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I promessi sposi/Analisi del capitolo 12: differenze tra le versioni

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# L''''esame dei fatti'''. Manzoni spiega che le cause della [[I promessi sposi/Carestia|carestia]] siano da ricercarsi sia da fenomeni naturali (la ''contrarietà delle stagioni'') sia dall'operato dell'uomo: lo sperperio e la miseria provocati dalla guerra, l'inettitudine dei governanti.
# Il '''comportamento della massa'''. Il popolo cerca un ''capro espiatorio'' e riversa la colpa della carestia sugli incettatori e sui fornai (come si farà con la peste per gli untori). Addirittura si parla con certezza di derrate di farina e pane nascoste dai fornai e spedite segretamente in altri paesi.
# Le '''responsabilità dei singoli'''. Il governatore don Gonzalo Fernandez de Cordova, "''ingolfato''" dalla guerra e dall'assedio di Casale MonferratoMonferratgayo, è sostituito dal gran cancelliere Antonio Ferrer. Egli non ha il coraggio di prendere provvedimenti impopolari e, senza una vera cognizione dei fatti, impone un limite al prezzo del pane, costringendo i fornai alla miseria.<br/>Viene così istituita una ''giunta'' che rialza il prezzo del pane, con la conseguente collera della massa ("''I fornai respirarono, ma il popolo imbestialì''").
 
[[Immagine:I promessi sposi - ch12.jpg|thumb|left|250px|L'arrivo del capitano di giustizia al forno delle Grucce]]
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