Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-2: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
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==Carri armati==
==Carri armati==
Lo sviluppo dei carri armati in [[w:Unione Sovietica|URSS]] ebbe diverse tappe significative nel dopoguerra, ma in effetti la maggior parte di essi derivò dall'evoluzione graduale piuttosto che dall'innovazione di disegni rivoluzionari. Con il tempo scomparve il concetto di carro pesante, e si affermò un mezzo moderno, ma sempre di massa e dimensioni contenute in circa 40-45t., molto meno degli sviluppi che i carri occidentali hanno avuto negli ultimi 25 anni.
Lo sviluppo dei carri armati in [[w:Unione Sovietica|URSS]] ebbe diverse tappe significative nel dopoguerra, ma in effetti la maggior parte di essi derivò dall'evoluzione graduale piuttosto che dall'innovazione di disegni rivoluzionari. Con il tempo scomparve il concetto di carro pesante, e si affermò un mezzo moderno, ma sempre di massa e dimensioni contenute in circa 40-45t., molto meno degli sviluppi che i carri occidentali hanno avuto negli ultimi 25 anni.




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===Carri Leggeri===
===Carri Leggeri===
[[Immagine:BRDM_ant_PT-76_TBiU_24.jpg|180px|left|thumb|una delle qualità migliori del PT-76, la grande capacità anfibia]]
[[Immagine:BRDM ant PT-76 TBiU 24.jpg|180px|left|thumb|una delle qualità migliori del PT-76, la grande capacità anfibia]]

Il [[w:PT-76|PT-76]] è stato uno dei migliori carri armati leggeri della storia, e anche uno dei più numerosi, se non proprio il più numeroso, di tale categoria. Le prestazioni e l'armamento erano tutt'altro che straordinarie, come anche la protezione, ma il veicolo era un eccellente mezzo anfibio, munito di idrogetto, e anche un raro caso di corazzato dall'interno spazioso (sempre per avere un volume elevato e quindi migliorare la galleggiabilità). In Cina ne hanno fatto una versione migliorata, il Type 63 con cannone da 85 mm e motore potenziato, capace di raggiungere i 12 kmh anziché i 10 in acqua e i 64 contro 44 su strada, mentre l'autonomia è passata da 240 a 400 km nonostante la maggiore potenza del motore.[[Immagine:PT_76_6_DOW_TBiU_12.jpg|300px|left|thumb|PT-76]] Lo scafo del PT-76 è stato utilizzato anche per altri sistemi, com i missili SA-6 e i ZSU-23-4. In tutto ne sono stati prodotti non meno di 6000 esemplari, e ancora oggi sono in dotazione ad alcuni eserciti minori. In pratica questo mezzo non è stato direttamente rimpiazzato, se non con i BMP-1 da ricognizione, con una torretta biposto.









Il [[w:PT-76|PT-76]] è stato uno dei migliori carri armati leggeri della storia, e anche uno dei più numerosi, se non proprio il più numeroso, di tale categoria. Le prestazioni e l'armamento erano tutt'altro che straordinarie, come anche la protezione, ma il veicolo era un eccellente mezzo anfibio, munito di idrogetto, e anche un raro caso di corazzato dall'interno spazioso (sempre per avere un volume elevato e quindi migliorare la galleggiabilità). In Cina ne hanno fatto una versione migliorata, il Type 63 con cannone da 85 mm e motore potenziato, capace di raggiungere i 12 kmh anziché i 10 in acqua e i 64 contro 44 su strada, mentre l'autonomia è passata da 240 a 400 km nonostante la maggiore potenza del motore.[[Immagine:PT 76 6 DOW TBiU 12.jpg|300px|left|thumb|PT-76]] Lo scafo del PT-76 è stato utilizzato anche per altri sistemi, com i missili SA-6 e i ZSU-23-4. In tutto ne sono stati prodotti non meno di 6000 esemplari, e ancora oggi sono in dotazione ad alcuni eserciti minori. In pratica questo mezzo non è stato direttamente rimpiazzato, se non con i BMP-1 da ricognizione, con una torretta biposto.


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[[Immagine:ASU-85.jpg|300px|left|thumb|ASU-85 scaricato da un aereo]] L' '''ASU-85''' non è un vero carro armato, in quanto privo di cannone in torretta girevole, ma è comunque un veicolo corazzato da combattimento leggero, in questo caso aviotrasportabile. Ha un cannone da 85 mm sistemato su di una bassa sovrastruttura, e sostituisce il precedente e fin troppo essenziale ASU-57 da 3,35. Questo mezzo invece ha una massa di 16 t ma è ancora trasportabile su di un An-12.
[[Immagine:ASU-85.jpg|300px|left|thumb|ASU-85 scaricato da un aereo]] L' '''ASU-85''' non è un vero carro armato, in quanto privo di cannone in torretta girevole, ma è comunque un veicolo corazzato da combattimento leggero, in questo caso aviotrasportabile. Ha un cannone da 85 mm sistemato su di una bassa sovrastruttura, e sostituisce il precedente e fin troppo essenziale ASU-57 da 3,35. Questo mezzo invece ha una massa di 16 t ma è ancora trasportabile su di un An-12.



















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[[Immagine:Bmd-1 ifv.jpg|300|px|left|thumb|BMD-1]] Il [[w:BMD-1 (combattimento fanteria)|BMD]] è un mezzo d'assalto aviotrasportabile, che opera anche nel ruolo di trasporto truppe, ma meccanicamente e strutturalmente ha molto a che vedere con un carro armato leggero piuttosto che un mezzo da trasporto truppa. Del resto, tale distinzione è assai sfumata, tanto che i PT-76 sono stati largamente sostituiti dai [[w:BMP-1 (combattimento fanteria)|BMP-1]] con torretta a 2 posti, specializzati nella ricognizione. ma mentre il BMP conserva la disposizione interna di un mezzo da trasporto truppe, il BMD è effettivamente molto più simile ad un carro armato.

[[Immagine:Bmd-1_ifv.jpg|300|px|left|thumb|BMD-1]] Il [[w:BMD-1 (combattimento fanteria)|BMD]] è un mezzo d'assalto aviotrasportabile, che opera anche nel ruolo di trasporto truppe, ma meccanicamente e strutturalmente ha molto a che vedere con un carro armato leggero piuttosto che un mezzo da trasporto truppa. Del resto, tale distinzione è assai sfumata, tanto che i PT-76 sono stati largamente sostituiti dai [[w:BMP-1 (combattimento fanteria)|BMP-1]] con torretta a 2 posti, specializzati nella ricognizione. ma mentre il BMP conserva la disposizione interna di un mezzo da trasporto truppe, il BMD è effettivamente molto più simile ad un carro armato.



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===Carri medi===
===Carri medi===


[[Immagine:T-54 1.jpg|300px|left|thumb|T-54]]Dopo i risultati insoddisfacenti del T-44, carro apparso alla fine della guerra e coevo dell' M26 Pershing i sovietici adottarono un disegno più avanzato e alla fine degli anni '40 entrò in servizio il [[w:T-54/55|T-54]], carro armato di notevole successo, compatto, ben armato e corazzato, per quanto angusto (esso avrebbe dovuto avere un peso, per considerazioni di mobilità strategica e tattica, di circa 35t. e quindi il team progettista non aveva scelta: o riduceva la superficie da difendere o lo spessore dell'armatura).

[[Immagine:T-54_1.jpg|300px|left|thumb|T-54]]Dopo i risultati insoddisfacenti del T-44, carro apparso alla fine della guerra e coevo dell' M26 Pershing i sovietici adottarono un disegno più avanzato e alla fine degli anni '40 entrò in servizio il [[w:T-54/55|T-54]], carro armato di notevole successo, compatto, ben armato e corazzato, per quanto angusto (esso avrebbe dovuto avere un peso, per considerazioni di mobilità strategica e tattica, di circa 35t. e quindi il team progettista non aveva scelta: o riduceva la superficie da difendere o lo spessore dell'armatura).



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[[Immagine:T-55am2b_on_Panzermuseum_Munster.jpg|300px|left|thumb|T-55]]Migliorando in alcune componenti il T-54 apparve il '''T-55''', con una dotazione di munizioni, prima decisamente insufficiente, passata ad un accettabile valore di 43 (contro 34), motore potenziato, cannone stabilizzato su 2 assi e sistema di visione notturna, forse per la prima volta al mondo. Esso ha avuto un successo anche maggiore del carro precedente e continuamente aggiornato, ha prestato servizio fino ai nostri giorni. La Cina ne ha prodotto una copia, poi ulteriormente migliorata, a cominciare dal T-59 (copia del T-54). C'è stato un certo periodo in cui la protezione dei T-54/55 era, frontalmente, pressoché impenetrabile dai cannoni occidentali, anche se con l'avvento dei pezzi da 105mm le cose sono cambiate subito. I T-54/55 sono di gran lunga i mezzi di maggior successo di produzione sovietica e nessuno dei veicoli successivi, per quanto nominalmente più potenti, è riuscito ad eguagliarne il successo. Essi sono stati l'equivalente dei carri M46/47/[[w:48 Patton (carro armato)|M48]], soprattutto, per diffusione, degli ultimi 2.
[[Immagine:T-55am2b on Panzermuseum Munster.jpg|300px|left|thumb|T-55]]Migliorando in alcune componenti il T-54 apparve il '''T-55''', con una dotazione di munizioni, prima decisamente insufficiente, passata ad un accettabile valore di 43 (contro 34), motore potenziato, cannone stabilizzato su 2 assi e sistema di visione notturna, forse per la prima volta al mondo. Esso ha avuto un successo anche maggiore del carro precedente e continuamente aggiornato, ha prestato servizio fino ai nostri giorni. La Cina ne ha prodotto una copia, poi ulteriormente migliorata, a cominciare dal T-59 (copia del T-54). C'è stato un certo periodo in cui la protezione dei T-54/55 era, frontalmente, pressoché impenetrabile dai cannoni occidentali, anche se con l'avvento dei pezzi da 105mm le cose sono cambiate subito. I T-54/55 sono di gran lunga i mezzi di maggior successo di produzione sovietica e nessuno dei veicoli successivi, per quanto nominalmente più potenti, è riuscito ad eguagliarne il successo. Essi sono stati l'equivalente dei carri M46/47/[[w:48 Patton (carro armato)|M48]], soprattutto, per diffusione, degli ultimi 2.



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[[Immagine:T-10 tank.jpg|300px|left|thumb|T-10]] Dopo la fine di Stalin, terminò anche la serie di carri con il suo nome. I carri pesanti, però, continuarono ad essere sfornati. Dopo il JS-3, venne prodotta una serie di mezzi, di caratteristiche incredibili, come il IS-7, ma l'unico mezzo entrato in produzione fu il T-10 Lenin, una versione molto migliorata del progetto basico JS, e destinato a restare il più pesante carro sovietico postbellico in servizio. Esso era, nonostante un peso relativamente ridotto, un degno avversario dei mezzi occidentali, come l' M103 Heavy tank americano, pensato per controbattere i carri sovietici della serie Stalin. Purtroppo, anche se non senza ragioni, in seguito la linea di produrre carri classe 50 tonnellate sarà abbandonata dai sovietici per concentrarsi sugli MBT.


[[Immagine:T-10_tank.jpg|300px|left|thumb|T-10]] Dopo la fine di Stalin, terminò anche la serie di carri con il suo nome. I carri pesanti, però, continuarono ad essere sfornati. Dopo il JS-3, venne prodotta una serie di mezzi, di caratteristiche incredibili, come il IS-7, ma l'unico mezzo entrato in produzione fu il T-10 Lenin, una versione molto migliorata del progetto basico JS, e destinato a restare il più pesante carro sovietico postbellico in servizio. Esso era, nonostante un peso relativamente ridotto, un degno avversario dei mezzi occidentali, come l' M103 Heavy tank americano, pensato per controbattere i carri sovietici della serie Stalin. Purtroppo, anche se non senza ragioni, in seguito la linea di produrre carri classe 50 tonnellate sarà abbandonata dai sovietici per concentrarsi sugli MBT.


===MBT===
===MBT===
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Le carenze del T-62 e i timori della diffusione di carri occidentali troppo potenti anche per il pezzo da 115mm condizionarono la nascita e lo sviluppo del [[w:T-64|T-64]]. Apparso già alla fine degli anni '50 con un pezzo a canna lunga da 100mm, ebbe poi un'arma da 115mm. Ma la paura che i carri occidentali come i Chieftain fossero destinati a diffondersi più di quanto non riuscirono a fare, portò i sovietici a sovraccaricare lo scafo, già molto 'compatto' del veicolo, con un cannone da 125mm. In realtà il Chieftain ebbe un successo relativo, mentre le munizioni da 115mm erano migliorabili entro pochi anni. Il T-64 necessitò di circa 10 anni per diventare operativo, soprattutto per via dei problemi al motore diesel boxer, con cilindri orizzontali ' a sogliola' e quindi particolarmente compatto. Alla fine, però, ne derivò il carro più potente e moderno fino all'avvento del T-80. Il T-64 può essere comparato per ambizioni e innovazioni, al MBT-70 americano-tedesco, ma ha avuto successo ed è entrato in servizio, anche perché i sovietici, impegnati a ridurre il volume delle torrette, mai si sarebbero sognati di farci entrare anche il pilota del mezzo.
Le carenze del T-62 e i timori della diffusione di carri occidentali troppo potenti anche per il pezzo da 115mm condizionarono la nascita e lo sviluppo del [[w:T-64|T-64]]. Apparso già alla fine degli anni '50 con un pezzo a canna lunga da 100mm, ebbe poi un'arma da 115mm. Ma la paura che i carri occidentali come i Chieftain fossero destinati a diffondersi più di quanto non riuscirono a fare, portò i sovietici a sovraccaricare lo scafo, già molto 'compatto' del veicolo, con un cannone da 125mm. In realtà il Chieftain ebbe un successo relativo, mentre le munizioni da 115mm erano migliorabili entro pochi anni. Il T-64 necessitò di circa 10 anni per diventare operativo, soprattutto per via dei problemi al motore diesel boxer, con cilindri orizzontali ' a sogliola' e quindi particolarmente compatto. Alla fine, però, ne derivò il carro più potente e moderno fino all'avvento del T-80. Il T-64 può essere comparato per ambizioni e innovazioni, al MBT-70 americano-tedesco, ma ha avuto successo ed è entrato in servizio, anche perché i sovietici, impegnati a ridurre il volume delle torrette, mai si sarebbero sognati di farci entrare anche il pilota del mezzo.




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[[Immagine:T72_cfb_borden_1.JPG|300px|left|thumb|T-72]] Il carro T-64 diede dei problemi e questo spinse a cercare una soluzione più economica, con apparati di tiro, motore e corazza meno sofisticati e più affidabili. agli inizi degli anni '70' nacque il [[w:T-72|T-72]], venuto fuori da 5 anni di sviluppo dal T-62. Esso era dotato di tutti gli accessori che lo potrebbero far definire un 'super- T-62'. Telemetro ottico, motore turbodiesel, sospensioni Vickers, corazza composita frontale, caricatore automatico. È stato lo spauracchio della [[w:North Atlantic Treaty Organization|NATO]] per decenni, e la valutazione che lo ha riguardato lo ha visto di continuo sopravvalutato e sottovalutato, a seconda di come si è cercato di giudicarlo. La prima delle opinioni è di chi in genere guarda i dati tecnici e le comparazioni storiche, mentre la seconda è di chi fa presente le battaglie in Iraq contro gli americani (omettendo di considerare come il T-72 fosse l'unico carro capace di affrontare con autorità i Chieftain iraniani, che sulle lunghe distanze tipiche degli scontri nel deserto, tendevano a sopraffare i T-62). È stato ammodernato in numerosissime versioni, anche in maniera radicale e per la sua relativa economicità e leggerezza, appare a tutt'oggi un carro assai popolare e diffuso nel mondo, anche per la produzione di oltre 30.000 veicoli.
[[Immagine:T72 cfb borden 1.JPG|300px|left|thumb|T-72]] Il carro T-64 diede dei problemi e questo spinse a cercare una soluzione più economica, con apparati di tiro, motore e corazza meno sofisticati e più affidabili. agli inizi degli anni '70' nacque il [[w:T-72|T-72]], venuto fuori da 5 anni di sviluppo dal T-62. Esso era dotato di tutti gli accessori che lo potrebbero far definire un 'super- T-62'. Telemetro ottico, motore turbodiesel, sospensioni Vickers, corazza composita frontale, caricatore automatico. È stato lo spauracchio della [[w:North Atlantic Treaty Organization|NATO]] per decenni, e la valutazione che lo ha riguardato lo ha visto di continuo sopravvalutato e sottovalutato, a seconda di come si è cercato di giudicarlo. La prima delle opinioni è di chi in genere guarda i dati tecnici e le comparazioni storiche, mentre la seconda è di chi fa presente le battaglie in Iraq contro gli americani (omettendo di considerare come il T-72 fosse l'unico carro capace di affrontare con autorità i Chieftain iraniani, che sulle lunghe distanze tipiche degli scontri nel deserto, tendevano a sopraffare i T-62). È stato ammodernato in numerosissime versioni, anche in maniera radicale e per la sua relativa economicità e leggerezza, appare a tutt'oggi un carro assai popolare e diffuso nel mondo, anche per la produzione di oltre 30.000 veicoli.

[[Immagine:Tank_T-72.JPG|180px|left|thumb|A differenza del T-64, munito di ruote di piccolo diametro, il T-72 ha ruote di grande diametro, come nell'esemplare qui raffigurato]]

















[[Immagine:Tank T-72.JPG|180px|left|thumb|A differenza del T-64, munito di ruote di piccolo diametro, il T-72 ha ruote di grande diametro, come nell'esemplare qui raffigurato]]


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[[Immagine:T-80_on_display.jpg|300px|left|thumb|Il T-80 ha ruote di medio diametro]] Il [[w:T-80 (carro armato)|T-80]] è stato derivato più direttamente dal T-64 che dal T-72, ma la storia dei carri sovietici è particolarmente disputata e intricata. Per certo, è l'ultimo della triade moderna di questi veicoli ad essere apparso, e le sue caratteristiche, sia pure con differenza come quelle sul treno di rotolamento - a medio diametro e con sospensioni non idropneumatiche -, potrebbero ben essere spiegate definendolo un 'T-64 a turbina'. La turbina in parola, più compatta e potente, ha un consumo però maggiore e inizialmente aveva anch'essa i suoi problemi di affidabilità. Il T-80U con missili laser, motore potenziato e corazze K-5, era il carro migliore dell'arsenale sovietico nel 1991.
[[Immagine:T-80 on display.jpg|300px|left|thumb|Il T-80 ha ruote di medio diametro]] Il [[w:T-80 (carro armato)|T-80]] è stato derivato più direttamente dal T-64 che dal T-72, ma la storia dei carri sovietici è particolarmente disputata e intricata. Per certo, è l'ultimo della triade moderna di questi veicoli ad essere apparso, e le sue caratteristiche, sia pure con differenza come quelle sul treno di rotolamento - a medio diametro e con sospensioni non idropneumatiche -, potrebbero ben essere spiegate definendolo un 'T-64 a turbina'. La turbina in parola, più compatta e potente, ha un consumo però maggiore e inizialmente aveva anch'essa i suoi problemi di affidabilità. Il T-80U con missili laser, motore potenziato e corazze K-5, era il carro migliore dell'arsenale sovietico nel 1991.
Segnalata anche la presenza del T-80UD, con motore diesel boxer, alla base di ulteriori sviluppi ucraini (forse il T-84 deriva da questo modello). Il T-80 venne pensato per contrastare i carri occidentali di nuova generazione come il Leopard 2 e l'M1 Abrams, con il quale ultimo condivide la caratteristica del motore a turbina. Ma esso a quel punto aveva a che fare con carri normalmente pesanti almeno 10 tonnellate in più, e nonostante le molte innovazioni tecniche, non riusciva a stare al passo di tali mostri corazzati, oltre all'handicap di non avere apparati termici passivi (e questo nonostante i sovietici fossero stati pionieri in questo campo). La necessità di un design innovativo ha portato, ma solo negli anni '90, a progetti come il Black Eagle e il T-72MP, entrambi caratterizzati da una riserva munizioni sistemata dietro la torretta. Nel caso del T-72MP si tratta di un aggiornamento ucraino, mentre il Black Eagle è un progetto nuovo, con uno scafo più lungo e pesante per la grossa torretta.
Segnalata anche la presenza del T-80UD, con motore diesel boxer, alla base di ulteriori sviluppi ucraini (forse il T-84 deriva da questo modello). Il T-80 venne pensato per contrastare i carri occidentali di nuova generazione come il Leopard 2 e l'M1 Abrams, con il quale ultimo condivide la caratteristica del motore a turbina. Ma esso a quel punto aveva a che fare con carri normalmente pesanti almeno 10 tonnellate in più, e nonostante le molte innovazioni tecniche, non riusciva a stare al passo di tali mostri corazzati, oltre all'handicap di non avere apparati termici passivi (e questo nonostante i sovietici fossero stati pionieri in questo campo). La necessità di un design innovativo ha portato, ma solo negli anni '90, a progetti come il Black Eagle e il T-72MP, entrambi caratterizzati da una riserva munizioni sistemata dietro la torretta. Nel caso del T-72MP si tratta di un aggiornamento ucraino, mentre il Black Eagle è un progetto nuovo, con uno scafo più lungo e pesante per la grossa torretta.


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[[Immagine:Indian Army T-90.jpg|300px|left|thumb|T-90 in sgargianti colori tropicalizzati]] Il T-72 ha avuto varie declinazioni, l'ultima delle quali ai tempi sovietici era il T-72BM, una macchina del tutto diversa, come capacità, dalle prime serie. Essa, con qualche altra piccola modifica, è divenuta nota come[[w:T-90|T-90]], carro di punta attuale, con un motore diesel affidabile e di potenza ragionevole. Recentemente adottato anche dall'India e Algeria.




[[Immagine:Indian_Army_T-90.jpg|300px|left|thumb|T-90 in sgargianti colori tropicalizzati]] Il T-72 ha avuto varie declinazioni, l'ultima delle quali ai tempi sovietici era il T-72BM, una macchina del tutto diversa, come capacità, dalle prime serie. Essa, con qualche altra piccola modifica, è divenuta nota come[[w:T-90|T-90]], carro di punta attuale, con un motore diesel affidabile e di potenza ragionevole. Recentemente adottato anche dall'India e Algeria.








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L'ultimo nato dei carri della genia sovietica è il Black Eagle, caratterizzato dal munizionamento sistemato nella controcarena di torretta, un po' come l'M1 Abrams. Esso è dotato di una torre più grossa e pesante, che ad un certo punto ha consigliato di dotarlo di un treno di rotolamento con 7 ruote, e non 6, per parte. Dopo l'abbandono dei carri FST, armati di un cannone da 125 o 135mm, in fase di sviluppo, questo potrebbe essere il nuovo carro di Mosca. Va detto che esso è stato sviluppato dopo il 1991, pertanto non è un carro 'sovietico' in senso storico.
L'ultimo nato dei carri della genia sovietica è il Black Eagle, caratterizzato dal munizionamento sistemato nella controcarena di torretta, un po' come l'M1 Abrams. Esso è dotato di una torre più grossa e pesante, che ad un certo punto ha consigliato di dotarlo di un treno di rotolamento con 7 ruote, e non 6, per parte. Dopo l'abbandono dei carri FST, armati di un cannone da 125 o 135mm, in fase di sviluppo, questo potrebbe essere il nuovo carro di Mosca. Va detto che esso è stato sviluppato dopo il 1991, pertanto non è un carro 'sovietico' in senso storico.






==Mezzi della fanteria==
==Mezzi della fanteria==
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In seguito i sovietici cominciarono ad usare truppe motorizzate (ma il concetto di caricare i fanti sui carri per migliorare la cooperazione tra le due armi è stato molto duro a morire) con gli autocarri a trazione integrale 6x6. Da qui ad utilizzare mezzi corazzati ruotati, dotati di una semplice struttura protettiva in acciaio saldato, è stato un passo breve e i primi risultati sono stati il BTR-40 4x4, piccolo mezzo da ricognizione, e il grosso BTR-152, simile ad un semicingolato americano a parte che è per l'appunto 6x6. Come questo non ha protezione superiore, ma era un grosso miglioramento in generale per la mobilità delle truppe (sebbene la mobilità in terreno vario, con la corazza, era minore di quella dell'autocarro da cui derivava, almeno se questo era scarico; inoltre la corazza attorno al motore poneva problemi di raffreddamento da non sottovalutare). La NATO si stava dando, con i suoi eserciti meno numerosi ma meglio equipaggiati, una spinta motorizzazione inclusa la meccanizzazione delle truppe. I sovietici ottennero un risultato anche con il BTR-50, simile al PT-76 ma con un vano portatruppe. Era un buon mezzo, specie per le capacità anfibie (assenti nel caso del BTR-152), ma ancora inferiore rispetto al più veloce, armato e protetto (superiormente) M113; anche così era valido per portare una o persino 2 squadre fanti in azione assieme ai carri armati. Poi negli anni '60 sarebbero arrivati i mezzi definitivi: i BTR-60 e i BMP. Nonostante non mancassero di limiti e difetti, divennero mezzi giustamente ben diffusi e ammirati (o temuti). Dopotutto, i grossi BTR-60 erano nelle truppe motorizzate laddove in Occidente v'erano giusto autocarri a trazione integrale, in genere non armati, non protetti e non anfibi in alcuna misura. I BMP sulla carta almeno erano grandemente superiori rispetto agli M113 ed erano i primi veri mezzi combattenti per la fanteria meccanizzata, almeno tra quelli con una buona diffusione. Sulla famiglia BTR e BMP si reggono ancora le truppe motorizzate russe.
In seguito i sovietici cominciarono ad usare truppe motorizzate (ma il concetto di caricare i fanti sui carri per migliorare la cooperazione tra le due armi è stato molto duro a morire) con gli autocarri a trazione integrale 6x6. Da qui ad utilizzare mezzi corazzati ruotati, dotati di una semplice struttura protettiva in acciaio saldato, è stato un passo breve e i primi risultati sono stati il BTR-40 4x4, piccolo mezzo da ricognizione, e il grosso BTR-152, simile ad un semicingolato americano a parte che è per l'appunto 6x6. Come questo non ha protezione superiore, ma era un grosso miglioramento in generale per la mobilità delle truppe (sebbene la mobilità in terreno vario, con la corazza, era minore di quella dell'autocarro da cui derivava, almeno se questo era scarico; inoltre la corazza attorno al motore poneva problemi di raffreddamento da non sottovalutare). La NATO si stava dando, con i suoi eserciti meno numerosi ma meglio equipaggiati, una spinta motorizzazione inclusa la meccanizzazione delle truppe. I sovietici ottennero un risultato anche con il BTR-50, simile al PT-76 ma con un vano portatruppe. Era un buon mezzo, specie per le capacità anfibie (assenti nel caso del BTR-152), ma ancora inferiore rispetto al più veloce, armato e protetto (superiormente) M113; anche così era valido per portare una o persino 2 squadre fanti in azione assieme ai carri armati. Poi negli anni '60 sarebbero arrivati i mezzi definitivi: i BTR-60 e i BMP. Nonostante non mancassero di limiti e difetti, divennero mezzi giustamente ben diffusi e ammirati (o temuti). Dopotutto, i grossi BTR-60 erano nelle truppe motorizzate laddove in Occidente v'erano giusto autocarri a trazione integrale, in genere non armati, non protetti e non anfibi in alcuna misura. I BMP sulla carta almeno erano grandemente superiori rispetto agli M113 ed erano i primi veri mezzi combattenti per la fanteria meccanizzata, almeno tra quelli con una buona diffusione. Sulla famiglia BTR e BMP si reggono ancora le truppe motorizzate russe.
[[Immagine:BTR-60PB_DA-ST-89-06597.jpg|300px|left|thumb|BTR-60 [http://commons.wikimedia.org/wiki/BTR-60]]]
[[Immagine:BTR-60PB DA-ST-89-06597.jpg|300px|left|thumb|BTR-60 [http://commons.wikimedia.org/wiki/BTR-60]]]
Primo dei veicoli da fanteria moderni sovietici, con le sue 8 ruote motrici ed un'eccellente mobilità, il [[w:BTR-60|BTR-60]] era il progenitore di una serie di mezzi come il [[w:BTR-70|BTR-70]] , 80, 90 tutti 8x8, e prodotti a decine di migliaia in varie versioni. Inizialmente era da circa 10 t, con uno scafo aperto, poi sono arrivati i tipi a scafo chiuso designati BTR-60P, e infine i BTR-60PB, i mezzi più diffusi, con torretta da 14,5 mm e portelli ausiliari per agevolare l'uscita e entrata dal mezzo, rese difficili dalla chiusura del tetto per migliorare la protezione dei fanti.
Primo dei veicoli da fanteria moderni sovietici, con le sue 8 ruote motrici ed un'eccellente mobilità, il [[w:BTR-60|BTR-60]] era il progenitore di una serie di mezzi come il [[w:BTR-70|BTR-70]] , 80, 90 tutti 8x8, e prodotti a decine di migliaia in varie versioni. Inizialmente era da circa 10 t, con uno scafo aperto, poi sono arrivati i tipi a scafo chiuso designati BTR-60P, e infine i BTR-60PB, i mezzi più diffusi, con torretta da 14,5 mm e portelli ausiliari per agevolare l'uscita e entrata dal mezzo, rese difficili dalla chiusura del tetto per migliorare la protezione dei fanti.
[[Immagine:BTR70APC2_NDU.jpg|250px|left|thumb|BTR-70 [http://commons.wikimedia.org/wiki/BTR-70]]][[Immagine:Ukranian_BTR-80.jpg|250px|right|thumb|BTR-80 [http://commons.wikimedia.org/wiki/BTR-80]]]
[[Immagine:BTR70APC2 NDU.jpg|250px|left|thumb|BTR-70 [http://commons.wikimedia.org/wiki/BTR-70]]][[Immagine:Ukranian BTR-80.jpg|250px|right|thumb|BTR-80 [http://commons.wikimedia.org/wiki/BTR-80]]]
La versione BTR-70 ha dei portelli migliorati siti tra la seconda e la terza ruota. La versione successiva ha avuto la designazione BTR-80 con una corazzatura migliorata ulteriormente e un portello laterale di dimensioni maggiori, che per la prima volta comprendeva sia lo scafo inferiore che superiore. La versione 80A ha un cannone da 30 mm. In ogni caso i BTR-80 hanno un motore diesel, invece dei 2 a benzina da 90 hp del '60 e i 2 da 115 hp del '70.
La versione BTR-70 ha dei portelli migliorati siti tra la seconda e la terza ruota. La versione successiva ha avuto la designazione BTR-80 con una corazzatura migliorata ulteriormente e un portello laterale di dimensioni maggiori, che per la prima volta comprendeva sia lo scafo inferiore che superiore. La versione 80A ha un cannone da 30 mm. In ogni caso i BTR-80 hanno un motore diesel, invece dei 2 a benzina da 90 hp del '60 e i 2 da 115 hp del '70.





[[Immagine:MTLBAPCgraphic1.gif|220px|left|thumb|MT-LB]] L'[[MT-LB]], ancorché meno noto del BMP-1, è un veicolo di importanza tutt'altro che trascurabile, paragonabile all'M113 americano grossomodo coevo, ma con scafo più basso, in acciaio, con capacità anfibie maggiori. Esso ha dato molto anche e sopratutto come mezzo speciale, per esempio come trattore di cannoni da 1'' o 122mm. e come vettore dei missili [[SA-13 Gopher]], uno dei sistemi SAM più moderni della Guerra Fredda.
[[Immagine:MTLBAPCgraphic1.gif|220px|left|thumb|MT-LB]] L'[[MT-LB]], ancorché meno noto del BMP-1, è un veicolo di importanza tutt'altro che trascurabile, paragonabile all'M113 americano grossomodo coevo, ma con scafo più basso, in acciaio, con capacità anfibie maggiori. Esso ha dato molto anche e sopratutto come mezzo speciale, per esempio come trattore di cannoni da 1'' o 122mm. e come vettore dei missili [[SA-13 Gopher]], uno dei sistemi SAM più moderni della Guerra Fredda.
[http://commons.wikimedia.org/wiki/MT-LB]
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[[Immagine:Bmp-1-DMSC9112086_JPG.jpg|300px|left|thumb|BMP]]Il rivoluzionario BMP, poi conosciuto come [[w:BMP-1|BMP-1]], è un mezzo da combattimento per la fanteria, che quando apparve nel 1967 suscitò molta impressione. Sebbene sopravvalutato, esso comprime in uno scafo assai angusto un armamento potente a sufficienza per distruggere un carro armato, un lanciamissili controcarro da 3km e una blindatura assai pesante, oltre, naturalmente alla squadra di fanteria. La versione [[w:BMP-2|BMP-2]] è dotata di un cannone da 30mm di elevata potenza anche contro gli elicotteri, anche se senza capacità altrettanto elevate contro i carri armati. Il [[w:BMP-3|BMP-3]] con cannone lanciamissili da 100mm prova un altro approccio ancora, armato con un sistema di missili a guida laser integrato nella bocca da fuoco.
[[Immagine:Bmp-1-DMSC9112086 JPG.jpg|300px|left|thumb|BMP]]Il rivoluzionario BMP, poi conosciuto come [[w:BMP-1|BMP-1]], è un mezzo da combattimento per la fanteria, che quando apparve nel 1967 suscitò molta impressione. Sebbene sopravvalutato, esso comprime in uno scafo assai angusto un armamento potente a sufficienza per distruggere un carro armato, un lanciamissili controcarro da 3km e una blindatura assai pesante, oltre, naturalmente alla squadra di fanteria. La versione [[w:BMP-2|BMP-2]] è dotata di un cannone da 30mm di elevata potenza anche contro gli elicotteri, anche se senza capacità altrettanto elevate contro i carri armati. Il [[w:BMP-3|BMP-3]] con cannone lanciamissili da 100mm prova un altro approccio ancora, armato con un sistema di missili a guida laser integrato nella bocca da fuoco.
[http://commons.wikimedia.org/wiki/BMP_family_IFV]
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[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|URSS]]
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Versione delle 02:46, 25 ago 2008

Indice del libro

Carri armati

Lo sviluppo dei carri armati in URSS ebbe diverse tappe significative nel dopoguerra, ma in effetti la maggior parte di essi derivò dall'evoluzione graduale piuttosto che dall'innovazione di disegni rivoluzionari. Con il tempo scomparve il concetto di carro pesante, e si affermò un mezzo moderno, ma sempre di massa e dimensioni contenute in circa 40-45t., molto meno degli sviluppi che i carri occidentali hanno avuto negli ultimi 25 anni.


Carri Leggeri

una delle qualità migliori del PT-76, la grande capacità anfibia

Il PT-76 è stato uno dei migliori carri armati leggeri della storia, e anche uno dei più numerosi, se non proprio il più numeroso, di tale categoria. Le prestazioni e l'armamento erano tutt'altro che straordinarie, come anche la protezione, ma il veicolo era un eccellente mezzo anfibio, munito di idrogetto, e anche un raro caso di corazzato dall'interno spazioso (sempre per avere un volume elevato e quindi migliorare la galleggiabilità). In Cina ne hanno fatto una versione migliorata, il Type 63 con cannone da 85 mm e motore potenziato, capace di raggiungere i 12 kmh anziché i 10 in acqua e i 64 contro 44 su strada, mentre l'autonomia è passata da 240 a 400 km nonostante la maggiore potenza del motore.

PT-76

Lo scafo del PT-76 è stato utilizzato anche per altri sistemi, com i missili SA-6 e i ZSU-23-4. In tutto ne sono stati prodotti non meno di 6000 esemplari, e ancora oggi sono in dotazione ad alcuni eserciti minori. In pratica questo mezzo non è stato direttamente rimpiazzato, se non con i BMP-1 da ricognizione, con una torretta biposto.


ASU-85 scaricato da un aereo

L' ASU-85 non è un vero carro armato, in quanto privo di cannone in torretta girevole, ma è comunque un veicolo corazzato da combattimento leggero, in questo caso aviotrasportabile. Ha un cannone da 85 mm sistemato su di una bassa sovrastruttura, e sostituisce il precedente e fin troppo essenziale ASU-57 da 3,35. Questo mezzo invece ha una massa di 16 t ma è ancora trasportabile su di un An-12.


BMD-1

Il BMD è un mezzo d'assalto aviotrasportabile, che opera anche nel ruolo di trasporto truppe, ma meccanicamente e strutturalmente ha molto a che vedere con un carro armato leggero piuttosto che un mezzo da trasporto truppa. Del resto, tale distinzione è assai sfumata, tanto che i PT-76 sono stati largamente sostituiti dai BMP-1 con torretta a 2 posti, specializzati nella ricognizione. ma mentre il BMP conserva la disposizione interna di un mezzo da trasporto truppe, il BMD è effettivamente molto più simile ad un carro armato.


Carri medi

T-54

Dopo i risultati insoddisfacenti del T-44, carro apparso alla fine della guerra e coevo dell' M26 Pershing i sovietici adottarono un disegno più avanzato e alla fine degli anni '40 entrò in servizio il T-54, carro armato di notevole successo, compatto, ben armato e corazzato, per quanto angusto (esso avrebbe dovuto avere un peso, per considerazioni di mobilità strategica e tattica, di circa 35t. e quindi il team progettista non aveva scelta: o riduceva la superficie da difendere o lo spessore dell'armatura).


T-55

Migliorando in alcune componenti il T-54 apparve il T-55, con una dotazione di munizioni, prima decisamente insufficiente, passata ad un accettabile valore di 43 (contro 34), motore potenziato, cannone stabilizzato su 2 assi e sistema di visione notturna, forse per la prima volta al mondo. Esso ha avuto un successo anche maggiore del carro precedente e continuamente aggiornato, ha prestato servizio fino ai nostri giorni. La Cina ne ha prodotto una copia, poi ulteriormente migliorata, a cominciare dal T-59 (copia del T-54). C'è stato un certo periodo in cui la protezione dei T-54/55 era, frontalmente, pressoché impenetrabile dai cannoni occidentali, anche se con l'avvento dei pezzi da 105mm le cose sono cambiate subito. I T-54/55 sono di gran lunga i mezzi di maggior successo di produzione sovietica e nessuno dei veicoli successivi, per quanto nominalmente più potenti, è riuscito ad eguagliarne il successo. Essi sono stati l'equivalente dei carri M46/47/M48, soprattutto, per diffusione, degli ultimi 2.


Carri pesanti

JS-3

L'IS-3 è arrivato, come il M26 Pershing, giusto alla fine del conflitto per cui è giusto considerarlo un mezzo post-bellico. Esso era il miglioramento dei carri delle precedenti serie JS. Il suo aspetto era caratteristico, con una piastra frontale a doppia inclinazione e una torretta bassa e compatta. Nonostante esso fosse nominalmente il carro più potente del mondo, e potesse misurarsi in parità con i Tiger II tedeschi, aveva in realtà una serie di inconvenienti, come la corazza prona a rotture inaspettate, che costrinsero ad aggiornarlo 2 volte nel corso della sua carriera operativa.


T-10

Dopo la fine di Stalin, terminò anche la serie di carri con il suo nome. I carri pesanti, però, continuarono ad essere sfornati. Dopo il JS-3, venne prodotta una serie di mezzi, di caratteristiche incredibili, come il IS-7, ma l'unico mezzo entrato in produzione fu il T-10 Lenin, una versione molto migliorata del progetto basico JS, e destinato a restare il più pesante carro sovietico postbellico in servizio. Esso era, nonostante un peso relativamente ridotto, un degno avversario dei mezzi occidentali, come l' M103 Heavy tank americano, pensato per controbattere i carri sovietici della serie Stalin. Purtroppo, anche se non senza ragioni, in seguito la linea di produrre carri classe 50 tonnellate sarà abbandonata dai sovietici per concentrarsi sugli MBT.

MBT

T-62

Agli inizi degli anni '60 arrivò il T-62. Come gli americani con l' M60 Patton, i sovietici introdussero il concetto di MBT armando uno scafo migliorato ma derivato dai mezzi precedenti (in questo caso, i T-55), con un cannone ad alta velocità di nuova concezione. Il risultato era un carro armato medio, ma con un armamento paragonabile a quello di un carro pesante, e senza dover sistemarlo in casamatta o torretta aperta.

Non fu necessario cambiare il motore, già diesel, e anche lo scafo, a parte un certo allungamento per contenere la torretta di maggiore diametro, rimase lo stesso, mentre la corazza era appena inferiore a quella del T-10, e la dotazione munizioni superiore. La torre era armata con un innovativo cannone a canna liscia da 115mm., che tuttavia se era potente, non era altrettanto preciso. Sparava munizioni iperveloci decalibrate e anticipò di 20 anni i carri occidentali, ma nondimeno, il T-62 non ebbe un grande successo. Era assai angusto, meno mobile del T-55, e dotato di un sistema di tiro troppo semplificato. Inoltre, come l'M60, costava molto di più del T-55. Nondimeno, il suo cannone è rimasto una minaccia credibile per ogni carro NATO fino alla fine della Guerra Fredda, specie dopo l'introduzione di munizioni perforanti migliorate (anche all'uranio impoverito) e telemetri laser. In tal senso si è trattato di un mezzo accettabile, ma come i veicoli inglesi e americani coevi, risultati non dissimili si potevano ottenere, a costi inferiori, migliorando i carri precedenti (come infatti è stato fatto, con cannoni da 105mm e/o munizioni migliorate).


Le carenze del T-62 e i timori della diffusione di carri occidentali troppo potenti anche per il pezzo da 115mm condizionarono la nascita e lo sviluppo del T-64. Apparso già alla fine degli anni '50 con un pezzo a canna lunga da 100mm, ebbe poi un'arma da 115mm. Ma la paura che i carri occidentali come i Chieftain fossero destinati a diffondersi più di quanto non riuscirono a fare, portò i sovietici a sovraccaricare lo scafo, già molto 'compatto' del veicolo, con un cannone da 125mm. In realtà il Chieftain ebbe un successo relativo, mentre le munizioni da 115mm erano migliorabili entro pochi anni. Il T-64 necessitò di circa 10 anni per diventare operativo, soprattutto per via dei problemi al motore diesel boxer, con cilindri orizzontali ' a sogliola' e quindi particolarmente compatto. Alla fine, però, ne derivò il carro più potente e moderno fino all'avvento del T-80. Il T-64 può essere comparato per ambizioni e innovazioni, al MBT-70 americano-tedesco, ma ha avuto successo ed è entrato in servizio, anche perché i sovietici, impegnati a ridurre il volume delle torrette, mai si sarebbero sognati di farci entrare anche il pilota del mezzo.


T-72

Il carro T-64 diede dei problemi e questo spinse a cercare una soluzione più economica, con apparati di tiro, motore e corazza meno sofisticati e più affidabili. agli inizi degli anni '70' nacque il T-72, venuto fuori da 5 anni di sviluppo dal T-62. Esso era dotato di tutti gli accessori che lo potrebbero far definire un 'super- T-62'. Telemetro ottico, motore turbodiesel, sospensioni Vickers, corazza composita frontale, caricatore automatico. È stato lo spauracchio della NATO per decenni, e la valutazione che lo ha riguardato lo ha visto di continuo sopravvalutato e sottovalutato, a seconda di come si è cercato di giudicarlo. La prima delle opinioni è di chi in genere guarda i dati tecnici e le comparazioni storiche, mentre la seconda è di chi fa presente le battaglie in Iraq contro gli americani (omettendo di considerare come il T-72 fosse l'unico carro capace di affrontare con autorità i Chieftain iraniani, che sulle lunghe distanze tipiche degli scontri nel deserto, tendevano a sopraffare i T-62). È stato ammodernato in numerosissime versioni, anche in maniera radicale e per la sua relativa economicità e leggerezza, appare a tutt'oggi un carro assai popolare e diffuso nel mondo, anche per la produzione di oltre 30.000 veicoli.

A differenza del T-64, munito di ruote di piccolo diametro, il T-72 ha ruote di grande diametro, come nell'esemplare qui raffigurato

Il T-80 ha ruote di medio diametro

Il T-80 è stato derivato più direttamente dal T-64 che dal T-72, ma la storia dei carri sovietici è particolarmente disputata e intricata. Per certo, è l'ultimo della triade moderna di questi veicoli ad essere apparso, e le sue caratteristiche, sia pure con differenza come quelle sul treno di rotolamento - a medio diametro e con sospensioni non idropneumatiche -, potrebbero ben essere spiegate definendolo un 'T-64 a turbina'. La turbina in parola, più compatta e potente, ha un consumo però maggiore e inizialmente aveva anch'essa i suoi problemi di affidabilità. Il T-80U con missili laser, motore potenziato e corazze K-5, era il carro migliore dell'arsenale sovietico nel 1991.

Segnalata anche la presenza del T-80UD, con motore diesel boxer, alla base di ulteriori sviluppi ucraini (forse il T-84 deriva da questo modello). Il T-80 venne pensato per contrastare i carri occidentali di nuova generazione come il Leopard 2 e l'M1 Abrams, con il quale ultimo condivide la caratteristica del motore a turbina. Ma esso a quel punto aveva a che fare con carri normalmente pesanti almeno 10 tonnellate in più, e nonostante le molte innovazioni tecniche, non riusciva a stare al passo di tali mostri corazzati, oltre all'handicap di non avere apparati termici passivi (e questo nonostante i sovietici fossero stati pionieri in questo campo). La necessità di un design innovativo ha portato, ma solo negli anni '90, a progetti come il Black Eagle e il T-72MP, entrambi caratterizzati da una riserva munizioni sistemata dietro la torretta. Nel caso del T-72MP si tratta di un aggiornamento ucraino, mentre il Black Eagle è un progetto nuovo, con uno scafo più lungo e pesante per la grossa torretta.


T-90 in sgargianti colori tropicalizzati

Il T-72 ha avuto varie declinazioni, l'ultima delle quali ai tempi sovietici era il T-72BM, una macchina del tutto diversa, come capacità, dalle prime serie. Essa, con qualche altra piccola modifica, è divenuta nota comeT-90, carro di punta attuale, con un motore diesel affidabile e di potenza ragionevole. Recentemente adottato anche dall'India e Algeria.


L'ultimo nato dei carri della genia sovietica è il Black Eagle, caratterizzato dal munizionamento sistemato nella controcarena di torretta, un po' come l'M1 Abrams. Esso è dotato di una torre più grossa e pesante, che ad un certo punto ha consigliato di dotarlo di un treno di rotolamento con 7 ruote, e non 6, per parte. Dopo l'abbandono dei carri FST, armati di un cannone da 125 o 135mm, in fase di sviluppo, questo potrebbe essere il nuovo carro di Mosca. Va detto che esso è stato sviluppato dopo il 1991, pertanto non è un carro 'sovietico' in senso storico.

Mezzi della fanteria

Inizialmente i sovietici non erano ben equipaggiati per il movimento dei fanti sul campo di battaglia. A dire il vero la cosa non era del tutto ignorata, tanto che addirittura prima della guerra si era pensato a blindati cingolati per il trasporto truppe. Dopotutto, le 'cingolette' Vickers avevano conosciuto un successo che, sia pure sopratutto come porta-armi, aveva visto per la prima volta mezzi cingolati veloci ampiamente diffusi in reparti che non erano carristi. Il successo di questi mezzi, usati sia come vettori di mitragliatrici o mortai, che come trattori d'artiglieria fu tale che si dovette attendere, con ogni evidenza, l'M113 per trovargli un pari: solo la Francia ne realizzò oltre 4000 o 6000 in versione trattore d'artiglieria per cannoni leggeri come quelli controcarri. Le cingolette Vickers erano parenti strettissimi dei carri leggeri, che costituirono la base dei reparti corazzati inglesi, italiani e sovietici per anni, mentre in Francia come si è visto vennero usate solo come trattori d'artiglieria. I sovietici si interessarono di mezzi protetti cingolati, usati per esempio anche contro la Finlandia nel '39,ma all'epoca l'URSS in generale mancava di veicoli motorizzati: ancora nel '41 ve n'erano in tutto appena 600.000 nell'immenso paese euroasiatico, e molti di questi erano in carico all'Armata Rossa. Quindi non v'é molto di cui stupirsi se l'URSS si ritrovò sprovvista di sufficienti risorse per la sua enorme fanteria. Così i fanti sovietici entravano in azione appiedati, restando altamente vulnerabili alle armi tedesche che spazzavano il campo di battaglia (un esempio potrebbe essere il film 'La croce di Ferro' di S.Pekimpah), e i carri o restavano slegati dai fanti o erano costretti a rallentare e ad accompagnarli, diventando facili bersagli per l'artiglieria controcarri. In seguito si pensò bene di far stare i fanti direttamente sui carri armati. Le armate di soldati sopra i KV e i T-34, armati dei mitra PPHS divennero estremamente temibili, anche se ovviamente i fanti erano vulnerabili alle armi leggere e alle schegge, spesso costretti a saltare giù dai veicoli per ripararsi. Insomma, non era nemmeno così la situazione ideale. Altri mezzi erano usati per trainare reparti di sciatori nell'abbondante neve dell'inverno russo, e sempre su questo strato bianco era possibile muoversi con speciali slitte ad elica dalle prestazioni sorprendenti.

Ma in generale i sovietici continuarono ad andare incontro al martirio a piedi, cosa che nelle offensive, anche locali, non era proprio ideale. L'URSS aveva un minore potenziale industriale rispetto agli USA; sopratutto perché si ritrovò devastata dalla Germania, e anzi fu già un miracolo riuscire a trasportare le proprie fabbriche oltre gli Urali per sfuggire all'aviazione tedesca e alle rapide avanzate, che avrebbero potuto mettere fine alla resistenza sovietica occupando le basi industriali del Paese. Quando non fu possibile, come a Leningrado, si videro i carri armati uscire, spesso incompleti, dalle fabbriche e andare a combattere al fronte subito dopo.

Per i trasporti logistici la situazione era ancora peggiore e l'Armata Rossa, che pure nei primi anni '30 era già fortemente motorizzata, si ritrovò ad affidarsi agli animali da soma e da tiro, (e spesso anche a reparti di cavalleria montata in prima linea). Ma sopratutto, arrivarono quasi 500.000 autocarri occidentali, per lo più americani, e migliaia di semicingolati americani, spesso usati come vettori di armi come i cannoni c.c. da 57 mm sovietici (tra i migliori disponibili).

Alla fine della guerra, l'industria sovietica aveva prodotto quantità di carri e artiglierie di ottimo livello, ma senza l'aiuto alleato nel settore logistico le cose avrebbero potuto prendere una brutta piega. I sovietici avevano vinto, e a fatica, con grande dispendio di vite umane, specie fanti con un danno demografico enorme: negli anni '90 v'era ancora un eccesso di 20 milioni di donne rispetto agli uomini nell'ex-URSS.

In seguito i sovietici cominciarono ad usare truppe motorizzate (ma il concetto di caricare i fanti sui carri per migliorare la cooperazione tra le due armi è stato molto duro a morire) con gli autocarri a trazione integrale 6x6. Da qui ad utilizzare mezzi corazzati ruotati, dotati di una semplice struttura protettiva in acciaio saldato, è stato un passo breve e i primi risultati sono stati il BTR-40 4x4, piccolo mezzo da ricognizione, e il grosso BTR-152, simile ad un semicingolato americano a parte che è per l'appunto 6x6. Come questo non ha protezione superiore, ma era un grosso miglioramento in generale per la mobilità delle truppe (sebbene la mobilità in terreno vario, con la corazza, era minore di quella dell'autocarro da cui derivava, almeno se questo era scarico; inoltre la corazza attorno al motore poneva problemi di raffreddamento da non sottovalutare). La NATO si stava dando, con i suoi eserciti meno numerosi ma meglio equipaggiati, una spinta motorizzazione inclusa la meccanizzazione delle truppe. I sovietici ottennero un risultato anche con il BTR-50, simile al PT-76 ma con un vano portatruppe. Era un buon mezzo, specie per le capacità anfibie (assenti nel caso del BTR-152), ma ancora inferiore rispetto al più veloce, armato e protetto (superiormente) M113; anche così era valido per portare una o persino 2 squadre fanti in azione assieme ai carri armati. Poi negli anni '60 sarebbero arrivati i mezzi definitivi: i BTR-60 e i BMP. Nonostante non mancassero di limiti e difetti, divennero mezzi giustamente ben diffusi e ammirati (o temuti). Dopotutto, i grossi BTR-60 erano nelle truppe motorizzate laddove in Occidente v'erano giusto autocarri a trazione integrale, in genere non armati, non protetti e non anfibi in alcuna misura. I BMP sulla carta almeno erano grandemente superiori rispetto agli M113 ed erano i primi veri mezzi combattenti per la fanteria meccanizzata, almeno tra quelli con una buona diffusione. Sulla famiglia BTR e BMP si reggono ancora le truppe motorizzate russe.

BTR-60 [1]

Primo dei veicoli da fanteria moderni sovietici, con le sue 8 ruote motrici ed un'eccellente mobilità, il BTR-60 era il progenitore di una serie di mezzi come il BTR-70 , 80, 90 tutti 8x8, e prodotti a decine di migliaia in varie versioni. Inizialmente era da circa 10 t, con uno scafo aperto, poi sono arrivati i tipi a scafo chiuso designati BTR-60P, e infine i BTR-60PB, i mezzi più diffusi, con torretta da 14,5 mm e portelli ausiliari per agevolare l'uscita e entrata dal mezzo, rese difficili dalla chiusura del tetto per migliorare la protezione dei fanti.

BTR-70 [2]
BTR-80 [3]

La versione BTR-70 ha dei portelli migliorati siti tra la seconda e la terza ruota. La versione successiva ha avuto la designazione BTR-80 con una corazzatura migliorata ulteriormente e un portello laterale di dimensioni maggiori, che per la prima volta comprendeva sia lo scafo inferiore che superiore. La versione 80A ha un cannone da 30 mm. In ogni caso i BTR-80 hanno un motore diesel, invece dei 2 a benzina da 90 hp del '60 e i 2 da 115 hp del '70.

MT-LB

L'MT-LB, ancorché meno noto del BMP-1, è un veicolo di importanza tutt'altro che trascurabile, paragonabile all'M113 americano grossomodo coevo, ma con scafo più basso, in acciaio, con capacità anfibie maggiori. Esso ha dato molto anche e sopratutto come mezzo speciale, per esempio come trattore di cannoni da 1 o 122mm. e come vettore dei missili SA-13 Gopher, uno dei sistemi SAM più moderni della Guerra Fredda.

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BMP

Il rivoluzionario BMP, poi conosciuto come BMP-1, è un mezzo da combattimento per la fanteria, che quando apparve nel 1967 suscitò molta impressione. Sebbene sopravvalutato, esso comprime in uno scafo assai angusto un armamento potente a sufficienza per distruggere un carro armato, un lanciamissili controcarro da 3km e una blindatura assai pesante, oltre, naturalmente alla squadra di fanteria. La versione BMP-2 è dotata di un cannone da 30mm di elevata potenza anche contro gli elicotteri, anche se senza capacità altrettanto elevate contro i carri armati. Il BMP-3 con cannone lanciamissili da 100mm prova un altro approccio ancora, armato con un sistema di missili a guida laser integrato nella bocca da fuoco.

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