Teoria delle aperture negli scacchi: differenze tra le versioni

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Versione delle 10:50, 13 giu 2013

Posizione di apertura


Introduzione

Negli scacchi, a differenza del tennis, non è possibile vincere effettuando un servizio imprendibile.
Irving Chernev, chess writer

L'apertura di una partita di scacchi è una battaglia tra due eserciti equalmente dotati. Non vi è nessun metodo che assicurerà ad un giocatore un vantaggio decisivo indipendentemente da cosa risponde l'avversario. Se ciò esistesse, nessuno giocherebbe a scacchi. Vincere una partita di scacchi dipende dalle mosse inaccurate dell'avversario. La domanda "Cos'è una mossa inaccurata?" può trovare risposta solo nelle prove e negli errori.

Prendete la posizione iniziale visualizzata a destra. Tocca al Bianco. Perché la maggior parte dei giocatori seri inizia muovendo il pedone centrale o il cavallo di Re? Semplicemente perché è risultato di milioni di partite di scacchi ha dato a queste mosse una migliore reputazione delle altre. Quindi si può dire che il Bianco 'conosce il segreto' - eccetto per il fatto che dopo un certo numero di partite con le quali si è iniziato con la stessa mossa d'apertura, il Nero inizia a intuire che certe risposte sono migliori di altre. Quindi il Bianco inizia a sapere cosa aspettarsi dal Nero...

Mandate avanti questo processo per qualche secolo e finirete con abbastanza "teoria delle aperture" da riempire diverse enciclopedie. La domanda è chi riuscirà a ricordarne la maggior parte! Per questo motivo il Grande Maestro Internazionale Bobby Fischer propose nel 1996 gli scacchi960 dove la disposizione iniziale delle otto figure di ciascun giocatore è determinata dal caso anziché essere quella universalmente adottata. Fischer, come universalmente noto, fu uno dei campioni più forti ed innovativi nella storia degli scacchi. A queste caratteristiche univa una personalità vulcanica ed una scarsa propensione allo studio delle aperture. Nonostante una serie di profonde innovazioni introdotte nella strategia del gioco, americano riteneva che la memorizzazione di un ampio numero di varianti imposta dalla vastità della teoria contemporanea andasse a tutto discapito della creatività e del talento, così si risolse a perfezionare e proporre al mondo scacchistico questa innovazione del millenario gioco.

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La prima mossa del bianco

La scelta della prima mossa del bianco è solitamente dettata dall'importanza di controllare le caselle centrali della scacchiera e permettere la mobilita' di altri pezzi bianchi. Pertanto 1. e4 e 1. d4 sono delle mosse iniziali attraenti in quanto occupano le importanti caselle centrali, danno controllo sulle caselle della quinta fila e permettono lo sviluppo degli alfieri bianchi. Una considerazione secondaria è che le mosse impediscono al nero di ottenere i medesimi vantaggi, da cui l'interesse di 1. d4 e 1. Nf3, che impediscono al nero di giocare 1...e5 senza perdere immediatamente il pedone per cattura.

Queste sono dunque le scelte del bianco. Giochera' secondo le popolari colonne di re o di regina? Oppure aprira' su un fianco? Forse il bianco scegliera' un'apertura inconsueta per lanciare la partita in terreni pericolosi ma inesplorati.

Tutte le possibili mosse di apertura del bianco

Navigazione
Rapida
a4
a3
Na3
b4
b3

c4
c3
Nc3
d4
d3

e4
e3

f4
f3
Nf3
g4
g3

h4
h3
Nh3

Statistica

Probabilità approssimative: Vittoria del bianco 39%, Patta 32%, Vittoria del nero 29%
Stima della popolarita' della prima mossa:
e4 43%, d4 37%, Nf3 10%, c4 8%, g3 1%, b3 0.3%, f4 0.2%, Nc3 0.1%, b4 0.1%, tutte le altre mosse meno di 0.1%.

Tabella delle aperture

Mossa numero: 1 2 3 4 5 6
e4
c5
Nf3
d6
d4
cxd5
Nxd4
Nf6
Nc3
a6
Be2
e6
=
e4
e5
Nf3
Nf6
Bb5
a6
Ba4
Nf6
O-O
Be7
Re1
b5
=
d4
Nf6
c4
g4
Nc3
Bg7
e4
d6
Nf3
O-O
Be2
e5
=
d4
d5
c4
e6
Nc3
Nf6
Bg5
Be7
e3
O-O
Nf3
Nbd7
=
Nf3
d5
g3
Nf6
Bg2
c6
O-O
Bg4
d3
Nbd7
Nbd2
e5
=

Bibliografia


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