Claude Monet ad Argenteuil: differenze tra le versioni

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Quando le impalcature per la ricostruzione saranno tolte si presenterà, il ponte carrabile d'Argenteuil, costituito da un insieme di materiali calcarei, di mattoni, di ghisa, di legno e di cemento armato. Questi materiali si uniscono alla Senna, ai due caselli per il pedaggio in pietra e mattoni sulla riva destra, al cielo dell'Ile de France, agli alberi della passeggiata, per formare uno dei paesaggi più caratteristici della pittura impressionista, come nel dipinto ''Bacino d'Argenteuil'' del 1872 [N. Cat. 225]. Bacino d'Argenteuil, afferma lo storico dell'arte Danil Wildenstein "meraviglia ineguagliata nella quale l'arte di Monet raggiunge quella di Vermeer"<ref>[[w:Danil Wildenstein|Danil Wildenstein]]: Monet o il trionfo dell'impressionismo, [[w:Casa Editrice Taschen|Casa Editrice Taschen]], 2000, pag.96</ref>.
Quando le impalcature per la ricostruzione saranno tolte si presenterà, il ponte carrabile d'Argenteuil, costituito da un insieme di materiali calcarei, di mattoni, di ghisa, di legno e di cemento armato. Questi materiali si uniscono alla Senna, ai due caselli per il pedaggio in pietra e mattoni sulla riva destra, al cielo dell'Ile de France, agli alberi della passeggiata, per formare uno dei paesaggi più caratteristici della pittura impressionista, come nel dipinto ''Bacino d'Argenteuil'' del 1872 [N. Cat. 225]. Bacino d'Argenteuil, afferma lo storico dell'arte Danil Wildenstein "meraviglia ineguagliata nella quale l'arte di Monet raggiunge quella di Vermeer"<ref>[[w:Danil Wildenstein|Danil Wildenstein]]: Monet o il trionfo dell'impressionismo, [[w:Casa Editrice Taschen|Casa Editrice Taschen]], 2000, pag.96</ref>.


Offre una veduta panoramica; a sinistra i platani della passeggiata, l'alzaio in pendenza dove alcune persone passeggiano mentre altre sedute osservano i canottieri. In primo piano sulla destra, ormeggiato presso l'alzaio, lo stabilimento dei bagni termali, riconoscibile dall'insegna. Più lontano i pontili e seguendo la linea degli alberi, all'inizio del ponte, il casello per il pedaggio, più alto del naturale. Nel mezzo della Senna un rimorchiatore e due barche a vela, in una delle barche si vede sventolare una bandierina rossa, invece il fumo del rimorchiatore rivela il vento a libeccio che trasporta nuvole cariche di pioggia. L'ombra degli alberi si allunga, le ultime ore di sole.
[[File:Claude_Monet_Springtime.jpg|250px|thumb|left| La lettrice [N. Cat. 205]]]Offre una veduta panoramica; a sinistra i platani della passeggiata, l'alzaio in pendenza dove alcune persone passeggiano mentre altre sedute osservano i canottieri. In primo piano sulla destra, ormeggiato presso l'alzaio, lo stabilimento dei bagni termali, riconoscibile dall'insegna. Più lontano i pontili e seguendo la linea degli alberi, all'inizio del ponte, il casello per il pedaggio, più alto del naturale. Nel mezzo della Senna un rimorchiatore e due barche a vela, in una delle barche si vede sventolare una bandierina rossa, invece il fumo del rimorchiatore rivela il vento a libeccio che trasporta nuvole cariche di pioggia. L'ombra degli alberi si allunga, le ultime ore di sole.


Monet si reca regolarmente lontano dalla riva sinistra, dalla parte di Colombes, dove è meno disturbato dai passanti; un braccio della Senna costeggia l'isola di Marante, i cui pioppi si riflettono nell'acqua. Qui Monet dipinge due piccole serie di paesaggi una in direzione di Bezous verso ovest, l'altro verso Argenteuil a nord-est.
Monet si reca regolarmente lontano dalla riva sinistra, dalla parte di Colombes, dove è meno disturbato dai passanti; un braccio della Senna costeggia l'isola di Marante, i cui pioppi si riflettono nell'acqua. Qui Monet dipinge due piccole serie di paesaggi una in direzione di Bezous verso ovest, l'altro verso Argenteuil a nord-est.


[[File:Claude_Monet_Springtime.jpg|250px|thumb|right| La lettrice [N. Cat. 205]]]Nella prima serie fa parte ''Primavera di Argenteuil'' [N. Cat. 199] dove l'isola di Marante si trova sulla destra e all'orizzonte, tra gli alberi, s'intravedono delle case di Bezons. Della seconda serie invece fa parte ''La senna ad Argenteuil'' [N. Cat. 198] in cui alla destra del Maniero, in falso Luigi XIII, c'è la basilica nuova e le colline di Sannois.
Nella prima serie fa parte ''Primavera di Argenteuil'' [N. Cat. 199] dove l'isola di Marante si trova sulla destra e all'orizzonte, tra gli alberi, s'intravedono delle case di Bezons. Della seconda serie invece fa parte ''La senna ad Argenteuil'' [N. Cat. 198] in cui alla destra del Maniero, in falso Luigi XIII, c'è la basilica nuova e le colline di Sannois.


L'ospite di Monet, Sisley, dipinge lo stesso motivo insieme a altre vedute d'Argenteuil.
L'ospite di Monet, Sisley, dipinge lo stesso motivo insieme a altre vedute d'Argenteuil.

Versione delle 18:33, 23 mag 2009

Indice del libro


Il 21 dicembre 1871 Claude Monet annuncia a Pissarro che è "nel pieno del trasloco", che da Parigi si trasferirà ad Argenteuil, in una casa vicino all'ospizio, Perte Saint-Denis, ai bordi della città vecchia, sotto la stazione e adiacente alla Senna.

La casa affittatagli a 1000 franchi annui, dalla moglie del defunto storico Ludovic Vitet, Louis-Eugéne Aubry, fu consigliata da Manet, conoscente della signora Aubry.

Il 2 gennaio del 1872 Pissarro andò a "inaugurare la nuova casa" di Monet.

Inizia così il periodo più importante per la pittura impressionista.

Dopo la guerra franco-prussiana, Argenteuil si presentava come "una città molto graziosa, costruita in un ambiente piacevole su una piccola collina coltivata a vigneti, che giungono fino a lambire la riva destra della Senna". È qui che, ad Argenteuil, che si ha il culmine della creatività di Monet. In questo periodo egli adatta le tecniche della pittura di paesaggio degli anni sessanta, ponendo l'attenzione sulla variazione atmosferica, sul movimento e sui fenomeni visivi [1].

Due ponti passano sulla Senna: il ponte della ferrovia e il ponte carrabile a pedaggio; a 500 metri più in basso, fatti saltare nel 1870 durante la guerra, ma ricostruiti rapidamente.

Quando le impalcature per la ricostruzione saranno tolte si presenterà, il ponte carrabile d'Argenteuil, costituito da un insieme di materiali calcarei, di mattoni, di ghisa, di legno e di cemento armato. Questi materiali si uniscono alla Senna, ai due caselli per il pedaggio in pietra e mattoni sulla riva destra, al cielo dell'Ile de France, agli alberi della passeggiata, per formare uno dei paesaggi più caratteristici della pittura impressionista, come nel dipinto Bacino d'Argenteuil del 1872 [N. Cat. 225]. Bacino d'Argenteuil, afferma lo storico dell'arte Danil Wildenstein "meraviglia ineguagliata nella quale l'arte di Monet raggiunge quella di Vermeer"[2].

La lettrice [N. Cat. 205]

Offre una veduta panoramica; a sinistra i platani della passeggiata, l'alzaio in pendenza dove alcune persone passeggiano mentre altre sedute osservano i canottieri. In primo piano sulla destra, ormeggiato presso l'alzaio, lo stabilimento dei bagni termali, riconoscibile dall'insegna. Più lontano i pontili e seguendo la linea degli alberi, all'inizio del ponte, il casello per il pedaggio, più alto del naturale. Nel mezzo della Senna un rimorchiatore e due barche a vela, in una delle barche si vede sventolare una bandierina rossa, invece il fumo del rimorchiatore rivela il vento a libeccio che trasporta nuvole cariche di pioggia. L'ombra degli alberi si allunga, le ultime ore di sole.

Monet si reca regolarmente lontano dalla riva sinistra, dalla parte di Colombes, dove è meno disturbato dai passanti; un braccio della Senna costeggia l'isola di Marante, i cui pioppi si riflettono nell'acqua. Qui Monet dipinge due piccole serie di paesaggi una in direzione di Bezous verso ovest, l'altro verso Argenteuil a nord-est.

Nella prima serie fa parte Primavera di Argenteuil [N. Cat. 199] dove l'isola di Marante si trova sulla destra e all'orizzonte, tra gli alberi, s'intravedono delle case di Bezons. Della seconda serie invece fa parte La senna ad Argenteuil [N. Cat. 198] in cui alla destra del Maniero, in falso Luigi XIII, c'è la basilica nuova e le colline di Sannois.

L'ospite di Monet, Sisley, dipinge lo stesso motivo insieme a altre vedute d'Argenteuil.

La primavera fa lavorare Monet nel suo giardino e dipinge alcune figure in mezzo ai fiori. La lettrice [N. Cat.205] e Lillà [N. Cat.203] sono due dipinti rappresentativi di questo momento. In Lillà si riconosce Camille, la moglie di Monet, e s'intravede un'altra donna con abito e cappello chiaro, probabilmente la moglie di Sisley, il personaggio maschile disteso ai piedi delle giovani donne sedute sul prato.

Monet partecipa, probabilmente su insistenza del fratello Léon, alla 23esima mostra municipale che ha luogo a Roven in marzo. Il catalogo riporta un Interno che non è altro che Meditazione [N. Cat.163] e Canale di Zaandam, appartenente al fratello.

Monet che dipinge sulla sua barca-atelier - Édouard Manet - 1874

Al ritorno da Roven e fino alla fine del 1872, Monet, si rivolge sulla riva della Senna ad Argenteuil. La maggior parte delle vedute sulla riva sinistra presuppone che il maestro possedesse un'imbarcazione, probabilmente la famosa barca-atelier che sarà descritta da Monet con questi termini: "Una vendita fruttuosa mi fece piovere in tasca, in un colpo solo, abbastanza denaro per acquistare una barca e farvi costruire con delle tavole di legno una cabina, dove avevo giusto il posto per sistemarvi il mio cavalletto". Sono nate così una parte delle tele che raffigurano la Senna. Esiste una tela che immortala Monet mentre dipinge sulla barca-atelier di Édouard Manet del 1874 intitolata "Monet che dipinge sulla sua barca-atelier". La profonda gioia interiore viene espressa, da Monet negli anni d'Argenteuil, attraverso i paesaggi fluviali assolati e gli affettuosi ritratti a Camille

File:The Red Kerchief Portrait of Madame Monet.jpg
Il cappello rosso, ritratto di Madame Monet [N. Cat. 257]

(Il cappello rosso, ritratto di Madame Monet [N. Cat. 257]) e della famiglia come in La colazione [N. Cat.285], uno dei pochi dipinti di grandi dimensioni (160 X 210 cm.) realizzati dal 1870.

Il fascino di quest'opera è la quotidianità che Monet riesce a fissare sulla tela. Nel giardino di casa Aubry appare in primo piano sulla sinistra il figlio Jean, mentre gioca sul prato con le costruzioni di legno, all'ombra di un albero; di fronte a Jean, al centro del quadro, c'è un carrello e un tavolo ancora apparecchiato di una colazione conclusa si da poco. Sopra il tavolo sui rami dell'albero, vi è un cappello color paglia con un nastro nero. Accostata al tronco dell'albero, sulla destra, una panchina con sopra una borsa ed un parasole. Taglia il dipinto in tre pianti di profondità un fascio di luce, che mette in evidenza un cespuglio di rose rosse. Nel piano di fondo in ombra, la casa con cespugli fioriti e a destra Camille e una signora. Il dipinto nel suo insieme è luminoso e grazie al contrasto dei complementari, come il cespuglio di rose rosse, riesce a far emergere dalla tela varie parti, armonizzandole tra loro. È ammirabile la capacità che Monet ha nel rendere le superfici trasparenti con pochi tratti di colore, come i bicchieri ancora pieni sul tavolo e sul carrello.

Papaveri ad Argenteuil [N. Cat.274]

La stessa atmosfera serena torna nel paesaggio Papaveri ad Argenteuil [N. Cat.274]. Camille con Jean, in primo piano sulla destra, ed una signora con un bambino, sulla collina in alto a sinistra, sono immersi nel contrasto dei colori complementari del rosso e del verde. In questo dipinto si nota immediatamente una caratteristica dell'impressionismo, quella di alzare notevolmente la linea dell'orizzonte creando un ribaltamento del primo piano in avanti. Il primo piano viene tagliato diagonalmente dalla linea che si crea tra i personaggi, da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso. "Qui viene confermato ancora una volta, che il rapporto di Monet con i fenomeni legati agli effetti cromatici nasceva da un'intensa osservazione della natura e non, come spesso è stato affermato, dalla conoscenza delle teorie coloristiche del diciannovesimo secolo" afferma Karin Sagner-Düchting [3].

Bulevard des Capucines [N. Cat.293]

Oltre Argenteuil, Monet, dipinse la Normandia e Le Havre, tra cui un dipinto di Le Havre farà molto parlare, Impressione, sole nascente [N. Cat.263]. Alla fine del 1873 dallo studio di Nadar, al secondo piano di un'immobile situato tra rue Daunou e i grandi bulevard, Monet realizza delle vedute dall'alto, Bulevard des Capucines [N. Cat.293] è fra questi dipinti.

Non è casuale la presenza di Monet negli studi di Nadar, in quanto è la che avrà luogo nella primavera del 1874 la prima mostra del gruppo, del quale fa parte Renoir, Pissarro e Sisley e i loro amici. Fino da 1867 circolava l'idea di fare una mostra indipendente dal Salon insieme a Bazille e agli altri compagni. Lo scacco di Monet nel 1870, da parte del Salon, fu particolarmente cocente e ingiusto, e dopo la guerra rinunciò a tentare la fortuna attraverso il Salon, anche Pissarro e Sisley, segno di un cambiamento, non si presentarono più al Salon. Renoir persiste sulla strada tradizionale e andò incontro a due insuccessi totali. Il Salon dei Rifiutati concesso nel 1873 non appare ai superstiti del gruppo una soluzione valida. D'altra parte, prima ancora dell'apertura del Salon ufficiale, una lettera di Monet a Pissarro dimostra che le trattative per una mostra stavano giungendo a termine. Ci vorranno comunque ancora molte sedute per vedere redatto il primo progetto di statuto, con l'annotazione a matita "Monet, Porte St-Denis (Argenteuil) ".

Emile Zola aveva detto nel 1871 dopo l'armistizio "Vedo un rinnovamento. Noi siamo gli uomini di domani; sta per arrivare il nostro momento". Per riportare le intenzioni di tutti, in un testo unico, ci volle molto più tempo di quello previsto da Monet, anche il reclutamento degl'artisti partecipanti alla mostra divenne arduo.


Note

  1. Monet negli anni della guerra Franco-Prussiana si reco a Londra e qui conobbe la pittura di Turner e Constable. Pissarro ricordò: "…visitavamo anche i musei. Ci colpirono soprattutto i pittori di paesaggio che erano così vicini ai nostri studi en plein air sui fuggevoli effetti dell'atmosfera".
  2. Danil Wildenstein: Monet o il trionfo dell'impressionismo, Casa Editrice Taschen, 2000, pag.96
  3. Karin Sagner-Düchting: Monet, Casa Editrice Taschen, 1994, pag. 72