Laboratorio di chimica in casa/Come modificare il libro: differenze tra le versioni

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=== Curiosità ===
=== Curiosità ===
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<div style="margin-top:10px">[[File:Fotothek df roe-neg 0002768 002 Zwei Pioniere an einem Mikroskop.jpg|left|350px]]</div>
La curiosità è un istinto<ref>In realtà la curiosità non vine definita propriamente come un istinto poiché, a differenza di esso (es: nutritivo, riproduttivo, autoconservativo ecc.) è più variabile e soggettivo. Viene piuttosto definito come un'"attitudine innata", un gusto personale nel raccogliete informazioni su qualcosa. ([http://www.treccani.it/vocabolario/curiosita/ Treccani] - [http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/curiosita.shtml Sabatini Coletti])</ref> che spinge una persona a raccogliere informazioni. Essa è sete di conoscenza, e in quanto pulsione rende contenti chi la prova quando viene soddisfatta; per questo è anch'essa una fonte di divertimento (in questo caso inteso come interesse). Anche la curiosità è un fattore variabile da persona a persona, cioè si può provare o meno interesse verso cose diverse e cercare di soddisfarla in modi diversi: ricercando l'eziologia -il perché- di un fenomeno immergendosi nei libri, vedere cosa cambia/cosa succede modificando e rielaborando qualcosa di appreso, prestando attenzione a ciò che riguarda qualcosa che di cui si ha sentito parlare... Ogni caso è diverso: più pratico o più teorico, più creativo o più mnemonico, più generico o più specifico; ma ciò che accomuna ogni forma di curiosità è provare piacere nel soddisfare il desiderio di saperne di più su qualcosa.
La curiosità è un istinto<ref>In realtà la curiosità non vine definita propriamente come un istinto poiché, a differenza di esso (es: nutritivo, riproduttivo, autoconservativo ecc.) è più variabile e soggettivo. Viene piuttosto definito come un'"attitudine innata", un gusto personale nel raccogliete informazioni su qualcosa. ([http://www.treccani.it/vocabolario/curiosita/ Treccani] - [http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/curiosita.shtml Sabatini Coletti])</ref> che spinge una persona a raccogliere informazioni. Essa è sete di conoscenza, e in quanto pulsione rende contenti chi la prova quando viene soddisfatta; per questo è anch'essa una fonte di divertimento (in questo caso inteso come interesse). Anche la curiosità è un fattore variabile da persona a persona, cioè si può provare o meno interesse verso cose diverse e cercare di soddisfarla in modi diversi: ricercando l'eziologia -il perché- di un fenomeno immergendosi nei libri, vedere cosa cambia/cosa succede modificando e rielaborando qualcosa di appreso, prestando attenzione a ciò che riguarda qualcosa che di cui si ha sentito parlare... Ogni caso è diverso: più pratico o più teorico, più creativo o più mnemonico, più generico o più specifico; ma ciò che accomuna ogni forma di curiosità è provare piacere nel soddisfare il desiderio di saperne di più su qualcosa.



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In questa pagina verrà illustrata la tecnica divulgativa caratteristica di questo libro. Probabilmente non sarà di grande rilevanza per un chimico o per un amante del fai-da-te, ed è bene che questo libro sia inteso come un manuale per appassionati di esperimenti chimici, senza riferimenti a questioni pedagogiche.

Lo scopo di questo libro è risvegliare lo scienziato che c'è nel lettore e la sua didattica si basa sul nutrire la sua passione per la chimica, permettendo un gradevole sviluppo della sua autonomia e delle sue abilità. Esso mira a essere un mezzo che permette al lettore di imparare secondo le proprie attitudini: la sua passione per la chimica, la sua curiosità, il suo ingegno e la sua creatività, regolandosi autonomamente.

Scopo e punti chiave

Questo libro è stato iniziato un appassionato di chimica per permettere a tutti gli appassionati di chimica di sfogare la propria passione e creatività con i mezzi che trovano disposizione senza limitazioni, ossia ciò che trovano in casa e nei supermercati. Ma nel cercare le linee guida dello stile nuovo di questo libro si è chiesto "Cos'è la passione per la chimica? Perché alcune la provano ed altri, pur studiando tale materia, sono apatici nei suoi confronti? Cosa porta alcune persone dotate a svilupparla ed altre a perderla?"

Di seguito sono riportati alcuni degli elementi che incendiano la passione per la chimica ed alcuni che le permettono di continuare a bruciare.

Divertimento

Fra i tanti motivi che possono spingere una persona a studiare questa materia, quello che spingone a renderla il proprio hobby è certamente il divertimento![1] Cristalli, fiamme, distillatori, batterie, composti chimici di colori diversi, nuvole di precipitato e bollicine di gas... La chimica ha una componente estetica molto forte, sia sensoriale (colori, forme, profumi, rumori) che filosofica (saper trasformare una sostanza in un'altra, sapere che il nostro corpo e tutto l'universo sono fatti di atomi e molecole, sapere che la chimica è molto influente sulla vita di tutti i giorni). Assieme alla sua progenitrice alchimia ha da sempre stupito e intrigato, facendo sentire semionnipotenti (o per lo meno "fichi") buona parte dei suoi praticanti.

Il gradimento delle esperienze di laboratorio o di teoria inerenti alla chimica è soggettivo. C'è chi si innamora subito anche di cose semplici come la formazione di un precipitato o dal design di una buretta, c'è chi ama gli esperimenti solo se fanno il botto, per cui necessita di tempo per abituarsi agli esperimenti "banali", e c'è chi invece detesta il laboratorio, con i suoi odori, i suoi rischi e la sua confusione.

Lo scrittore si basa quindi su due princìpi per rendere l'applicazione di questo manuale il più divertente possibile:

  • Lasciare al lettore la scelta di ciò di cui occuparsi fra molte possibilità (per questo il libro è diviso in undici capitoli) aiutandolo ad orientarsi nella scelta.
  • Partire dal presupposto che "la chimica è bella". Per cui basta curare l'estetica del modulo, cercando di renderlo il più completo possibile, per farlo diventare attraente quanto una rivista di torte alla panna.

L'elemento del divertimento, benché semplice, scontato ed apparentemente poco nobile, è l'elemento fondamentale per accendere una passione. È il carburante che le permette di essere perpetrata.

Curiosità

La curiosità è un istinto[2] che spinge una persona a raccogliere informazioni. Essa è sete di conoscenza, e in quanto pulsione rende contenti chi la prova quando viene soddisfatta; per questo è anch'essa una fonte di divertimento (in questo caso inteso come interesse). Anche la curiosità è un fattore variabile da persona a persona, cioè si può provare o meno interesse verso cose diverse e cercare di soddisfarla in modi diversi: ricercando l'eziologia -il perché- di un fenomeno immergendosi nei libri, vedere cosa cambia/cosa succede modificando e rielaborando qualcosa di appreso, prestando attenzione a ciò che riguarda qualcosa che di cui si ha sentito parlare... Ogni caso è diverso: più pratico o più teorico, più creativo o più mnemonico, più generico o più specifico; ma ciò che accomuna ogni forma di curiosità è provare piacere nel soddisfare il desiderio di saperne di più su qualcosa.

Per questo motivo si è scelto di rendere questo libro completo ed approfondito in ogni aspetto della chimica: dalle sue implicazioni nella vita quotidiana alla spiegazione dei fenomeni a livello microscopico e quantomeccanico. L'appetito vien leggendo: più stimoli si daranno al lettore più lo si spingerà a porsi delle domande, e dunque a desiderare di placare il desiderio di avere risposte; perciò lo si stuzzicherà con curiosità affascinanti e gli si darà la possibilità di dare perché ai propri dubbi esistenziali.

Nella sezione Approfondimenti viene spiegato quali approfondimenti possono stare su questo libro e quali vanno invece da altre parti.

Creatività

Mentre il semplice "divertirsi" risulta riconoscere come gradevole un'esperienza che si ha vissuto e tentare di riprodurla senza alcun apporto della fantasia, in una minoranza di individui vi è invece una pulsione che funziona al contrario: essi si sentono spinti a realizzare una propria idea e a trarre grande gioia dal raggiungere il loro obiettivo. Ciò è chiamato impulso creativo. Mentre il divertimento è la ricerca di sensazioni piacevoli e la curiosità una sete di sapere, l'impulso creativo è un bisogno di realizzare le proprie idee, di "farle uscire".

Laboratorio di chimica in casa offre la possibilità di applicare la propria creatività, qualunque ambito della chimica riguardi: in questo libro vengono adattate su scala di laboratorio improvvisato in garage procedure e strumenti reperibili solo per laboratori professionali o processi industriali.[3] Perciò coloro che hanno fantasia possono applicarla nella misura e nell'ambito che preferiscono: perfezionando esperimenti già fatti, ricostruendo o inventando nuovi strumenti, svolgendo ricerche per spiegare i meccanismi delle reazioni, ampliando la parte dedicata alla teoria ecc.

Autonomia e consapevolezza

Quando si scopre di avere una dote, una vocazione, una passione per qualcosa capita spesso di venire bloccati da alcuni problemi: organizzare e gestire i costi, il tempo, e lo studio, sapere a chi chiedere aiuto e consiglio e come reperire tutti i mezzi necessari a raggiungere il proprio obiettivo ecc. Trovare qualcuno cui affidarsi per risolvere i propri problemi è difficile e richiede tempo. Ci vuole quindi un sistema che renda il lettore autonomo, perfettamente in grado di organizzarsi, scegliere e sapere dove cercare ciò di cui ha bisogno. Altrimenti la sua passione rischia di venire uccisa dal carico di problemi e sforzi per risolverli; mentre al contrario, una persona già autonoma è invogliata ad applicare le sue capacità, continuando a crescere senza problemi e sperando che le migliori sempre cercando di aiutare.

In primis la sola idea di questo libro può venire interpretata come un invito a "provare da soli", nel senso "di propria volontà e senza dipendere da nessuno" esplorando la chimica con ciò che si trova in casa ed acquisendo sempre più esperienza e capacità di problem-solving. In questo libro sono poi dedicate pagine apposta in cui si illustrano gli strumenti utili come programmi, siti internet e libri dove trovare tutto ciò di cui si ha bisogno.

L'ultima cosa indispensabile da sviluppare nel lettore per renderlo autonomo è la consapevolezza, ovvero l'essere a conoscenza della sua situazione: quale sia il metodo di studi più adatto a lui e quale non lo è, quali esperimenti è in grado di compiere e quali no, quanto è importante la teoria rispetto alla pratica e viceversa ecc. Necessita in altre parole della maturità di compiere le scelte migliori per lui.

Ritenere utile ciò che si sta facendo

Teoria e pratica

Stile

« La tecnica è fatta di esperienza, che si acquisisce con lo studio dettagliato della teoria ed il raggiungimento della perfezione nella pratica. »

Lo scopo di questo libro è diventare non un semplice "cookbook del chimico amatoriale" (come fosse una sorta di piccolo chimico a base di zucchero e candeggina) ma un vero e proprio Codex Atlanticus -un manuale di riferimento- del giovane appassionato di chimica.

Questo non è infatti solo un manuale preparativo o ludico. Divertirsi e sperimentare ciò che è curioso sono esercizi indispensabili per favorire l'apprendimento, perciò questo libro si propone di applicare un metodo didattico basato sull'approfondimento, la pratica e la sperimentazione, facendo leva sulla curiosità e sulla passione per potenziare le abilità di chi si interessa di chimica.

Tutti questi elementi risultano tuttavia scarsamente efficaci se non sono inseriti in un percorso di studio (pratico e teorico) valido. Perciò questo libro punta a fornire due elementi indispensabili per chi vuole sviluppare appieno le proprie capacità: una serie di moduli dedicati alla teoria, ed altre pagine che rendono il lettore consapevole di come regolare autonomamente ad ogni aspetto dello studio della chimica (ricerca, sperimentazione, studio della teoria, svolgimento di calcoli stechiometrici...).

I modelli cui basarsi per delineare lo stile di questo libro dovranno essere;

  • Quella del manuale per la preparazione di sostanze chimiche (al quanto simile a quella di un libro di cucina, per potenziare le abilità pratiche senza dover possedere grandi nozioni teoriche),
  • L'articolo scientifico (la "bella copia" del quaderno di laboratorio: un documento in cui sono riportati tutti gli aspetti di un'esperienza pratica o teorica, per comprenderla in tutti i suoi aspetti, anche quando l'esperimento dà esito negativo)
  • Il vademecum (un quaderno da consultare per apprendere in maniera facile, completa e strutturata le nozioni dimenticate o non ancora studiate) poiché il lettore cui è diretto questo libro è chi ha sete di conoscenza ed ha voglia di metterla alla prova durante i suoi esperimenti.

Approfondimenti

La chimica ha una vastissima gamma di applicazioni (dalla cucina alla metallurgia) ma soprattutto necessita di conoscenze da altre materie, come fisica e matematica, per essere compresa affondo ed applicata in ogni situazione. Una delle caratteristiche più importanti di questo libro è infatti quella di creare tutti i collegamenti possibili (interdisciplinarità) in modo da permettere di apprendere il maggior numero di nozioni ad ogni esperimento. Non è sbagliato quindi pensare che questo libro possa contenere scritti di ogni genere. La limitazione è solo una: l'inerenza con le esperienze che il lettore può effettivamente fare.

  • Per le curiosità e le informazioni di cultura generale esiste già Wikipedia. Far venire il lettore a conoscenza di curiosità sul soggetto di un articolo è utilissimo per invogliarlo ad approfondire, ma l'approfondimento deve stare su un libro o su un sito separato. Il tema di questo libro è la chimica in casa, quella della vita di tutti i giorni e praticabile con i mezzi reperibili da tutti. É quindi sufficiente menzionare l'informazione da approfondire ma inserire in una nota il collegamento a un sito dove trovare maggiori informazioni (es: "Il protossido di azoto trova applicazioni anche in anestesia, come propellente e persino in cucina."[4])
  • Molti esperimenti sono semplici e soddisfacenti da realizzare in un laboratorio attrezzato, ma va tenuto presente che questo libro è dedicato soprattutto alle persone che non hanno accesso a rivenditori di sostanze chimiche o non hanno nemmeno il posto per fare esperimenti. Perciò il libro deve contenere esperimenti applicabili solo a sostanze reperibili senza rivolgersi ad un rivenditore di materiale per laboratori (dunque acquistabili al supermercato, in ferramenta, su eBay...). Ciò va a creare la maggior parte dei "difetti" di questo libro (le sintesi possono avere rese bassissime, non tratta di analisi IR/HPLC ecc, non insegna ad utilizzare la strumentazione standard ecc.) ma gli dà anche il pregio di essere fattibile da persone che non hanno null'altro che una feroce passione per la chimica.

Dare troppe informazioni è controproducente poiché possono disinteressare il lettore (il quale, anche se le leggesse, le dimenticherebbe facilmente) mentre darne poche è uno spreco. La condizione ottimale sta nel lasciare al lettore la possibilità di approfondire quanto vuole ciò che gli interessa. Anche per le nozioni teoriche vale tale princìpio. Per realizzare un laboratorio con solo "zucchero e candeggina" ci vogliono notevoli nozioni teoriche (cioè si può ottenere davvero una larghissima quantità di prodotti partendo da mezzi molto limitati, ma sono necessarie molte conoscenze, di vari livelli) perciò questo libro mira ad avere una parte di approfondimenti, tabelle e capitoli introduttivi ben organizzata, chiara ed approfondita. Va però ricordato che su Wikibooks esistono diversi libri di chimica, perciò si ricorda che anche gli approfondimenti devono essere contestualizzati nel libro. Moduli di chimica generale possono venire organizzati in altri libri.

Sicurezza ed affidabilità dei contenuti

La scrittura di questo libro presenta due punti critici: la sicurezza del lettore, che deve essere messo a conoscenza dei rischi che corre e di come evitarli, e la validità delle informazioni fornite, che dovranno essere provate sperimentalmente nel dettaglio e supportate da fonti ufficiali (libri, enciclopedie, articoli accademici).

In questo libro esiste un capitolo formativo sulla sicurezza, e nelle pagine dedicate agli esperimenti vengono sempre date istruzioni sulle precauzioni da osservare.

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Note

  1. Inteso come sensazione piacevole: divertente, soddisfacente, stimolante, rilassante, stupefacente...
  2. In realtà la curiosità non vine definita propriamente come un istinto poiché, a differenza di esso (es: nutritivo, riproduttivo, autoconservativo ecc.) è più variabile e soggettivo. Viene piuttosto definito come un'"attitudine innata", un gusto personale nel raccogliete informazioni su qualcosa. (Treccani - Sabatini Coletti)
  3. Per chi non fosse pratico di procedure di laboratorio e processi industriali, può confrontare le sintesi presenti su Organic Syntheses ed i brevetti su Google Patents.
  4. Su Wikipedia si possono trovare approfondimenti sui suoi utilizzi.