Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cile-2: differenze tra le versioni

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==Tempi moderni==
==Tempi moderni==
===Esercito===
===Esercito===
Attualmente (2007) l'Esercito Cileno sperimenta la fase due del Piano Alcazar, che serviva a modernizzarlo e venne attuato nel periodo 1994-97 e poi nel 1998-2014. L'esercito ha visto lo scioglimento di 7 reggimenti, lo spostamento di altri 8,la costituzione di due battaglioni meccanizzati con gli M-113, uno per la 5a Brigata a Nord, e l'altro per il 10imo Reggimento a Sud.
Attualmente (2007) l'Esercito Cileno stenta ancora a trovare una elevata aliquota di professionisti, sempre più necessiaria per la sofisticazione crescente dei mezzi in dotazione e il loro ottimale sfruttamento. La riduzione delle forze, in termini numerici è avvenuta, ma stranamente, rispetto al numero indicato negli anni '80 anche i professionisti sono calati molto: attualmente non più di 2000, mentre entro il 2010 si gradirebbe giungere a 10.000, mentre i soldati di leva, 16.000, dovrebbero scendere a 8.000. Da qui si vede che l'Esercito cileno attualmente e anche ,possibilmente, nel futuro, è costituito da 18.000 uomini, appena un terzo di quelli di vent'anni addietro. La modernizzazione intrapresa, sopratutto con armi e materiali ex-europei causa le proteste di Paesi vicini, in particolare del Perù, mentre l'Argentina è relativamente in pace dopo gli scontri di frontiera del 1978 e l'appoggio cileno agli inglesi durante la guerra del 1982. La maggior parte dei nuovi mezzi sarà sistemata nella parte settentrionale del Cile, per questo anche l'Argentina non ne é molto preoccupata, mentre lo è il Perù, visto che obiettivamente, le Ande non sono il territorio ideale per usare masse di mezzi corazzati, mentre a Nord vi sono aree desertiche in cui questo è possibile, e in tale scontro, attualmente, è il Perù che avrebbe tutto da perdere con i suoi vecchi T-55. Peraltro, l'Aviazione peruviana è probabilmente la più forte del continente sudamericano e così la Marina che costituisce una minaccia concreta per le coste cilene in caso di ostilità.


Esso stenta ancora a trovare una elevata aliquota di professionisti, sempre più necessiaria per la sofisticazione crescente dei mezzi in dotazione e il loro ottimale sfruttamento. La riduzione delle forze, in termini numerici è avvenuta, ma stranamente, rispetto al numero indicato negli anni '80 anche i professionisti sono calati molto: attualmente non più di 2000, mentre entro il 2010 si gradirebbe giungere a 10.000, mentre i soldati di leva, 16.000, dovrebbero scendere a 8.000. Da qui si vede che l'Esercito cileno attualmente e anche ,possibilmente, nel futuro, è costituito da 18.000 uomini, appena un terzo di quelli di vent'anni addietro. La modernizzazione intrapresa, sopratutto con armi e materiali ex-europei causa le proteste di Paesi vicini, in particolare del Perù, mentre l'Argentina è relativamente in pace dopo gli scontri di frontiera del 1978 e l'appoggio cileno agli inglesi durante la guerra del 1982. La maggior parte dei nuovi mezzi sarà sistemata nella parte settentrionale del Cile, per questo anche l'Argentina non ne é molto preoccupata, mentre lo è il Perù, visto che obiettivamente, le Ande non sono il territorio ideale per usare masse di mezzi corazzati, mentre a Nord vi sono aree desertiche in cui questo è possibile, e in tale scontro, attualmente, è il Perù che avrebbe tutto da perdere con i suoi vecchi T-55. Peraltro, l'Aviazione peruviana è probabilmente la più forte del continente sudamericano e così la Marina che costituisce una minaccia concreta per le coste cilene in caso di ostilità.
Quanto agli equipaggiamenti: per radiare i vetusti Sherman e altri mezzi degli anni 40-50 e rispondere alla dotazione di moderni carri medio-leggeri TAM degli argentini, i Cileni hanno ottenuto ne 1998, per la prima volta nel continente sudamericano, i carri armati Leopard 1. Ben 180 Leopard 1V + 22 tra carri gettaponte, recupero, genio e addestramento, tutti molto importanti specie considerando le condizioni ambientali estreme riscontrabili in Cile: dalla Terra del Fuoco (nome a dire il vero poco appropriato), la Cordigliera delle Ande alte fino a 7000 m e infine i deserti settentrionali. Per ottenere una linea carri omogenea anche i carri AMX-30 (29 o 40, a seconda delle fonti) sono stati sostituiti, apparentemente anche in questo caso i Leopard hanno avuto alfine la meglio sull'eterno rivale francese. Questi carri erano presenti nelle zone meridionali. Altra aggiunta importante, 24 obici semoventi M109A3 ex-svizzeri, ceduti a metà 2006, mentre altri 24 sono in arrivo: così sarà possibile sostituire i leggeri e oramai obsoleti F Mk 3, 12 dei quali ancora in servizio.

Quanto agli equipaggiamenti: per radiare i vetusti Sherman e altri mezzi degli anni 40-50 e rispondere alla dotazione di moderni carri medio-leggeri TAM degli argentini, i Cileni hanno ottenuto ne 1998, per la prima volta nel continente sudamericano, i carri armati Leopard 1, provenienti dall'Esercito olandese e leggermente migliorati con kit di corazzatura aggiuntiva per un totale di 42 t di peso. Ben 180 Leopard 1V + 22 tra carri gettaponte, recupero, genio e addestramento, tutti molto importanti specie considerando le condizioni ambientali estreme riscontrabili in Cile: dalla Terra del Fuoco (nome a dire il vero poco appropriato), la Cordigliera delle Ande alte fino a 7000 m e infine i deserti settentrionali. I carri hanno come si è detto, una corazza migliorata, sia pure senza incrementi drastici di peso, un cannone che rispetto ai primi Leopard è stabilizzato, vi è un computer balistico, un sistema EMES-12 A3 fase-2 che incorpora un telemetro laser e un sistema IL Pzb-200.

Questo lotto di 'nuovi' carri ha scompaginato le carte e i carri M24 e M41 ancora in servizio, dopo la radiazione dei vecchi Sherman, rimpiazzati direttamente dai Leopard, hanno avuto da allora poco senso. Tutti questi mezzi sono stati comunque dotati di motori Detroit Diesel 8V71T al posto di quelli a benzina, forse più prestanti ma con scarsa autonomia. I sistemi di tiro sono stati migliorati in un secondo tempo con capacità notturne. Sono stati utilizzati apparati isralieani con telemetro laser della ElOp.


Per ottenere una linea carri omogenea anche i carri AMX-30 sono stati sostituiti, apparentemente anche in questo caso i Leopard hanno avuto alfine la meglio sull'eterno rivale francese. Questi carri erano presenti nelle zone meridionali. Appena nel 1998 ne era giunto un lotto. Si trattava di circa 20 mezzi, che si aggiungevano ai 21 originali. In realtà avrebbero dovuto essere 50, ma dopo l'embargo contro il Cile gli ultimi 29 non vennero consegnati e così la forza di AMX-30 non ha mai raggiunto i numeri previsti. In compenso i mezzi dell'ultimo lotto erano gli AMX-30B2, con un telemetro laser e un sistema di tiro migliorato con capacità anche notturne.

Altra aggiunta importante, 24 obici semoventi M109A3 ex-svizzeri, ceduti a metà 2006, mentre altri 24 sono in arrivo: così sarà possibile sostituire i leggeri e oramai obsoleti F Mk 3, 12 dei quali ancora in servizio. Gli obici M101 hanno ricevuto la canna da 33 calibri invece di quella da 22 e ora hanno una gittata di forse 16 km. I sistemi di tiro sono i DAVID israeliani. L'artiglieria si è giovata anche dei sistemi MISTRAL antiaerei, che nell'aeronautica sono del tipo MYGALE, con torretta quadrupla e sensore termico su telaio di veicolo 4x4. In ogni caso, l'artiglieria non è particolarmente potente. Una svolta l'avrebbe potuta dare il RAYO, un nuovo poderoso lanciarazzi d'artiglieria che è costituito da un autocarro 6x6 con un lanciarazzi. Questo ha due blocchi ciascuno con 12 razzi da 160 mm per un totale di 24, lanciabili in meno di 50 secondi. Si tratta di un sistema simile all'ASTROS-40 brasiliano da 180 mm, con 16 armi pronte al fuoco, ma la cosa notevole è la gittata, che qui arriva non a 35 km, ma addirittura a 52. NB si tratta della gitta a livello del mare, non certo trascurabile come particolare in un paese andino (+ altitutine, meno densità aria, meno attrito e quindi maggiore gittata). Il controllo del tiro è computerizzato e in generale una batteria di questo sistema può controllare un territorio del diametro di ben 104 km, con una differenza abissale rispetto a quanto possibile alle altre artiglierie disponibili in Cile. Di fatto, si tratta di un sistema dalla grande potenza di fuoco e gittata paragonabile ai pezzi da 152/52 mm con munizioni speciali. Al 2001 era ancora in fase di sviluppo, dopo che il programma esisteva già da diversi anni. Ma vi erano anche il LAR-160 già in servizio, dei sistemi più semplici, che potevano nondimeno esprimere fuoco di saturazione fino a 30-35 km. Obiettivamente, oltre questa distanza il controllo della precisione di un razzo non guidato è molto, molto difficile, bisogna considerare che l'errore medio, anche con il vento calcolato correttamente, tende ad essere per un razzo d'artiglieria dell'1-2% almeno, fermo restando che si tratta di razzi in perfette condizioni e con temperature ambientali ben calcolate.

Quanto ai missili controcarro, i cileni hanno rinnovato i loro rapporti con gli Israeliani con la valutazione dei missili MAPATS, che però sono stati scartati dal confronto con i nuovi SPIKE. Ma parliamo diffusamente anche dei MAPATS, rimasti piuttosto misteriosi pur essendo di indubbio interesse. Esso ha un peso di 29,5 kg, diametro di 14,8 cm, il complesso di lancio pesa 95,5 kg e sostiene la cadenza, definibile come piuttosto elevata per tale mole di missile, di 3 colpi al minuto nelle migliori condizioni (il TOW ne ha 2), il che aiuta a ridurre uno dei maggiori handicap dei missili controcarri rispetto ai cannoni. La gittata, pezzo forte dei dati missilistici, arriva a 5 km, anche se come al solito vi è una distanza minima che i cannoni non hanno, che in questo caso è stabilita in 65 m (in realtà questa è la distanza che intercorre tra il lanciatore e l'attivazione della spoletta). Il veicolo di lancio è il Command Car da 0,75 t (di carico fuoristrada) con motore da 4 l. La guida del missile è, fattore molto interessante, non filoguidata, ma a guida laser semiattiva. La probabilità di colpire è stimata, forse ottimisticamente, al 90% alla distanza massima di impiego contro un carro fermo, ma resta dell'80% contro un mezzo in movimento anche a 95 kmh. Anche la probabilità di distruzione è alta, vista la presenza nella testata HEAT di ben 3,25 kg di HV-10.
Il MAPATS sembra, e probabilmente è, la versione a guida laser del TOW, di cui condivide quasi esattamente dimensioni e pesi. Del resto, un precedente almeno esiste: lo SWIFT sudafricano. I missili subsonici di questo tipo sono certamente più economici e leggeri degli Hellfire e possono essere messi dentro tubi di lancio, ma nondimeno va ricordato che le armi guidate con sistemi laser semiattivi sono sempre molto costose, anche se meno dei sistemi ad autoguida IIR come i Javelin. Le prestazioni in precisione sono particolarmente notevoli anche a distanza. In particolare, la possibilità di colpire con precisione un bersaglio a 95 kmh è impressionante: vuol dire che non c'é praticamente mezzo militare che gli possa sfuggire in termini di cinematica. Vuol dire anche che forse questi missili sono stati utilizzati contro obiettivi palestinesi per i famosi 'omicidi mirati' o quantomeno, avrebbero bene la capacità di colpire anche automezzi civili. In termini militari, anche gli elicotteri sono vulnerabili: spesso sono in volo a velocità quasi nulle, per esempio in hovering. Chissà a che velocità i bersagli diventino difficilmente colpibili, ovvero in che raggio tipico di distanze-velocità un elicottero possa risultare difficile da abbattere: forse attorno ai 200 kmh? Se si pensa che persino armi lente come i MILAN sono stati utilizzati contro elicotteri, si può capire come missili pesanti come i MAPATS (Che non avendo filoguida possono andare a velocità presumibilmente superiori dei normali missili controcarri) siano in qualche misura capaci anche contro elicotteri, almeno come possibilità secondarie.

I cannoni controcarro SR M40A1 da 106 mm sono sempre ben graditi per la loro versatilità e potenza, nonostante il peso di 219 kg. Sono esemplari di fabbricazione spagnola, e hanno subito un processo di notevole revamping, alla faccia dell'era missilistica: telemetro laser, visore notturno NVS-800 per il cannoniere e NVG-50 per il conduttore del veicolo fuori strada ( i numeri sono forse la portata in m). Spara fino a 7 colpi al minuto, ciascuno dei quali da circa 15 kg, forse includendo anche la carica di lancio, con gittata utile passata da 1000 a 2000 m. grazie ai nuovi sistemi, nel ruolo controcarro, ma massima di 7.650 m. Le munizioni sono di vari tipi: le HEAT AT M-244 perforano non meno di 500 mm e hanno una velocità iniziale di 360 ms. Per tutti quei bersagli che non necessitano di munizioni speciali ad altissimo potere perforante (ovvero nessuno in Sud-America), cosa che potrebbe essere soddisfatta con nuovi proiettili dato l'ampio margine di peso disponibile, l'M40 è ancora un'arma economica, polivalente, di notevole efficacia.


Quanto ai missili controcarro, i cileni hanno rinnovato i loro rapporti con gli Israeliani con la valutazione dei missili MAPATS, che però sono stati scartati dal confronto con i nuovi SPIKE.


Nel tempo sono arrivati altri importanti mezzi: sempre nel 2006,per operare degnamente con i carri sono arrivati anche dei semplici IRV, gli YPR-765 ex- olandesi, 139 dei quali ceduti attraverso la belga Sabiex International S.A. Essi sono complessivamente inferiori rispetto agli LCTP argentini, ma come armamento no, infattidispongono di una mitragliera da 25 mm Rheinmetall, missili SPIKE (non è chiaro se in aggiunta o alternativa al cannone su torretta KUKA), vi sono anche veicoli recupero, ambulanza, trasporto munizioni, genio, comando. In tal modo potranno aggiungersi ai pochi M113 presenti (450) ed operare nelle situazioni di combattimento a fianco dei carri armati. A questo proposito, la commessa pià importante è arrivata di recente: nel 2007 sono stati forniti 100 carri Leopard 2A4 ex-tedeschi. Nessun'altra nazione del Sud America dispone di mezzi anche solo comparabili con questi, anche se si tratta di carri non aggiornati alle ultime sottoversioni (ma se non altro abbastanza moderni rispetto alle prime). In ultimo 30 Gepard (5PZF-B, della prima serie consegnata ai tedeschi, attorno al 1976, dislocati nel Nord del Paese) sono in fornitura, mentre 200 HUMMER sono stati consegnati di recente e sostituiranno i Toyota Land Cruiser e veicoli STORM, armati di cannoni SR da 106 mm. Probabilmente questi mezzi saranno utilizzati, almeno in parte, come vettori per missili SPIKE.
Nel tempo sono arrivati altri importanti mezzi: sempre nel 2006,per operare degnamente con i carri sono arrivati anche dei semplici IRV, gli YPR-765 ex- olandesi, 139 dei quali ceduti attraverso la belga Sabiex International S.A. Essi sono complessivamente inferiori rispetto agli LCTP argentini, ma come armamento no, infattidispongono di una mitragliera da 25 mm Rheinmetall, missili SPIKE (non è chiaro se in aggiunta o alternativa al cannone su torretta KUKA), vi sono anche veicoli recupero, ambulanza, trasporto munizioni, genio, comando. In tal modo potranno aggiungersi ai pochi M113 presenti (450) ed operare nelle situazioni di combattimento a fianco dei carri armati. A questo proposito, la commessa pià importante è arrivata di recente: nel 2007 sono stati forniti 100 carri Leopard 2A4 ex-tedeschi. Nessun'altra nazione del Sud America dispone di mezzi anche solo comparabili con questi, anche se si tratta di carri non aggiornati alle ultime sottoversioni (ma se non altro abbastanza moderni rispetto alle prime). In ultimo 30 Gepard (5PZF-B, della prima serie consegnata ai tedeschi, attorno al 1976, dislocati nel Nord del Paese) sono in fornitura, mentre 200 HUMMER sono stati consegnati di recente e sostituiranno i Toyota Land Cruiser e veicoli STORM, armati di cannoni SR da 106 mm. Probabilmente questi mezzi saranno utilizzati, almeno in parte, come vettori per missili SPIKE.
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'''Progetto DANUBIO IV''': è relativo a due navi da pattugliamento d'alto mare, definiti con la sigla PZM -Patrulleros de Zona Maritima, per le quali sono stati assegnati, il 20 maggio 2005, i relativi contratti con la ASMAR (Astilleros y Maestranze de la Armada). Queste navi saranno destinate alla Marina mercantile, e sono simili ad un progetto argentino realizzato in parallelo, il POM ,Patrullero Oceanico Multiproposito, con 5 navi. I pattugliatori cileni saranno da 1200-1850 t, con ponte di volo per elicottero e missioni di soccorso.
'''Progetto DANUBIO IV''': è relativo a due navi da pattugliamento d'alto mare, definiti con la sigla PZM -Patrulleros de Zona Maritima, per le quali sono stati assegnati, il 20 maggio 2005, i relativi contratti con la ASMAR (Astilleros y Maestranze de la Armada). Queste navi saranno destinate alla Marina mercantile, e sono simili ad un progetto argentino realizzato in parallelo, il POM ,Patrullero Oceanico Multiproposito, con 5 navi. I pattugliatori cileni saranno da 1200-1850 t, con ponte di volo per elicottero e missioni di soccorso.

A parte tutto questo, da segnalare che i Marines cileni hanno circa 30 Scorpion, cingolati da combattimento ed esplorazione inglesi.





Versione delle 23:49, 21 gen 2008

Indice del libro

Tempi moderni

Esercito

Attualmente (2007) l'Esercito Cileno sperimenta la fase due del Piano Alcazar, che serviva a modernizzarlo e venne attuato nel periodo 1994-97 e poi nel 1998-2014. L'esercito ha visto lo scioglimento di 7 reggimenti, lo spostamento di altri 8,la costituzione di due battaglioni meccanizzati con gli M-113, uno per la 5a Brigata a Nord, e l'altro per il 10imo Reggimento a Sud.

Esso stenta ancora a trovare una elevata aliquota di professionisti, sempre più necessiaria per la sofisticazione crescente dei mezzi in dotazione e il loro ottimale sfruttamento. La riduzione delle forze, in termini numerici è avvenuta, ma stranamente, rispetto al numero indicato negli anni '80 anche i professionisti sono calati molto: attualmente non più di 2000, mentre entro il 2010 si gradirebbe giungere a 10.000, mentre i soldati di leva, 16.000, dovrebbero scendere a 8.000. Da qui si vede che l'Esercito cileno attualmente e anche ,possibilmente, nel futuro, è costituito da 18.000 uomini, appena un terzo di quelli di vent'anni addietro. La modernizzazione intrapresa, sopratutto con armi e materiali ex-europei causa le proteste di Paesi vicini, in particolare del Perù, mentre l'Argentina è relativamente in pace dopo gli scontri di frontiera del 1978 e l'appoggio cileno agli inglesi durante la guerra del 1982. La maggior parte dei nuovi mezzi sarà sistemata nella parte settentrionale del Cile, per questo anche l'Argentina non ne é molto preoccupata, mentre lo è il Perù, visto che obiettivamente, le Ande non sono il territorio ideale per usare masse di mezzi corazzati, mentre a Nord vi sono aree desertiche in cui questo è possibile, e in tale scontro, attualmente, è il Perù che avrebbe tutto da perdere con i suoi vecchi T-55. Peraltro, l'Aviazione peruviana è probabilmente la più forte del continente sudamericano e così la Marina che costituisce una minaccia concreta per le coste cilene in caso di ostilità.

Quanto agli equipaggiamenti: per radiare i vetusti Sherman e altri mezzi degli anni 40-50 e rispondere alla dotazione di moderni carri medio-leggeri TAM degli argentini, i Cileni hanno ottenuto ne 1998, per la prima volta nel continente sudamericano, i carri armati Leopard 1, provenienti dall'Esercito olandese e leggermente migliorati con kit di corazzatura aggiuntiva per un totale di 42 t di peso. Ben 180 Leopard 1V + 22 tra carri gettaponte, recupero, genio e addestramento, tutti molto importanti specie considerando le condizioni ambientali estreme riscontrabili in Cile: dalla Terra del Fuoco (nome a dire il vero poco appropriato), la Cordigliera delle Ande alte fino a 7000 m e infine i deserti settentrionali. I carri hanno come si è detto, una corazza migliorata, sia pure senza incrementi drastici di peso, un cannone che rispetto ai primi Leopard è stabilizzato, vi è un computer balistico, un sistema EMES-12 A3 fase-2 che incorpora un telemetro laser e un sistema IL Pzb-200.

Questo lotto di 'nuovi' carri ha scompaginato le carte e i carri M24 e M41 ancora in servizio, dopo la radiazione dei vecchi Sherman, rimpiazzati direttamente dai Leopard, hanno avuto da allora poco senso. Tutti questi mezzi sono stati comunque dotati di motori Detroit Diesel 8V71T al posto di quelli a benzina, forse più prestanti ma con scarsa autonomia. I sistemi di tiro sono stati migliorati in un secondo tempo con capacità notturne. Sono stati utilizzati apparati isralieani con telemetro laser della ElOp.


Per ottenere una linea carri omogenea anche i carri AMX-30 sono stati sostituiti, apparentemente anche in questo caso i Leopard hanno avuto alfine la meglio sull'eterno rivale francese. Questi carri erano presenti nelle zone meridionali. Appena nel 1998 ne era giunto un lotto. Si trattava di circa 20 mezzi, che si aggiungevano ai 21 originali. In realtà avrebbero dovuto essere 50, ma dopo l'embargo contro il Cile gli ultimi 29 non vennero consegnati e così la forza di AMX-30 non ha mai raggiunto i numeri previsti. In compenso i mezzi dell'ultimo lotto erano gli AMX-30B2, con un telemetro laser e un sistema di tiro migliorato con capacità anche notturne.

Altra aggiunta importante, 24 obici semoventi M109A3 ex-svizzeri, ceduti a metà 2006, mentre altri 24 sono in arrivo: così sarà possibile sostituire i leggeri e oramai obsoleti F Mk 3, 12 dei quali ancora in servizio. Gli obici M101 hanno ricevuto la canna da 33 calibri invece di quella da 22 e ora hanno una gittata di forse 16 km. I sistemi di tiro sono i DAVID israeliani. L'artiglieria si è giovata anche dei sistemi MISTRAL antiaerei, che nell'aeronautica sono del tipo MYGALE, con torretta quadrupla e sensore termico su telaio di veicolo 4x4. In ogni caso, l'artiglieria non è particolarmente potente. Una svolta l'avrebbe potuta dare il RAYO, un nuovo poderoso lanciarazzi d'artiglieria che è costituito da un autocarro 6x6 con un lanciarazzi. Questo ha due blocchi ciascuno con 12 razzi da 160 mm per un totale di 24, lanciabili in meno di 50 secondi. Si tratta di un sistema simile all'ASTROS-40 brasiliano da 180 mm, con 16 armi pronte al fuoco, ma la cosa notevole è la gittata, che qui arriva non a 35 km, ma addirittura a 52. NB si tratta della gitta a livello del mare, non certo trascurabile come particolare in un paese andino (+ altitutine, meno densità aria, meno attrito e quindi maggiore gittata). Il controllo del tiro è computerizzato e in generale una batteria di questo sistema può controllare un territorio del diametro di ben 104 km, con una differenza abissale rispetto a quanto possibile alle altre artiglierie disponibili in Cile. Di fatto, si tratta di un sistema dalla grande potenza di fuoco e gittata paragonabile ai pezzi da 152/52 mm con munizioni speciali. Al 2001 era ancora in fase di sviluppo, dopo che il programma esisteva già da diversi anni. Ma vi erano anche il LAR-160 già in servizio, dei sistemi più semplici, che potevano nondimeno esprimere fuoco di saturazione fino a 30-35 km. Obiettivamente, oltre questa distanza il controllo della precisione di un razzo non guidato è molto, molto difficile, bisogna considerare che l'errore medio, anche con il vento calcolato correttamente, tende ad essere per un razzo d'artiglieria dell'1-2% almeno, fermo restando che si tratta di razzi in perfette condizioni e con temperature ambientali ben calcolate.

Quanto ai missili controcarro, i cileni hanno rinnovato i loro rapporti con gli Israeliani con la valutazione dei missili MAPATS, che però sono stati scartati dal confronto con i nuovi SPIKE. Ma parliamo diffusamente anche dei MAPATS, rimasti piuttosto misteriosi pur essendo di indubbio interesse. Esso ha un peso di 29,5 kg, diametro di 14,8 cm, il complesso di lancio pesa 95,5 kg e sostiene la cadenza, definibile come piuttosto elevata per tale mole di missile, di 3 colpi al minuto nelle migliori condizioni (il TOW ne ha 2), il che aiuta a ridurre uno dei maggiori handicap dei missili controcarri rispetto ai cannoni. La gittata, pezzo forte dei dati missilistici, arriva a 5 km, anche se come al solito vi è una distanza minima che i cannoni non hanno, che in questo caso è stabilita in 65 m (in realtà questa è la distanza che intercorre tra il lanciatore e l'attivazione della spoletta). Il veicolo di lancio è il Command Car da 0,75 t (di carico fuoristrada) con motore da 4 l. La guida del missile è, fattore molto interessante, non filoguidata, ma a guida laser semiattiva. La probabilità di colpire è stimata, forse ottimisticamente, al 90% alla distanza massima di impiego contro un carro fermo, ma resta dell'80% contro un mezzo in movimento anche a 95 kmh. Anche la probabilità di distruzione è alta, vista la presenza nella testata HEAT di ben 3,25 kg di HV-10. Il MAPATS sembra, e probabilmente è, la versione a guida laser del TOW, di cui condivide quasi esattamente dimensioni e pesi. Del resto, un precedente almeno esiste: lo SWIFT sudafricano. I missili subsonici di questo tipo sono certamente più economici e leggeri degli Hellfire e possono essere messi dentro tubi di lancio, ma nondimeno va ricordato che le armi guidate con sistemi laser semiattivi sono sempre molto costose, anche se meno dei sistemi ad autoguida IIR come i Javelin. Le prestazioni in precisione sono particolarmente notevoli anche a distanza. In particolare, la possibilità di colpire con precisione un bersaglio a 95 kmh è impressionante: vuol dire che non c'é praticamente mezzo militare che gli possa sfuggire in termini di cinematica. Vuol dire anche che forse questi missili sono stati utilizzati contro obiettivi palestinesi per i famosi 'omicidi mirati' o quantomeno, avrebbero bene la capacità di colpire anche automezzi civili. In termini militari, anche gli elicotteri sono vulnerabili: spesso sono in volo a velocità quasi nulle, per esempio in hovering. Chissà a che velocità i bersagli diventino difficilmente colpibili, ovvero in che raggio tipico di distanze-velocità un elicottero possa risultare difficile da abbattere: forse attorno ai 200 kmh? Se si pensa che persino armi lente come i MILAN sono stati utilizzati contro elicotteri, si può capire come missili pesanti come i MAPATS (Che non avendo filoguida possono andare a velocità presumibilmente superiori dei normali missili controcarri) siano in qualche misura capaci anche contro elicotteri, almeno come possibilità secondarie.

I cannoni controcarro SR M40A1 da 106 mm sono sempre ben graditi per la loro versatilità e potenza, nonostante il peso di 219 kg. Sono esemplari di fabbricazione spagnola, e hanno subito un processo di notevole revamping, alla faccia dell'era missilistica: telemetro laser, visore notturno NVS-800 per il cannoniere e NVG-50 per il conduttore del veicolo fuori strada ( i numeri sono forse la portata in m). Spara fino a 7 colpi al minuto, ciascuno dei quali da circa 15 kg, forse includendo anche la carica di lancio, con gittata utile passata da 1000 a 2000 m. grazie ai nuovi sistemi, nel ruolo controcarro, ma massima di 7.650 m. Le munizioni sono di vari tipi: le HEAT AT M-244 perforano non meno di 500 mm e hanno una velocità iniziale di 360 ms. Per tutti quei bersagli che non necessitano di munizioni speciali ad altissimo potere perforante (ovvero nessuno in Sud-America), cosa che potrebbe essere soddisfatta con nuovi proiettili dato l'ampio margine di peso disponibile, l'M40 è ancora un'arma economica, polivalente, di notevole efficacia.


Nel tempo sono arrivati altri importanti mezzi: sempre nel 2006,per operare degnamente con i carri sono arrivati anche dei semplici IRV, gli YPR-765 ex- olandesi, 139 dei quali ceduti attraverso la belga Sabiex International S.A. Essi sono complessivamente inferiori rispetto agli LCTP argentini, ma come armamento no, infattidispongono di una mitragliera da 25 mm Rheinmetall, missili SPIKE (non è chiaro se in aggiunta o alternativa al cannone su torretta KUKA), vi sono anche veicoli recupero, ambulanza, trasporto munizioni, genio, comando. In tal modo potranno aggiungersi ai pochi M113 presenti (450) ed operare nelle situazioni di combattimento a fianco dei carri armati. A questo proposito, la commessa pià importante è arrivata di recente: nel 2007 sono stati forniti 100 carri Leopard 2A4 ex-tedeschi. Nessun'altra nazione del Sud America dispone di mezzi anche solo comparabili con questi, anche se si tratta di carri non aggiornati alle ultime sottoversioni (ma se non altro abbastanza moderni rispetto alle prime). In ultimo 30 Gepard (5PZF-B, della prima serie consegnata ai tedeschi, attorno al 1976, dislocati nel Nord del Paese) sono in fornitura, mentre 200 HUMMER sono stati consegnati di recente e sostituiranno i Toyota Land Cruiser e veicoli STORM, armati di cannoni SR da 106 mm. Probabilmente questi mezzi saranno utilizzati, almeno in parte, come vettori per missili SPIKE.

Questa forza di 100 Leopard 2, 180 Leopard 1, 139 AIFV, 48 M109A3 e 200 HUMMER è senza paragoni in tutto il Sud America e verrà utilizzata per le brigate corazzate, basate a Nord e costituite da 44 carri l'una, altro potenziamento in termini di pedine tattiche visto che prima i corazzati cileni erano in Gruppi carri da 30 carri armati l'una.

Marina

La Marina Cilena continua il suo processo di rinnovamento ed espansione se non nel numero, quantomeno nelle capacità delle navi disponibili, che di recente hanno ottenuto una grande miglioria con acquisti mirati di navi olandesi e inglesi di seconda mano, di elevata qualità. La prima parte del potenziamento cileno ebbe luogo sulla scia delle Falklands, quando alcune navi, in particolare i caccia COUNTY ex-RN che ne erano state veterane, ma erano piuttosto danneggiate e logorate, e in pochi anni vennero poste fuori servizio. Ecco i principali programmi per la Marina Cilena attuali:

Progetto PUENTE: Parte dal presupposto di rimpiazzare le vecchie navi e ottenere una flotta capace di schierare 8 unità capaci di restare in servizio fino al 2026. Si è trattato anche di un vantaggio economico, perché una volta procurate, le navi moderne, sia pure di seconda mano hanno consentito un risparmio di risorse, sia umane (meno equipaggi) sia di carburante (turbine a gas o diesel invece che turbine con caldaie a vapore), e molto più efficienti di navi degli anni '60.

  • Fase I: Si è trattato di comprare di seconda mano la fregata HMS Sheffield (F-96), cosa avvenuta nel 2002. Già nel settembre 2003 è entrata in servizio come ALMIRANTE WILLIAMS.

Con i missili Sea Wolf, due elicotteri, una batteria di missili antinave Exocet, sonar Type 2031(z), la nave è una delle unità della classe 22 Batch (lotto) 2, caratterizzato dal sonar filabile che non era (con non poco sconcerto) installabile sulle prime 4 fregate del Lotto 1. La WILLIAMS ha anche hangar allargati (introdotti con l'HMS Brave) per elicotteri Sea King o EH101. I motori sono pure rinnovati rispetto al Batch 1, in quanto pur conservando la disposizione COGOG alle due turbine Tyne per la navigazione di crociera (circa 10.000hp) si aggiungono due SPEY da 50.000 hp che rimpiazzano le OLYMPUS del Lotto 1 e delle prime Batch 2.

Le dimensioni sono imponenti per delle fregate ASW, con 131 m x 14 circa, 3500/4400t ,248 uomini di equipaggio. Il sistema d'arma caratteristico è il Sea Wolf, pensato come sistema di reazione rapida antimissili per la RN, che inizialmente non si curò dei sistemi CIWS d'artiglieria (salvo poi farvi precipitosamente ricorso con la guerra del 1982) ma assegnò la difesa a questo sistema, che quando funzionava correttamente (all'inizio cosa non tanto frequente) era effettivamente un missile formidabile.

Due i problemi mai risolti in questa versione iniziale. Uno era l' eccessivo ingombro del sistema completo, tanto che con i due lanciamissili sestupli, i 60 missili di ricarica (da effettuarsi solo manualmente, con appositi carrellini) e le 2 apparecchiature di controllo del tiro le 'Type 22' sono risultate più grandi dei Type 42 con i missili Sea Dart, anche se la presenza di due elicotteri anziché uno ha contribuito a tale mole (ma va considerata anche l'assenza del cannone). L'abbondante quantità di missili (molto superiore al normale di 8-16) non poteva poi ovviare ad un altro problema che era il limitato raggio d'azione, di circa 5-6 km. Questo era congruo con le possibilità pratiche di ingaggio contro missili sea-skimmer come l'Exocet, ma non per proteggere altre navi da attacchi aerei. Inoltre, la tangenza operativa è di appena 3 km, per cui contro attacchi a media quota è inefficace.

Abbinando questi due problemi, successe alle Falklands che le navi con i S.W. ebbero bisogno di quelle con i 'Sea Dart', che a loro volta, dato l'ingombro del sistema, non avevano il S.W. Così erano costrette ad operare in coppia coprendo l'una le limitazioni dell'altra. Con queste coppie di navi, però, la difesa reciproca era spesso ostacolata da una mancanza di coordinamento e questo causò molte più perdite alla RN che agli argentini (1 caccia distrutto e 1 KO contro 3 cacciabombardieri argentini). In ogni caso, le Type 22, che tra l'altro non discendono direttamente dalle 'Type 21' ma dalle precedenti e più versatili 'Type 12' con scafo capace di permettere velocità elevate anche con mare grosso, sono navi potenti e moderne, bene equipaggiate. Nel resto del mondo navale, comunque, si è preferito costruire unità con missili Sea Sparrow (e la loro 'interpretazione' italiana, l'Aspide) con capacità antimissili e velocità di reazione minori (specie all'inizio) e CIWS d'artiglieria per la difesa ravvicinata. Così, con due sistemi diversi è stato possibile coprire esigenze come la scorta navale e l'autodifesa, con ingaggi tra 0 e 20 km e quote fino a 10-15 km. Infine, le navi di questo tipo, nonostante le loro dimensioni, non hanno un cannone di medio calibro, rimediato solo con il Batch 3. Nell'insieme le fregate inglesi di questo tipo sono navi 'discusse' che hanno pregi ma anche difetti, in ogni caso molto migliorate rispetto a quelle del primo lotto e abbastanza moderne per il Sud America, tanto che sono tra le navi principali della flotta brasiliana.

  • Fase II: in questo caso sono state comprate navi olandesi sufficienti per gran parte delle esigenze: due 'KORTENAER' e due 'HEEMSKERCK'. Entrambe hanno missili Sea Sparrow con i pregi e difetti di cui sopra, e un CIWS Goalkeeper. Inoltre le prime hanno un cannone da 76 mm, arma leggera per navi da 3.000 t ma pur sempre meglio di nulla. Gli elicotteri sono due per le prime nessuno per le seconde. L'armamento comprende missili HARPOON, due lanciatori quadrupli per armi da 110 km. Le KORTENAER, navi da 130 m e 3700 t sono state consegnate in olanda dal 16 dicembre 2005, ovvero con la J.V. HEEMSKERCK (F-812) e la ABRAHAM V. DER HULST (F-827), ribattezzate FF-14 ALMIRANTE LATORRE e FF-15 ALMIRANTE BLANCO ENCALADA, giunta quest'ultima a Valparaiso il febbraio 2006 e seguita dall'altra dopo un mese. Il 18 aprile successivo venne consegnata, sempre in Olanda, la THERK HIDDES (F-830) tipo KORTENAER, e ribattezzata FF-18 ALMIRANTE RIVEROS. Infine il 17 luglio è arrivata la WITE DE WITH, F-813, ribattezzata FFG-11 CAPITAN PRAT. Le due KORTENAER sono state modificate per ottenere un ponte di volo sufficiente per gli elicotteri medi Cougar/Super Puma e per ospitare i missili Exocet nei depositi, legati per l'appunto a queste macchine.
  • Fase III: infine, il 7 settembre è stato siglato dal ministro della difesa cileno l'accordo per ricevere altre 3 fregate inglesi, stavolta addirittura dell'ultima classe entrata in servizio con la R.N., la Tuype 23 della quale, a seguito di drastici ridimensionamenti, ne sono state poste alcune fuori servizio. Si tratta della F-233 ovvero la Type 23 Batch 1 HMS MALBOROUGH, la F-80 GRAFTON e la F-230 NORFOLK. Queste navi vennero poste in vendita nel luglio 2004, dopo la decisione di ridurre da 31 ad appena 25 il numero di navi di scorta maggiori. Si conosce il costo di questo contratto, ovvero 135 milioni di sterline comprendenti anche i lavori di manutenzione e preparazione per la spedizione, da eseguirsi nei cantieri inglesi, nonché l'addestramento degli equipaggi. Si è trattata di una vera e propria svendita: il prezzo è probabilmente inferiore a quello di ciascuna nave di questo tipo, navi che sono ancora praticamente nuove.

Sono state prese in carico a partire dal 24 novembre del 2006, quando la NORFOLK è diventata la ALMIRANTE COCHRANE prendendo sia il nome che il posto del vecchio caccia 'County' della Marina, l'ultimo ancora in servizio. Le due fregate rimanenti hanno sostituito le due vecchie Type 12 LEANDER. Consegna della NORFOLK avvenuta il 28 marzo 2007, con il nuovo nome di FF-07 ALMIRANTE LYNCH, infine la MALBOROUGH prenderà il nome di ALMIERANTE CONDELL, quando verrà consegnata nel 2008. Infine la R.N. ha offerto addirittura un'altra fregata Type 23 o NORFOLK (infatti, quest'ultima è la capoclasse), e ancora non si sa se verrà accettata. Per quello che riguarda le 'Norfolk', sono un sostanziale miglioramento delle precedenti. L'unico limite è che esse non hanno ricevuto i previsti CIWS da 30mm, forse solo per un fatto di costi nell'era del post-Guerra fredda, e anche perché i Sea Wolf hanno ricevuto molte migliorie dai tempi del loro esordio.

La versione installata è la S.W. VL, ovvero quella a lancio verticale, presente in 8 moduli da 8 missili l'uno in pozzi di lancio, tutti sul ponte di prua. Nonostante siano solo la metà di quelli delle navi precedenti, sono tutti pronti al lancio e possono difendere, pur essendo tutti concentrati a prua, l'intero orizzonte della nave. Inoltre sono dotati di una gittata un poco maggiore, circa 8 km. Le navi mantengono le migliorie delle ultime '22 in termini di dotazioni, per cui a prua hanno un cannone Mk 8 da 114 mm, arma piuttosto potente e leggera (25 c.min, 22 t, gittata 23 km per granate da circa 23 kg). Dietro essa vi è la batteria di SAM di cui sopra, e dietro ancora vi sono due fasci di 4 HARPOON l'uno. L'hangar può ospitare elicotteri medi o pesanti, mentre esiste un sonar filabile. Le apparecchiature elettroniche di bordo sono migliorate, per esempio con il radar Type 996 che evita la compressione dell'impulso utilizzando la scansione in fase invece che in frequenza. Il dislocamento supera le 4.000 t con una lunghezza di quasi 140 m.

Se si pensa che tutto questo programma, nelle sue 3 fasi, ha sostituito quello precedentemente elaborato per 3 fregate medio-leggere nuove, si capisce come le cose possano risolversi, e rapidamente, con materiali usati di qualità: 8 navi da guerra con standard operativi NATO (quindi estremmaente severi) per oltre 30.000 t di stazza al prezzo di 3 fregate da 8-10.000 t complessive, da realizzare chissà quando e a quali costi finali.

La cosa anche più notevole è che 2 delle navi sono la classe JV.HEEMSKERCK, che sia pure a caro prezzo (hangar e, stranamente, anche cannone da 76) ottiene un lanciamissili Mk 13 con 40 missili SM-1 o anche SM-2MR, consentendo una difesa d'area ben maggiore di quella che consentivano i vecchi SEA SLUG dei County, prima che venissero rimossi per la vetustà manifesta. Per questo hanno la sigla FFG, a significare che hanno un sistema da difesa aerea a medio raggio (oltre al Sea Sparrow). Una fregata contraerea, sia pure più sofisticata di queste, può attualmente costare anche 500 milioni di dollari, certamente molto di più di quanto hanno speso i cileni per comprare le due HEEMSKERCK.

In sostanza , con questo progetto la Marina dell'era di Michelle Bachelet ha superato d'un colpo tutti i problemi che l'hanno afflitta per anni, comperando sottocosto 8 moderne ed efficienti navi da guerra, a cui una nona potrebbe aggiungersi (forse per rimpiazzare l'unica Type 22) presto.

Elenco riassuntivo delle nuove fregate cilene:

  • FF A. WILLIAMS (ex. HMS SHEFFIELD F-92)__Type 22 B.2__1983__ servizio dal 2003
  • FFG-14 A. LATORRE (ex. F-812 J.V.HEEMSKERCK)__Classe J.V.H.__1986__ servizio dal 2005
  • FF-14 A.BLANCO ENCALADA (Ex. F-827 A.V. DER HULST)__Classe K.__1983__servizio dal 2005
  • FF-18 A-RIVEROS (ex. F-830 TJERK HIDDES)__Classe K__1982__servizio da 2006
  • FFG-11 CAPITAN PRAT (ex. F-813 W. DE WITH)__Classe J V H__1986__ servizio dal 2006
  • FF-05 A.COCHRANE (ex. F-230 NORFOLK)__Type 23__1990__servizio dal 2006
  • FF-07 A- LYNCH (ex. F-80 GRAFTON)__Type 23__1997__servizio dal 2007
  • FF A.CONDELL (ex. F-233)__Type 23__1991__servizio dal 2008

Progetto NETTUNO: si tratta di due nuovi sottomarini francesi, del tipo SCORPENE. lo SS O'HIGGINS è arrivato in Cile il 9 dicembre 2005, l'SS CARRERA il 13 dicembre 2006. Sono i sostituti degli OBERON, e sono stati costruiti rispettivamente in Francia e Spagna. Sono armati con i nuovi, micidiali siluri BLACK SHARK da oltre 50 nodi e con sofisticati sensori di guida tridimensionali e cavo in fibra ottica da 60 km.

Progetto MISILERAS: le navi missilistiche leggere, dopo il boom degli anni '70-80 sono oramai sempre più soppiantate da navi medie a lunga autonomia, adeguatamente equipaggiate per la difesa aerea e possibilmente equipaggiate con un elicottero, in sostanza delle corvette-fregate leggere. Nondimeno, anche le navi più piccole possono riuscire utili, e le navi israeliane e tedesche in servizio sono in fase di modernizzazione con nuovi motori, sistemi elettronici e di combattimento.

Progetto DANUBIO IV: è relativo a due navi da pattugliamento d'alto mare, definiti con la sigla PZM -Patrulleros de Zona Maritima, per le quali sono stati assegnati, il 20 maggio 2005, i relativi contratti con la ASMAR (Astilleros y Maestranze de la Armada). Queste navi saranno destinate alla Marina mercantile, e sono simili ad un progetto argentino realizzato in parallelo, il POM ,Patrullero Oceanico Multiproposito, con 5 navi. I pattugliatori cileni saranno da 1200-1850 t, con ponte di volo per elicottero e missioni di soccorso.

A parte tutto questo, da segnalare che i Marines cileni hanno circa 30 Scorpion, cingolati da combattimento ed esplorazione inglesi.