Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-3: differenze tra le versioni

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La storia moderna dell'US Army ha i prodomi nella Seconda guerra mondiale. E' successo che la potenza industriale americana abbia in pochissimo tempo organizzato l'esercito in maniera assolutamente all'avanguardia, seguendo l'esempio tedesco. Ci si sarebbe potuti aspettare che, con lo sforzo bellico necessario per costruire la più grande marina da guerra mai vista (e tale sarebbe stata anche negli anni a venire), e con la produzione di oltre 30.000 bombardieri pesanti e circa 300.000 altri apparecchi, l'US Army fosse lasciato indietro nella classifica delle priorità, anche rispetto all'US Marine Corps, per il quale furono approntati reparti aerei, mezzi da sbarco, navi da sbarco numerose ed efficienti. Ebbene no, le divisioni corazzate americane, praticamente inesistenti appena nel 1939, nacquero come funghi ad ottobre. Nel 1939 gli statunitensi avevano circa 300 mezzi corazzati moderni, anche se di concezione dubbia e senza una precisa idea di come e dove utilizzarli. Inoltre i mezzi di per sè non erano proprio eccelsi: carri leggeri e medi -entrambi con la sigla M2- dai numerosi punti deboli e forti solo di una meccanica abbastanza avanzata. Eppure, già all'epoca di Pearl Harbour, grazie all'analisi delle esperienze belliche in Europa e agli ordinativi inglesi (l'M3 Stuart leggero, l'M3 Grant medio e l'M4 Sherman sono entrati tutti in servizio e in azione con il British Army, ben prima del battesimo del fuoco delle unità americane), v'erano 4 divisioni corazzate, più di quelle italiane, e certamente meglio equipaggiate data l'abbondanza di semicingolati e di carri medi M3. Nel '43 queste divisioni erano diventate 16, numero poi rimasto invariato. Per qualche motivo, pur riconoscendo la necessità di usare mezzi meccanizzati e motorizzati, gli americani erano dell'idea, nonostante questo, che i carri armati fossero da usarsi per appoggiare la fanteria meccanizzata (ma attenzione, in questo caso ciò non significava che erano da rallentare al suo passo, ma proprio il contrario), e questo è vero tanto che nel 1943 l'US Army arrivò a schierare qualcosa come 106 battaglioni di cacciacarri su 36 mezzi l'uno. Ancora più stranamente, i battaglioni erano equipaggiati con gli M10, che erano nient'altro che una specie di M4 Sherman modificati con corazze più leggere ma più inclinate, e con una torretta a cielo aperto per un cannone da 76 mm derivato da un'arma contraerea. Verso la fine della guerra anche gli americani si erano resi conto che i carri armati erano il miglior mezzo controcarri, ma il loro carro 'definitivo', l'M26 Pershing, non giunse in tempo per partecipare in massa alle operazioni. La fanteria era molto numerosa, ma anche qui, la meccanizzazione spinta produsse delle unità capaci, come i panzergranadiere tedeschi, di stare al passo dei carri e non di farli rallentare al passo della fanteria, come accadeva per russi e francesi. La situazione era tale per via della forza produttiva e lo spirito organizzativo americano, che quasi dal niente, dal 1940 permise di costruire circa 80.000 carri armati, un numero paragonabile a quanto produsse l'URSS. Ma mentre quest'ultima era costretta a concentrare le sue risorse sui carri, gli USA ne ebbero anche per i semicingolati: almeno 40.000, un numero persino maggiore di quelli tedeschi. I Semicingolati erano più economici dei mezzi cingolati e per questo erano in auge all'epoca. Inoltre la loro meccanica era tale da renderli più veloci di quelli tedeschi: per i mezzi americani era normale arrivare anche oltre gli 80 kmh, anziché 50. Oltre a questo, gli americani produssero un quantitativo incredibile di veicoli non corazzati: le Jeep sono a tutt'oggi un 'classico' ben conosciuto e lungamente imitato. Autocarri leggeri, medi e pesanti furono ampiamente utilizzati, spesso con la caratteristica cabina in tela ripiegabile, e non mancarono ottime autoblindo come la M8, M20 e la meno nota M3 (praticamente la versione ruotata dei mezzi semicingolati). L'artiglieria americana, nondimeno, fu quella che funzionò di più: la potenza dei gruppi di obici da 105 e 155 mm, l'artiglieria controcarri e anche, quando ve fe fu bisogno, quella contraerei, si fecero sentire già nelle prime campagne in Nord-Africa, dove pure i tedeschi massacrarono letteralmente i reparti corazzati, ben equipaggiati ma senza esperienza, inviati dagli Americani (vedi Kesserine). La produzione di artiglierie campali ha fatto sì che interi eserciti siano rimasti equipaggiati per decenni con gli obici M101 e M114 da 105 e 155 mm.


L'export non è stato da meno: i sovietici, per esempio, ricevettero quasi mezzo milione di autocarri, assolutamente indispensabili per sostenere la logistica delle loro armate, e decisamente più importanti degli altri aiuti inviati dagli americani e britannici (tra cui comunque circa 20.000 carri armati e migliaia di aerei). Questo fu determinante nel superare la parte peggiore della guerra, quella che in sostanza finì con Kursk.


Da dimenticare poi le armi portatili e gli equipaggiamenti, eccellenti sia qualitativamente che quantitativamente: i carri armati non erano certo l'unico elemento di raffronto. Gli americani, a livello di fanteria, potevano contare sui fucili M1 Garand (inizialmente v'erano anche gli M1903 a ripetizione ordinaria, presto spariti) che erano i primi fucili semiautomatici, pesanti ma affidabili e rimasti in servizio per decenni in tutto il mondo. Le pistole M1911 erano anch'esse di successo: sono andate in pensione solo negli anni '80 e anch'esse erano semiautomatiche. Le mitragliatrici Browning non hanno bisogno di molte presentazioni: dimenticata ben presto quella in piccolo calibro, quella pesante M2 è ancora 'regnante', un'arma micidiale per l'equilibrio tra potenza ed economia. E infine una vera innovazione fu il bazooka, arma controcarri di nuova concezione. I lanciafiamme furono un'altro elemento importante, molto più sinistro, usati spesso contro i bunker e le postazioni, anche nelle foreste, con effetti micidiali. La bombe a mano erano pure efficaci, come le radio, uniformi, elmetti etc. In generale era tutta roba di prim'ordine.
==Carri USA==
Lo sviluppo dei carri americani dalla fine della Seconda guerra mondiale ha avuto varie fasi, spesso di sviluppo innovatore (anche troppo, come nel caso dell' MBT-70), ma più frequentemente con uno sviluppo graduale dei progetti per rimediare a difetti e limiti via via rivelatisi. L'unica eccezione, con un vero salto generazionale, è stata quella dell'M1 Abrams, che pure inizialmente riteneva il cannone M68 da 105 mm del precedente M60, ma era diverso e quasi sempre migliore per tutto il resto, sia pure con un costo non indifferente in prezzo d'acquisto e di mantenimento. I carri americani vennero utilizzati in battaglia in numerosi fronti, dal Vietnam al Golfo, e attualmente sono impegnati prevalenemtemente con una funzione di mezzi di controllo del territorio, essendo i movimenti di guerriglia privi di grandi componenti motorizzate e corazzate come quelle per cui i carri americani sono stati costruiti. La futura generazione di carri armati USA non è ancora definita: non si sa bene se e come verrà rimpiazzato l'M1, a parte i programmi d'aggiornamento che lo hanno reso un mezzo 'network-centrico' capace di comunicare e condividere dati e informazioni con altri utenti. D'altro canto, questo è il senso dell'evoluzione dei mezzi militari di ogni sorta che attualmente vengono schierati o sperimentati, dal fante 'digitalizzato' al bombardiere stealth da un miliardo di dollari.
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L'ordinamento dell'esercito americano, riguardo le divisioni corazzate, prevedeva una flessibilità d'impiego notevole, già nel 1943 era possibile prendere una divisione corazzata e suddividerla in 2 e anche 3 Combat Command, ciascuno con un battaglione fanteria, un battaglione carri e un gruppo artiglieria.


La Gran Bretagna a sua volta dipese tantissimo dagli USA, sopratutto quando i suoi carri armati si dimostrarono inferiori a quelli tedeschi nel '41-43. I francesi liberi e innumerevoli altri eserciti e forze di spedizione ebbero materiale americano.
===Carri leggeri===


Mezzi d'ogni genere continuarono ad affluire nei teatri di guerra, e tale fu la forza che gli USA raggiunsero già nel 1944 (praticamente divennero incontrastabili dal 1943) che si permisero di lanciare due grandi operazioni anfibie quasi in simultanea, con forze del tutto diverse, nelle Marianne e in Normandia.
[[Immagine:M24-Chaffee-latrun-1.jpg|300px|left|thumb|M24 Chaffee è un carro estremamente compatto, molto più piccolo di quanto non sembri dalle sue apparenze]] L'[[w:M24 Chaffee|M24]] è risultato un ottimo carro leggero, entrando in servizio alla fine della guerra mondiale, aveva un cannone da 75mm su di uno scafo molto più leggero e mobile di quello dell' M4 Sherman. Esso ha avuto una carriera postbellica di tutto rispetto e in qualche nazione è sopravvissuto, riarmato e riequipaggiato, fino quasi ai giorni nostri. Il Cile per esempio, lo ha dotato di cannone ad alta velocità da 60 mm lungo 70 calibri, con sistemi di controllo del tiro pure migliorati. Ma già durante la guerra di Corea dimostrò di avere una protezione limitata e vulnerabile anche ai cannoni da 45 mm controcarro, oltre che di non possedere un cannone adeguato per combattere i carri armati medi nemici.
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L'esercito americano mobilitò qualcosa come 11 milioni di persone, e anche se molte non videro mai battaglie, non mancarono, per i fini di propaganda, parecchi divi di Holliwood, spesso nei reparti d'aviazione. Del resto John Ford perse un occhio mentre stava girando un documentario di guerra. John Wayne, rimasto in patria, ebbe allora una vera esplosione della sua popolarità: con quasi tutti gli altri al fronte, da James Stewart a Clark Gable, lui divenne ancora più importante di loro, diventando la star dei film bellici di propaganda che erano ben più importanti degli articoli di giornale che descrivevano le gesta delle 'star' al fronte.
[[Immagine:M41-walker-bulldog-tank.jpg|330px|right|thumb|L'M41 Walker Bulldog]] L'M41 Walker Bulldog è stato il carro successivo, dei primi anni '50. Ha avuto un cannone da 76mm e in generale sembrava la versione miniaturizzata dell' M47. Era troppo pesante e grosso come carro armato leggero, e poco armato contro i carri medi e pesanti, ma superava i 70kmh ed era molto popolare. Rimane in servizio in qualche Paese asiatico e americano, o quantomeno lo è stato fino a non molti anni fa. Anche per questo i progetti di aggiornamento non sono mancati, ma al solito con il dubbio sulla loro reale validità applicati ad un carro armato tanto vecchio. Esso ha un equipaggio di 4 uomini, cannon da 76 mm con freno di bocca a T, dimensioni di 5,81/8,21 m x 3,2 x 2,72 m, e peso di 23,5 t. Ha, nella sua forma originale, un motore Lycoming da 500 hp a benzina, che assicura un raggio di soli 160 km su strada, limite non indifferente per un carro leggero da ricognizione. Anche per questo la Danimarca ne modificò 52 con un motore diesel da 465 hp, mentre Taiwan ne ha realizzato una sorta di clone chiamato Tipo 64, prodotto dal 1975 e con sistemi di tiro migliorati, incluso un telemetro laser.


Inoltre, all'epoca c'era anche un'altra risorsa dell'US Army: la sua aviazione, ovvero l'USAAF, ancora non indipendente nominalmente: ma quando iniziò a operare con azioni strategiche come quelle sulla Germania, di fatto pose le condizioni per una piena indipendenza dall'US Army.
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Insomma, la fine della guerra vide gli USA potenza egemone. Anche l'URSS era la vincitrice, ma era anche, come la Gran Bretagna e anche di più, piagata da sofferenze umane e materiali che solo la propaganda di regime poteva dissimulare. Con 20 milioni di morti e chissà quanti feriti, mutilati,malati, non c'era modo di attutire il colpo che ha causato a tutt'oggi uno squilibrio tra donne e uomini, a favore delle prime (ma purtroppo non ha reso molto 'femminista' la società sovietica e russa) e la ricostruzione dell'URSS non terminò prima degli anni '60. Inoltre Stalin si dimostrò, tanto per cambiare, quello spietato dittatore che era. Dal momento che aveva proibito la resa dei soldati sovietici (il che contribuì, assieme alle 'purghe' staliniane di cui era stato artefice contro molti dei migliori ufficiali, ad alzare moltissimo le perdite umane: prima i soldati perdevano le battaglie perché mal comandati, e poi dovevano farsi massacrare per eseguire ordini fasulli), quando i prigionieri di guerra tornarono in patria, anziché riaccoglierli con gioia, li spedì nei campi di lavoro in Siberia, azione semplicemente criminale contro chi era già sorpavvissuto a battaglie perse e ai durissimi campi di prigionia tedeschi. Vi furono anche persecuzioni contro le famiglie di chi venne fatto prigioniero. L'URSS poi non aveva quasi capacità di proiezione di potenza, mentre gli USA erano riusciti ad annichilire l'Asse, specie il Giappone, stando a mezzo mondo di distanza: capacità a cui hanno sempre tenuto nei decenni successivi, specie con i marines, le portaerei e i bombardieri pesanti.






[[Immagine:M551-Sheridan-latrun-2.jpg|330px|right|thumb|Un M551 Sheridan, con il cannone-lanciamissili a canna corta calibro 155mm.]] L'M551 Sheridan era un carro leggero avveniristico, dotato di un cannone lanciamissili da 155mm a bassa pressione, elevata mobilità e corazza in alluminio e acciaio. Nondimeno, ha avuto moltissimi problemi come affidabilità e armamento che non ha avuto minimamente il successo dei precedenti carri armati leggeri americani. Impiegato in Vietnam, in seguito non ha avuto molto altro da fare che simulare i veicoli sovietici nei centri addestrativi dell'US Army. Prodotto dal 1996 al 1979 in 1700 mezzi circa, gli ultimi dei quali dotati di sistemi ad immagine termica (almeno come retrofit), il suo cannone lanciamissili ha dimostrato di essere un'arma altamente questionabile: mai utilizzato in pratica come lanciamissili, la sua gittata nel tiro diretto arriva a circa 700 m, meno di quella minima del missile supersonico Shillelagh che doveva aggiungersi alla panoplia. Molti mezzi sono riusciti a trovare impiego valido come veicoli aggressors simulanti per esempio carri T-80, con i reparti d'addestramento dell'US Army. Dimensioni 6,29 x2,81 x 2,26 m peso di 15.830 kg, aviotrasportabile da C-130 e anfibio.




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[[Immagine:M8-Ridgeway-AGS.gif|300px|left|thumb|L'M8 in una prova di mobilità]]Il successore designato dello Sheridan è stato un mezzo molto tribolato, anche concettualmente. Sono stati prodotti prototipi di veicoli con cannone ad altissima velocità iniziale da 75mm come l'ARES, ma alla fine è arrivato il carro leggero M8 con arma da 105 mm, corazzato in titanio e Kevlar con vari livelli di protezione possibili. Tuttavia non è stato adottato(il costo di una serie di 300 veicoli, 8 milioni di dollari l'uno, proposto 10 anni fà a Taiwan mentre il Leclerc da 55 t era offerto a 6,4, appare un motivo molto convincente per capire tale situazione). Lo Stingray (altro carro leggero con il 105mm) è andato alla Thailandia, dimostrando, a quanto ha riportato la stampa, una notevole fragilità strutturale, per via della leggera costituzione abbinata ad un armamento potente e un'elevata mobilità. Dimensioni e prestazioni dello Stingray: 6.44/9,3 x2,71 x2,4 m, peso 20,3 t, 67 kmh e 480 km di autonomia con un motore diesel da 535 hp.


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===Carri medi===


[[Immagine:M26-Pershing-Vettweiss-194503.jpg|320px|right|thumb|Un Pershing in azione]]Il carro [[w:M26 Pershing (carro armato)|M26 Pershing]] ha avuto il tempo di sparare qualche colpo durante la seconda guerra mondiale, ma esso è meglio ricordato per il servizio reso nel dopoguerra, come durante la Guerra di Corea dove riuscì a fermare i T-34/85. Aveva un potente cannone da 90mm e una corazza da 100 assai inclinata, e per la prima volta poteva competere ad armi pari con i Panzer tedeschi. Il peso era di 40 tonnellate circa, e la potenza del motore di 500hp. La versione con il 105mm si chiamava M45, ma esso aveva un'obice di supporto, non un cannone ad alta velocità. Gli M26 entrarono in servizio anche nell'Esercito Italiano del dopoguerra. Il mezzo, che all'inizio era considerato un carro pesante, venne nel periodo postbellico riclassificato carro medio.




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[[Immagine:Marines-tank-Korea-19530705.JPEG|320px|right|thumb|M46 dei marines in Corea]] Il Pershing aveva potenza di fuoco e protezione adeguata, ma non aveva un motore all'altezza della situazione. Per questo venne approntato l'[[w:M46 Patton|M46]], di qualche anno successivo, per avere un mezzo più mobile grazie alla presenza di un potente motore a benzina di 800hp circa. Combatté anch'esso in Corea, dove si comportò assai bene, ma l'US Army era già alla ricerca di qualcosa di meglio, soprattutto l'armamento in torretta lasciava molto a desiderare.


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[[Immagine:M47.jpg|320px|right|thumb|M47 Patton]] Anche l'M46 era un mezzo di transizione. Per ottenere lo sfruttamento pieno del cannone venne ideato un nuovo carro, il T42, con la torretta munita di telemetro ottico. L'approntamento del nuovo mezzo e l'emergenza della Corea costrinsero a stringere i tempi e allora la torretta venne abbinata allo scafo dell'M 46. Questo originò l'M 47 Patton, mezzo prodotto in grande quantità ed esportato in numerose nazioni, mano a mano che l'US Amry, non convinto nemmeno di questo nuovo mezzo, aveva la disponibilità degli M 48. L'Italia ne ebbe centinaia, che ricostituirono la forza corazzata dell'esercito rimanendo fino alla fine anni '80. Peso 46,7 t, dimensioni 6,3/8,51 x 3,38 x 3,02 m, motore diesel da 810 hp, 48 kmh e 120 km di autonomia su strada (consumo: 8 l/km), armamento di 1 cannone da 90 mm con 71 colpi e 3 mitragliatrici. Corazza: anteriore scafo 102 mm a 60 gradi, torretta anteriore da 102 mm a 40 gradi, lato scafo 76 mm, lato torretta 63 mm leggermente inclinata.
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[[Immagine:M48A1-Patton-tank.jpg|320px|right|thumb|L'M48 è stato l'unico dei carri di questa serie ad essere comunemente chiamato 'Patton']] L'M 48 era riprogettato rispetto all'M 47. Questa ennesima macchina dal nome Patton era munita di una torretta diversa, dal profilo più basso e più voluminosa. Non aveva, a dire il vero, una grande superiorità rispetto all'M47, ma venne giudicato migliore e sottoposto ad aggiornamenti vari, con i quali ha avuto motori diesel da 750 hp (M48A3) e poi cannoni da 105mm (M48A5), tanto da risultare preferibile al successivo M60 per molti clienti. Il veicolo entrò in servizio a metà anni '50. Fu forse il primo carro americano ad essere munito di sensori IR notturni, che apparvero già nell'impiego in Libano nel 1958. La versione con motore diesel, dopo il tipo intermedio A2 con benzina a iniezione diretta (circa 290 km di raggio) consentiva di percorrere 450 km, cosa più importante della leggera diminuzione di prestazioni. I carri israeliani vennero armati col 105 mm prima ancora di quelli americani, mentre altre nazioni si ingegnavano a trasformare in tal modo i propri mezzi, come la Germania Occidentale e Taiwan. Anche l'M48 ha partecipato a numerosi conflitti, come le guerre arabo-israeliane del 1967, 73 e 82. Dati: 49t, 6,41/9,47 x 3,63 x 3,29 m, cannone M68 con 55 colpi da 105 mm, diesel da 750 hp con trasmissione automatica e 48 kmh su strada.








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===Carri pesanti===
[[Immagine:M103_Heavy_tank_at_Ft_Lewis_Military_Museum.JPG|330px|left|thumb]] L'[[w:M103 (carro armato|M103]] è stato l'unico carro armato pesante dell'esercito USA entrato in servizio e rimastovi fino all'ultimo con questo ruolo, quello di sostegno ai carri medi e contrasto ai mezzi pesanti come quelli della serie Stalin. Essenzialmente si trattava di un carro M48 ingrandito a sufficienza per portare un cannone da 120mm. Non ebbe mai successo, per via delle mediocri doti di mobilità possedute, ed ebbe lo strano destino di essere nonostante questo, assegnato ai Marines americani, che certo non erano molto interessati ad un tale mostro meccanico per le missioni di sbarco. Prodotto in poche centinaia di esemplari, a tutti gli effetti era l'equivalente del Conqueror britannico. Ebbe come miglioramento importante, ma non su tutti i veicoli, un nuovo motore diesel che ne migliorò l'autonomia e diminuì il rischio di incendio in caso di colpi a segno. Dati: 56.7 t, 6,89/11.32 x3,76 x 2,88 m, velocità 34 kmh con un motore Continental da 810 hp.


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===MBT===

[[Immagine:M60_Patton.jpg|330px|right|thumb|M60]] L'M 60 era l'ultimo 'Patton', equipaggiato fin da subito con un diesel, e dotato di una torre specificatamente progettata per ospitare un cannone da 105mm. Questo lo rese il primo 'MBT' (Main Battle Tank, carro da battaglia principale) americano, ovvero un mezzo unificato che potesse svolgere i ruoli prima assegnati a carri leggeri, medi e pesanti. Sopratutto tra queste 2 categorie avvenne la fusione di ruoli, mentre i mezzi leggeri ebbero una maggiore indipendenza da questa rivoluzione.

Esso ebbe un successo relativo, malgrado la produzione in circa 13.000 esemplari, perché costava il triplo di un M48 ed era molto (troppo) alto. Mano a mano, entrando in servizio attorno agli inizi anni '60, lo ha sostituito nell' US Army ed è stato esportato in numerosi Paesi, ma non è mai stato considerato un pieno successo, soprattutto nella fallimentare versione M60A2 con cannone lanciamissili da 155mm. Gli M48 ammodernati hanno tenuto la concorrenza a lungo prima di cedere alla massa di carri ex-statunitensi, praticamente regalati a numerose nazioni dopo la fine della Guerra Fredda, ed equipaggiati con un sistema di immagine termica generalmente non presente sugli M48, aggiornati negli anni '60-70. Dati: 6,94/9,44 x 3,63 x 3,27 m, peso 48-52 t, cannone da 105 mm M68 (versione USA dell'L7 inglese) con 63 colpi e 2 mitragliatrici.

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[[Immagine:MBT-70.jpg|330px|right|thumb|MBT-70]] L'MBT-70 ha tentato di costituire l'elemento di rottura rispetto alla tradizione, con un cannone lanciamissili da 152mm e il pilota in torretta. Programma tedesco-americano, non ha avuto nessun successo e non è entrato in produzione fallendo là dove il sovietico T-64, sia pure con difficoltà, è riuscito, il balzo generazionale rispetto ai mezzi precedenti. In seguito alcune idee saranno riprese per i carri successivi.

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[[Immagine:OCPA-2005-03-09-165522.jpg|330px|right|thumb|M1 Abrams]] L'M1 Abrams è stato il successore designato degli M60, gli ultimi della serie Patton. Esso si è dimostrato un carro di notevole successo, soprattutto contro i malcapitati reparti iracheni. Inizialmente ferocemente criticato per l'affidabilità e sempre anche per i costi, risultati più che doppi rispetto all'M60, l'M1 era armato inizialmente con lo stesso cannone dei carri precedenti. Riarmato poi con il pezzo da 120mm è risultato molto più efficace. La corazza, composita, è stata migliorata, mentre il motore a turbina, potente e compatto, è risultato molto dispendioso in termini di consumo, e i successi export sono stati, forse in conseguenza di questo, relativamente ridotti, malgrado la carriera bellica. Un carro M1 di ultima produzione, con il cannone M256 da 120 mm al posto del vecchio M68, corazze DU per la parte anteriore della torretta e in generale migliorate rispetto ai modelli iniziali, sistemi di controllo del tiro ammodernati, è un mezzo formidabile, anche se ha ridotta autonomia: 450 km su strada con ben 1900 l di pieno, ma in pratica, durante la guerra del 1991 ne sono stati consumati anche 16 l per km come media. Questo risulta dal confronto con l'M60, superato del 250% in termini di consumi, con l'originale M1 di qualcosa peggio nonostante il peso minore, forse per la turbina leggermente meno efficiente, anche se il motore a tutti gli effetti è sempre lo stesso, di origine aviatoria (elicotteri), adattato all'uso con i carri armati. L'M1, dotato di vano in torretta antiesplosione per i proiettili, ha capacità di sopravvivenza fuori dal comune anche se viene perforato da armi nemiche o anche amiche in caso di fuoco fratricida, e questo, assieme alla corazza, all'otttima mobilità (posto che la logistica sia all'altezza), alla capacità di sparare con precisione persino singoli colpi di mitragliatrice e in movimento, rende gli equipaggi orgogliosi del loro carro armato, e relativamente tranquilli in combattimento. L'era dei carri che esplodevano in fiamme appena colpiti è stata superata decisamente da questo mezzo, che resta l'unico con le munizioni quasi esclusivamente in torretta. Da notare che in genere, come nel caso del Merkava, si dice il contrario: è sconsigliato tenere le munizioni sopra l'anello di torretta. Ma nel caso dell'M1 questo si spiega grazie al deposito corazzato ricavato nella controcarena. È una soluzione che ha incontrato successo, ma bisogna dire che aumenta molto la sagoma longitudinale e la massa della torre. In ogni caso, ha risolto con successo il dilemma di dove sistemare nell'angusto scafo di un carro armato 1 tonnellata di munizioni. Anche l'Egitto ha comprato gli M1A1 Abrams, che sono apparsi nel 1985 col cannone da 120 mm tedesco, molto più potente di quello da 105 mm precedente, mentre nel 1988 sono apparsi gli M1A1HA con corazze all'uranio, ancora non molto diffuse all'epoca della guerra contro l'Irak del 1991. In tutto sono stati prodotti oltre 8000 carri, tra questi 315 per l'Arabia Saudita all'ultima versione M1A2, dotata tra l'altro di una camera termica per il capocarro su apposito periscopio. Prima l'M1 non aveva nemmeno un vero periscopio di mira per il comandante, e anche se gli equipaggi non trovavano molti problemi in merito, è chiaro che i sistemi montati su mezzi come il Leopard 2 o il Leclerc erano ben altra cosa. In pratica i carri moderni di ultima generazione sono tutti dotati di camera termica per il capocarro, malgrado il costo. Dati: 57-60 t, 7,91/9,76 m x 3,65 x 2,37 m, cannone M68 da 105 con 55 colpi o M256 con 40, oltre 10000 proiettili per le tre mitragliatrici tra leggere e pesanti di bordo.

In sostanza, l'M1 è un mezzo di successo, ma non è mai stato chiarito se vi fosse realmente una superiorità sui mezzi come il Leopard 2, forse meno corazzato e con solo la metà delle munizioni in torretta (con relativo comparto corazzato e pannello di sfogo sopra il tetto, come nell'Abrams), con un motore di pari potenza ma molto ingombrante, ma anche con periscopio panoramico per il capocarro, cannone da 120 -sia pure senza munizioni DU- e un turbodiesel che seppure meno compatto con minor consumo, tanto da rendere possibile con 1400 l percorrere 550 km. Di fatto, i motori a turbina sono più compatti ma richiedono più carburante rimangiandosi così il vantaggio nominale, per poter ottenere sufficiente autonomia, e sono meno efficienti a bassa velocità per cui oltre a non consentire una sufficiente reale 'compattazione' del carro portano anche a consumi maggiori e manutenzione specializzata di tipo aeronautico. Di fatto, non hanno ottenuto emuli in Occidente.

==Mezzi per la fanteria==
[[Immagine:M3-Halftrack-latrun-2-2.jpg|thumb|300px|M5 Halftrack]]
Il primo veicolo postbellico per la fanteria di ampia diffusione era nell'insieme il veicolo semicingolato M2/M5, che era stato prodotto in quantità enorme durante il conflitto, oltre 40.000 esemplari. La sua propulsione era a benzina, ma alcuni sono stati muniti con apparati diesel. Gli Israeliani ne ottennero addirittura esemplari cacciacarri con cannone da 90 mm a media pressione o con missili SS-11. La velocità di 72-88 kmh e una buona autonomia e affidabilità sono state a lungo sfruttate, nonostante che negli anni sia stato sostituito dagli M59 e M75 cingolati, ma sopratutto dai successivi M113 con scafo leggero in alluminio.
[http://commons.wikimedia.org/wiki/M3_Halftrack]

[[Immagine:USMarines_LAV_Iraq_apr_2004_118_hires.jpg|thumb|300px|LAV]]
Il LAV ,Light Anfibious Veicle non è altro che il [[w:MOWAG Piranha|Piranha]] svizzero in versione 8x8
adottato come mezzo da combattimento per i Marines. Si tratta di un mezzo da 13 t, con cannoni da 25 mm automatici sistemati nelle torrette Delco da 2 posti,munite di camera termica anche se non di telemetro laser. SAi tratta di un mezzo con valide capacità anfibie ed è stato ordinato in centinaia di esemplari, anche con sistemi particolari come missili controcarro, mortai, sistemi ECM. Molti sono stati anche esportati, mentre il primo lotto entrò in servizio nel 1983.
[http://commons.wikimedia.org/wiki/MOWAG_Piranha]

[[Immagine:Stryker_RV_front_q.jpg|thumb|300px]]Lo Stryker è un mezzo adottato per le brigate leggere dell'US Army, che hanno ottenuto una macchina ancora una volta derivata dal Piranha svizzero, il veicolo 8x8 da fanteria occidentale di maggior successo. Esso arriva, per la corazza protettiva, a circa 20t. di peso, quasi il doppio del LAV di cui pure è parente. Esso ha solo una mitragliatrice da 12,7 mm, in quanto per il momento non è stato considerato di armarlo in maniera pesante, curando invece la protezione. Di fatto, attualmente esso è uno dei mezzi più importanti dell'US Army in Irak,dove le sue doti di mobilità su strada sono ampiamente apprezzate.
[http://commons.wikimedia.org/wiki/Stryker]

[[Immagine:M113-batey-haosef-2.jpg|thumb|300px|M113]]Il veicolo da trasporto truppe più diffuso della storia, il versatile [[w:M113|M113]], è stato prodotto in oltre 70.000 mezzi. Esso ha avuto una serie incredibile di versioni, con armi tra il 7,62 e il 120mm, mortai, sistemi missilistici, radar, versioni ambulanza. Costruito dalla FMC in lega d'alluminio, anfibio e leggero, tutt'altro che possente, ha costituito un veicolo tuttofare affidabile che a tutt'oggi non è stato possibile sostituire totalmente. Le versioni migliorate sono state trasformate in mini-IFV, come l'AIFV con cannone da 25mm e corazze migliorate.In Italia venne realizzato il modello migliorato VCC, che era simile ad una versione economica dell'AIFV, ma in sostanza, poco migliore del tipo base, a parte che in questo caso in tutti i mezzi sono da subito presenti i motori diesel.
[http://commons.wikimedia.org/wiki/M113]

[[Immagine:1BFV01.jpg|thumb|300px|M2 Bradley]]L' [[w:M2 Bradley|M2 Bradley]] e la sua versione da cavalleria, molto meno nota, l'M3, con equipaggio ridotto e maggiore munizionamento, era stato pensato come evoluzione progressiva degli M113 dei tipi più avanzati, ma lo sviluppo diede luogo ad una macchina costosissima e pesante, che lasciava poco spazio alla fanteria. La nuova macchina arrivò in servizio, tra mille polemiche per i costi e la complessità, nonché per l'alta sagoma, nel 1982 e la produzione arrivò rapidamente, nonostante tutto, a 600 mezzi annui assieme a quella dell'M1 Abrams, che raggiunse i 720, il che aiutò in pochi anni a riequipaggiare il grosso delle unità meccanizzate e corazzate americane. L'armamento comprende sia il canone da 25 mm che un lanciatore binato retrattile per i TOW.[http://commons.wikimedia.org/wiki/Bradley_IFV]

==Artiglierie USA==
==Artiglierie semoventi campali==
Le [[w:artiglieria|artiglierie]] semoventi sviluppate per l'[[w:US Army|US Army]] dagli anni '40 in poi sono state influenzate dalle capacità della forte industria meccanica e motoristica americana, nonché da una mentalità militare aperta alla guerra mobile, certamente molto aiutata dalla robusta base industriale. Lo studio delle operazioni belliche reali e i progressi tecnologici hanno contribuito a tenere sempre alto il livello di efficienza dell'artiglieria semovente americana, largamente prodotta sia nella categoria campale, che contraerea e controcarro. Qui viene analizzata l'evoluzione della prima di queste tipologie.

===L'evoluzione tecnica e dottrinale===
Inizialmente si trattava soprattutto di rendere i cannoni altamente mobili su terreno vario, perché nonostante gli affusti moderni, con ruote pneumatiche, e veicoli di traino come autocarri ad alta mobilità e trattori cingolati, il modo migliore per permettere all'artiglieria di seguire fanti e carristi era sistemarla direttamente su di un veicolo, meglio se cingolato. Inoltre in tal modo era possibile entrare e uscire dall'azione in pochissimo tempo, l'efficienza era meno determinata dalla stanchezza degli uomini, vi era una certa protezione di armatura. Ma i primi mezzi non avevano protezione superiore per un fatto di peso.

Con l'avvento dell'era nucleare si avvertì la necessità di mezzi protetti integralmente, ma questo portò a veicoli spesso troppo goffi e pesanti. Così si giunse alla terza fase, quella di sfruttare le tecnologie correnti, come quella delle leghe d'alluminio, per dare ai mezzi un'elevata mobilità, oppure artiglierie di grande potenza e gittata. In seguito si è curata la precisione, la gittata e la cadenza di tiro, grazie anche alla diffusione di computer tattici e sistemi di navigazione terrestre.

Lo sviluppo più recente, il programma Crusader, cercava di mettere in un solo scafo tutte le esigenze, inclusa quella di una elevata protezione, ma ha raggiunto le 55 tonnellate e ad un certo punto, dopo aver cercato di riprogettarlo per 'appena' 40t. di peso complessivo, è stato abbandonato, anche a causa dei soldi necessari per le guerre regionali in cui l'US Army è impegnato dall'inizio del millennio.

In genere, la presenza dei semoventi si rinviene nell'organico delle unità statunitensi meccanizzate e corazzate (e non, per esempio, le unità aviotrasportate), con gruppi di 3 batterie su 6 pezzi l'una assegnati alle brigate. I semoventi in parola sono da 105 o più generalmente, da 155mm. (almeno dai tempi dell'introduzione dell'M109). Anche gli M110 da 203mm sono stati assegnati alle unità divisionale, mentre l'M107 era dato in carico ai corpi d'armata, pur non avendo proiettili nucleari.

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[[Immagine:M7-Priest-OWI-1.jpg|300px|thumb|Notare l'obice al centro dello scafo]]

Il primo semovente di successo, dopo esperimenti vari con i semicingolati e cannoni da 75mm, si ebbe con l'[[w:Semovente M7 Priest|M7 Priest]], basato sull'obice divisionale da 105mm M2 e sullo scafo dell'[[w:M4 Sherman|M 4]]. Esso partecipò a tutte le campagne dalla metà della Seconda guerra mondiale, ampiamente apprezzato per le sue caratteristiche complessive, malgrado fosse scoperto sul tetto. Un altro progetto, realizzato in pochi esemplari, era l''''M37''', con lo stesso obice ma scafo del carro leggero M24 Chaffee, per contenere i pesi, che tendevano ad essere eccessivi nel caso del Priest.
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[[Immagine:155mm-GMC-M12-France-1944.jpg|300px|thumb|Francia, 1944:M12 spara a basso angolo sull'orizzonte]]

Grossomodo in contemporanea, venne progettato un altro semovente, l''''M12''' da 155mm., ma stavolta con meno successo, anche perché basato sul più vecchio scafo del carro medio [[w:Carro medio M3|M3]]. In effetti soltanto 100 esemplari vennero realizzati, ed impiegati solo dal 1944, ovvero 2 anni dopo la produzione del primo esemplare. Caratteristica la presenza delle centine per sostenere un telo protettivo, perché anche questo mezzo non aveva il tetto, a causa della necessità di contenere i pesi.


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[[Immagine:155mm-GMC-M40.jpg|300px|thumb]]

Il successivo passo fu l'uso dello scafo M4 Sheman anche per le artiglierie pesanti, e l'[[w:Semovente M40|M40]] che ne derivò si dimostrò molto più riuscito, rendendo pratica la realizzazione di un semovente d'artiglieria pesante. Questo mezzo è stato utilizzato a lungo nel dopoguerra, ma ha ceduto il posto ai semoventi di generazione successiva, quando questi si sono concretizzati.

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[[Immagine:Self-propelled-gun-korea-19510625.jpg|300px|thumb|M41 in azione in Corea]]

Un altro semovente di prima generazione è stato l''''M41''', chiamato anche -assai insolitamente- con un nome proprio, 'Gorilla'. Esso era uno scafo del veloce carro leggero M 24 Chaffee, ma armato con un'obice da 155mm in postazione scoperta. Venne usato in [[w:Corea|Corea]]. Rimpiazzato dall''''M44''', che era basato sulla meccanica del carro leggero M41 Walker Bulldog. Se si considera che anche gli altri semoventi basati sullo scafo Chaffee vennero contemporaneamente sostituiti da quelli estrapolati dall'M41 (M52 al posto dell'M37 per i semoventi da 105mm, M42 al posto dell'M18 per i semoventi AA da 40mm.) si ha meglio l'immagine del ricambio che i semoventi americani ebbero all'inizio degli anni '50 grazie al nuovo carro leggero.

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[[Immagine:M52-latrun-1.jpg|300px|thumb|M52 del museo di Latrun]]

I cambiamenti dottrinali postbellici originarono l''''M52''': le artiglierie M7 e M37 erano entrambi sistemi a cielo scoperto, e per dare agli equipaggi una protezione adeguata all'era nucleare venne realizzato questo curioso veicolo, con il guidatore in torretta e la meccanica del carro leggero M41, a sua volta il successore dell'M24. Realizzato negli anni '50, era un mezzo che si poteva considerare di seconda generazione.

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[[Immagine:M107-Romach-beyt-hatotchan-2-1.jpg|360px|thumb|M107 israeliano]]

Il più notevole dei cannoni semoventi americani era l''''M107''':negli anni '60 entrarono in servizio nuovi veicoli, caratterizzati da maggiore velocità, motori diesel e altre migliorie dei precedecessori che, come nel caso dei semoventi '''M53''' (155mm) e '''M55''' (203mm), stavano diventando degli autentici mostri meccanici, lenti e goffi, oltreché costosi. La soluzione drastica di 'dimagrimento' vide l'artiglieria a lunga gittata lasciata senza protezione, e così accadde che l' [[w:Semovente M107|M107]] fosse solo poco di più che un cannone motorizzato piuttosto che un vero e proprio mezzo da combattimento. Esso poteva sparare con relativa sicurezza solo per via della lunghissima gittata posseduta dalla bocca da 175/60mm. Entrò in servizio con molti eserciti negli anni '60, poi via via convertito allo standard M110.
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[[Immagine:M108-105-mm-howitzer-vietnam.jpg|300px|thumb|M108 in Vietnam, notare lo scafo e la torretta, praticamente uguali a quelli dell'M109]]

Un'alto veicolo appartenente alla 'century series' delle artiglierie americane era l''''M108''', l'ultimo americano da 105mm. La genia dei sistemi USA d'artiglieria 'leggera' è grossomodo questa: '''M7'''-'''M37'''-'''M52'''-'''M108'''. Con struttura in alluminio e torre brandeggiabile, l'M108 era un veicolo molto mobile, ma il 'fratello' M109 aveva lo stesso scafo e una ben maggiore potenza di fuoco. Così l'M108 venne presto rimpiazzato e dimenticato, sparendo dall'inventario dopo gli anni '60.

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[[Immagine:M109-beyt-hatotchan-2.jpg|360px|thumb|M109 israeliano ammodernato]]

Il [[w:Semovente M109|Semovente M109]] è stato il veicolo americano che meglio si è avvicinato alla configurazione 'definitiva' per un semovente campale. Scafo e torretta in alluminio, motore diesel, obice da 155mm. Il mezzo ha eclissato il coevo e analogo M108 e si è dimostrato in grado di subire aggiornamenti importanti, specie per quello che riguarda il pezzo d'artiglieria, che ha aumentato molto la gittata. Questa era in origine poco importante rispetto alla mobilità elevata, considerando anche le lezioni che erano state tratte dai colossali mezzi come l'M53 e 55. È il semovente occidentale di maggior successo, non soltanto tra quelli d'artiglieria campale. La genia dei semoventi americani da 155mm. è la seguente: '''M12'''-'''M40'''-'''M41'''-'''M44'''-'''M55'''-'''M109'''-'''Crusader''' (quest'ultimo, dopo accaniti dibattiti, è stato recentemente cancellato dai programmi dell'US Army)
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[[Immagine:M110-203-mm-howitzer-yuma-1975.jpg|350px|thumb|M110 base, a Yuma, 1975]]

Il cingolato '''M110''' è stato un altro sistema nato agli inizi degli anni '60. I semoventi d'artiglieria pesante precedenti, come l'M53 e M55, erano troppo grossi, lenti e pesanti, così venne progettato uno scafo per portare artiglierie a lungo raggio e elevata potenza. Un prototipo con il 155mm venne giudicato troppo leggermente armato, ma quello con il cannone da 175mm (M107) e quello con il 203mm (M110) vennero omologati per la produzione. L'[[w:Semovente M110|M110]], con un obice da 203/25, poi da 203/39mm. è stato un sistema di notevole successo e diffusione, anche se la vulnerabilità dei serventi e la gittata ridotta lo hanno reso di utilità dubbia. Esso non aveva infatti la gittata dell'M107, ma con la nuova bocca da fuoco si è dimostrato un compromesso buono a sufficienza per far modificare a questo standard gli M107 stessi. In seguito è andato fuori servizio, soprattutto per la concorrenza degli M109 con cannone a gittata prolungata.

==Semoventi antierei==

=== M15 ===
[[Immagine: M15_MGMC.jpg‎ |250px|thumb|L'M15 aveva una piattaforma ripiegabile attorno al cannone]] Tra i primissimi esempi di semovente d’artiglieria antiaereo americano venne prodotto il semicingolato [[w:M15 (semicingolato)|M15]], armato con un cannone da 37mm e 2 da 12,7mm. Altre versioni avevano 4 mtg da 12,7mm. M2 HB, ma tutti avevano l'origine dai semicingolati della serie [[w:M2 Half-track (trasporto truppe)|M2]]/[[w:M3 Half-track|M5]], standard nelle forze armate americane.

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== M42 Duster ==
[[Immagine: M42-Duster-latrun-1.jpg|250px|thumb|L'M42 Duster]]
Dopo l'[[w:M19 (semicingolato)|M19]] basato sullo scafo del carro leggero M24 Chafee, e che aveva un'impianto binato da 40mm nella parte posteriore del veicolo, arrivò l'M42 Duster, agli inizi degli anni '50, che aveva uno scafo derivato da quello dell'M41 Walker Bulldog. Questo scafo era un poco più grande e poteva consentire l'istallazione sulla parte anteriore del veicolo. Esso ebbe molto successo e venne adottato in 500 esemplari dall'Esercito tedesco, tuttavia aveva anche numerosi punti deboli, come la mancanza di protezione e di radar di tiro.

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== M163 ==
[[Immagine: M163-VADS-fort-bliss-2.jpg|250px|thumb|L'M163 VADS]]
Il cingolato [[w:M163 VADS|M163 VADS]] della fanteria venne utilizzato, negli anni '60, anche come semovente antiaereo di generazione successiva all'M42, armato coun un cannone a 6 canne Vulcan M61, istallato su di una semplice torretta e con un telemetro radar. Pur avendo vantaggi nell'ingaggio di bersagli a bassa quota e in termini di cadenza di tiro, oltre a offrire protezione per l'equipaggio e capacità anfibie, il mezzo era assai discutibile, la cadenza di tiro era pagata con una minore gittata e la mancanza di apparati di tiro ognitempo continuava ad essere un problema. Esso era generalmente considerato inferiore allo [[w:ZSU-23-4 Shilka|ZSU-23-4 Shilka]] sovietico.

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== Chaparral ==
[[Immagine:Chapparal-19910316.JPG|250px|thumb|Il sistema di lancio del Chaparral, con le rampe di lancio vuote]]
Il semovente Chaparral era basato sull'abbinamento del cingolato M548 e dei missili Sidewinder. Sia pure nei suoi limiti, esso era un sistema ragionevolmente efficiente, anche se ebbe bisogno di diversi ammodernamenti per migliorare l'efficacia complessiva. Fino alla fine degli anni '80 erano presenti, per ciascuna divisione americana, 24 Chaparral e 24 M163

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== M247 ==
[[Immagine: M247 2.jpg|250px|thumb|L'M247 'Stg. York', dal nome di un'eroe della Prima guerra mondiale]]
La soluzione ai limiti dell'M163 venne concretizzata nel semovente [[w:M247 DIVAD|M247]], ma questa si rivelò un rimedio peggiore del male. Esso venne provato alla metà anni '80, e nella sua forma definitiva aveva un sistema di tiro con 2 radar diversi, un paio di cannoni da 40 mm L70 e uno scafo di M48.

Esso era una sorta di ritorno al concetto dell'M19/42, ma gli apparati di fuoco si dimostrarono affetti da una serie di problemi insormontabili, nonostante fossero basati sul radar dell'F-16.

Alla fine, vennero prodotti solo una cinquantina di esemplari e il costoso programma ebbe termine. Nel frattempo, mentre gli americani fallivano nello schierare un veicolo paragonabile al Gepard, l'URSS riuscì a fare un passo in avanti ulteriore con il [[w:2S6 Tunguska|Tunguska]].

===Semoventi Stinger===
Gli ultimi ritrovati in questa categoria sono i veicoli armati con lo Stinger: il Bradley con cannone da 25 mm può agire contro elicotteri, mentre al posto dei TOW è stata istallata una rampa con 4 Stinger. Una soluzione simile si è verificata anche col semovente Avenger, basato sull'Hummer e munito di rampa ottupla per Stinger. I veicoli sono in servizio in quantità e sono stati anche esporati, data la loro relativa efficacia e semplicità d'uso: hanno una torretta con i missili in gruppi di 4, inizialmente almeno anche due mitragliatrici da 12,7 mm o una da 12,7 a 3 canne rotanti, camera termica e data-link per ottenere allarme precoce su eventuali nemici in arrivo.





Versione delle 13:49, 30 apr 2008

Indice del libro

La storia moderna dell'US Army ha i prodomi nella Seconda guerra mondiale. E' successo che la potenza industriale americana abbia in pochissimo tempo organizzato l'esercito in maniera assolutamente all'avanguardia, seguendo l'esempio tedesco. Ci si sarebbe potuti aspettare che, con lo sforzo bellico necessario per costruire la più grande marina da guerra mai vista (e tale sarebbe stata anche negli anni a venire), e con la produzione di oltre 30.000 bombardieri pesanti e circa 300.000 altri apparecchi, l'US Army fosse lasciato indietro nella classifica delle priorità, anche rispetto all'US Marine Corps, per il quale furono approntati reparti aerei, mezzi da sbarco, navi da sbarco numerose ed efficienti. Ebbene no, le divisioni corazzate americane, praticamente inesistenti appena nel 1939, nacquero come funghi ad ottobre. Nel 1939 gli statunitensi avevano circa 300 mezzi corazzati moderni, anche se di concezione dubbia e senza una precisa idea di come e dove utilizzarli. Inoltre i mezzi di per sè non erano proprio eccelsi: carri leggeri e medi -entrambi con la sigla M2- dai numerosi punti deboli e forti solo di una meccanica abbastanza avanzata. Eppure, già all'epoca di Pearl Harbour, grazie all'analisi delle esperienze belliche in Europa e agli ordinativi inglesi (l'M3 Stuart leggero, l'M3 Grant medio e l'M4 Sherman sono entrati tutti in servizio e in azione con il British Army, ben prima del battesimo del fuoco delle unità americane), v'erano 4 divisioni corazzate, più di quelle italiane, e certamente meglio equipaggiate data l'abbondanza di semicingolati e di carri medi M3. Nel '43 queste divisioni erano diventate 16, numero poi rimasto invariato. Per qualche motivo, pur riconoscendo la necessità di usare mezzi meccanizzati e motorizzati, gli americani erano dell'idea, nonostante questo, che i carri armati fossero da usarsi per appoggiare la fanteria meccanizzata (ma attenzione, in questo caso ciò non significava che erano da rallentare al suo passo, ma proprio il contrario), e questo è vero tanto che nel 1943 l'US Army arrivò a schierare qualcosa come 106 battaglioni di cacciacarri su 36 mezzi l'uno. Ancora più stranamente, i battaglioni erano equipaggiati con gli M10, che erano nient'altro che una specie di M4 Sherman modificati con corazze più leggere ma più inclinate, e con una torretta a cielo aperto per un cannone da 76 mm derivato da un'arma contraerea. Verso la fine della guerra anche gli americani si erano resi conto che i carri armati erano il miglior mezzo controcarri, ma il loro carro 'definitivo', l'M26 Pershing, non giunse in tempo per partecipare in massa alle operazioni. La fanteria era molto numerosa, ma anche qui, la meccanizzazione spinta produsse delle unità capaci, come i panzergranadiere tedeschi, di stare al passo dei carri e non di farli rallentare al passo della fanteria, come accadeva per russi e francesi. La situazione era tale per via della forza produttiva e lo spirito organizzativo americano, che quasi dal niente, dal 1940 permise di costruire circa 80.000 carri armati, un numero paragonabile a quanto produsse l'URSS. Ma mentre quest'ultima era costretta a concentrare le sue risorse sui carri, gli USA ne ebbero anche per i semicingolati: almeno 40.000, un numero persino maggiore di quelli tedeschi. I Semicingolati erano più economici dei mezzi cingolati e per questo erano in auge all'epoca. Inoltre la loro meccanica era tale da renderli più veloci di quelli tedeschi: per i mezzi americani era normale arrivare anche oltre gli 80 kmh, anziché 50. Oltre a questo, gli americani produssero un quantitativo incredibile di veicoli non corazzati: le Jeep sono a tutt'oggi un 'classico' ben conosciuto e lungamente imitato. Autocarri leggeri, medi e pesanti furono ampiamente utilizzati, spesso con la caratteristica cabina in tela ripiegabile, e non mancarono ottime autoblindo come la M8, M20 e la meno nota M3 (praticamente la versione ruotata dei mezzi semicingolati). L'artiglieria americana, nondimeno, fu quella che funzionò di più: la potenza dei gruppi di obici da 105 e 155 mm, l'artiglieria controcarri e anche, quando ve fe fu bisogno, quella contraerei, si fecero sentire già nelle prime campagne in Nord-Africa, dove pure i tedeschi massacrarono letteralmente i reparti corazzati, ben equipaggiati ma senza esperienza, inviati dagli Americani (vedi Kesserine). La produzione di artiglierie campali ha fatto sì che interi eserciti siano rimasti equipaggiati per decenni con gli obici M101 e M114 da 105 e 155 mm.

L'export non è stato da meno: i sovietici, per esempio, ricevettero quasi mezzo milione di autocarri, assolutamente indispensabili per sostenere la logistica delle loro armate, e decisamente più importanti degli altri aiuti inviati dagli americani e britannici (tra cui comunque circa 20.000 carri armati e migliaia di aerei). Questo fu determinante nel superare la parte peggiore della guerra, quella che in sostanza finì con Kursk.

Da dimenticare poi le armi portatili e gli equipaggiamenti, eccellenti sia qualitativamente che quantitativamente: i carri armati non erano certo l'unico elemento di raffronto. Gli americani, a livello di fanteria, potevano contare sui fucili M1 Garand (inizialmente v'erano anche gli M1903 a ripetizione ordinaria, presto spariti) che erano i primi fucili semiautomatici, pesanti ma affidabili e rimasti in servizio per decenni in tutto il mondo. Le pistole M1911 erano anch'esse di successo: sono andate in pensione solo negli anni '80 e anch'esse erano semiautomatiche. Le mitragliatrici Browning non hanno bisogno di molte presentazioni: dimenticata ben presto quella in piccolo calibro, quella pesante M2 è ancora 'regnante', un'arma micidiale per l'equilibrio tra potenza ed economia. E infine una vera innovazione fu il bazooka, arma controcarri di nuova concezione. I lanciafiamme furono un'altro elemento importante, molto più sinistro, usati spesso contro i bunker e le postazioni, anche nelle foreste, con effetti micidiali. La bombe a mano erano pure efficaci, come le radio, uniformi, elmetti etc. In generale era tutta roba di prim'ordine.

L'ordinamento dell'esercito americano, riguardo le divisioni corazzate, prevedeva una flessibilità d'impiego notevole, già nel 1943 era possibile prendere una divisione corazzata e suddividerla in 2 e anche 3 Combat Command, ciascuno con un battaglione fanteria, un battaglione carri e un gruppo artiglieria.

La Gran Bretagna a sua volta dipese tantissimo dagli USA, sopratutto quando i suoi carri armati si dimostrarono inferiori a quelli tedeschi nel '41-43. I francesi liberi e innumerevoli altri eserciti e forze di spedizione ebbero materiale americano.

Mezzi d'ogni genere continuarono ad affluire nei teatri di guerra, e tale fu la forza che gli USA raggiunsero già nel 1944 (praticamente divennero incontrastabili dal 1943) che si permisero di lanciare due grandi operazioni anfibie quasi in simultanea, con forze del tutto diverse, nelle Marianne e in Normandia.

L'esercito americano mobilitò qualcosa come 11 milioni di persone, e anche se molte non videro mai battaglie, non mancarono, per i fini di propaganda, parecchi divi di Holliwood, spesso nei reparti d'aviazione. Del resto John Ford perse un occhio mentre stava girando un documentario di guerra. John Wayne, rimasto in patria, ebbe allora una vera esplosione della sua popolarità: con quasi tutti gli altri al fronte, da James Stewart a Clark Gable, lui divenne ancora più importante di loro, diventando la star dei film bellici di propaganda che erano ben più importanti degli articoli di giornale che descrivevano le gesta delle 'star' al fronte.

Inoltre, all'epoca c'era anche un'altra risorsa dell'US Army: la sua aviazione, ovvero l'USAAF, ancora non indipendente nominalmente: ma quando iniziò a operare con azioni strategiche come quelle sulla Germania, di fatto pose le condizioni per una piena indipendenza dall'US Army.

Insomma, la fine della guerra vide gli USA potenza egemone. Anche l'URSS era la vincitrice, ma era anche, come la Gran Bretagna e anche di più, piagata da sofferenze umane e materiali che solo la propaganda di regime poteva dissimulare. Con 20 milioni di morti e chissà quanti feriti, mutilati,malati, non c'era modo di attutire il colpo che ha causato a tutt'oggi uno squilibrio tra donne e uomini, a favore delle prime (ma purtroppo non ha reso molto 'femminista' la società sovietica e russa) e la ricostruzione dell'URSS non terminò prima degli anni '60. Inoltre Stalin si dimostrò, tanto per cambiare, quello spietato dittatore che era. Dal momento che aveva proibito la resa dei soldati sovietici (il che contribuì, assieme alle 'purghe' staliniane di cui era stato artefice contro molti dei migliori ufficiali, ad alzare moltissimo le perdite umane: prima i soldati perdevano le battaglie perché mal comandati, e poi dovevano farsi massacrare per eseguire ordini fasulli), quando i prigionieri di guerra tornarono in patria, anziché riaccoglierli con gioia, li spedì nei campi di lavoro in Siberia, azione semplicemente criminale contro chi era già sorpavvissuto a battaglie perse e ai durissimi campi di prigionia tedeschi. Vi furono anche persecuzioni contro le famiglie di chi venne fatto prigioniero. L'URSS poi non aveva quasi capacità di proiezione di potenza, mentre gli USA erano riusciti ad annichilire l'Asse, specie il Giappone, stando a mezzo mondo di distanza: capacità a cui hanno sempre tenuto nei decenni successivi, specie con i marines, le portaerei e i bombardieri pesanti.