Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq: differenze tra le versioni

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Nel dopoguerra le forze terrestri irakene vennero potenziate notevolmente, e presto vennero equipaggiate con materiale sovietico.
Nel dopoguerra le forze terrestri irakene vennero potenziate notevolmente, e presto vennero equipaggiate con materiale sovietico.




==1948==
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* 10 Iljuscin Il-28 'Beagle'
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* 12 Tupolev Tu-16 'Badger'
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==1984 circa==
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*3 mezzi da sbarco mezzi corazzati
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Indice del libro

Già terra di civiltà da oltre 5.000 anni a questa parte, l'odierno Irak è l'erede diretto di una lunghissima tradizione culturale, ma purtroppo, anche della difficoltà che da tempo immemorabile questa terra pone in termini di governabilità. Nell'ultimo secolo ha visto innumerevoli, usualmente violenti, colpi di stato e rivoluzioni, mentre la sua ricchezza di materie prime e di acqua non ha impedito di precipitare negli ultimi decenni in una gravissima crisi politica, con guerre disastrose. Il territorio irakeno non è praticamente difendibile da un invasore, non più che ai tempi dell'arrivo dei Mongoli nel XIII secolo. Vaste pianure senza praticamente passi o gole obbligate impediscono una efficace difesa dei lunghi confini, mentre le conseguenze della suddivisione post-coloniale non hanno fatto altro che aggravare le tensioni con i vicini, per non parlare della questione kurda, mai risolta nemmeno con la forza. Come se non bastasse, la gente di queste terre ha fama di ingovernabilitità da tempi immemorabili, e questo non ha agevolato la nascita di un governo democratico, ma piuttosto di autocrazie di tipo militare e rigidamente attaccate al proprio potere. L'ultimo Rais è, come noto, Saddam Hussein. Anche con lui la storia si è ripetuta: la politica aggressiva verso l'esterno, che ha portato vittorie con occupazioni di altri territori, sconfitte che hanno portato ad occupazioni straniere.

Gli inizi

La terra dei Due fiumi è assurta a stato indipendente prima della Seconda guerra mondiale, all'epoca della quale aveva già proprie forze armate, e in particolare era nota l'aviazione irakena. Infatti, il potenziamento aveva interessato l'acquisto di diverse macchine italiane, americane e inglesi.

Ancora provincia dell'Impero Turco fino al 1918, (nota come Mesopotamia) ebbe poi mandato britannico fino al 1927. Nel 1932 l'Irak entrò nella Società delle Nazioni, l'antisignana dell'attuale ONU. Dal 1931 l'Irak cominciò la sua lunga tradizione nell'aviazione militare, quando i primi pochi piloti entrarono alla Central Flyng School, Gran Bretagna. I primi 5 aerei erano de Havilland DH.60T Gipsy Moth. Dopo avere portato questi apparecchi in Irak, essi vennero impiegati assieme a quelli inglesi contro gli sceicchi Ahmad e Mahmoud inquadrati nel 1 Squadron della Royal Iraqui Air Force (almeno nella traduzione inglese). Altre 4 macchine arrivarono in seguito, ma gli impegni previsti erano troppo elevati per queste macchine e nel 1933 arrivaron anche 8 bombardieri leggeri D.H.84 Dragon, armati con tre mitragliatrici da 7,62 e 12 bombe leggere da 7,26kg, nonché alcuni Puss Moth con 4 bombe dello stesso tipo. I Gipbsy Moth arrivarono a 12 in breve tempo. Nel 1936 arrivarono 24 HAwker Audax nella versione Nisr.

Con una missione guidata in Italia dal colonnello Jewad vennero comprati numerosi apparecchi. All'epoca l'Italia aveva grande prestigio per i suoi aviatori e aerei, e l'export era una forte realtà. Così vennero comprati 15+1 di rimpiazzo per un incidente Breda Ba.65 biposto, 13 con torretta difensiva L e due biposto a doppi comandi. 5 S.79B bimotori vennero comprati come macchine 'pesanti' e uno ulteriore per sostituire un'altra macchina distrutta in un incidente in Italia. Vennero comprati anche 15 motori di ricambio. Notare che tutti questi aerei avevano i Fiat A.80 da 1.000 hp, visto che l'S.79B era diverso dal trimotore S.79 con motori AR.125. Il tentativo di pagamento con datteri non ebbe successo, certamente all'epoca l'Irak non era una petrocrazia come accadde in seguito, ma un Paese molto povero. Sempre nel 1937 molti esponenti pro-Asse vennero uccisi a Baghdad tra cui Jewad, e l'Irak tornò filoinglese. Vennero così comprati 15 bombardieri Douglas-Northrop DB.8A-4, 15 Gloster Gladiator, aerei leggeri come l'Avro Anson, Dragon Rapide e Dragon Fly.

Nel 1940, dopo tutti questi cambiamenti l'RFAI era una forza di tutto rispetto per gli standard regionali, con 6 squadroni:

  • 1° con i Nisr, basato a Mosul
  • 2°, bimotori leggeri vari
  • 3° scuola e collegamenti
  • 4° Gladiator, Kirkuk
  • 5°, S.79B e Ba.65 a El Rashid
  • 7°, Douglas DB-8, sempre a El Rashid

Con queste forze nel 1941 gli Irakeni, a seguito di un altro sconvolgimento politico con l'arrivo al potere di Rashid Alì, pro-asse, che tentò un'insurrezione contro gli inglesi, ancora basati in Irak con alcune forze di guarnigione, per esempio, alla base di Habbaya. Gli Inglesi contrattaccarono efficacemente e sconfissero rapidamente gli insorti, tanto che il 30 maggio Alì perse la vita. A quel punto, congiuntamente con i sovietici gli inglesi decisero di invadere anche l'Iran, mentre nel frattempo avevano regolato i conti con la Siria, accusata di agevolare le forze dell'Asse. Tutto questo con pochissime forze mentre l'Asse mandò pochi rinforzi, essendo ancora più in difficoltà, agli irakeni. Nulla valse e per quando gli aviatori italo-tedeschi arrivarono la pur cospicua aviazione irakena era già pressoché distrutta. Fino al 1946 gli inglesi occuparono l'Irak, poi si ritirarono e l'Aeronautica irakena ricominciò ad esistere, ancora una volta, con piloti addestrati ed aerei forniti dalla Gran Bretagna. Tra i velivoli, 30 modernissimi Hawker Fury equipaggiarono nella versione tropicalizzata (chiamata anche 'Baghdad Fury') il 1,4 e 7à Squadron, rimpiazzando i superstiti Gladiator. Infatti le forze armate irakene non erano state totalmente cancellate, ma ridotte ad una funzione poco più che simbolica. . Seguirono bimotori da trasporto Bristol 170, 7 DH-104 e monomotori Auster AOP-6. Arrivati nel 1951 anche 20 addestratori Chipmunk, nel 1953 finalmente si giunse all'era dei jet con 12 Vampire FB.52 per il 5° Sqn., la più importante unità irakena. Il 6° Sqn ebbe l'anno dopo i Venom. I primi due elicotteri erano i Westland Dragonfly per il 3°. Nel 1955 arrivarono gli addestratori Jet Provost T.53 e altri apparecchi, e nel 1957 i primi Hawker Hunter F.6, prima 5 regalati e poi uno squadrone completo pagato dagli irakeni. Con il Patto di Baghdad si creò il CENTO, simile alla NATO e in funzione antisovietica. GLi USA volevano fornire 18 F-84G come ricompensa, perché l'Irak era parte di questo patto, ma nel 1958 si arrivò alla svolta: il 14 febbraio venne proclamata la Federazione araba, unendo l'Irak con la Giordania, e come re salì al trono Feisal II. Già il luglio successivo una nuova rivoluzione depose il monarca e avvicinò l'Irak non solo a posizioni anti israeliane, ma anche all'URSS. Le forze armate cominciarono ad essere equipaggiate con materiali sovietici in quantità ma restarono fedeli all'ordinamento di tipo britannico sia per l'aviazione che per l'esercito. La marina irakena non ha mai avuto una grande consistenza e importanza a causa della ridottissima costa assegnata allo Stato, visto che la reclamata 25° Provincia irakena era stata 'autorizzata' dalla Gran Bretagna ad essere uno stato indipendente, il Kuwait sotto la guida della dinastia di Emiri. Esso da solo, pur essendo uno stato piccolo, sbarrava all'Irak quasi totalmente l'accesso al Mare, essendo questo Paese incuneato tra l'Arabia Saudita e la Persia.

Nel frattempo l'Esercito irakeno era a sua volta stato fondato cercando di emulare l'ordinamento britannico. Nel 1941 esso aveva una forza di 4 divisioni, molte autoblindo e numerose artiglierie. Nonostante questo, quando venne messa sotto assedio la base aerea di Habbaya gli inglesi, dopo circa un mese in cui cercarono di rafforzarsi, sbaragliarono le forze irakene, più numerose e avvantaggiate dal combattere 'in casa', e le inseguirono fino a Baghdad deponendone il governo, come già accennato nel paragrafo dell'aviazione.

Nel dopoguerra le forze terrestri irakene vennero potenziate notevolmente, e presto vennero equipaggiate con materiale sovietico.

1948

RIAF (Royal Iraqui Air Force)

  • 6 Hawker Bhagdad Fury (3 girati all'Egitto)
  • 6 Avro 652A Anson
  • 6 aerei Bristol Freighter Mk.31M
  • 7 D.H. Dove
  • alcuni T-6
  • Alcuni Auster AOP

1967

IrAF:

  • 20 MiG-17F
  • 15 MiG-19
  • 20 MiG-21PF
  • 33 Hunter FGA Mk.59A
  • 10 Iljuscin Il-28 'Beagle'
  • 12 Tupolev Tu-16 'Badger'

1984 circa

Dopo circa 4 anni di guerra, l'Irak e l'Iran erano agli angoli di un ring insanguinato, stanche e indebolite da una guerra ferocissima, che esattamente come la Prima guerra mondiale iniziò con avanzate rapide ed effimeri successi, solo per terminare in una guerra di logoramento inefficiente ed inutile, nonostante, si badi bene, che l'arma che avrebbe dovuto superare l'impasse, ovverosia il carro armato, era stata nel frattempo inventata. Eppure, sul territorio senza copertura, un nuovo nemico era in grado anche di neutralizzare il carro, ovvero il cacciabombardiere tattico, o più semplicemente, i campi minati.

Esercito

Esso comprendeva, all'epoca, 475.000 uomini, in larga parte di leva, con le riserve di circa 100.000 uomini richiamate anch'esse in azione. La grande massa dell'esercito era costituita dall'etnia sunnita, ritenuta la più affidabile al regime, ma anche una delle meno numerose, con circa il 20% della popolazione irakena. La situazione, quindi, era più difficile anche di quello che si poteva intuire da questi numeri, per non parlare della rivolta kurda sempre attiva al Nord del Paese, in un territorio montuoso e difficile.

La ripartizione comprendeva un totale di 4 corpi d'armata che avevano:

  • 4 divisioni corazzate
  • 4 divisioni di fanteria meccanizzata
  • 6 divisioni di fanteria, inclusi quelli da montagna
  • 2 brigate corazzate della Guardia Repubblicana per la protezione del presidente
  • 3 brigate speciali
  • 9 brigate della riserva
  • 15 brigate di fanteria dell'esercito popolare

Dotazione:

  • Armi portatili essenzialmente di tipo sovietico, ovvero AK-47 e derivati, RPK, PK, mitragliatrici DshKM da 12,7mm, razzi RPG-7.
  • Corazzati: oltre 2100 tra T-54, 55, 62, 72, Tipo 69 e PT-76, carri Chieftain di preda bellica
  • Corazzati leggeri: tutti i veicoli corazzati sovietici del tipo BTR-40/50/60/70, BMP-1 e fors'anche BMP-2, OT-64 cecoslovacchi, EE-3, 9 e 11 brasiliani, M3 e VCR francesi
  • Artiglieria: oltre 3.500 pezzi sovietici M-1937, D-30, 2S1 da 122mm, D-20 e altri tipi da 152mm, GCHN da 155mm, semoventi GCT da 155mm.
  • Armi controcarri: lanciarazzi RPG, cannoni SR SPG-9, missili AT-2,3, 4, forse AT-5. Missili HOT, MILAN, Swingfire, SS.11
  • Armi contraerei: centinaia di pezzi da 14,5 mm ZPU, da 23mm ZU, da 57 mm S-60, cannoni anche di calibro maggiore, forse K-19 da 100mm armi da 85mm. Semoventi ZSU-23-4, ZSU-57-2, missili SA-2,3, 6, 7, 8, 9, Roland su scafo M3.
  • Mortai: pezzi sovietici e forse anche francesi fino al 160, forse 240mm.

L'esercito continuava ad essere efficiente e ben equipaggiato da armi che arrivavano da decine di fornitori, ma il morale non era necessariamente buono, tanto che parte delle forze era usata per controllare il fronte interno, prevenire i golpe ai danni di S.Hussein e via discorrendo. Normalmente dovrebbe essere la milizia popolare a fare questo lavoro, ma evidentemente non bastava e l'impiego dell'esercito regolare in tali operazione era un chiaro segnale delle difficoltà riscontrate, specie con gli sciiti e ancora di più con i kurdi.

Aeronautica

La IrAF era ancora una forza potente, con 38.000 uomini, ordinati, giusto come l'esercito, in una struttura di tipo britannico, ma con equipaggiamento prevelentemente orientale. Nonostante le perdite, restava molto più efficiente di quella iraniana alla stessa epoca.

Organizzazione:

  • 2 gruppi bombardieri con forse 7 Tu-22 e 5 Il-28 (un tipo per gruppo)
  • 5 gruppi intercettori con MiG-23MF, MS e MiG-21, oltre che MiG-25 e Mirage F.1
  • 11 gruppi d'attacco con Hawker Hunter FGA.Mk 59, Su-7, Su-20, Su-22, MiG-23BN, F-6
  • 1 gruppo ricognizione con MiG-25R(B)
  • 2 gruppi trasporti con Il-14, An-2, An-12, Il-76, Tu-124
  • 11 gruppi elicotteri con Mi-3, Mi-6, Mi-8, Mi-24, BO 105, Wessex, Aluette III, Super Frelon, Gazelle.

Marina

Piccola forza costiera, ma data la ridottissima costa irakena la cosa non dovrebbe stupire. Essa era parte integrante dell'esercito, e comprendeva 4000 uomini, sempre secondo le stime occidentali note (come per tutte le altre informazioni sull' Irak). La sua piccola flotta comprendeva le navi superstiti alle precedenti battaglie aeree. Comprendeva:

  • 1 fregata d'addestramento
  • 8 navi 'Osa' missilistiche
  • 3 grosse navi pattuglia 'OS-1'
  • 6 siluranti P-6
  • 6 navi da pattugliamento costiero
  • 5 dragamine T-43
  • 3 mezzi da sbarco mezzi corazzati