Antologia ebraica/Tra Dio e Uomo: differenze tra le versioni

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 22: Riga 22:
===Vedere il mondo===
===Vedere il mondo===
Proprio come la mano, quando è tenuta davanti all'occhio, può nascondere la montagna più alta, così questa piccola vita terrena tiene il nostro sguardo via dal vasto splendore e dai segreti che riempiono il mondo. E colui che riesce a levarsela dagli occhi, come uno si leva la mano, vedrà la grande luce al centro del mondo.
Proprio come la mano, quando è tenuta davanti all'occhio, può nascondere la montagna più alta, così questa piccola vita terrena tiene il nostro sguardo via dal vasto splendore e dai segreti che riempiono il mondo. E colui che riesce a levarsela dagli occhi, come uno si leva la mano, vedrà la grande luce al centro del mondo.

===Dio e uomo===
Tutta l'angoscia che l'uomo prova vien fuori da egli stesso, poiché la luce di Dio sempre lo inonda, ma l'uomo — accentuando troppo la vita del corpo — crea un'ombra, cosicché la luce non può raggiungerlo.<ref>Martin Buber, ''Die Chassidischen Bücher'', Schocken, 1928, pp. 31-36 per tutti gli stralci di questa sezione.</ref>

===Fede===
La fede è cosa molto forte, e attraverso la fede e la semplicità, senza sofisticherie, si rinviene l'uomo degno di ottenere lo stato di grazia, che è un gradino ancor più alto della saggezza santa. Egli riceverà una grazia molto grande e abbondante in silenzio estatico, finché non potrà più sopportare la potenza del silenzio, e griderà dal profondo dell'anima.

===Verità e dialettica===
La vittoria non riesce a tollerare la verità, e se ciò che è vero ti viene esibito proprio davanti agli occhi, lo rifiuterai, perché tu sei in vincitore. Chi vuol possedere la verità, deve allontanare lo spirito della vittoria; solo allora potrà prepararsi a contemplare la verità.

===Il perché del mondo===
Il mondo fu creato solo per amore della scelta e di chi sceglie.

L'uomo, padrone della scelta, dirà: "Solo per amor mio il mondo fu creato!" Quindi ogni uomo starà attento, e lotterà per redimere il mondo e colmarlo di ciò che manca, sempre e dovunque.


==Tra Dio e uomo==
==Tra Dio e uomo==

Versione delle 21:01, 2 gen 2015

Indice del libro
Ebrei in preghiera, in sinagoga
Ebrei in preghiera, in sinagoga

(IT)
« Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando? »

(He)
« אם אני לא בשביל עצמי מי יהיה בשבילי? עם זאת, אם אני רק בשביל עצמי, מה אני? ואם לא עכשיו, מתי? »
(Rabbi Hillel, Pirkei Avot, I.14.)

Come serviremo

Israel Baal Shem
Podolia, XVIII secolo

Se non crediamo che Dio rinnovi l'opera della creazione ogni giorno, le nostre preghiere e la nostra osservanza dei comandamenti diventano vecchie e abituali, e tediose. Come è scritto nei salmi: "Non mi respingere nel tempo della vecchiaia" (71:9) — cioè, non lasciare che il mio mondo diventi vecchio.

E nelle Lamentazioni sta scritto: "Si rinnovano ogni mattina: grande è la Tua fedeltà." (3:23) Che il mondo sia per noi nuovo ogni mattina — questa è la Tua grande fedeltà![1]

Dio, il mondo, l'uomo

Nachman di Breslov
Ucraina, XVIII-XIX secolo

Il Mondo

Il mondo è un dado che rotea, e tutto gira e cambia: l'uomo si cambia in angelo, e l'angelo in uomo; e la testa in piede, ed il piede in testa. Quindi tutte le cose girano e roteano e cambiano, questo in quello, e quello in questo, il più alto nel più basso, ed il più basso nel più alto. Poiché alla radice tutto è uno, e la salvezza è inerente al cambiamento e al ritorno delle cose.

Vedere il mondo

Proprio come la mano, quando è tenuta davanti all'occhio, può nascondere la montagna più alta, così questa piccola vita terrena tiene il nostro sguardo via dal vasto splendore e dai segreti che riempiono il mondo. E colui che riesce a levarsela dagli occhi, come uno si leva la mano, vedrà la grande luce al centro del mondo.

Dio e uomo

Tutta l'angoscia che l'uomo prova vien fuori da egli stesso, poiché la luce di Dio sempre lo inonda, ma l'uomo — accentuando troppo la vita del corpo — crea un'ombra, cosicché la luce non può raggiungerlo.[2]

Fede

La fede è cosa molto forte, e attraverso la fede e la semplicità, senza sofisticherie, si rinviene l'uomo degno di ottenere lo stato di grazia, che è un gradino ancor più alto della saggezza santa. Egli riceverà una grazia molto grande e abbondante in silenzio estatico, finché non potrà più sopportare la potenza del silenzio, e griderà dal profondo dell'anima.

Verità e dialettica

La vittoria non riesce a tollerare la verità, e se ciò che è vero ti viene esibito proprio davanti agli occhi, lo rifiuterai, perché tu sei in vincitore. Chi vuol possedere la verità, deve allontanare lo spirito della vittoria; solo allora potrà prepararsi a contemplare la verità.

Il perché del mondo

Il mondo fu creato solo per amore della scelta e di chi sceglie.

L'uomo, padrone della scelta, dirà: "Solo per amor mio il mondo fu creato!" Quindi ogni uomo starà attento, e lotterà per redimere il mondo e colmarlo di ciò che manca, sempre e dovunque.

Tra Dio e uomo

da Talmud e Midrash

Il volto dell'uomo

dallo Zohar

Il disegno dell'universo

Mosè Maimonide

Una porta nella porta

dallo Zohar

Pace

Perek ha-Shalom


Note

  1. Citato anche da Martin Buber, Des Baal-Schem-Tow Unterweisung im Umgang mit Gott, Bücherei des Schocken Verlages, n. 21, 1935, p. 39.
  2. Martin Buber, Die Chassidischen Bücher, Schocken, 1928, pp. 31-36 per tutti gli stralci di questa sezione.