Esperanto/Pronomi personali ed aggettivi possessivi: differenze tra le versioni

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I pronomi sono una parte del discorso che ha lo scopo di stare '''al posto del nome'''. Una categoria molto importante di pronomi è quella dei pronomi personali, e dai quali si ricavano anche gli aggettivi e pronomi possessivi, come vedremo in questa lezione.
I pronomi sono una parte del discorso che ha lo scopo di stare '''al posto del nome'''. Una categoria molto importante di pronomi è quella dei pronomi personali, dai quali in esperanto si ricavano anche gli aggettivi e pronomi possessivi, come vedremo in questa lezione.


==I pronomi personali soggetto==
==I pronomi personali soggetto==

Versione delle 19:13, 6 mar 2010

Indice del libro

I pronomi sono una parte del discorso che ha lo scopo di stare al posto del nome. Una categoria molto importante di pronomi è quella dei pronomi personali, dai quali in esperanto si ricavano anche gli aggettivi e pronomi possessivi, come vedremo in questa lezione.

I pronomi personali soggetto

Come anticipato, dai pronomi personali soggetto si possono ricavare i pronomi personali oggetto, i pronomi ed aggettivi possessivi. Ecco elencati quindi i pronomi personali soggetto in esperanto:

mi io
vi, ci tu (vedere la spiegazione apposita)
li egli/lui
ŝi ella/lei
ĝi esso/a, pronome riferito a cosa asessuata; può indicare una sessuata se il suo sesso è ignoto e/o nascosto
ni noi
vi voi
ili loro (maschile, femminile e neutro)

Inoltre ci sono (spiegazioni sotto la tabella):

si si (pronome riflessivo alla terza persona)
oni pronome indefinito

Si è il pronome riflessivo della terza persona (singolare e plurale). Non è mai soggetto, ma da esso si ricavano pronomi/aggettivi possessivi, pronomi oggetto per cui per adesso lo trascuriamo.

Oni si usa quando il soggetto è indefinito, o è generale:

  • Oni diras ... = Si dice ... / Qualcuno dice ...

Differenza tra "ci" e "vi". Forma di cortesia

Come si vede, "tu" si può tradurre in due modi diversi: "ci" e "vi". Gli esperantisti in genere usano soltanto vi, per dire entrambi gli italiani tu e voi, sul modello inglese. Nonostante questa doppia forma, il vi è prevalso principalmente per volontà di Zamenhof, creatore dell'esperanto, che usò il ci molto raramente nei suoi scritti. Il motivo dell'uso pressocché esclusivo di vi è profondo, ed è da ricercarsi nella volontà di diminuire le distanze tra le persone con una lingua in cui si desse del tu a tutti. La forma di cortesia si distingue da quella informale semplicemente per l'utilizzo di appellativi come sinjoro, doktoro e simili.
Bisogna però conoscere anche il ci, perché lo si può incontrare in opposizione alle forme di cortesia, in opere letterarie, per esigenze di traduzione o per indicare grande intimità o confidenza tra due persone (in espressioni come "Ti amo", si può preferire "Mi amas cin" a "Mi amas vin", ma è una scelta personale e poco diffusa).
Similmente, quanto detto vale per i pronomi oggetto e possessivi derivati da ci e vi.

Pronomi soggetto: esempi

  • Mi estas Antonio. Mi estas italo. = Io sono Antonio. Io sono (un) italiano.
  • Vi estas Carlos. Vi estas hispano. = Tu sei Carlos. Tu sei spagnolo.
  • Ci estas amiko tre kara. = Tu sei un amico carissimo.
  • Li estas John. Li estas anglo. = Lui è John. Lui è inglese.
  • Ĝi estas "La vivo estas bela", ĝi estas bela filmo! = (Esso) È la "La vita è bella", è un bel film!
  • La rabisto estas nekonata, ĝi estis tre rapida! = Il ladro è ignoto, lui/lei è stato rapidissimo/a!
  • Ŝi estas Sylvie. Ŝi estas francino. = Lei è Sylvie. Lei è francese.
  • Ni estas Antonio kaj Maria. Ni estas italoj. = Noi siamo Antonio e Maria. Noi siamo italiani.
  • Vi estas Albert kaj Sylvie. Vi estas francoj. = Voi siete Albert e Sylvie. Voi siete francesi.
  • Ili estas John kaj Jane. Ili estas angloj. = Loro sono John e Jane. Loro sono inglesi.
  • Oni scias, la mondo estas globo. = Si sa (è risaputo), il mondo è un globo.

I pronomi personali oggetto

I pronomi oggetto non sono altro che l'accusativo dei pronomi soggetto. Siccome in esperanto l'accusativo si forma aggiungendo la desinenza "-n", i pronomi non possono fare eccezione (ovviamente...).

min me (quando complemento oggetto, traduce anche la forma atona italiana: mi)
vin (cin) te (ti)
lin lui (lo)
ŝin lei (la)
ĝin esso, (lo-la) riferito a cosa asessuata (o il cui sesso è ignoto/nascosto)
nin noi (ci)
vin voi (vi)
ilin loro (li)

Inoltre:

sin sé stesso/i (si), è il pronome riflessivo della terza persona (singolare e plurale)

Sin significa sé stesso/sé stessi: "Marko lavas sin" = "Marco si lava (lava sé stesso)". Non compare mai come soggetto.

Pronomi oggetto e forma riflessiva: esempi

Come ci si aspetta, questi pronomi sono usati quando il pronome personale è complemento oggetto:

  • Mi ne komprenas lin = Non lo capisco.
  • Ĝi estas ndujo, kalabria salaĵo, gustumu ĝin. = È nduja, un salume calabrese, assaggialo.
  • La geviroj amas sin. = Gli esseri umani si amano (loro stessi).

La forma riflessiva si forma come in italiano, coi pronomi oggetto:

  • Mi rigardas min en la spegulo. = Io mi guardo allo specchio. = Io guardo me allo specchio.
  • Ci rigardas cin en la spegulo. = Tu ti guardi allo specchio.
  • Li rigardas sin en la spegulo. = Egli si guarda allo specchio.
  • Ŝi rigardas sin en la spegulo. = Ella si guarda allo specchio.
  • Ĝi rigardas sin en la spegulo. = Egli/Ella/Esso si guarda allo specchio (sesso sconosciuto o nascosto).
  • Ni rigardas nin en la spegulo. = Noi ci guardiamo allo specchio.
  • Vi rigardas vin en la spegulo. = Tu/Voi ti/vi guardi/guardate allo specchio.
  • Ili rigardas sin en la spegulo. = Loro si guardano allo specchio.
  • Ŝi povas vidi lin, ŝin kaj sin en la spegulo. = Ella può vedere lui, lei e sé stessa allo specchio.
  • Marko povas vidi ŝin, lin kaj sin en la spegulo. = Marco può vedere lei, lui e sé stesso allo specchio.

Confronta le frasi alla terza persona con le seguenti (dove non viene usato sin):

  • Li rigardas lin en la spegulo. = Egli lo guarda allo specchio (guarda un altro uomo).
  • Ŝi rigardas ŝin en la spegulo. = Ella la guarda allo specchio (guarda un'altra donna).
  • Ĝi rigardas ĝin en la spegulo. = Egli/Ella/Esso/a lo/a guarda allo specchio (guarda qualcun altro o qualcos'altro).
  • Ili rigardas ilin en la spegulo. = Loro li guardano allo specchio (osservano altre cose/persone, non se stessi/e).

Aggettivi possessivi

Non stupirà a questo punto il fatto che per ottenere gli aggettivi possessivi, basta aggiungere la desinenza degli aggettivi appunto, ovvero "-a":

mia mio/mia
via, cia tuo/tua
lia suo/sua (di lui)
ŝia suo/sua (di lei)
ĝia suo (di cosa asessuata, o il cui sesso è ignoto/nascosto)
nia nostro/nostra
via vostro/vostra
ilia loro

Inoltre:

sia significa il proprio/i propri (della terza persona, singolare e plurale).

Gli aggettivi possessivi non hanno bisogno dell'articolo:

  • Mia domo = La mia casa

Per il resto vale quanto detto per gli aggettivi in generale.

Agettivi possessivi: esempi

  • Italio estas mia lando. = L'Italia è il mio Paese
  • Hispanio estas via lando. = La Spagna è il tuo/vostro Paese
  • Mi estas cia frato. = Io sono tuo fratello.
  • Anglio estas lia lando. = L'Inghilterra è il suo Paese.
  • Francio estas ŝia lando. = La Francia è il suo Paese.
  • Finlando estas moderna, sed ĝia naturo estas mirinda. = La Finlandia è moderna, ma la sua natura è meravigliosa.
  • Italio estas nia lando. = L'Italia è il nostro Paese.
  • Francio estas via lando. = La Francia è il vostro Paese.
  • Anglio estas ilia lando. = L'Inghilterra è il loro Paese.

Differenza tra "sia" e gli altri pronomi per la terza persona

Si noti che se la cosa posseduta appartiene al soggetto stesso che è in terza persona (singolare o plurale), si deve usare "sia" ( = proprio/a, dal pronome riflessivo "si").

  • Ŝi vidis sian amikinon. = Lei vide l’amica sua (propria).
  • Ŝi vidis ŝian amikinon. = Lei vide l’amica sua (di un’altra donna)
  • Li vizitis lian filon. = Lui visitò il suo (di un altro uomo) figlio.
  • Li vizitis sian filon. = Lui visitò il suo (proprio) figlio.
  • Ili volus siajn ludilojn. = Essi vorrebbero i propri giocattoli.
  • Ili volus iliajn ludilojn. = Essi vorrebbero i loro (di altri) giocattoli.

Pronomi possessivi

I pronomi possessivi sono identici agli aggettivi possessivi, cambia solo la loro funzione nella frase. La differenza è che essi sottintendono un nome evitando di ripeterlo, come ogni pronome che si rispetti, e quindi sono da soli (non seguono o precedono un sostantivo). Senza far scandalizzare (speriamo) i grammatici, diciamo che, volendo, chi non riesce a vedere la distinzione tra pronomi ed aggettivi possessivi, può anche ignorare questa parte e fermarsi agli aggettivi possessivi. Si noti solo che essi, al contrario degli aggettivi possessivi, possono avere l'articolo, anche se non è obbligatorio:

  • Mi vidis mian amikon kaj (la) lian = Ho visto il mio amico ed il suo (amico).

In questo caso la parola non ripetuta è "amico", posta tra parentesi.

  • La sandviĉo estas (la) mia! = Il panino è (il) mio (panino)!

Esercizi

Servendovi della traduzione scrivete la desinenza giusta.

1. Io ho una bicicletta rossa. La mia bicicletta è rossa.
Mi havas ruĝ-

bicikl-

. Mi-

bicikl-

estas ruĝ-

.
2. Lei ha una bicicletta verde. La sua bicicletta è verde.
Ŝi havas verd-

bicikl-

. Ŝi-

bicikl-

estas verd-

.
3. Egli ha una bicicletta blu. La sua bicicletta è blu.
Li havas blu-

bicikl-

. Li-

bicikl-

estas blu-

.
4. Loro guardano me e la mia bicicletta.
Ili rigardas mi-

kaj mi-

bicikl-

.
5. Io guardo loro e le loro biciclette
Mi rigardas ili-

kaj ili-

bicikl-

.
6. Le nostre biciclette sono belle
Ni-

bicikl-

estas bel-

.