Giapponese/Posposizioni: differenze tra le versioni

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Possiamo definire le posposizioni come il "cemento" che unisce le varie parti di una frase giapponese.
Possiamo definire le posposizioni come il "cemento" che unisce le varie parti di una frase giapponese.
Ciascuna posposizione è rappresentata da uno o due segni in ''hiragana'' che posti alla fine di un termine ne specificano la funzione nel discorso.
Ciascuna posposizione è rappresentata da uno o due segni in ''hiragana'' che posti alla fine di un termine ne specificano la funzione nel discorso.

Questo capitolo si occuperà delle quattro posposizioni principali は (leggi ''wa'' non ''ha''), も (''mo''), が (''ga'') e を (leggi ''o'' non ''wo'').

== La posposizione は ==
Indica l'argomento della frase, cioè la cosa di cui si sta parlando. Letteralmente si traduce con "quanto a".

私は学生 (''Watashi wa gakusei''), ''Quanto a me, sono uno studente''/'''Io sono uno studente'''

Va però precisato che la posposizione "wa" non ha sempre valore di soggetto all'interno di una frase. Il concetto di argomento è assai generico in giapponese, come si può evincere da questi esempi:

今日は試験だ (''Kyo wa shiken da''), ''Quanto a oggi, è esame''/'''Oggi c'è l'esame''' (qui ''wa'' viene usato per parlare di quello che succede oggi, che rappresenta l'argomento, introducendo un complemento di tempo).

== La posposizione が ==
Indica il soggetto della frase. Ha un significato più preciso del "wa", in quanto definisce, ''identifica'' correttamente il termine che regge (per questo è anche chiamata posposizione identificatrice). Per poter comprendere meglio il significato di questa posposizione osserviamo questo mini-dialogo:

誰が先生?(''Dare ga sensei datta?''), ''Chi era l'insegnante?''
田中さんが先生だった (''Tanaka-san ga sensei datta''), ''L'insegnante era il signor Tanaka'' (nota: -san è un appellativo cortese che viene utilizzato per riferirsi a chi non vi tiene in confidenza)

Ricordiamo che '''NON''' si può assolutamente scrivere ''Dare wa'', perchè ''Dare'' è un pronome indefinito, dunque non indica un argomento preciso.

A una domanda con ''ga'' si può rispondere anche usando ''wa'', solo che il significato è diverso: rispondendo con il ''ga'' significa che è sicuro chi fosse la persona di cui si chiede, rispondendo con il ''wa'', invece, si introduce una possibile risposta.

La domanda di sopra può essere anche riformulata così:
先生は誰?(''Sensei wa dare?'') ''Quanto all'insegnante, chi è?''/'''Chi è un insegnante?'''

Come avete potuto vedere dalla traduzione adattata, in questo caso non si cerca qualcuno che è insegnante ma si vuole sapere che cosa vuol dire essere insegnante, si vuole parlare del fatto di esserlo.

Quando soggetto e argomento coincidono, ''wa'' e ''ga'' sono interscambiabili. Tuttavia, usando il ''wa'' si parla genericamente del soggetto, mentre con ''ga'' si indica che è proprio il soggetto a possedere le caratteristiche espresse.










Versione delle 14:07, 7 ott 2009

Indice del libro


Possiamo definire le posposizioni come il "cemento" che unisce le varie parti di una frase giapponese. Ciascuna posposizione è rappresentata da uno o due segni in hiragana che posti alla fine di un termine ne specificano la funzione nel discorso.

Questo capitolo si occuperà delle quattro posposizioni principali は (leggi wa non ha), も (mo), が (ga) e を (leggi o non wo).

La posposizione は

Indica l'argomento della frase, cioè la cosa di cui si sta parlando. Letteralmente si traduce con "quanto a".

私は学生 (Watashi wa gakusei), Quanto a me, sono uno studente/Io sono uno studente

Va però precisato che la posposizione "wa" non ha sempre valore di soggetto all'interno di una frase. Il concetto di argomento è assai generico in giapponese, come si può evincere da questi esempi:

今日は試験だ (Kyo wa shiken da), Quanto a oggi, è esame/Oggi c'è l'esame (qui wa viene usato per parlare di quello che succede oggi, che rappresenta l'argomento, introducendo un complemento di tempo).

La posposizione が

Indica il soggetto della frase. Ha un significato più preciso del "wa", in quanto definisce, identifica correttamente il termine che regge (per questo è anche chiamata posposizione identificatrice). Per poter comprendere meglio il significato di questa posposizione osserviamo questo mini-dialogo:

誰が先生?(Dare ga sensei datta?), Chi era l'insegnante? 田中さんが先生だった (Tanaka-san ga sensei datta), L'insegnante era il signor Tanaka (nota: -san è un appellativo cortese che viene utilizzato per riferirsi a chi non vi tiene in confidenza)

Ricordiamo che NON si può assolutamente scrivere Dare wa, perchè Dare è un pronome indefinito, dunque non indica un argomento preciso.

A una domanda con ga si può rispondere anche usando wa, solo che il significato è diverso: rispondendo con il ga significa che è sicuro chi fosse la persona di cui si chiede, rispondendo con il wa, invece, si introduce una possibile risposta.

La domanda di sopra può essere anche riformulata così: 先生は誰?(Sensei wa dare?) Quanto all'insegnante, chi è?/Chi è un insegnante?

Come avete potuto vedere dalla traduzione adattata, in questo caso non si cerca qualcuno che è insegnante ma si vuole sapere che cosa vuol dire essere insegnante, si vuole parlare del fatto di esserlo.

Quando soggetto e argomento coincidono, wa e ga sono interscambiabili. Tuttavia, usando il wa si parla genericamente del soggetto, mentre con ga si indica che è proprio il soggetto a possedere le caratteristiche espresse.