Apple/Disastri commerciali: differenze tra le versioni

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== Macintosh Portable ==
== Macintosh Portable ==
I
Il Macintosh Portable era il primo tentativo di realizzare un Macintosh portatile.
Presentato nel 1989 ricevette molte critiche positive da parte della stampa anche se le vendite furono in realtà molto scarse. Apple quando lo progetto non badò a spese pur di ottenere un computer con un'elevata autonomia. Utilizzò un LCD in bianco e nero non retroilluminato a basso consumo, delle SRAM a basso consumo molto costose e il 68HC000 a 16 MHz, una versione a basso consumo del 68000. Il case era formato da plastica bianca, l'LCD era integrato nel coperchio che si richiudeva sulla tastiera quando il computer non era in uso. Includeva un Floppy Disk da 1.44 MByte e poteva utilizzare un hard disk a basso consumo prodotto da Connon.


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Versione delle 15:21, 3 ago 2011

Questo capitolo potrebbe essere sottotitolato con un po' di ironia: Non tutte le mele escono con il buco.

Apple è sempre stata una società che ha investito ingenti risorse in ricerca e sviluppo. Questa profusione di risorse ha portato ad ottenere gradi successi come il Macintosh e l'iPod ma ha portato anche a disastri di epica portata come il Pippin o lo sfortunato Newton. Questa sezione analizzerà i maggiori disastri prodotti da Apple cercando anche di individuarne le motivazioni.

Apple III

lasciarlo andare. L'impatto con il tavolo avrebbe prodotto il reset di alcuni componenti della scheda madre che tendevano a bloccarsi.

Una versione migliorata, l'Apple III Plus, venne presentata il Dicembre 1983 al costo di 2995 dollari. Il III Plus risolveva i problemi hardware e portava la memoria interna a 256Kbyte oltre a utilizzare una tastiera simile a quella dell'Apple IIe. Nemmeno questa versione ebbe successo e quindi Apple ritirò il computer dal mercato nel 1985.

Apple Lisa

Cnovazioni e buona parte dell'interfaccia grafica fu utilizzata dal Macintosh e quindi almeno una parte del denaro investito fu recuperato.

Macintosh Portable

I

Apple spese molte energie per ottenere un'elevata autonomia infatti il Portable arrivava a 10 ore di autonomia, ma non spese molti sforzi nel tentativo di ridurre il peso e la dimensione del computer. Utilizzò una versione modificata della scheda madre del Macintosh SE, i tasti erano quelli di una normale tastiera, incluse una trackball e soprattutto utilizzo delle batterie al piombo, batterie che fornivano molta potenza che erano anche molto pesanti. Il Portable pesava 7.2 kilogrammi, un peso giudicato eccessivo dalla maggior parte degli utenti potenziali e era anche molto costoso.

Nel febbraio 1991, Apple aggiunse la retroilluminazione allo schermo, e sostituì le costose SRAM con delle più economiche pseudo-SRAM per poter ridurre il prezzo del Portable. Visto lo scarso successo del modello, lo ritirò dal mercato nell'Ottobre dello stesso anno.

Nonostante le deludenti vendite Apple si rendeva conto che il settore dei portatili era un segmento di mercato in ampia crescita e quindi voleva inserirsi. Decise che invece di privilegiare la durata della batteria era meglio privilegiare le dimensioni e il peso del computer. Passo tutti gli schemi alla Sony e le pose l'obiettivo di miniaturizzare il portatile. Sony ridisegno la scheda madre, la tastiera e il case del computer. Dal suo lavoro nacque il PowerBook 100 uno dei portatili di maggior successo Apple. Il Macintosh Portable (e il PowerBook 100) utilizzavano il Macintosh System 6.0.5 e supportano al massimo il System 7.5.5.

Progetto Star Trek

Star Trek era il nome in codice di un progetto che Apple sviluppò tra il 1992 e il 1993. Ispirato nel nome alla famosa serie televisiva, era una versione del sistema operativo Macintosh in grado di essere utilizzato sulle macchine Intel-compatibili (durante quegli anni il Mac OS funzionava su macchine basate sui processori Motorola della serie 68000). Lo slogan era: "Per andare là dove nessun Mac è mai giunto prima."

Gli sviluppatori erano riusciti ad avviare un PC 486 con una versione modificata del System 7 e la rappresentazione grafica era indistinguibile da quella di un Macintosh classico. Il progetto venne cancellato a meta del 1993, non a causa di incompatibilità hardware o software ma per una scelta strategica e per carenze del personale.

Alcuni anni dopo l'abbandono del progetto Star Trek si diffuse la voce di un presunto progetto Marklar volto al porting del Mac OS X su X86. Per anni Apple ha smentito le voci ma, il 6 giugno 2005 ha confermato l'esistenza del progetto e ha dichiarato l'abbandono dei processori PowerPC in favore dei processori X86 nel giro di due anni. In realtà l'abbandono è stato molto più rapido essendo uscite le prime macchine basate su X86 appena sei mesi dopo la presentazione del progetto.

PowerCD

[[Immagine:Apple PowerCD.jpg|right|200px]CSI il lettore era in grado di funzionare in modo indipendente, infatti era dotato anche di un telecomando. Riconosceva i CD-ROM nello standard ISO 9660, i PhotoCD, i CD audio e i loro derivati. Era dotato di uscite audio per comandare uno stereo, aveva una uscita per le cuffie e poteva essere collegato alla televisione per mostrare i PhotoCD. La meccanica era in grado di leggere i CD alla velocità di 1X. La velocità di trasferimento verso il computer era di 2.1 MByte/s. Come prodotto per il grande pubblico il PowerCD non ebbe successo, il problema principale di questo lettore era che non era né leggero né piccolo. Infatti le sue dimensioni e il suo peso ne scoraggiavano l'utilizzo fuori casa e tutta l'elettronica integrata incideva sui consumi infatti le batterie non erano in grado di fornire un'autonomia comparabile con i prodotti della concorrenza. Anche come lettore da computer non ebbe molto successo, era squifoso con nessun rispetto agli standard dell'epoca e tutte le funzioni aggiuntive incidevano sul costo infatti non era particolarmente economico. Visto lo scarso successo Apple decise nel giro di pochi mesi di cessare la produzione.

Newton

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eWorld

All'inizio degli anni novanta i servizi di informazione on-line stavano diventando rapidamente popolari e Apple decise di valutare la po Purtroppo per Apple quandvare eWorld i servizi on-line proprietari erano al tramonto dato che l'arrivo di internet staa rendendo tutti questi servizi gratuiti e non legati al singolo fornitore. Il servizio costava $8.95 al mese e includeva due ore gratis di navigazione notturna o nel finesettimana. Ogni ora seguente costava $4.95 nell'orario non di punta e $7.95 nell'orario di puna (6 am - 6 pm). Apple inizialmente decise di tenere delle tariffe elevate per contenere il numero i abbonati ma quando si capì che il servizio non decollava comunque la società non modificò i prezi. Dopo un anno il servizio contava 90.000 abbonati. Nel 1995 venne fornito un limitato serviziointernet e a settembre 1995 il servizio contava 115.000 abbonati, pochi se comparati a AmericaOnline che ne aveva 3.5 milioni. La versione Windows di eWorld non ven mai rilasciata. Il servizio era disponibile solo per Macintosh e l'unico pda utilizzabile per le e-mail era il Newton. Il CEO Michael Spindler ("The Diesel") decise che il marketing perl'Online Services Group non era necessario e anche il software necessario per collegarsi che veni regalato con i nuovi macintosh era messo in un punto poco visibile del sistema operativo. L mancanza di pubblicità del servizio rese eWorld poco popolare, molti utenti Macintosh non conosevano il servizio oppure lo conoscevano ma in modo sommario e superficiale e quindi non riuscivano a apprezzarne il valore. Il 31 marzo 1996 alle 12:01 Apple sospese il servizio. I manager della società decisero che l'insuccesso del progetto era dovuto al mercato che oramai a dominato da America Online e dalla sempre maggiore invadenza dei servizi gratuiti nati su Intrnet. Il progetto venne eliminato anche perché in quel periodo Apple cercava in tutti i modi di rdurre i costi dato che si trovava in crisi. Dopo una perdita di 68 milioni di dollari dell'ulimo quadrimestre del 1995 il consiglio di amministrazione di Apple chiede le dimissioni del CEO. Nel Gennaio del 1996 Michael Spindler si dimette e viene sostituito dal ex CEO di National Semicnductor Gil Amelio. Molti progetti e prodotti vengono cancellati pur di permettere all'azieda di tornare a

Copland

l Copland Project è un progetto promosso da Apple Computer per sviluppare una nuova versione del sistema operativo Mac OS. Nasce nel 1994 e viene abbandonato nell'Agosto del 1996.

Dopo il System 7.5 Apple si rende conto che deve realizzare una nuova versione del sistema operativo in grado di competere efficacemente con Windows e che la nuova versione dovrà apportare cambiamenti radicali al Mac OS. Il progetto incontrerà molti problemi.

Organizzazione del sistema operativo

Facciamo un passo in dietro. Dopo il System 6 Apple decise che la manutenzione e l'aggiornamento del sistema operativo stava diventando sempre più problematico, era giunta l'ora di voltare pagina. Dato che sviluppare una versione innovativa del System avrebbe sicuramente richiesto molto tempo decise di creare due progetti, il progetto Blue e il progetto Pink (i progetti prendevano il nome dal colore dei fogli dove gli ingegneri scrivevano le specifiche da implementare). Nel progetto Blue finivano le innovazioni che potevano essere integrate nel System in modo rapido e questo progetto genererà il System 7. Nel progetto Pink finivano le modifiche più radicali che invece avrebbero portato al nuovo sistema operativo. Successivamente Apple siglò un'alleanza con IBM e Motorola. Questa alleanza comprendeva anche il progetto Pink che venne ceduto alla società Taligent nata per sviluppare il nuovo sistema operativo utilizzato dall'alleanza. Quando il progetto Taligent fallì Apple varò il progetto Copland. Questo progetto mirava a realizzare un sistema operativo innovativo ed a utilizzare l'emulazione per garantire agli utenti la compatibilità con le applicazioni sviluppate per il vecchio Mac OS. Il nuovo sistema operativo doveva essere basato sulla programmazione orientata agli oggetti e su una serie di nuove tecnologie. Nonostante Apple abbia presentato alcune pubbliche dimostrazioni del progetto in realtà Copland procedeva molto lentamente dato che il team di sviluppo si trovava ad affrontare costantemente una moltitudine di problemi che richiedevano molto tempo per essere risolti. I manager si resero conto che lo sviluppo del sistema operativo internamente all'Apple avrebbe richiesto troppo tempo e dopo i disastrosi risultati fiscali trimestrali del 1996 decisero di cancellare il progetto Copland.

Abbandonata l'idea di sviluppare il sistema operativo internamente, Apple varò una nuova strategia e decise di comprare un sistema operativo già esistente e di adattarlo. Apple aveva due possibilità. La prima era acquisire la NeXT, azienda fondata da Steve Jobs, uno dei fondatori dell'Apple che in seguito era stato estromesso dalla guida della società dal CEO John Sculley. La seconda alternativa era l'acquisto della Be Incorporated, società fondata da Jean-Louis Gassée un ex dipendente Apple che allora era in crisi finanziaria. Inizialmente Apple contattò Be ma quando Gassée iniziò a tirare su con il prezzo i manager Apple si ritirarono dalla trattativa. Il CEO dell'Apple Gil Amelio riteneva che l'azienda non avesse bisogno solo di una società con la tecnologia adeguata ma che servissero anche gli uomini giusti e riteneva Jobs un uomo necessario. Apple firmò con NeXT nel dicembre del 1996 per 427 milioni di dollari. Questo affare segnò il ritorno di Jobs nell'Apple.

Il team di sviluppo NeXT inizio a lavorare sul progetto "Rhapsody" che porterà allo sviluppo del Mac OS X. Il 27 luglio 1997 Amelio rassegnò le dimissioni e Jobs divenne CEO a interim. Jobs attuò una cura drastica per far tornare l'azienda a produrre profitti. Abbandonò la strategia delle licenze riacquistandole dai produttori di cloni Macintosh, cancello tutti i progetti non redditizi come, HyperCard, QuickDraw 3D e il famoso Newton MessagePad.

Pippin

Pippin è una tecnologia per consolle sviluppata da Apple durante la meta degli anni novanta. Era costruita intorno a un processore PowerPC 603e a 66 MHz PowerPC e a una versione modificata del Mac OS. L'obbiettivo era quello di creare un computer predisposto per i giochi, e dotato di potenzialità da network computer. Era dotato di un CD-ROM 4X e di una scheda video in grado di generare il segnale televisivo in modo da essere collegata direttamente alla televisione.

Apple non intendeva costruire la consolle, intendeva piuttosto cedere in licenza la realizzazione dell'hardware come intendeva fare anche la compagnia 3DO. L'unico licenziatario della tecnologia Pippin fu la Bandai. Quando la Bandai Pippin venne resa disponibile, (1995 per il giappone, 1996 per gli Stati Uniti) il mercato era già dominato dalle consolle Nintendo 64, Sony PlayStation, e Sega Saturn, macchine espressamente progettate per i giochi e quindi più performanti di una macchina come la Pippin che essendo derivata da un computer aveva delle limitazioni intrinseche. Oltretutto quando fu presentata il software a disposizione era poco, in fatti il principale produttore di software era la Bandai non le grandi case di videogiochi che snobbarono la macchina. Per finire era una macchina costosa, costava poco se rapportata a un Macintosh ma rispetto a una consolle qualsiasi era molto costosa e all'utente medio non offriva niente che un'altra consolle non potesse offrire.

La consolle Pippin fu anche molto sfortunata perché si trovò a combattere con la prima generazione di consolle esplicitamente pensate per la grafica tridimensionale e la sua scheda grafica non era in grado di competere con i chip custom sviluppati dalla Sony, Sega o Nintendo. Venne abbandonata dopo poco tempo dalla Bandai dato lo scarso interesse del pubblico.

Apple Set Top Box

L'Apple Set Top Box era un progetto dell'Apple Computer riguardante un terminale interattivo per la televisione digitale via cavo. Il progetto venne avviato nel 1995 e si basava su la scheda madre di un PowerBook della serie 500. Il ricevitore era in grado di decodificare filmati QuickTime e tramite una scheda integrata poteva decodificare filmati mpeg2 in tempo reale. Era dotato di un Hard disk per immagazzinare il sistema operativo e i programmi oltre ovviamente alle preferenze dell'utente. Era fornito anche di una porta seriale proprietaria in grado di trasmettere informazioni a 40 Mbit/s. L'idea che stava alla base del Set Top Box era quella di fornire all'utente la possibilità di interagire con il terminale per ricevere informazioni e per effettuare delle scelte utilizzando il telecomando. Queste scelte sarebbero state trasmesse alla centrale di trasmissione in modo da tornire una interazione tra utente e televisione. Il progetto è molto simile a quello della moderna televisione digitale terrestre solo che nella televisione digitale terrestre il segnale viaggia via onde radio mentre il Set Top Box era progettato per ricevere via cavo il segnale digitale. Il progetto distribuì anche 1000 Set Top Box per effettuare una fase di test in modo da affinare l'apparecchio. Il progetto venne abbandonato del 1996 per problemi finanziari di Apple e anche perché la messa in opera dell'infrastruttura necessaria al Set Top Box avrebbe avuto costi proibitivi.

PowerBook 5300

Il PowerBook 5300 è probabilmente il peggior portatile prodotto da Apple. Aveva seri problemi di alimentazione dato che era dotato di batterie agli ioni di litio, una tecnologia nuova che prometteva maggior durata ma che, se non adeguatamente utilizzata, poteva produrre degli incendi. Alcuni PowerBook 5300, durante dei test presero fuoco e l'Apple fu costretta a ritirare l'intera serie ed a sostituire le batterie con delle batterie all'idruro di nickel, una tecnologia meno efficiente sotto il profilo energetico ma molto più sicura. Il PowerBook 5300 aveva altri problemi legati alla scheda madre, Apple fu costretta a ritirare dal commercio il portatile e sostituire le schede madri difettose. I vari problemi del 5300 costarono all'Apple complessivamente 500 milioni di dollari e aggravarono la situazione finanziaria della società, che allora non era florida.