Biografie cristologiche/Canoni e pratiche: differenze tra le versioni

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{{q|'''''Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai. Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non temere dunque e non spaventarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada.'''''|Giosué 1:8-9}}
{{q|'''''Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai. Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non temere dunque e non spaventarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada.'''''|Giosué 1:8-9}}


La retorica antiebraica o potenzialmente antiebraica non viene notata in gran parte della ricerca cristiana perché gli autori non sono consapevoli di come le loro parole suonino ad orecchie differenti. Il sintomo fa parte di una più vasta problematica nelle discussioni interconfessionali o multiculturali. Ebrei e cristiani, sebbene usino lo stesso linguaggio, impregnano i termini di differenti connotazioni e pertanto, invece di parlare tra loro, parlano al di sopra di loro, senza connettersi. Similmente, sebbene leggano gli stessi testi, ne ricavano differenti messaggi. Gli sforzi di armonizzare o raggiungere un accordo teologico tendono piuttosto a sfocare i messaggi distinti che sinagoga e chiesa proclamano e quindi causano un danno reciproco. Ciononostante, proprio tali distinzioni potrebbero fornire modi fruttuosi di alimentare il dialogo interconfessionale — uno volta liberatisi dalla compulsione di raggiungere un campo comune, chiesa e sinagoga insieme potrebbero celebrare le rispettive differenti voci e differenti pratiche e di conseguenza istruirsi multualmente e, forse, alimentare un po' di sacra invidia.<ref name="Canone">Per questa sezione si sono consultate le seguenti fonti: Roger Brooks & John J. Collins (curatori), ''Hebrew Bible or Old Testament? Studying the Bible in Judaism and Christianity'', University of Notre Dame Press, 1990; Joseph Telushkin, ''Jewish Literacy: The Most Important Things to Know About the Jewish Religion, Its People, and Its History'', Morrow, 1991, pp. 500-511; [[w:Amy-Jill Levine|Amy-Jill Levine]], "Roland Murphy, the Pontifical Biblical Commission, Jews, and the Bible", ''Biblical Theology Bulletin'' 33.3, 2003, pp. 104-113 e "The Jewish People and Their Sacred Scriptures in the Christian Bible: A Jewish Reading of the Document", ''The Bible Today'', maggio/giugno 2003, pp. 167-172.</ref>


==Letture erronee==
Nel secondo secolo, un cristiano di nome [[w:Giustino martire|Giustino]] scrisse un trattato intitolato ''[[w:Giustino martire#Il_Dialogo con Trifone|Dialogo con Trifone]]''. In questo documento lungo e spesso tedioso, Giustino cerca di convincere il suo interlocutore, l'ebreo Trifone, che le Scritture della sinagoga predicono la venuta di Gesù il Cristo. Nel capitolo 67, Giustino finalmente arriva a discutere [https://www.biblegateway.com/passage/?search=isaia+7%3A14&version=CEI;LND Isaia 7:14], un versetto che traduce: "Ecco, la vergine concepirà ..." ed interpreta tale versetto, come ha fatto il Vangelo di Matteo prima di lui, come fosse una predizione realizzata del concepimento di Gesù nel seno di Maria Vergine.<ref>[[w:Giustino martire|Giustino martire]], ''Dialogo con Trifone'' 43; cfr. 67-68 — si consulti anche [http://www.documentacatholicaomnia.eu/20_30_0100-0160-_Iustinus,_Sanctus.html ''Opera Omnia dal Migne Patrologia Graeca'' con indici analitici e traduzioni] {{en|it|pt}}</ref>


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Versione delle 20:03, 13 giu 2015

Indice del libro


Gesù e Nicodemo (di Henry Ossawa Tanner, 1899)
Gesù e Nicodemo (di Henry Ossawa Tanner, 1899)
« Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai. Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non temere dunque e non spaventarti, perché l'Eterno, il tuo DIO, è con te dovunque tu vada. »
(Giosué 1:8-9)

La retorica antiebraica o potenzialmente antiebraica non viene notata in gran parte della ricerca cristiana perché gli autori non sono consapevoli di come le loro parole suonino ad orecchie differenti. Il sintomo fa parte di una più vasta problematica nelle discussioni interconfessionali o multiculturali. Ebrei e cristiani, sebbene usino lo stesso linguaggio, impregnano i termini di differenti connotazioni e pertanto, invece di parlare tra loro, parlano al di sopra di loro, senza connettersi. Similmente, sebbene leggano gli stessi testi, ne ricavano differenti messaggi. Gli sforzi di armonizzare o raggiungere un accordo teologico tendono piuttosto a sfocare i messaggi distinti che sinagoga e chiesa proclamano e quindi causano un danno reciproco. Ciononostante, proprio tali distinzioni potrebbero fornire modi fruttuosi di alimentare il dialogo interconfessionale — uno volta liberatisi dalla compulsione di raggiungere un campo comune, chiesa e sinagoga insieme potrebbero celebrare le rispettive differenti voci e differenti pratiche e di conseguenza istruirsi multualmente e, forse, alimentare un po' di sacra invidia.[1]

Letture erronee

Nel secondo secolo, un cristiano di nome Giustino scrisse un trattato intitolato Dialogo con Trifone. In questo documento lungo e spesso tedioso, Giustino cerca di convincere il suo interlocutore, l'ebreo Trifone, che le Scritture della sinagoga predicono la venuta di Gesù il Cristo. Nel capitolo 67, Giustino finalmente arriva a discutere Isaia 7:14, un versetto che traduce: "Ecco, la vergine concepirà ..." ed interpreta tale versetto, come ha fatto il Vangelo di Matteo prima di lui, come fosse una predizione realizzata del concepimento di Gesù nel seno di Maria Vergine.[2]

Canoni differenti


Interpretazioni differenti


Pratiche differenti


Possibilità interconfessionali



Note

  1. Per questa sezione si sono consultate le seguenti fonti: Roger Brooks & John J. Collins (curatori), Hebrew Bible or Old Testament? Studying the Bible in Judaism and Christianity, University of Notre Dame Press, 1990; Joseph Telushkin, Jewish Literacy: The Most Important Things to Know About the Jewish Religion, Its People, and Its History, Morrow, 1991, pp. 500-511; Amy-Jill Levine, "Roland Murphy, the Pontifical Biblical Commission, Jews, and the Bible", Biblical Theology Bulletin 33.3, 2003, pp. 104-113 e "The Jewish People and Their Sacred Scriptures in the Christian Bible: A Jewish Reading of the Document", The Bible Today, maggio/giugno 2003, pp. 167-172.
  2. Giustino martire, Dialogo con Trifone 43; cfr. 67-68 — si consulti anche Opera Omnia dal Migne Patrologia Graeca con indici analitici e traduzioni (EN)