Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-3: differenze tra le versioni

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Indice del libro


Carri USA

Lo sviluppo dei carri americani dalla fine della Seconda guerra mondiale ha avuto varie fasi, spesso di sviluppo innovatore (anche troppo, come nel caso dell' MBT-70), ma più normalmente di sviluppo graduale dei progetti via via approntati per succedersi e migliorare la forza delle truppe corazzate americane e occidentali.



Carri leggeri

M24 Chaffee è un carro estremamente compatto, molto più piccolo di quanto non sembri dalle sue apparenze

L'M24 è risultato un ottimo carro leggero, entrando in servizio alla fine della guerra mondiale, aveva un cannone da 75mm su di uno scafo molto più leggero e mobile di quello dell' M4 Sherman. Esso ha avuto una carriera postbellica di tutto rispetto e in qualche nazione è sopravvissuto, riarmato e riequipaggiato, fino quasi ai giorni nostri.


L'M41 Walker Bulldog

L'M41 Walker Bulldog è stato il carro successivo, dei primi anni '50. Ha avuto un cannone da 76mm e in generale sembrava la versione miniaturizzata dell' M47. Era troppo pesante e grosso come carro armato leggero, e poco armato contro i carri medi e pesanti, ma superava i 70kmh ed era molto popolare. Rimane in servizio in qualche Paese asiatico e americano, o quantomeno lo è stato fino a non molti anni fa.




Un M551 Sheridan, con il cannone-lanciamissili a canna corta calibro 155mm.

L'M551 Sheridan era un carro leggero avveniristico, dotato di un cannone lanciamissili da 155mm a bassa pressione, elevata mobilità e corazza in alluminio e acciaio. Nondimeno, ha avuto moltissimi problemi come affidabilità e armamento che non ha avuto minimamente il successo dei precedenti carri armati leggeri americani. Impiegato in Vietnam, in seguito non ha avuto molto altro da fare che simulare i veicoli sovietici nei centri addestrativi dell'US Army.




L'M8 in una prova di mobilità

Il successore designato dello Sheridan è stato un mezzo molto tribolato, concettualmente. Sono stati prodotti prototipi di veicoli con cannone da 75mm come l'ARES, ma il carro leggero M8 con arma da 105mm, corazzato in titanio e Kevlar con vari livelli di protezione possibili, non è stato adottato,(il costo di una serie di 300 veicoli, 8 milioni di dollari l'uno, proposto 10 anni fà a Taiwan mentre il Leclerc pesante era offerto a 6,8, appare un motivo molto convincente per capire tale situazione). Lo Stingray (altro carro leggero con il 105mm) è andato alla Thailandia, dimostrando, a quanto ha riportato la stampa, una notevole fragilità strutturale, per via della leggera costituzione abbinata ad un armamento potente e un'elevata mobilità.


Carri medi

Un Pershing in azione

Il carro M26 Pershing ha avuto il tempo di sparare qualche colpo durante la seconda guerra mondiale, ma esso è meglio ricordato per il servizio reso nel dopoguerra, come durante la Guerra di Corea. Aveva un potente cannone da 90mm e una corazza da 100 assai inclinata, e per la prima volta poteva competere ad armi pari con i Panzer tedeschi. Il peso era di 40 tonnellate circa, e la potenza del motore di 500hp. La versione con il 105mm si chiamava M45, ma esso aveva un'obice di supporto, non un cannone ad alta velocità. Gli M26 entrarono in servizio anche nell'Esercito Italiano del dopoguerra. Il mezzo, che all'inizio era considerato un carro pesante, venne nel periodo postbellico riclassificato carro medio.



M46 dei marines in Corea

Il Pershing aveva potenza di fuoco e protezione adeguata, ma non aveva un motore all'altezza della situazione. Per questo venne approntato l'M46 Patton, di qualche anno successivo, per avere un mezzo più mobile grazie alla presenza di un potente motore a benzina di 800hp circa. Combatté anch'esso in Corea, dove si comportò assai bene, ma l'US Army era già alla ricerca di qualcosa di meglio, soprattutto l'armamento in torretta lasciava molto a desiderare.


M47 Patton

Anche l'M46 era un mezzo di transizione. Per ottenere lo sfruttamento pieno del cannone venne ideato un nuovo carro, il T42, con la torretta munita di telemetro ottico. L'approntamento del nuovo mezzo e l'emergenza della Corea costrinsero a stringere i tempi e allora la torretta venne abbinata allo scafo dell'M 46. Questo originò l'M 47 Patton, mezzo prodotto in grande quantità ed esportato in numerose nazioni, mano a mano che l'US Amry, non convinto nemmeno di questo nuovo mezzo, aveva la disponibilità degli M 48. L'Italia ne ebbe centinaia, che ricostituirono la forza corazzata dell'esercito rimanendo fino alla fine anni '80



L'M48 è stato l'unico dei carri di questa serie ad essere comunemente chiamato 'Patton'

L'M 48 era riprogettato rispetto all'M 47. Questa ennesima macchina dal nome Patton era munita di una torretta diversa, dal profilo più basso e più voluminosa. Non aveva, a dire il vero, una grande superiorità rispetto all'M47, ma venne giudicato migliore e sottoposto ad aggiornamenti vari, con i quali ha avuto motori diesel e poi cannoni da 105mm, tanto da risultare preferibile al successivo M60 per molti clienti. Il veicolo entrò in servizio a metà anni '50. Fu forse il primo carro americano ad essere munito di sensori IR notturni.



Carri pesanti

L'M103 è stato l'unico carro armato pesante dell'esercito USA entrato in servizio e rimastovi fino all'ultimo con questo ruolo, quello di sostegno ai carri medi e contrasto ai mezzi pesanti come quelli della serie Stalin. Essenzialmente si trattava di un carro M48 ingrandito a sufficienza per portare un cannone da 120mm. Non ebbe mai sufficiente successo, per via delle mediocri doti di mobilità possedute, ed ebbe lo strano destino di essere nonostante questo, assegnato ai Marines americani, che certo non erano molto interessati ad un tale mostro meccanico.



MBT

M60

L'M 60 era l'ultimo 'Patton', equipaggiato fin da subito con un diesel, e dotato di una torre specificatamente progettata per ospitare un cannone da 105mm. Questo lo rese il primo 'MBT' (Main Battle Tank, carro da battaglia principale) americano, ovvero un mezzo unificato che potesse svolgere i ruoli prima assegnati a carri leggeri, medi e pesanti. Sopratutto tra queste 2 categorie avvenne la fusione di ruoli, mentre i mezzi leggeri ebbero una maggiore indipendenza da questa rivoluzione.

Esso ebbe un successo relativo, perché costava il triplo di un M48 ed era molto (troppo) alto. Mano a mano, entrando in servizio attorno agli inizi anni '60, lo ha sostituito nell' US Army ed è stato esportato in numerosi Paesi, ma non è mai stato considerato un pieno successo, soprattutto nella fallimentare versione M60A2 con cannone lanciamissili da 155mm. Gli M48 ammodernati hanno tenuto la concorrenza a lungo prima di cedere alla massa di carri ex-statunitensi, praticamente regalati a numerose nazioni dopo la fine della Guerra Fredda, ed equipaggiati con un sistema di immagine termica generalmente non presente sugli M48, aggiornati negli anni '60-70.




MBT-70

L'MBT-70 ha tentato di costituire l'elemento di rottura rispetto alla tradizione, con un cannone lanciamissili da 152mm e il pilota in torretta. Programma tedesco-americano, non ha avuto nessun successo e non è entrato in produzione fallendo là dove il sovietico T-64, sia pure con difficoltà, è riuscito, il balzo generazionale rispetto ai mezzi precedenti. In seguito alcune idee saranno riprese per i carri successivi.


M1 Abrams

L'M1 Abrams è stato il successore designato degli M60, gli ultimi della serie Patton. Esso si è dimostrato un carro di notevole successo, soprattutto contro i malcapitati reparti iracheni. Inizialmente ferocemente criticato per l'affidabilità e sempre anche per i costi, risultati più che doppi rispetto all'M60, l'M1 era armato inizialmente con lo stesso cannone dei carri precedenti. Riarmato poi con il pezzo da 120mm è risultato molto più efficace. La corazza, composita, è stata migliorata, mentre il motore a turbina, potente e compatto, è risultato molto dispendioso in termini di consumo, e i successi export sono stati, forse in conseguenza di questo, relativamente ridotti, malgrado la carriera bellica.




Artiglierie USA

Campali

Le artiglierie semoventi sviluppate per l'US Army dagli anni '40 in poi sono state influenzate dalle capacità della forte industria meccanica e motoristica americana, nonché da una mentalità militare aperta alla guerra mobile, certamente molto aiutata dalla robusta base industriale. Lo studio delle operazioni belliche reali e i progressi tecnologici hanno contribuito a tenere sempre alto il livello di efficienza dell'artiglieria semovente americana, largamente prodotta sia nella categoria campale, che contraerea e controcarro. Qui viene analizzata l'evoluzione della prima di queste tipologie.

L'evoluzione tecnica e dottrinale

Inizialmente si trattava soprattutto di rendere i cannoni altamente mobili su terreno vario, perché nonostante gli affusti moderni, con ruote pneumatiche, e veicoli di traino come autocarri ad alta mobilità e trattori cingolati, il modo migliore per permettere all'artiglieria di seguire fanti e carristi era sistemarla direttamente su di un veicolo, meglio se cingolato. Inoltre in tal modo era possibile entrare e uscire dall'azione in pochissimo tempo, l'efficienza era meno determinata dalla stanchezza degli uomini, vi era una certa protezione di armatura. Ma i primi mezzi non avevano protezione superiore per un fatto di peso.

Con l'avvento dell'era nucleare si avvertì la necessità di mezzi protetti integralmente, ma questo portò a veicoli spesso troppo goffi e pesanti. Così si giunse alla terza fase, quella di sfruttare le tecnologie correnti, come quella delle leghe d'alluminio, per dare ai mezzi un'elevata mobilità, oppure artiglierie di grande potenza e gittata. In seguito si è curata la precisione, la gittata e la cadenza di tiro, grazie anche alla diffusione di computer tattici e sistemi di navigazione terrestre.

Lo sviluppo più recente, il programma Crusader, cercava di mettere in un solo scafo tutte le esigenze, inclusa quella di una elevata protezione, ma ha raggiunto le 55 tonnellate e ad un certo punto, dopo aver cercato di riprogettarlo per 'appena' 40t. di peso complessivo, è stato abbandonato, anche a causa dei soldi necessari per le guerre regionali in cui l'US Army è impegnato dall'inizio del millennio.

In genere, la presenza dei semoventi si rinviene nell'organico delle unità statunitensi meccanizzate e corazzate (e non, per esempio, le unità aviotrasportate), con gruppi di 3 batterie su 6 pezzi l'una assegnati alle brigate. I semoventi in parola sono da 105 o più generalmente, da 155mm. (almeno dai tempi dell'introduzione dell'M109). Anche gli M110 da 203mm sono stati assegnati alle unità divisionale, mentre l'M107 era dato in carico ai corpi d'armata, pur non avendo proiettili nucleari.


Notare l'obice al centro dello scafo

Il primo semovente di successo, dopo esperimenti vari con i semicingolati e cannoni da 75mm, si ebbe con l'M7 Priest, basato sull'obice divisionale da 105mm M2 e sullo scafo dell'M4 Sherman. Esso partecipò a tutte le campagne dalla metà della Seconda guerra mondiale, ampiamente apprezzato per le sue caratteristiche complessive, malgrado fosse scoperto sul tetto. Un altro progetto, realizzato in pochi esemplari, era l'M37, con lo stesso obice ma scafo del carro leggero M24 Chaffee, per contenere i pesi, che tendevano ad essere eccessivi nel caso del Priest.


Francia, 1944:M12 spara a basso angolo sull'orizzonte

Grossomodo in contemporanea, venne progettato un altro semovente, l'M12 da 155mm., ma stavolta con meno successo, anche perché basato sul più vecchio scafo del carro medio M3. In effetti soltanto 100 esemplari vennero realizzati, ed impiegati solo dal 1944, ovvero 2 anni dopo la produzione del primo esemplare. Caratteristica la presenza delle centine per sostenere un telo protettivo, perché anche questo mezzo non aveva il tetto, a causa della necessità di contenere i pesi.



Il successivo passo fu l'uso dello scafo M4 Sheman anche per le artiglierie pesanti, e l'M40 che ne derivò si dimostrò molto più riuscito, rendendo pratica la realizzazione di un semovente d'artiglieria pesante. Questo mezzo è stato utilizzato a lungo nel dopoguerra, ma ha ceduto il posto ai semoventi di generazione successiva, quando questi si sono concretizzati.


M41 in azione in Corea

Un altro semovente di prima generazione è stato l'M41, chiamato anche -assai insolitamente- con un nome proprio, 'Gorilla'. Esso era uno scafo del veloce carro leggero M 24 Chaffee, ma armato con un'obice da 155mm in postazione scoperta. Venne usato in Corea. Rimpiazzato dall'M44, che era basato sulla meccanica del carro leggero M41 Walker Bulldog. Se si considera che anche gli altri semoventi basati sullo scafo Chaffee vennero contemporaneamente sostituiti da quelli estrapolati dall'M41 (M52 al posto dell'M37 per i semoventi da 105mm, M42 al posto dell'M18 per i semoventi AA da 40mm.) si ha meglio l'immagine del ricambio che i semoventi americani ebbero all'inizio degli anni '50 grazie al nuovo carro leggero.


M52 del museo di Latrun

I cambiamenti dottrinali postbellici originarono l'M52: le artiglierie M7 e M37 erano entrambi sistemi a cielo scoperto, e per dare agli equipaggi una protezione adeguata all'era nucleare venne realizzato questo curioso veicolo, con il guidatore in torretta e la meccanica del carro leggero M41, a sua volta il successore dell'M24. Realizzato negli anni '50, era un mezzo che si poteva considerare di seconda generazione.


M107 israeliano

Il più notevole dei cannoni semoventi americani era l'M107:negli anni '60 entrarono in servizio nuovi veicoli, caratterizzati da maggiore velocità, motori diesel e altre migliorie dei precedecessori che, come nel caso dei semoventi M53 (155mm) e M55 (203mm), stavano diventando degli autentici mostri meccanici, lenti e goffi, oltreché costosi. La soluzione drastica di 'dimagrimento' vide l'artiglieria a lunga gittata lasciata senza protezione, e così accadde che il Semovente M107 fosse solo poco di più che un cannone motorizzato piuttosto che un vero e proprio mezzo da combattimento. Esso poteva sparare con relativa sicurezza solo per via della lunghissima gittata posseduta dalla bocca da 175/60mm. Entrò in servizio con molti eserciti negli anni '60, poi via via convertito allo standard M110.


M108 in Vietnam, notare lo scafo e la torretta, praticamente uguali a quelli dell'M109

Un'alto veicolo appartenente alla 'century series' delle artiglierie americane era l'M108, l'ultimo americano da 105mm. La genia dei sistemi USA d'artiglieria 'leggera' è grossomodo questa: M7-M37-M52-M108. Con struttura in alluminio e torre brandeggiabile, l'M108 era un veicolo molto mobile, ma il 'fratello' M109 aveva lo stesso scafo e una ben maggiore potenza di fuoco. Così l'M108 venne presto rimpiazzato e dimenticato, sparendo dall'inventario dopo gli anni '60.


M109 israeliano ammodernato

Il Semovente M109 è stato il veicolo americano che meglio si è avvicinato alla configurazione 'definitiva' per un semovente campale. Scafo e torretta in alluminio, motore diesel, obice da 155mm. Il mezzo ha eclissato il coevo e analogo M108 e si è dimostrato in grado di subire aggiornamenti importanti, specie per quello che riguarda il pezzo d'artiglieria, che ha aumentato molto la gittata. Questa era in origine poco importante rispetto alla mobilità elevata, considerando anche le lezioni che erano state tratte dai colossali mezzi come l'M53 e 55. È il semovente occidentale di maggior successo, non soltanto tra quelli d'artiglieria campale. La genia dei semoventi americani da 155mm. è la seguente: M12-M40-M41-M44-M55-M109-Crusader (quest'ultimo, dopo accaniti dibattiti, è stato recentemente cancellato dai programmi dell'US Army)


M110 base, a Yuma, 1975

Il cingolato M110 è stato un altro sistema nato agli inizi degli anni '60. I semoventi d'artiglieria pesante precedenti, come l'M53 e M55, erano troppo grossi, lenti e pesanti, così venne progettato uno scafo per portare artiglierie a lungo raggio e elevata potenza. Un prototipo con il 155mm venne giudicato troppo leggermente armato, ma quello con il cannone da 175mm (M107) e quello con il 203mm (M110) vennero omologati per la produzione. L'M110, con un obice da 203/25, poi da 203/39mm. è stato un sistema di notevole successo e diffusione, anche se la vulnerabilità dei serventi e la gittata ridotta lo hanno reso di utilità dubbia. Esso non aveva infatti la gittata dell'M107, ma con la nuova bocca da fuoco si è dimostrato un compromesso buono a sufficienza per far modificare a questo standard gli M107 stessi. In seguito è andato fuori servizio, soprattutto per la concorrenza degli M109 con cannone a gittata prolungata.


Semoventi antierei

M15

File:M15 MGMC.jpg
L'M15 aveva una piattaforma ripiegabile attorno al cannone

Tra i primissimi esempi di semovente d’artiglieria antiaereo americano venne prodotto il semicingolato M15, armato con un cannone da 37mm e 2 da 12,7mm. Altre versioni avevano 4 mtg da 12,7mm. M2 HB, ma tutti avevano l'origine dai semicingolati della serie M2/M5, standard nelle forze armate americane.


M42 Duster

L'M42 Duster

Dopo l'M19 basato sullo scafo del carro leggero M24 Chafee, e che aveva un'impianto binato da 40mm nella parte posteriore del veicolo, arrivò l'M42 Duster, agli inizi degli anni '50, che aveva uno scafo derivato da quello dell'M41 Walker Bulldog. Questo scafo era un poco più grande e poteva consentire l'istallazione sulla parte anteriore del veicolo. Esso ebbe molto successo e venne adottato in 500 esemplari dall'Esercito tedesco, tuttavia aveva anche numerosi punti deboli, come la mancanza di protezione e di radar di tiro.


M163

L'M163 VADS

Il cingolato M163 VADS della fanteria venne utilizzato, negli anni '60, anche come semovente antiaereo di generazione successiva all'M42, armato coun un cannone a 6 canne Vulcan M61, istallato su di una semplice torretta e con un telemetro radar. Pur avendo vantaggi nell'ingaggio di bersagli a bassa quota e in termini di cadenza di tiro, oltre a offrire protezione per l'equipaggio e capacità anfibie, il mezzo era assai discutibile, la cadenza di tiro era pagata con una minore gittata e la mancanza di apparati di tiro ognitempo continuava ad essere un problema. Esso era generalmente considerato inferiore allo ZSU-23-4 Shilka sovietico.


Chaparral

Il sistema di lancio del Chaparral, con le rampe di lancio vuote

Il semovente Chaparral era basato sull'abbinamento del cingolato M548 e dei missili Sidewinder. Sia pure nei suoi limiti, esso era un sistema ragionevolmente efficiente, anche se ebbe bisogno di diversi ammodernamenti per migliorare l'efficacia complessiva. Fino alla fine degli anni '80 erano presenti, per ciascuna divisione americana, 24 Chaparral e 24 M163


M247

L'M247 Stg. York, dal nome di un'eroe della Prima guerra mondiale

La soluzione ai limiti dell'M163 venne concretizzata nel semovente M247, ma questa si rivelò un rimedio peggiore del male. Esso venne provato alla metà anni '80, e nella sua forma definitiva aveva un sistema di tiro con 2 radar diversi, un paio di cannoni da 40 mm L70 e uno scafo di M48.

Esso era una sorta di ritorno al concetto dell'M19/42, ma gli apparati di fuoco si dimostrarono affetti da una serie di problemi insormontabili, nonostante fossero basati sul radar dell'F-16.

Alla fine, vennero prodotti solo una cinquantina di esemplari e il costoso programma ebbe termine. Nel frattempo, mentre gli americani fallivano nello schierare un veicolo paragonabile al Gepard, l'URSS riuscì a fare un passo in avanti ulteriore con il Tunguska.

Semoventi Stinger

Gli ultimi ritrovati in questa categoria sono i veicoli armati con lo Stinger: il Bradley con cannone da 25 mm può agire contro elicotteri, mentre al posto dei TOW è stata istallata una rampa con 4 Stinger. Una soluzione simile si è verificata anche col semovente Avenger, basato sull'Hummer e munito di rampa ottupla per Stinger. I veicoli sono in servizio in quantità e sono stati anche esporati, data la loro relativa efficacia e semplicità d'uso: hanno una torretta con i missili in gruppi di 4, inizialmente almeno anche due mitragliatrici da 12,7 mm o una da 12,7 a 3 canne rotanti, camera termica e data-link per ottenere allarme precoce su eventuali nemici in arrivo.