Organizzare un matrimonio: differenze tra le versioni

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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*''Guida al matrimonio'', edizioni Altroconsumo.
*''Guida al matrimonio'', edizioni Altroconsumo.
*Camille Dattée, ''Guida al matrimonio'', collana Pink generation, Morellini, 2008, ISBN 978-8889550670

Versione delle 00:11, 12 set 2011

Questo breve manuale illustra come organizzare un matrimonio ottimizzando le spese. Le usanze matrimoniali e i relativi costi possono variare considerevolmente a seconda del luogo oltre che, naturalmente, dei gusti personali. Qui si è preso come riferimento un matrimonio tradizionale (religioso) dato che risulta quello più diffuso in Italia al momento in cui si scrive, ma molti dei suggerimenti esposti possono essere utilizzati anche per altri tipi di cerimonie.

Introduzione

Secondo una ricerca, per un matrimonio "all'italiana", tutto compreso, si spendono in media 25mila Euro. È quanto sostenuto da una ricerca di Irisme Consulting, citata dal quotidiano cattolico "Avvenire" nel marzo 2004[1], che rileva come ad una cerimonia generalmente sobria si accompagni sempre più spesso un festeggiamento pieno di stravaganze e sprechi. Secondo le statistiche citate, il 37% del budget viene speso per il ricevimento (circa 9.400 Euro, in media). Al secondo posto la luna di miele (5.650 Euro); seguono l'abito da sposa (2.200 Euro) e il servizio fotografico (1.550 Euro, sempre in media).

Oltre un quarto degli intervistati (27,5%) ha indicato che la difficoltà principale nell'organizzare il proprio matrimonio è stato proprio quello di contenere le spese. Non c'è da stupirsi se molti ritengono di dover fare debiti per assolvere ai propri obblighi sociali. In realtà non è veramente necessario spendere 25mila euro per organizzare una cerimonia nuziale anche raffinata. È invece possibile tagliare alcuni costi, guadagnando talvolta in stile e sobrietà, soprattutto senza pentirsene.

Ecco solo alcuni piccoli suggerimenti pratici per tagliare di metà (o più) la spesa finale, riducendo gli sprechi e le stramberie e, possibilmente, aumentando il buon gusto. Sono stati compilati sulla base dell'esperienza effettiva e per ognuno di essi è indicato il risparmio che è possibile ottenere.

Pranzo

Il ricevimento incide in media per oltre un terzo della spesa totale per organizzare un matrimonio. Siccome è proprio il ricevimento la spesa più ingente che devono affrontare i neo-sposi, è anche la spesa che va più attentamente valutata, fin dall'inizio.

Ancora prima di chiamare il sacerdote è spesso necessario prenotare il ristorante. Infatti molti dei ristoranti "specializzati in cerimonie" hanno una lunga lista di attesa, di 6 mesi o più. 
Tipicamente i ristoratori, che ottengono un buon margine di guadagno dalle cerimonie, propongono per il pranzo di nozze cifre minime a partire da 60 Euro ad invitato, vini esclusi.
 Per ridurre i costi è possibile seguire alcuni semplici suggerimenti:

  1. Ridurre il numero di invitati all'indispensabile. È bene che gli sposi concordino assieme, fin da subito, il numero massimo di invitati, rimanendo fermi come una roccia nella loro decisione, sapendo già di dover subire sgradevoli pressioni familiari. Per ottimizzare il numero degli ospiti va considerato che c'è regolarmente una percentuale di rinunce per cause varie del 15% degli invitati (altri impegni, malattia ecc), per cui è possibile rimpiazzare i posti vacanti con altri invitati prendendoli da una "lista di riserva", a patto di avere l'accortezza di spedire per tempo gli inviti e di richiedendo conferma a breve (è opportuno ottenere una conferma telefonica). Se invece gli sposi amano avere molti invitati, possono optare in alternativa per un più economico buffet al posto di un pranzo servito al tavolo. Un buffet di buona qualità è in genere gradito dagli invitati, che così possono muoversi più liberamente, scegliendo solo ciò che desiderano effettivamente mangiare.
  2. Spesso è meglio individuare un ristorante "non specializzato" in banchetti di nozze e cerimonie. Se si riesce a contenere il numero di invitati entro, indicativamente, 50-70 persone, si possono infatti aprire le porte di locali altrimenti non fruibili, che spesso cucinano meglio e costano meno (piccoli locali, trattorie tipiche, agriturismi ecc.)
  3. Il menù. Evitare le consuete 40 portate, buona parte delle quali rimangono sui piatti. Concordare invece un menù più sobrio, con poche portate di sicura qualità. Evitare anche qui le stravaganze, badando più al "sodo" che alle apparenze. È possibile ad esempio inserire alcune specialità locali (che saranno gradite agli ospiti più lontani). Non costringere i presenti a stare seduti per 6 ore o più darà grande soddisfazione a tutti. Un menu a buffet servito (con i camerieri che si limitano a servire al bancone e a ritirare i piatti sporchi dai tavoli) è solitamente il più gradito.
  4. I vini: uno dei più tipici tranelli dei ristoratori per ingrossare il conto ai novelli sposi consiste nel preventivare per il pranzo una vasta selezione di vini in bottiglia. Purtroppo molti dei vini serviti in bottiglia, oltre ad essere costosi, risulteranno troppo spesso di qualità scadente. Per contenere il budget complessivo - bevendo meglio - è bene invece selezionare 2-3 vini sfusi di buona qualità, se serve andando a ordinarli di persona nei luoghi di produzione non lontani (chi non se ne intende davvero può delegare una persona di fiducia).

Come per il resto del menu, esigere sempre di provare i vini almeno una settimana prima della cerimonia, così pure il dolce.

Mettendo in pratica anche solo alcuni di questi semplici consigli, è possibile risparmiare oltre il 60% della spesa (pari ad almeno 5.600 Euro), senza ridurre in alcun modo la qualità del pranzo. Anzi, in vari casi aumentandola.

Fiori e auto

Uno degli sprechi più tipici dei matrimoni è costituito dalle decorazioni floreali. Beninteso non è necessario abolire i fiori per risparmiare a tutti i costi, ma è opportuno farne un uso discreto, sobrio e razionale. È infatti esperienza comune assistere a cerimonie con decorazioni sgargianti, costose e francamente di cattivo gusto. Per evitare questo rischio, gli sposi dovrebbero scegliere anzitutto una persona di fiducia, di comprovato gusto ed esperienza, in grado di aiutarli nell'allestimento. Invece che dal negozio del fiorista, è più economico rivolgersi ad un vivaio fuori città (-20%), presso il quale sarà anche possibile noleggiare delle piante in vaso. Se ci si sposa in una chiesa antica e decorata, magari in stile barocco, la necessità di fiori è in realtà minima e dovrebbe limitarsi ad alcuni piccoli tocchi nei punti giusti. Abolire decisamente il "cuscino di fiori per l'automobile" (-250 euro) ed altre consimili amenità. In tal modo si arriva facilmente a risparmiare almeno 1000-2000 Euro. Dopotutto i fiori durano solo un giorno.

C'è anche chi abolisce direttamente l'automobile: se ci si sposa in un luogo a poca distanza dal ristorante, gli invitati - superate le iniziali titubanze familiari - potranno trovare gradevole una breve passeggiata. Se non è proprio possibile fare a meno dell'automobile, evitare di noleggiare macchine troppo vistose o d'epoca, che risultano pacchiane, chiedendo invece a qualche amico di prestare la sua BMW (altri 300 Euro in meno).

Servizio fotografico

Il servizio fotografico pesa in media ben 1.550 euro sul bilancio matrimoniale. Di più se si ordina anche un video. Sfortunatamente la maggior parte dei filmini di questo tipo sono invedibili ed un minimo di stile suggerisce di limitarsi a un album con una trentina di scatti fotografici davvero ben realizzati.

Anche qui si potrà ricorrere al provvidenziale aiuto degli amici fidati, ma evitando di scadere nel fai-da-te spontaneo. Se anzi ci si sposa in chiesa, è un segno di rispetto per il luogo e per il celebrante limitare al minimo indispensabile il numero di persone che scatteranno le foto. La soluzione giusta è pianificare. Anzitutto dividere con precisione i compiti tra 3-6 amici (es. 2 in chiesa, 2 fuori, 1 al ristorante). Si deve trattare di discreti fotografi nonché di persone ammodo. In ogni caso, per evitare che un banale guasto privi gli sposi del ricordo del loro giorno più bello, non si deve usare mai una sola macchina fotografica.

Con le attuali fotocamere digitali, è facile ed economico fare realizzare dagli amici prescelti almeno 300 o 400 scatti decenti, facendosi poi consegnare le schedine di memoria o i DVD da cui poi gli sposi selezioneranno solo le foto più belle (il 10% del totale). È possibile ordinare la stampa di un album completo via internet, composto a piacere, con consegna a domicilio (inclusa rilegatura). Risparmio complessivo: almeno 1.300 Euro.

Bomboniere

Le bomboniere non sono certo un obbligo, ma fanno parte della tradizione. In genere ai testimoni è offerta una bomboniera più importante e costosa rispetto al resto degli invitati, mentre ai non invitati è uso offrire un semplice sacchettino con i confetti.

Per realizzare un consistente risparmio anche sulle bomboniere (50-75%), ma senza sacrificare la qualità, è sufficiente rimboccarsi le maniche, selezionando attentamente un prodotto di artigianato, possibilmente locale. Dopo avere definito esattamente il risultato che si desidera ottenere, è possibile acquistato i materiali necessari (confetti, scatoline e nastri) e confezionare in proprio le bomboniere. Anche qui il generoso aiuto di un'amica o due, di sicuro buon gusto e di maggiore esperienza, potrà essere prezioso agli sposi.

Viaggio di nozze

Il viaggio della luna di miele è una voce a cui non si può rinunciare. Il periodo precedente al matrimonio, nel quale si è impegnati ad organizzare la cerimonia, risulta in genere stressante e gli sposi hanno tutto il diritto di riposarsi e recuperare le forze in un luogo rilassante. Il media gli italiani spendono ben 5.650 Euro per la luna di miele, il che suggerisce che la scelta ricada spesso su mete esotiche. Si tratta di una spesa davvero elevata e va detto che è possibile organizzare una vacanza altrettanto memorabile di 15 gg spendendo la metà o anche meno.

  1. Anzitutto è possibile scegliere una meta più vicina, ad esempio una città europea (ma tra le capitali evitare Londra, forse la più cara), o anche una meta italiana, specie se si privilegia l'arte e/o la buona cucina. Evitando le mete esotiche e rimanendo nell'ambito dell'Europa, non c'è la necessità di rivolgervi ad un'agenzia ed è possibile organizzare da sé il viaggio, avendo però cura di farlo per tempo per evitare brutte sorprese.
  2. È possibile prenotare l'albergo direttamente online, o sceglierlo online e poi contattandolo personalmente, modalità che spesso permette di risparmiare. Nel prenotare online, porre attenzione a fattori come la distanza dal centro, la zona ecc. Chi si rivolge ad un'agenzia a volte scopre che, prenotando direttamente, avrebbe potuto trovare un alloggio più vicino al centro, più accogliente e forse anche meno caro. Gli sposi inoltre, anche se pensano il contrario, non godono in genere di un trattamento di riguardo da parte dell'agenzia. Se si decide di programmare il viaggio in un periodo non di alta stagione (es. la 2a metà di settembre) sarà possibile permettersi qualche giorno di più di vacanza.
  3. Piuttosto che rinunciare al viaggio di nozze, è sempre possibile inserire il viaggio nella lista nozze, con quote che verranno coperte da amici e parenti.

Regali e lista nozze

I regali costituiscono l'unica voce con il segno "positivo" nel bilancio dell'organizzazione del matrimonio. Infatti attraverso i regali di amici e parenti, secondo le statistiche, gli sposi "recuperano" circa il 50% delle spese sostenute per il matrimonio (in media, oltre 12mila euro. Un po' più al Nord e un po' meno nel Meridione d'Italia). È dunque rilevante che i regali corrispondano effettivamente alle esigenze e ai gusti degli sposi, altrimenti sarà un'occasione sprecata. Per ottenere ciò è importante compilare per tempo una o più liste nozze (rigorosamente senza obbligo di acquisto), per evitare di ricevere troppi regali "spontanei" che si riveleranno frequentemente di gusto non eccelso, o inutili o ingombranti, o semplicemente doppi. Non confidare mai nel gusto o nel senso pratico dei parenti. La maggior parte degli invitati sono più preoccupati a far quadrare la propria previsione di spesa con la lista e quindi alla fine non sono le piccole cose utili di casa, ma semplicemente gli oggetti più costosi ad andare assegnati per primi.

Nel costruire una lista nozze è meglio evitare di strafare inserendo oggetti inutilmente costosi e superflui; scegliere piuttosto alcuni oggetti di sicuro gusto (non necessariamente di "firma") e se serve aprire più liste nozze in più negozi. Al contempo, tenere sempre una lista di oggetti di riserva, dato che una lista nozze può esaurirsi molto più velocemente di quanto non si preveda. Se non si sa bene come riempire la lista nozze, dividere le spese del viaggio di nozze in quote che potranno essere coperte dagli invitati.

Note

  1. Inserto "Noi genitori & figli", "Avvenire", 28 marzo 2004

Bibliografia

  • Guida al matrimonio, edizioni Altroconsumo.
  • Camille Dattée, Guida al matrimonio, collana Pink generation, Morellini, 2008, ISBN 978-8889550670