Primo soccorso: differenze tra le versioni

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→‎Introduzione: corretta la frase con una terminologia più specifica e sintatticamente corretta.
→‎Scopo: non è corretto parlare di paziente in caso di primo soccorso, sopratutto perchè è un termine prettamente d'uso clinico. Fino al ricovero in ospedale, ci si riferisce sempre con il termine soggetto.
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* Salvare la vita.
* Salvare la vita.
* Prevenire il peggioramento delle ferite o dei malori.
* Prevenire il peggioramento delle ferite o dei malori.
* Aiutare la ripresa del paziente.
* Aiutare la ripresa del soggetto.


== Cosa non devo fare ==
== Cosa non devo fare ==

Versione delle 09:39, 8 ott 2011

Indice del libro


Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer

Introduzione

Il primo soccorso è l'insieme delle manovre di base atte a supportare e prestare i primi aiuti a soggetti che abbiano subito una qualsiasi sorta di trauma, in attessa dell'intervento di personale e mezzi qualificati.

Scopo

Lo scopo del primo soccorso è:

  • Salvare la vita.
  • Prevenire il peggioramento delle ferite o dei malori.
  • Aiutare la ripresa del soggetto.

Cosa non devo fare

Non spostare l'infortunato a meno che non esistano motivi gravi per farlo. In caso siate costretti a spostare l'infortunato, possibilmente cercate di immobilizzare la colonna vertebrale, con una tavola spessa per esempio, per evitare di andare a ledere tessuti sani con i monconi delle ossa (in caso di frattura). Questo vale in modo particolare se può essersi verificata una caduta o altri tipi di trauma che possono aver causato delle fratture di qualsiasi tipo: un arto fratturato non immobilizzato, spostato bruscamente, può provocare un'emorragia interna di tipo arterioso o lesioni ai tendini, mentre lo spostamento di un infortunato che ha riportato lesioni alla colonna vertebrale si traduce in danni permanenti o morte nel caso di lesione alle vertebre cervicali.

Alcune cose da non fare mai:

  • correre rischi personali;
  • togliere il casco senza aver immobilizzato correttamente il collo;
  • agire senza il consenso dell'infortunato, salvo casi di grave necessità;
  • dare medicinali;
  • effettuare diagnosi;
  • eseguire manovre di competenza medica;
  • considerare morto l'infortunato.

Cosa posso fare

Nelle situazioni di emergenza, alcune semplici operazioni, che sono alla portata di tutti, possono aiutare l'infortunato permettendogli di sopravvivere fino all'arrivo dei soccorsi qualificati. La prima cosa da fare è allertare i soccorsi chiamando il 118, comunicando alla centrale operativa tutti i dati necessari al loro intervento. Prima di andare a contatto con l'infortunato indossare, se è possibile e se si hanno in macchina, guanti protettivi. Allentare i vestiti stretti, tagliandoli se necessario, soprattutto se vi sono importanti emorragie, ossia perdite di sangue. In questi casi, se l'emorragia riguarda un vaso arterioso, è necessaria la compressione a monte, mentre negli altri casi la pressione con una compressa di garza sterile o un panno pulito potrebbe fermare la perdita, non usare lacci o stringhe di scarpe: potrebbero lesionare le carni.

Per saperne di più

Una regola fondamentale del soccorso prevede che il soccorritore abbia un profondo rispetto per la persona infortunata. Il rispetto dovuto a chi si trova in difficoltà richiede necessariamente alcune conoscenze che possono ampliare le azioni utili, limitare il più possibile i rischi ed evitare gli errori più comuni.

  1. Seguire un corso di primo soccorso.
  2. Possedere e mantenere in ordine una piccola cassetta di pronto soccorso in ufficio, in garage, in casa.
  3. Ricordare sempre che nessuna azione riservata al personale sanitario può essere svolta da un soccorritore occasionale (è vietato somministrare medicine, praticare iniezioni, fare diagnosi etc).
  4. Se l'infortunato è cosciente, è importante che capisca l'intenzione e dia il consenso a qualsiasi azione.

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