Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/India-4: differenze tra le versioni

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In tutto ben 416 armi vennero ordinate dal 1992 e consegnate dal 1997 al 2004. In futuro potrebbe arrivare la versione aggiornata, il nuovo URANIUM da 250 km di portata e sistema d'attacco anche contro bersagli terrestri. La designazione del missile è 3M24M1E.
 
Per il resto, la nave ha 4 CIWS da 30 mm (anche qui non c'éè stato tempo per sostituire le piccole ed efficienti torrette ADG-630 con i più moderni e complessi CAS-DN 1) sull'hangar, una torretta da 100 mm, due lanciamissili SA-N 7 (in codice NATO), un lanciasiluri, due lanciarazzi e due elicotteri.
 
Gli SA-N 7 sono il sistema SHTIL, versione navale dell'SA-11/BUKH, con 2 lanciatori 3S90 per 48 armi (2 tamburi rotanti con 12 missili l'uno sotto ciascuna rampa), come sui Sovrenemny. Le rampe pesano scariche 30t, a cui si aggiungono le 26 del sistema 3R90 OREKH per la direzione del tiro e collegato al radar 3D FREGAT. Sono armi moderne, succedute agli SA-6 ma con un motore a razzo integrale e un aspetto simile all' SM-1 americano, di cui però, per qualche motivo, non hanno la gittata, limitata nelle prime versioni a circa 30 km, più o meno come i Tartar B. Va precisato anche che la loro gittata minima è 3,5 km, mentre quella utile contro aerei sotto i 1000 m è 18 km, e 12 contro missili antinave a volo radente (il che può sembrare poco, ma in realtà per i SAM a medio raggio è già una notizia la capacità di ingaggio contro missili a pelo d'acqua, almeno fino a non molti anni fa alquanto marginale se non impossibile). Le quote utili sono 15-15.000 m contro aerei e 10-10.000 m contro missili. La pK è di 0,8-96 per una coppia di missili contro un aereo, e di 0,48-86 contro un missile. Dimensioni: l. 5,55 m, diametro 40 cm, apertura alare 86, peso testata 70 kg e totale di 690. La versione base 9M38 o 9M38M1 è stata tuttavia sostituita da nuovi modelli, dato un aggiornamento quasi continuo su questo sistema d'arma, fino a che l'9M317 del 1998 ha portato finalmente la gittata a 45+ km. ,con una massa aumentata a 715 kg e velocità di 1230 ms o circa mach 4. La capacità di manovra passa da 20 a 24 g. Importante la presenza di un data-link per consentire ingaggi multipli ancora più efficientemente. Per quello che riguarda le capacità antisaturazione, l'originale M-22 URAGAN (nome del sistema completo)è stato pensato ai tempi della Guerra fredda e della minaccia delle portaerei americane, per cui non vi sono state economie nel renderlo il più efficiente possibile: esso insegue fino a 75 minacce, 15 prioritariamente, ingaggiandone fino a 6 simultaneamente sui 360 gradi. La versione SHTIL per l'export, usata sui DHELI, dovrebbe essere meno sofisticata.
La dotazione di sistemi d'arma comprende 16 missili URAN, entrati in servizio (in Russia) nel 1997 anche se erano sviluppati da molto tempo. Hanno massa di 603 kg al lancio e in volo di 530 kg (senza booster), lunghezza di 4,44 m al lancio e 3, 75 m in volo, apertura alare di 67 cm con alette ripiegate e 1,24 con ali estese. Essi sono capaci -a seconda del tipo di profilo di volo- di 110-130 km di gittata, velocità di circa 620 kmh minima e 860 kmh massima di crociera, ma nel momento dell'attacco è possibile 'dare gas' raggiungendo i 1100 kmh, con ovvi vantaggi per la sopravvivenza alle difese avversarie, mentre la quota di crociera di 10 m cala ad appena 3-5 a seconda dello stato del mare per complicare la localizzazone da parte delle difese antiaeree. La testata di 145 kg di cui ben 90 di esplosivo, sistemati in lanciatori quadrupli KT 184 pesanti carichi 4,5 t l'uno. Il sensore radar di bordo è l'ARGS 35 da 40 kg, portata 20 km massima, angolo di visione 45 gradi per lato e 20 in verticale, utilizzabile fino a mare forza 6 su scala Beaufort. Forse la gittata massima è influenzata dalla velocità di crociera 'settata'. Se questa è più alta il missile, paradossalmente, avrà una gittata minore, mentre con il motore al minimo avrà una superiore portata, ma sarà più vulnerabile alla caccia nemica e agli spostamenti non previsti della nave (in altri termini: 115 km a 240 ms sono copribili in circa 450 s, 130 a 170 ms sono copribili in circa 700 secondi, una nave a 32 nodi si muove di circa 1 km al minuto). La gittata minima è di 5-7 km, non trascurabile come limite (ma normale per missili di questo tipo) e anche per questo il cannone da 76 è il benvenuto in queste navi. Per il resto il cannone da 76 AK-176 sovietico è stato sostituito dall'obiquo OTO SR, che è prodotto su licenza anche in India. Purtroppo, la 'standardizzazione' procede complice il fatto che a parte l'OTO, nel resto del mondo i cannoni di medio calibro non hanno goduto negli ultimi anni di molto interesse, pur continuando ad essere utilizzati da tutte le marine. Difficile spiegarsene il perché, ma in Russia questo cannone da 76, all'avanguardia negli anni '70 è rimasto senza sviluppi malgrado le sue indubbie potenzialità, mentre i cannoni da 100 e 130 mm di nuova generazione sono troppo pesanti per le 'Tarantul'. Le nuove munizioni, come il DART da 35 km non hanno fatto altro che aumentare questo successo e il divario con le vecchie armi. Come sistemi d'arma restano da citare il lanciatore quadruplo MTU 4US per i moderni missili SA-16/18 come i 9M32M Strela o 9M39 Igla, con 16 armi disponibili in un magazzino nella parte posteriore della sovrastruttura. Sono efficaci fino a 5,2 km e 3,5 km di quota.
 
I sistemi elettronici comprendono l'APARNA, aggiornamento del Garpun russo, con portata di 45 km in modo 'diretto', ma anche con l'importantissima capacità di osservazione 'indiretto' con riflessione nella ionosfera. In tal caso la portata in modo 'attivo' arriva ad almeno 140 km o addirittura 500 km in modo passivo (sentendo cioè l'eco riflesso dei radar avversari). È una capacità importante, che consente di lanciare oltre l'orizzonte i missili anche senza designatori esterni, anche se funziona bene solo in caso di riflessione ideale dellledelle onde radar. Nella sua ultima versione è dotato di sottosistemi digitali. il POZITIV E è invece un sistema convenzionale, da difesa aerea e scoperta in superficie, sull'albero, con capacità di scoprire bersagli di superficie a 50 km e aerei a 100 km, seguendo fino a 5 bersagli di superficie e 5 aerei in simultanea, non sono molti, ma se vi è la versione aggiornata M1 o l'M2 allora i bersagli seguibili arrivano a 40-50. Quanto alle ECM, i razzi TSP 60 possono generare un bersaglio con RCS di 50m2 (come la nave) per 2-10 minuti. Il sistema C3 è l'EMCCA (Electronic Modular Command and Control System) della BEL, con display LCD a colori Barco. I sistemi di tiro sono il radar LYNX, ovvero il Contraves TMX costruito su licenza, che ha sostituito il Bass Tilt. Questo ha reso necessario usare dei convertitori analogici-digitali perché il TMX è un sistema digitale, differentemente dal sistema precedente. Vi è un sistema di designazione che indirizza gli URAN con i dati dell'APARNA, e per utilizzare le torrette (purtroppo rimaste ancora senza un radar specifico, con quello di prua teoricamente utilizzato principalmente per il cannone) vi è anche una colonnina elettro-ottica Kolonka davanti al fumaiolo. L'equipaggio è piuttosto numeroso per la stazza della nave, come ultima notazione relativa a quello che resta un riuscito progetto di 'revamping' di navi di tipo sovietico con elementi occidentali e indiani.
 
In tutto:
Questa era la vecchia HERMES, radiata dal servizio dalla Royal Navy e comprata il 24 aprile 1986, immessa in servizio il 12 maggio 1987, ammodernata ('restaurata') nel 2003 con un sistema IAI Barak a 16 celle di lancio ovvero 2 moduli. Il Barak è istallato anche su altre navi, ma curiosamente in quantità maggiori: 32 per i 'Rajuput', 24 per le fregate 'Godavari' e 'Brahmaputra'. I sistemi radar sono l'Elta STAR per la ricerca di superficie e aerea, sistemi radar di vario tipo per i lanciamissili. La forza imbarcata è di circa 30 aerei. Normalmente in tempo di pace vi sono 6 Sea Harrier, 3-4 Sea King, 2 Chetak/Alouette III. Gli elicotteri ASW normalmente sono i Sea King, di cui 41 sono stati consegnati, capaci anche di eseguire attacchi antinave. I 33 superstiti vennero messi a terra al tempo degli embarghi americani contro l'India quando ebbe l'ardire di completare i suoi test nucleari. I Kamov Ka-31 hanno funzioni AEW, vi sono anche elicotteri come i Kamov Ka-28 ASW. I 29 Sea Harrier consegnati di cui 6 biposto sono attualmente circa 20 su due squadroni, il INAS-300 'The White Tigers', e il INAS-551B 'The Braves' che è stato costituito nel 1995 e ha funzioni operative-OCU con i T.4 e T.60, mentre i monoposto sono i FRS.51. I piloti sono abilitati con gli aerei dell'IAF, specie i Kiran, e fanno almeno 50 prove d'appontaggio verticale prima di ottenere l'abilitazione (sicuramente la fase di transizione all'atterraggio verticale è la più delicata di tutte per i Sea Harrier, come ben ne sanno i Marines americani). Tra gli elicotteri i Sea King Mk.42B sono stati equipaggiati con il sonar Thales HS-12, ESM Hermes, radar Bendix-1400 (sulle macchine aggiornate allo standard Mk.42C). Hanno missili Sea Eagle, cariche di profondità, siluri A244 o i loro cloni indiani, mitragliatrice da 7,62 mm. I Sea Harrier dovevano essere aggiornati con un kit della Rafael con nuovi sistemi elettronici. Ma non se ne è fatto niente, il programma MiG-29M ha preso tutta la torta degli investimenti. In ogni caso, vi è almeno su alcune macchine il RWR 'Roshini' al posto dell'ARI.18223, con un archivio elettronico per 128 tracce radar.
 
Quanto all'aviazione navale, non c'éè da dimenticare che l'India comprò gli Il-38 'May' simili ai primi P-3 Orion, e poi questi ebbero un successore con una macchina più grande e capace, per quanto costosa: il Tu-142M, comprato nel 1988 in otto esemplari della versione specifica MKE, simili ai Bear F mod 3 ovvero ai Tu-142MK con il sistema ASW Koshiun al posto del Berkut del Tu-142, meno efficiente.
 
 
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