Piemontese/Participio: differenze tra le versioni
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*L'unico fondamentale uso che il participio possiede in piemontese è che forma i tempi composti con gli ausiliari essere e avere. |
*L'unico fondamentale uso che il participio possiede in piemontese è che forma i tempi composti con gli ausiliari essere e avere. |
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*In piemontese il participio presente non esiste più. Si formava con l'aggiunta di -ant, -ent e -ient, ma si è estinto naturalmente. Ne sono rimaste tracce in molti sostantivi e aggettivi (''cantant, telescrivent, potent''). |
*In piemontese il participio presente non esiste più. Si formava con l'aggiunta di -ant, -ent e -ient, ma si è estinto naturalmente. Ne sono rimaste tracce in molti sostantivi e aggettivi (''cantant, telescrivent, potent''). |
Versione delle 22:04, 4 giu 2011
- L'unico fondamentale uso che il participio possiede in piemontese è che forma i tempi composti con gli ausiliari essere e avere.
- In piemontese il participio presente non esiste più. Si formava con l'aggiunta di -ant, -ent e -ient, ma si è estinto naturalmente. Ne sono rimaste tracce in molti sostantivi e aggettivi (cantant, telescrivent, potent).
- Il participio ("passato" non serve specificarlo) si forma con l'aggiunta di -à, -ù, -ì per le tre coniugazioni.
- Il participio della prima coniugazione non si declina, gli altri due sì, in conformità alla regola di declinazione degli aggettivi.