Esperanto: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:28, 15 nov 2008

Indice del libro

Benvenuti nel corso di esperanto di Wikibooks!

Cos'è l'esperanto?

L'Esperanto è una lingua ausiliara internazionale, nata nel 1887 per opera del medico Ludwik Lejzer Zamenhof per facilitare la comunicazione tra i popoli e le culture, fatta perché non fosse proprietà di nessun popolo, ma di tutta l'umanità. L'alfabeto è simile a quello della lingua italiana, la grammatica è semplice, senza eccezioni. Per approfondimenti sulla storia e le sue caratteristiche, dai un'occhiata alla prefazione del corso, e se ti interesserà, potrai imparare qui questa bella lingua. Altrimenti avrai ampliato la tua cultura personale (che non è poco!).

Struttura e durata del corso

Il corso è diviso in tre parti ideali:

  • La prima parte ha l'obiettivo di portare alla composizione di frasi semplici (alfabeto, verbi, parti del discorso principali, uso semplice dell'accusativo). Il principiante impara a riconoscere ed usare l'indicativo e i tempi semplici, e può proseguire avanti.
  • La seconda parte ha l'obiettivo di portare alla composizione di frasi più complesse. Perciò si presentano le preposizioni e gli usi avanzati dell'accusativo, le congiunzioni, i tempi composti del verbo, i correlativi, gli usi espliciti di alcuni suffissi e prefissi, i numerali.
  • La terza parte, con testi e dialoghi di diversa difficoltà, da capire o tradurre e gli appendici con prefissi e suffissi, dovrebbe portare ad essere indipendente il novello esperantista, che con l'uso di un dizionario, potrà comprendere testi di una certa complessità, e perfezionarsi praticando (in realtà la terza parte soltanto comincia in questo libro, ma continua anche dopo di esso).

Ovviamente, i tempi di apprendimento dell'esperanto dipendono da studente a studente, e dal tempo e all'attenzione dedicati. Diciamo circa un mese (compresi apprendimento e un poco di pratica) se si è decisi ad imparare (esperienza personale). Approssimativamente, si può finire la prima parte in circa una settimana, la seconda parte richiede più impegno, circa due settimane. Con questi tempi, ovviamente, non è possibile per i più ricordare ad esempio tutte le preposizioni ed il lessico in generale, ma si può imparare tutto quanto di grammatica viene spiegato, per cui con l'aiuto di un dizionario si potrà tradurre tranquillamente dall'esperanto all'italiano. Per produrre direttamente in esperanto, ulteriore pratica viene richiesta se i testi da scrivere sono di una certa difficoltà, quindi serve un poco di pratica (leggere aiuta). Se lo studio è interrotto per lunghi periodi, ci si renderà conto che ricominciando quasi tutto quanto era stato studiato non è stato dimenticato. Ma nessuno ci corre dietro, per cui, se non abbiamo fretta, studiare a tempo perso darà comunque i frutti, e molto più velocemente che con altre lingue.

Che cosa spera l'esperantista?

Gli ideali che animano l'esperanto e che lo tengono in vita da più di un secolo sono ideali di pace ed uguaglianza. Molte guerre sono fatte per motivi culturali, l'esperanto propone di mantenere le differenti culture, e si propone come tramite tra di esse. Una lingua etnica (di qualsiasi parte del mondo) imporrebbe volutamente o no una sudditanza tra il mondo e le nazioni in cui tale lingua è parlata (tentativi difficili di imitazione di pronuncia, sudditanza culturale).

Questo argomento ha fatto nascere dibattiti aperti da tantissimo tempo, ormai spostati su Internet, per cui chi volesse seguirli non farà fatica a trovare forum, o siti che se ne occupano. In quest'opera ci proponiamo di trattare la lingua internazionale da un punto di vista didattico, sperando in un mondo più giusto. Come ogni esperantista, e non solo.

Perché dovrei studiare l'esperanto?

Le ragioni sono tante e varie. L'esperanto è la migliore lingua utilizzata per la comunicazione neutrale: non favorisce una cultura rispetto ad un'altra, mettendo gli interlocutori sullo stesso livello. Esso è estremamente semplice da imparare (provare per credere). I gruppi esperantisti fanno da tempo pressione affinché nell'Unione Europea l'esperanto sia usato come lingua franca, al posto dell'inglese, per non favorire nessuno dei paesi dell'UE (il Regno Unito non ha nemmeno adottato l'euro, o il Sistema Metrico Decimale, come in molte sue ex-colonie).

Per i bambini sarebbe molto educativo conoscere questa lingua da piccoli, un aiuto a conoscere meglio la lingua propria e per studiare poi le altre. Per i giovani può essere un'esperienza significativa: in tutto il mondo si tengono regolarmente convegni e riunioni di lingua internazionale, alcuni dedicati espressamente ai ragazzi.

Conoscendo l'esperanto è possibile stringere nuove amicizie e cercare nuovi contatti in tutto il mondo. Il Pasporta Servo è una pubblicazione annuale che raccoglie gli indirizzi di tutti gli esperantisti che sono disposti ad ospitare gratuitamente coloro che conoscono la lingua internazionale. Se vuoi fare nuove amicizie, visita il sito della Gioventù esperantista italiana, IEJ (Itala Esperantista Junularo) e contatta altri esperantisti. Dopo questo corso magari potrai contattarli in esperanto e partecipare alle loro iniziative.

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