivo si rimanda alle appendici di questa grammatica.

Prefissi

Abbiamo già visto inconsapevolmente alcuni suffissi (plurale gruppi misti di uomini e donne), eccone qualcun altro.

Contrario

  • prefisso: mal- (non ha corrispondenti in italiano)

Il contrario di una parola di esperanto può essere ottenuto aggiungendo il prefisso mal-. Se ovviamente incontriamo una parola che già inizia per mal-, basterà eliminare tale suffisso per avere il significato opposto. Qualche esempio:


  • granda ->malgranda = grande -> piccolo
  • nova -> malnova = nuovo/a -> vecchio
  • amiko -> malamiko = amico -> nemico


Dopo aver conosciuto questo prefisso, il vocabolario dello studente è potenzialmente raddoppiato! In realtà non tutti i termini hanno un contrario (ad esempio "domo") per cui si deve far attenzione ad usare questo prefisso per i sostantivi. Con gli aggettivi in genere si può stare tranquilli. Anche se in italiano o le altre lingue etniche non tutti gli aggettivi hanno un contrario diretto, in esperanto sì. Ad esempio, tutti sappiamo che brutto è il contrario di bello (contrario o antonimo diretto), ma riguardo il contrario di grazioso, probabilmente avremmo più proposte, perché non ha un contrario diretto, ma vari indiretti (tra cui brutto). In esperanto, sapendo che "gracia" = "grazioso", formiamo "malgracia" che significa "l'opposto di grazioso", "bruttino".

Vorremmo anche far notare che questo prefisso può trarre in inganno i principianti italiani. Questo perché in vecchio italiano e tuttora in vari dialetti, malo significa cattivo. Abbiamo quindi inserito volutamente la parola amiko (amico). Aggiungendo il prefisso mal- si ottiene malamiko, che non significa amico cattivo, non buono, ma bensì il suo opposto esatto: nemico.


Ripetizione

  • prefisso: re- (corrispondente italiano ri-)

Si applica praticamente solo ai verbi, per noi italiani non ha molto bisogno di spiegazioni perché equivale al nostro "ri-".

  • fari -> refari = fare -> rifare
  • vidi -> revidi = vedere -> rivedere

Condizione o stato passato

  • prefisso: eks- (corrisponde al prefisso ex)

Anche questo non richiede spiegazioni particolari essendoci anche in italiano.

  • edzio -> eksedzio = marito -> ex-marito
  • prezidanto -> eksprezidanto = presidente -> ex-presidente

Parentela acquisita

  • prefisso: bo- (non ha corrispondenti in italiano)

Definisce parentela derivata da matrimonio. Ad esempio, il suocero è un "padre acquisito dopo il matrimonio" per cui la parola "suocero" non è stata forgiata per l'esperanto ma si ricava dalla parola padre, come altre.

  • patro -> bopatro = padre -> suocero
  • filino -> bofilino = figlia -> nuora

Dispregiativo (morale)

  • prefisso fi- (prefissi dispregiativi, cambi di parola)

Per esprimere disprezzo dal punto di vista del comportamento e morale.

  • virino -> fivirino = Donna -> donnaccia

Suffissi

I suffissi devono poi essere seguiti dal suffisso della categoria grammaticale (verbo, nome...) come negli esempi.

Membro di un'organizzazione o abitante di un Paese

  • suffisso -an (vari suffissi italiani -ese, -ano, -ista...)

Questo suffisso indica appartenenza a Paese, religione, partito o qualsiasi altra organizzazione.

  • Eŭropo -> eŭropano = Europa -> europeo/a
  • Kristo -> kristano = Cristo -> cristiano

Dispregiativo (materiale ed estetico)

  • suffisso -aĉ (suffissi dispregiativi italiani. Ma anche cambi di termine)

Per esprimere disprezzo sullo stato materiale e/o estetico.

  • domo -> domaĉo = casa -> topaia

Raccolta, insieme

  • suffisso -ar (vari suffissi italiani)

Indica una raccolta o insieme della cosa indicata dalla radice. Ad esempio, un dizionario è una raccolta di parole.

  • vorto -> vortaro = parola -> dizionario

Esercizi