Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Messico: differenze tra le versioni

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuova pagina: {{Forze armate mondiali}} Potrà sembrare strano che le Forze Armate messicane, protagoniste storiche della politica nazionale, negli ultimi decenni non siano state particolarmente at...
 
Nessun oggetto della modifica
Riga 7: Riga 7:
Per il resto, il Messico tiene fede al vecchio proverbio sudamericano, ''la disgrazia di questo Paese è quella d'essere troppo lontano da Dio e troppo vicino agli Stati Uniti''. Si sa che l'intera america Latina è da decenni nella sfera di influenza politica americana, e con questa (vedi per esempio gli accordi ALCA) anche economica. Solo alcune nazioni, come Cuba e di recente, Venezuela sfuggono a questa tendenza, ma pagando prezzi elevati in termini di isolamento politico e dissesto economico. Per il Messico non v'é scelta: confina con gli Stati Uniti per un lunghissimo tratto. Presidenti come Vicente Fox sono usualmente fedeli alleati degli Stati Uniti, ma questo non vuol dire necessariamente che sia un buon affare per il Paese e per le sue risorse naturali (abbondanti). E' l'unica nazione che si possa definire Latino-americana e nordamericana al tempo stesso. Spesso viene erroneamente assimilata al Sud America, ma almeno geograficamente appartiene chiaramente all'America Settentrionale (che di fatto, specie ora che esiste il Canale di Panama, è un continente proprio rispetto al Sud America).
Per il resto, il Messico tiene fede al vecchio proverbio sudamericano, ''la disgrazia di questo Paese è quella d'essere troppo lontano da Dio e troppo vicino agli Stati Uniti''. Si sa che l'intera america Latina è da decenni nella sfera di influenza politica americana, e con questa (vedi per esempio gli accordi ALCA) anche economica. Solo alcune nazioni, come Cuba e di recente, Venezuela sfuggono a questa tendenza, ma pagando prezzi elevati in termini di isolamento politico e dissesto economico. Per il Messico non v'é scelta: confina con gli Stati Uniti per un lunghissimo tratto. Presidenti come Vicente Fox sono usualmente fedeli alleati degli Stati Uniti, ma questo non vuol dire necessariamente che sia un buon affare per il Paese e per le sue risorse naturali (abbondanti). E' l'unica nazione che si possa definire Latino-americana e nordamericana al tempo stesso. Spesso viene erroneamente assimilata al Sud America, ma almeno geograficamente appartiene chiaramente all'America Settentrionale (che di fatto, specie ora che esiste il Canale di Panama, è un continente proprio rispetto al Sud America).


Fino al 1800 era anche una nazione potente, civile (le prime città sono ed organizzata, ma finì col perdere clamorosamente contro i coloni anglosassoni, in particolare il Texas, che a dire il vero, è rimasto sia un pò 'latino' che uno Stato americano a sè, molto differente dal resto degli USA. In ogni caso, sull'epica resistenza di Alamo poggia non poco della retorica patriottica americana.
Fino al 1800 era anche una nazione potente, civile (le prime città sono ed organizzata, ma finì col perdere clamorosamente contro i coloni anglosassoni, in particolare il Texas, che a dire il vero, è rimasto sia un pò 'latino' che uno Stato americano a sè, molto differente dal resto degli USA. In ogni caso, sull'epica resistenza di Alamo poggia non poco della retorica patriottica americana.


Quanto al Messico odierno, dopo la decadenza del XIX secolo, non è che sia ritornato a grandi altezze: sede di turismo per le splendide spiagge, sede però anche di ingiustizie sociali clamorose, corruzione, commerci loschi. E' clamoroso il numero di donne uccise in Messico, specie in paesi di confine con gli USA: a tutt'oggi non si sa bene quale sia il movente di tali omicidi. Non meno lo è l'immigrazione clandestina di 'latinos' negli Stati Uniti, tanto che questi ultimi hanno costruito letteralmente un muro di sicurezza lungo i confini messicani, con l'intento di ridurre l'immigrazione. E d'altra parte, il Messico a sua volta ha problemi di immigrazione clandestina: spesso i 'Latinos' arrivano dal Sud-America e attraversano il Messico per raggiungere gli USA: viaggio massacrante di per sè, a maggior ragione se si considera che i messicani hanno a loro volta barriere di confine (più corto e più facile da controllare) che includono anche campi minati!. Inoltre il Sud del Messico è particolarmente povero e a maggioranza india, ma la cosa è stata tenuta nascosta (o minimizzata, come si vedrà poi) per anni e decenni, fino a che, nel '94 a capodanno divenne di dominio 'internazionale' grazie al sequestro di numerosi turisti occidentali da parte degli zapatisti che avrebbero fatto poi parlare molto di sè negli anni successivi (il sub-comandante Marcos, il Chapas). Per le risorse economiche di cui sopra, il ritrovamento di petrolio in grandi quantità nel Golfo del Messico ha aumentato molto le somme spese per il settore militare, ma è stato accompagnato da crisi economiche che hanno postposto parecchi programmi militari.
Quanto al Messico odierno, dopo la decadenza del XIX secolo, non è che sia ritornato a grandi altezze: sede di turismo per le splendide spiagge, sede però anche di ingiustizie sociali clamorose, corruzione, commerci loschi. E' clamoroso il numero di donne uccise in Messico, specie in paesi di confine con gli USA: a tutt'oggi non si sa bene quale sia il movente di tali omicidi. Non meno lo è l'immigrazione clandestina di 'latinos' negli Stati Uniti, tanto che questi ultimi hanno costruito letteralmente un muro di sicurezza lungo i confini messicani, con l'intento di ridurre l'immigrazione. E d'altra parte, il Messico a sua volta ha problemi di immigrazione clandestina: spesso i 'Latinos' arrivano dal Sud-America e attraversano il Messico per raggiungere gli USA: viaggio massacrante di per sè, a maggior ragione se si considera che i messicani hanno a loro volta barriere di confine (più corto e più facile da controllare) che includono anche campi minati!. Inoltre il Sud del Messico è particolarmente povero e a maggioranza india, ma la cosa è stata tenuta nascosta (o minimizzata, come si vedrà poi) per anni e decenni, fino a che, nel '94 a capodanno divenne di dominio 'internazionale' grazie al sequestro di numerosi turisti occidentali da parte degli zapatisti che avrebbero fatto poi parlare molto di sè negli anni successivi (il sub-comandante Marcos, il Chapas). Per le risorse economiche di cui sopra, il ritrovamento di petrolio in grandi quantità nel Golfo del Messico ha aumentato molto le somme spese per il settore militare, ma è stato accompagnato da crisi economiche che hanno postposto parecchi programmi militari.




===1985===
===1985<ref>Armi da guerra n.110</ref>===
Analizziamo ora la situazione militare messicana come appare dalla sempre verde enciclopedia Armi da guerra fascicolo n. 110. Il Messico era allora organizzato in 35 zone che in sostanza corrispondevano ai 31 stati che lo compongono (sì, anche il Messico, come gli USA e il Canada, è basicamente una federazione) oltre al Distretto federale. L'America Latina, e in generale i Paesi del Terzo mondo sono poco afflitti da guerre ma molto da problemi di ordine pubblico, devastazioni ambientali, lotta al narcotraffico e in generale a tutti quei problemi che nazioni ricche di risorse mal distribuite, ingiustizia sociale e problemi climatici e geografici hanno quasi in maniera congenita. Quindi le F.A. erano ampiamente impegnate, tutte e tre, in un'opera di educazione, ingegneria civile, sanità e igiene pubblica che ne facevano una forza utile per il Paese anche senza impugnare le armi, e le tenevano ragionevolmente lontane dai Palazzi del Potere (chiaramente, un golpe ha maggiore consenso tra militari privi di stimoli e impegni, chiusi nelle loro caserme e arsenali).
Analizziamo ora la situazione militare messicana come appare dalla sempre verde enciclopedia Armi da guerra fascicolo n. 110. Il Messico era allora organizzato in 35 zone che in sostanza corrispondevano ai 31 stati che lo compongono (sì, anche il Messico, come gli USA e il Canada, è basicamente una federazione) oltre al Distretto federale. L'America Latina, e in generale i Paesi del Terzo mondo sono poco afflitti da guerre ma molto da problemi di ordine pubblico, devastazioni ambientali, lotta al narcotraffico e in generale a tutti quei problemi che nazioni ricche di risorse mal distribuite, ingiustizia sociale e problemi climatici e geografici hanno quasi in maniera congenita. Quindi le F.A. erano ampiamente impegnate, tutte e tre, in un'opera di educazione, ingegneria civile, sanità e igiene pubblica che ne facevano una forza utile per il Paese anche senza impugnare le armi, e le tenevano ragionevolmente lontane dai Palazzi del Potere (chiaramente, un golpe ha maggiore consenso tra militari privi di stimoli e impegni, chiusi nelle loro caserme e arsenali).


Riga 80: Riga 80:




===1991<ref>Labndaburu, Federico: ''Messico: le sue F.A. e la sua difesa'', RID Ottobre 1991 pagg. 52-61</ref>===


Il Messico aveva allora compiunto alcuni significativi miglioramenti nello sviluppo della sua struttura militare. Ricordiamo qui i dati fondamentali del Messico: 1.978.000 km2, 86 milioni di abitanti (attorno al 1990) per un totale di appena 40 per chilometro quadro, Costituzione tra le più antiche essendo stata promulgata nel 1917. La sua storia politica fu un anno di svolta: andarono al potere quelli del Partito Rivoluzionario Istituzionale o PRI e lo hanno esercitato per i decenni successivi, certo con poco giovamento per il ricambio della classe politica in quella che in ogni caso rappresenta pur sempre una repubblica, il primo Paese ispanico per popolazione del mondo. Il governo aveva poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, il presidente era anche a Capo delle F.A. e Capo di Stato (quindi non v'é una repubblica con una personalità 'di garanzia', re o presidente che sia: è una repubblica presidenzialista). Tutti questi poteri erano esercitati per 6 anni che era un mandato piuttosto lungo per un politico esecutivo. Per le F.A. armate era presente un gabinetto di guerra di 17 Segretari di Stato, un 'fiscal general', il Governatore del Distretto Federale. Il parlamento era costituito dalle classiche due camere: Deputati con 500 membri e Senatori, di appena 64. Quanto al potere giudiziario vedeva un sistema di corti statali e federali anche per gran parte delle cause civili. Esisteva una Corte suprema di giustizia e un massimo tribunale di Appello. Il territorio messicano è molto vario: deserti a nord, foreste e colline a sud, la cordigliera montagnosa dall'Istmo di Tehauntepec dividendosi in due con la Sierra Madre Occientale e Orientale con un altopiano di 2.400 km di lunghezza e 800 di larghezza, un immenso territorio poco popolato e dal clima secco e desertico.


Quanto alla situazione economica, nel 1980-90 vi sono state crisi e hanno portato in tutta l'America Latina una grave recessione, e questo ha avuto molto a che fare con l'alto debito pubblico che plaga le nazioni più abbienti, figuriamoci quelle che hanno economie meno forti. Il presidente Salinas, in carica nel 1991, affermò che il Messico avrebbe dato il massimo impegno al pagamento del debito estero, ma non senza condizioni. Dopo estenuanti trattative arrivò a negoziare il debito a 'soli' 20 miliardi di dollari circa, ma con la riduzione degli interessi, diminuzione della percentuale di interessi, apporto di nuove risorse (buffo come certi problemi abbiano la tendenza a ripresentarsi ovunque con la stessa modalità). Questo avrebbe stabilizzato l'economia messicana, perché come sempre, più che il debito pubblico era drammatico l'apporto degli interessi all'ammontare e all'incremento dello stesso.








<references/>
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Messico]]
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Messico]]

Versione delle 23:24, 6 apr 2008

Indice del libro

Potrà sembrare strano che le Forze Armate messicane, protagoniste storiche della politica nazionale, negli ultimi decenni non siano state particolarmente attive in tal senso, anzi siano diventate le meno politicamente impegnate dell'America latina. Fino alla rivoluzione del 1911-20 erano realmente implicate nel governo del Paese, ma dal 1929 sono rientrate nell'alveo dei loro compiti istituzionali, che sono essenzialmente il controllo dei confini e di quando in quando, di attività di protesta o sovversive interne. Tristemente celebri i disordini del '68, repressi nel sangue dai militari che non disdegnarono di impiegare anche veicoli da guerra come autoblindo e APC piuttosto ben armati.

Il Messico non è che una realtà marginale come forze armate, e anche in termini politici non brilla. Eppure, è l'erede diretto del violento e orgoglioso impero Atzeco, le cui rovine impreziosiscono ne imprezioscono il territorio e inorgogliscono a tutt'oggi i suoi abitanti, fieri di avere (differentemente dagli 'Yankees') una tradizione culturale e di civiltà vecchia di centinaia d'anni, per no parlare della fondazione di città come Vera Cruz, le prime dei coloni e oramai anch'esse assai 'storicizzate' (s'involano per i 500 anni di storia..). Quando Cortes arrivò con i suoi 500 soldati da Cuba, riuscì in poco tempo a penetrare fino alla capitale dell'impero (l'attuale Città del Messico, ma all'epoca vi era un grande lago che circondava la città, già molto grande anche comparata alle più grandi metropoli europee del XVI secolo) e con una scaltrezza con pochi eguali nella Storia, riuscì ad abbatterne il potere. Poi fondò una nazione come mai non s'era immaginata prima: senza una distinzione netta tra colonizzati e colonizzatori, ma meticcia e interraziale. Cortes stesso ebbe un figlio dalla sua amante-interprete india. Forse non è un caso che la Madonna di Guadalupe abbia tratti misti europei e indi. Un sogno grandioso, che però purtroppo non sarebbe stato realizzato nel migliore dei modi, e che in particolare non teneva conto delle terrificanti epidemie di malattie come il vaiolo: il Messico nel XVI secolo aveva forse 20 milioni di abitanti, ma 100 anni dopo, nonostante l'immigrazione, ne conterà solo 1.5!

Per il resto, il Messico tiene fede al vecchio proverbio sudamericano, la disgrazia di questo Paese è quella d'essere troppo lontano da Dio e troppo vicino agli Stati Uniti. Si sa che l'intera america Latina è da decenni nella sfera di influenza politica americana, e con questa (vedi per esempio gli accordi ALCA) anche economica. Solo alcune nazioni, come Cuba e di recente, Venezuela sfuggono a questa tendenza, ma pagando prezzi elevati in termini di isolamento politico e dissesto economico. Per il Messico non v'é scelta: confina con gli Stati Uniti per un lunghissimo tratto. Presidenti come Vicente Fox sono usualmente fedeli alleati degli Stati Uniti, ma questo non vuol dire necessariamente che sia un buon affare per il Paese e per le sue risorse naturali (abbondanti). E' l'unica nazione che si possa definire Latino-americana e nordamericana al tempo stesso. Spesso viene erroneamente assimilata al Sud America, ma almeno geograficamente appartiene chiaramente all'America Settentrionale (che di fatto, specie ora che esiste il Canale di Panama, è un continente proprio rispetto al Sud America).

Fino al 1800 era anche una nazione potente, civile (le prime città sono ed organizzata, ma finì col perdere clamorosamente contro i coloni anglosassoni, in particolare il Texas, che a dire il vero, è rimasto sia un pò 'latino' che uno Stato americano a sè, molto differente dal resto degli USA. In ogni caso, sull'epica resistenza di Alamo poggia non poco della retorica patriottica americana.

Quanto al Messico odierno, dopo la decadenza del XIX secolo, non è che sia ritornato a grandi altezze: sede di turismo per le splendide spiagge, sede però anche di ingiustizie sociali clamorose, corruzione, commerci loschi. E' clamoroso il numero di donne uccise in Messico, specie in paesi di confine con gli USA: a tutt'oggi non si sa bene quale sia il movente di tali omicidi. Non meno lo è l'immigrazione clandestina di 'latinos' negli Stati Uniti, tanto che questi ultimi hanno costruito letteralmente un muro di sicurezza lungo i confini messicani, con l'intento di ridurre l'immigrazione. E d'altra parte, il Messico a sua volta ha problemi di immigrazione clandestina: spesso i 'Latinos' arrivano dal Sud-America e attraversano il Messico per raggiungere gli USA: viaggio massacrante di per sè, a maggior ragione se si considera che i messicani hanno a loro volta barriere di confine (più corto e più facile da controllare) che includono anche campi minati!. Inoltre il Sud del Messico è particolarmente povero e a maggioranza india, ma la cosa è stata tenuta nascosta (o minimizzata, come si vedrà poi) per anni e decenni, fino a che, nel '94 a capodanno divenne di dominio 'internazionale' grazie al sequestro di numerosi turisti occidentali da parte degli zapatisti che avrebbero fatto poi parlare molto di sè negli anni successivi (il sub-comandante Marcos, il Chapas). Per le risorse economiche di cui sopra, il ritrovamento di petrolio in grandi quantità nel Golfo del Messico ha aumentato molto le somme spese per il settore militare, ma è stato accompagnato da crisi economiche che hanno postposto parecchi programmi militari.


1985[1]

Analizziamo ora la situazione militare messicana come appare dalla sempre verde enciclopedia Armi da guerra fascicolo n. 110. Il Messico era allora organizzato in 35 zone che in sostanza corrispondevano ai 31 stati che lo compongono (sì, anche il Messico, come gli USA e il Canada, è basicamente una federazione) oltre al Distretto federale. L'America Latina, e in generale i Paesi del Terzo mondo sono poco afflitti da guerre ma molto da problemi di ordine pubblico, devastazioni ambientali, lotta al narcotraffico e in generale a tutti quei problemi che nazioni ricche di risorse mal distribuite, ingiustizia sociale e problemi climatici e geografici hanno quasi in maniera congenita. Quindi le F.A. erano ampiamente impegnate, tutte e tre, in un'opera di educazione, ingegneria civile, sanità e igiene pubblica che ne facevano una forza utile per il Paese anche senza impugnare le armi, e le tenevano ragionevolmente lontane dai Palazzi del Potere (chiaramente, un golpe ha maggiore consenso tra militari privi di stimoli e impegni, chiusi nelle loro caserme e arsenali).

Esercito

Detto questo, non stupirà nemmeno che tra le F.A. nazionali la maggiore era l'Esercito, con 94.500 uomini presidianti tutte le 35 zone militari. In che modo? Assegnando a ciascuna uno o due battaglioni di fanteria e nella maggior parte dei casi, un reggimento di cavalleria che di conseguenza era un'arma tra le più numerose dell'Esercito messicano. Nella capitale, immensa megalopoli con una popolazione che arriva a circa 20 milioni di abitanti, v'erano le principali unità dell'esercito: battaglioni meccanizzati in un raggruppamento a livello di brigata, che serviva come guardia presidenziale; due raggruppamenti di fanteria, sempre a livello di brigata; 1 brigata paracadutisti. In acquisizione, finanze permettendo, veicoli corazzati per la cavalleria.

In tutto l'esercito poteva contare su:

  • 1 comando divisioe di fanteria
  • 1 ragguppamento/brigata meccanizzata presidenziale con 3 battaglioni
  • 2 raggruppamenti/brigate su 2 battaglioni di fanteria, 1 squadrone corazzato da ricognizioen, 1 gruppo artiglieria
  • 1 brigata paracadutisti su 2 battaglioni
  • 64 battaglioni di fanteria autonomi
  • 1 battaglione forze speciali
  • 1 reggimento corazzato
  • 1 reggimento corazzato da ricognizione
  • 28 reggimenti autonomi di cavalleria
  • 3 reggimenti d'artiglieria
  • 1 battaglione genio pontieri
  • 19 battaglione genio lavori
  • varie compagnie genio autonome
  • batterie contraerei autonome

La riserva, in aggiunta al personale sotto le armi, era di 250.000 inquadrati in brigate di servizio nazionale. Non è ben chiaro se si trattasse di riserva vera e propria, oppure di una vera e propria milizia.

Come si è detto prima, l'esercito messicano è relativamente apolitico e poco interessato dalla repressione antiguerriglia (almeno all'epoca era così), così i reparti speciali tanto numerosi in America Latina, qui erano piuttosto scarsi. Invece vi era un numero impressionante di battaglioni del genio 'lavoratori', per esigenze che chiaramente non erano d'impiego militare vero e proprio: potevano piuttosto essere considerati come 'genio civile con l'uniforme'.

I mezzi dell'esercito non erano certo poderosi, mentre l'industria locale costruiva armi portatili, munizioni, e una blindo leggera chiamata DN-3 Caballo.

  • corazzati: 42 autoblindo Panhard ERC-90F1 Lynx (erano le blindo più potenti del Messico), 27 veicoli leggeri VBL sempre francesi (gipponi blindati francesi, 8 con missili MILAN), carri leggeri M3A1 e M5A1 Stuart; autoblindo leggere DN-3 Caballo, M3A1, M8; APC HKW-11, M3A1, Panhard M3VTS, MOWAG Roland, AMX-10P.
  • Artiglieria: obici M116 da 75 mm, M101 da 105 mm, M7 semoventi da 105 mm
  • Armi controcarri: M20 'Super Bazooka' da 89 mm, cannoni SR M18 da 57 mm, missili M3 ARG e MILAN
  • Armi contraerei: mitragliatrici M55 da 12.7 mm
  • Armi portatili e di fanteria: pistole Obregon e Colt M1911 da 11.43 mm, M1 Garand da 7.62 mm, Carbine M2 e HK 33 da 7.62 mm; fucili mitragliatori HK 53 da 5.56 mm e Thompson M1928A1 da 11.43 mm (la versione militarizzata della famosa 'Tommie gun'); mitragliatrici leggere BAR (del 1918), Browning M1919 da 7.62 mm, mitragliatrici pesanti M2 HB; mortai da 60 mm americani, da 81 mm francesi, da 107 mm M30 americani, da 120 mm francesi.

Insomma, nonostante la dipendenza dagli arsenali dismessi degli americani, il Messico ha fatto almeno uno sforzo nel differenziare le fonti: blindo leggere, missili e mortai. Le blindo Panhard ERC sono diventate famose per almeno un motivo: la loro partecipazione al film 'Salvador' di Oliver Stone.


Marina

La sua forza era di 15.200 uomini, basata su 13 basi navali: 5 del comando del Golfo del Messico, 8 del comando del Pacifico. Aveva anche una piccolissima forza aeronavale di 350 uomini su 3 gruppi, e una piccola scuola addestramento. I gruppi aeronavali erano notevolmente consistenti per i pochi uomini disponibili: un con i Grumman UH-16A Albatross, il gruppo elicotteri aveva invece 4 Alouette III, 5 Bell 47G, 5 BO 105 per impieghi navali.

I Marines erano una forza ben più consistente: 4.500 uomini avevano 3 comandi di battaglione con 19 compagnie di sicurezza, dotati di armi obsolete portatili e mortai da 81 mm francesi. Come si capisce, nonostante questa consistente forza numerica era i marines erano poco armati e con una scarsa capacità offensiva e di sbarco: erano piuttosto una forza di sicurezza costiera.

La Marina aveva però un altro compito ben diverso: quello di protegere le risorse naturali, oltre che il pattugliamento anti-immigrati e contrabbandieri, se non anche pirati, per non dire dei pescatori di frodo. Nel 1982 vennero comprati 2 cacciatorpediniere FRAM-1 classe 'Gearing', 6 navi pattuglia 'Halcon' spagnole, comprate nel 1982, i pattugliatori 'Atzeca'comprati dalla Gran Bretagna e poi prodotti dopo il '73, su licenza; il programma per i pattugliatori 'Aquila' simili agli 'Halcon' ma con miglioramenti per le esigenze specifiche dei messicani.

In tutto vi erano:

  • 1 caccia 'Fletcher' e 2 FRAM-1 'Gearing'
  • 1 fregata ex-USA 'Edsall', 1 'Durango', 4 'Charles Lawrence'
  • Navi leggere: 6 battelli 'Halcon', 18 'Auk' (ex-USA), 16 pattugliatori 'Admirable' ex-USA, 1 da pattugliamento 'Guanajuato', 31 grandi battelli da pattugliamento 'Atzeca' (+ altri in costruzione), 7 battelli pattugliamento costiero; 17 da pattugliamento fluviale
  • mezzi anfibi: 2 navi LST
  • navi ausiliarie: 7 navi per il rilevamento, 1 appoggio, 1 trasporto, 2 navi cisterna portuali, 1 nave scuola, 8 rimorchiatori, 13 navi di vario tipo.

Insomma, la Marina messicana era molto più simile ad una grossa 'Guardia costiera'. Le 'Atzeca' erano grosse imbarcazioni con un cannone Bofors da 40 mm prodiero e uno da 20 mm poppiero.


Aeronautica

Nel 1981 ha ottenuto un risultato storico: è entrata nell'epoca dei jet da caccia con un totale di 10 Northrop F-5E e 2 F in un singolo gruppo. Un gruppo COIN era costituito dagli AT-33A con 14 apparecchi, mentre gli AT-28D ad elica sono stati già per l'epoca ritirati dal servizio. 1 gruppo da rilevamento fotografico aveva 8 Rockwell Aero Commander 500, poi due gruppi SAR di cui uno anche per supporto tattico con gli IAI Arava 201 israeliani, mentre l'altro aveva 23 elicotteri, di 8 modelli diversi tra cui 5 AB206B e 10 AB205A. Non molto: queste erano tutte le forze complessive dell'aviazione messicana per la prima linea.

Il trasporto era assicurato da 4 gruppi di trasporto e uno VIP. In totale, solo per quest'ultimo: 9 Boeing 727, 2 B737, 2 F.27, un JetStar, 1 Electra, 1 BAE 125-400, 5 Sabreliner, 1 Cessna 410R, un Bell 212, 2 SA 330 Puma VIP. Gli altri gruppi hanno 2 DC-6, 1 DC-7, 5 C-54, 20 C-47 (tutti residuati bellici), 3 DHC-5D Buffalo, 12 Britten-Norman Islander, 3 Short Skyvan, 5 F.27 Friendship, alcuni bimotori leggeri Cessna: insomma, o aerei leggeri o obsoleti.

L'addestramento era basato su 20 Mudry CAP 10B basici, poi 20 Beech F33C, 20 Beech Musketeer Sport, infine i Pilatus PC-7, per i plurimotori c'erano i Beech Baron e Piper Aztec, per gli elicotteri v'erao i Bell 47G.

Infine v'era un corpo di paracadutisti per reazione rapida, con un battaglione.


Paramilitari

I paramilitari messicani avevano 23.400 persone nella polizia federale, un corpo di 'difesa rurale' (letteralmente) con 120.000 uomini, di cui ben 80.000 motorizzati (con veicoli civili militarizzati?), armati con armi obsolete ex-esercito regolare (il che non è cosa da poco, visto che già le forze militari messicane erano ancora equipaggiate con armi vecchie di 40 anni). Esisteva anche una piccola Guardia costiera con 17 aerei ed elicotteri, largamente equipaggiata ed impegnata in aria e mare con gli USA contro i contrabbandieri e i narcotrafficanti, che usavano e usano anche aerei leggeri (tanto che l'US Costoms Service ha messo in servizio un P-3C AEW con radar dell'E-2C Haweye).


1991[2]

Il Messico aveva allora compiunto alcuni significativi miglioramenti nello sviluppo della sua struttura militare. Ricordiamo qui i dati fondamentali del Messico: 1.978.000 km2, 86 milioni di abitanti (attorno al 1990) per un totale di appena 40 per chilometro quadro, Costituzione tra le più antiche essendo stata promulgata nel 1917. La sua storia politica fu un anno di svolta: andarono al potere quelli del Partito Rivoluzionario Istituzionale o PRI e lo hanno esercitato per i decenni successivi, certo con poco giovamento per il ricambio della classe politica in quella che in ogni caso rappresenta pur sempre una repubblica, il primo Paese ispanico per popolazione del mondo. Il governo aveva poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, il presidente era anche a Capo delle F.A. e Capo di Stato (quindi non v'é una repubblica con una personalità 'di garanzia', re o presidente che sia: è una repubblica presidenzialista). Tutti questi poteri erano esercitati per 6 anni che era un mandato piuttosto lungo per un politico esecutivo. Per le F.A. armate era presente un gabinetto di guerra di 17 Segretari di Stato, un 'fiscal general', il Governatore del Distretto Federale. Il parlamento era costituito dalle classiche due camere: Deputati con 500 membri e Senatori, di appena 64. Quanto al potere giudiziario vedeva un sistema di corti statali e federali anche per gran parte delle cause civili. Esisteva una Corte suprema di giustizia e un massimo tribunale di Appello. Il territorio messicano è molto vario: deserti a nord, foreste e colline a sud, la cordigliera montagnosa dall'Istmo di Tehauntepec dividendosi in due con la Sierra Madre Occientale e Orientale con un altopiano di 2.400 km di lunghezza e 800 di larghezza, un immenso territorio poco popolato e dal clima secco e desertico.

Quanto alla situazione economica, nel 1980-90 vi sono state crisi e hanno portato in tutta l'America Latina una grave recessione, e questo ha avuto molto a che fare con l'alto debito pubblico che plaga le nazioni più abbienti, figuriamoci quelle che hanno economie meno forti. Il presidente Salinas, in carica nel 1991, affermò che il Messico avrebbe dato il massimo impegno al pagamento del debito estero, ma non senza condizioni. Dopo estenuanti trattative arrivò a negoziare il debito a 'soli' 20 miliardi di dollari circa, ma con la riduzione degli interessi, diminuzione della percentuale di interessi, apporto di nuove risorse (buffo come certi problemi abbiano la tendenza a ripresentarsi ovunque con la stessa modalità). Questo avrebbe stabilizzato l'economia messicana, perché come sempre, più che il debito pubblico era drammatico l'apporto degli interessi all'ammontare e all'incremento dello stesso.




  1. Armi da guerra n.110
  2. Labndaburu, Federico: Messico: le sue F.A. e la sua difesa, RID Ottobre 1991 pagg. 52-61