Storia della letteratura italiana/Ippolito Pindemonte: differenze tra le versioni

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La sua opera più nota è sicuramente la [[traduzione]] dell'''[[Odissea (Omero)|Odissea]]'', che ebbe grandissimo successo e numerose edizioni e ristampe. Inoltre, le ''Poesie campestri'' (prima edizione del 1788), le ''Prose campestri'' (1794), le ''Epistole'' (1805) e i ''Sermoni poetici'' (1819). Fu anche autore di diverse [[w:tragedia|tragedie]], tra cui ''Arminio'' (1804), in cui si nota l'influenza della poesia [[w:ossian]]ica. Il poemetto ''I cimiteri'' fu lasciato incompiuto dall'autore alla notizia che il Foscolo stava per dare alle stampe ''I sepolcri'': questi dedicò il carme proprio al Pindemonte.
La sua opera più nota è sicuramente la [[traduzione]] dell'''[[Odissea (Omero)|Odissea]]'', che ebbe grandissimo successo e numerose edizioni e ristampe. Inoltre, le ''Poesie campestri'' (prima edizione del 1788), le ''Prose campestri'' (1794), le ''Epistole'' (1805) e i ''Sermoni poetici'' (1819). Fu anche autore di diverse [[w:tragedia|tragedie]], tra cui ''Arminio'' (1804), in cui si nota l'influenza della poesia [[w:ossian]]ica. Il poemetto ''I cimiteri'' fu lasciato incompiuto dall'autore alla notizia che il Foscolo stava per dare alle stampe ''I sepolcri'': questi dedicò il carme proprio al Pindemonte.

==Opere==


*[[s:Prose campestri/Avvertimento|Avvertimento premesso alla prima edizione delle Prose campestri]]
*[[s:Prose campestri/Hoc erat in votis|Hoc erat in votis]]
*[[s:Prose campestri/Optima quaeque dies|Optima quaeque dies miseris mortalibus aevi prima fugit]]
*[s:Prose campestri/Templa serena|templa serena, despicere unde queas alios, passimque videre errare, atque viam palanteis quaerere vitae]]
*[[s:Prose campestri/Quod latet arcana non enarrabile fibra|Quod latet arcana non enarrabile fibra]]
*[[s:Prose campestri/Vos sapere et solos ajo bene vivere|Vos sapere et solos ajo bene vivere, quorum conscipitur nitidis fondata pecunia villis]]
*[[s:Prose campestri/Pane egeo|Pane egeo, jam mellitis potiore placentis]]
*[[s:Prose campestri/Rura mihi et rigui placeant in vallibus amnes|Rura mihi et rigui placeant in vallibus amnes, flumina amem, sylvasque inglorius]]
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Prose campestri/Me vero primum dulces ante omnia Musae|Me vero primum dulces ante omnia Musae, quarum sacra fero ingenti perculsus amore, Accipiant}}
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Prose campestri/Tecum etenim longos memini consumere soles|Tecum etenim longos memini consumere soles, et tecum primas epulis decerpere nodes}}
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LE QUATTRO PARTI DEL GIORNO
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'Dissertazione su i giardini inglesi e sul merito in ciò dell'Italia''
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Dissertazione su i giardini inglesi/Avvertimento|Avvertimento}}
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===Traduzioni===
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A Venere}} <ref>Traduzione dal testo greco di [[Autore:Saffo|Saffo]]</ref> ({{AnnoTesto|1781}})
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Odissea}} <ref>Traduzione dal testo greco di [[Autore:Omero|Omero]]</ref> ({{AnnoTesto|1822}})

Versione delle 21:45, 15 set 2008

Biografia

Studiò a Modena e a Verona ricevendo un educazione di tipo classico. In giovinezza viaggiò molto in Italia (Roma, Napoli e la Sicilia), Francia, Germania e Austria. Nel periodo della w:Rivoluzione francese si trovava a Parigi con Vittorio Alfieri: pur apprezzando gli ideali rivoluzionari, alle violenze del w:Terrore contrappose sempre il desiderio di pace nell'abbandono alla contemplazione della natura. Subendo l'influenza del poeta inglese w:Thomas Gray e del poeta svizzero w:Salomon Gessner, la sua poesia è di stampo neoclassico, con chiari elementi che si avvicinano alla nuova sensibilità romantica. Ottenne un premio dall'Accademia della Crusca, di cui divenne membro. Morì nel 1828, un anno dopo il suo caro amico Ugo Foscolo.

La sua opera più nota è sicuramente la traduzione dell'Odissea, che ebbe grandissimo successo e numerose edizioni e ristampe. Inoltre, le Poesie campestri (prima edizione del 1788), le Prose campestri (1794), le Epistole (1805) e i Sermoni poetici (1819). Fu anche autore di diverse tragedie, tra cui Arminio (1804), in cui si nota l'influenza della poesia w:ossianica. Il poemetto I cimiteri fu lasciato incompiuto dall'autore alla notizia che il Foscolo stava per dare alle stampe I sepolcri: questi dedicò il carme proprio al Pindemonte.

Opere

Prose campestri/Me vero primum dulces ante omnia Musae|Me vero primum dulces ante omnia Musae, quarum sacra fero ingenti perculsus amore, Accipiant}}

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Prose campestri/Tecum etenim longos memini consumere soles|Tecum etenim longos memini consumere soles, et tecum primas epulis decerpere nodes}}

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LE QUATTRO PARTI DEL GIORNO

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Traduzioni

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A Venere}} [1] (Template:AnnoTesto)

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Odissea}} [2] (Template:AnnoTesto)

  1. Traduzione dal testo greco di Saffo
  2. Traduzione dal testo greco di Omero