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Krabi Krabong
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Articolo sul Krabi Krabong - Arte Marziale Tailandese
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In occidente, parlare di Arti Marziali significa quasi automaticamente riferirsi al Karate, al Judo, al Kung Fu o alla più moderna Kick-boxing, ma in realtà, in Asia, quasi ogni paese ha elaborato un proprio sistema di combattimento. Parliamo oggi di discipline tailandesi perché, da poco più di un decennio, i praticanti di queste ultime si sono imposti prepotentemente nel panorama delle competizioni free-style vincendo sempre e quanti, campioni in altre discipline, hanno provato a cimentarsi con loro, sempre ne sono usciti rovinosamente sconfitti. Inoltre, rispetto gli stili cinesi o giapponesi, quelli tailandesi presentano una differenza sostanziale, probabilmente proprio quella che li rende così efficaci e vincenti: non sono basati sull’imitazione degli animali. Il Maestro Thonglor Trairat, patriarca della scuola, non capisce i cinesi e chiede sempre se si è mai visto un cane combattere imitando un serpente, o una tigre combattere imitando una scimmia. La realtà per fortuna è questa: ogni animale si difende e combatte, rispettando la specificità e le caratteristiche della sua razza; questo è naturale. Anche l’Uomo è un animale, ed anche l’uomo ha il suo stile specifico di difendersi e combattere che è quello proprio della sua razza; non sarebbe naturale affatto che un uomo si mettesse ad imitare un animale. In Thailandia lo stile dell’Uomo lo chiamano Krabi Krabong. L’Uomo è presente sulla scena mondiale da circa due milioni di anni e non è sopravvissuto fino ad oggi perché imitava gli altri animali, ma perché usava il cervello ed era in grado di elaborare strategie vincenti proprio perché si distingueva da loro, se avesse agito con l’imitazione, si sarebbe estinto da molto tempo.
La più conosciuta delle discipline tailandesi, oggi è il Muay Thai o Boxe Tailandese, ma pochi sanno che l’odierna disciplina sportiva, non è che che la versione addolcita, lavata e ripulita da tutte le tecniche più efficaci dell’ originaria Arte Guerriera che si chiama Krabi Krabong.
Il Krabi Krabong infatti è la vera Arte Marziale della Thailandia che si occupa del combattimento a contatto pieno a mani nude (Mae Mai Muay Thai) e con le tipiche armi bianche tradizionali quali: spade, coltelli, bastoni corti e lunghi, nunchaku, scuri, scudi , lance ecc…e molti esperti la ritengono a buon diritto la specialità più pericolosa ed efficace del mondo. E’ composta da una splendida collezione di tecniche semplici e risolutive da apprendere in assoluta sicurezza e che , in caso di necessità, possono trasformarsi in un devastante sistema di difesa e di offesa personale. Pubblicizzato di recente al cinema con il film ONGBAK: Nato per combattere, il Krabi Krabong che, letteralmente significa: “Duello con armi corte ed armi lunghe”e vanta una tradizione millenaria, allena tutte le membra del corpo e sviluppa un eccezionale coordinazione psicomotoria, concentrazione, determinazione, infondendo sicurezza, fiducia ed ottimismo nelle proprie capacità di affrontare qualunque problema. A questo fine vengono anche studiate delle Danze Sacre chiamate RAM AWUT che, in modo simile al Tai Ch’i, ma in modo più completo, favoriscono l’integrazione di mente e corpo e sono, in pratica, una in sorta di Meditazione Dinamica che pone l’individuo in un rapporto armonico con se stesso e l’universo. Queste Danze Sciamaniche vengono eseguite sincronizzando i movimenti lenti con la recitazione di formule chiamate Mantra e a tempo con la musica Sarama che ha la caratteristica di essere pentatonica e di favorire quindi, per la sua ripetitività l’accesso a stati alternativi di coscienza.
A Vicenza c’è l’unica scuola al mondo a poter vantare il patrocinio del Re Rama 9° inoltre essa rappresenta ufficialmente il Governo Tailandese, Ministero per l’Educazione.
Da questa scuola sono usciti diversi campioni a livello mondiale, ricordiamo Marco Bettini, argento a Bangkok 1994, Christian Guelfi, Oro ed Argento Bangkok 1999, Roberto Fantasia che, già campione italiano di Muay Thai sportiva ha conquistato il bronzo ai Campionati Mondiali di Bangkok 2004 e per ultimo il Maestro della scuola Valerio Zadra che ha vinto nel 1994 due medaglie d’argento nei Campionati Mondiali di Bangkok tenutisi e che, nel 1999, negli stessi campionati ha conquistato l’oro nel duello con la sciabola lunga e anche un'altra medaglia d’argento nel combattimento con le due spade corte, sconfiggendo nuovamente i più forti combattenti tailandesi. A Vicenza inoltre insegna anche la tailandese Maestra Wongwisut Pimchanok, moglie del Maestro Zadra.
Sinteticamente si potrebbero riassumere così i benefici derivanti dalla pratica di questa disciplina: affila il corpo, costruendo una muscolatura armoniosa, agile e scattante; fortifica la vostra mente, conferendo quella sicurezza e determinazione che deriva dalla conoscenza di tecniche assolutamente efficacissime e disciplina le vostre emozioni perché, attraverso la conoscenza profonda delle tecniche di meditazione e respirazione, si acquisisce il dominio dei propri stati emotivi. Sono queste le ragioni che ci spingono ad affermare che lo studio del Krabi Krabong è adatto a tutti, indifferentemente dal sesso e dall’età, in particolare a tutti coloro che desiderano apprendere un sistema efficacissimo di Difesa Personale a mani nude e con le più svariate armi bianche, anche di uso comune. Per tutti gli operatori della sicurezza:forze dell’ordine, security, bodyguard, militari che svolgono mansioni in aree ad alto rischio che potranno così apprendere anche la difesa a corta distanza da coltello e pistola.
Per tutti coloro che si sentono insicuri e vogliono acquistare fiducia in se stessi.
Per tutti coloro che cercano una tecnica di meditazione che consenta loro di essere sereni ed in pace, eliminando lo stress.
Ma qual è la ragione di tutta questa ricchezza di contenuti? Il punto è che il Krabi Krabong a causa della sua segretezza, è sempre rimasto sconosciuto al grande pubblico dei praticanti di arti marziali. E’ caratterizzato da attacchi esplosivi di altissimo potere distruttivo, tesi ad infliggere all’avversario il maggior danno possibile nel minor tempo, portando così ogni combattimento ad una rapida fine brutale. Ancora oggi, in alcuni incontri clandestini e quindi assolutamente illegali, i contendenti si affrontano con le mani avvolte in corde alle quali, dopo una pennellata nella resina, vengono infissi cocci di vetro, limatura di ferro o ghiaia. In passato questo tipo di combattimenti era legalmente consentito, specialmente nei duelli d’onore, esattamente come accadeva anche in Italia fino al secolo scorso con la pistola o la sciabola. Questa disciplina era rimasta, fino ad oggi, retaggio esclusivo del popolo Tailandese e quindi fuori dal giro di business che invece da decenni ruota attorno alle altre più conosciute arti marziali che, per poter sopravvivere, hanno dovuto modificarsi per adattarsi ai gusti italiani, spesso stravolgendo le loro radici culturali.
Il popolo thailandese se ne servì per respingere vittoriosamente gli attacchi continui dei popoli confinanti, cinesi, birmani, vietnamiti e malesi ed infatti il nome Thailandia, tradotto letteralmente significa la Terra degli Uomini Liberi, perché è sempre stato l’unico paese di tutta l’Asia a non dover subire l’umiliazione di dominazioni straniere. Fu così che ebbe inizio la leggendaria fama di imbattibilità dei guerrieri thai che spesso venivano ricercati e pagati profumatamente, per servire come guardie del corpo fidate e leali, dagli imperatori in Cina, Giappone e Malesia.
La parte a mani nude del Krabi Krabong, lo stile antico (Mae Mai Muay Thai Sitrairat) che è parte integrante della disciplina, non ancora trasformato in sport, ha per obbiettivo l’eliminazione di uno o più avversari anche contemporaneamente . Esso insegna come usare ogni parte del corpo quale arma mortale di percussione totale. Utilizza dunque anche leve, proiezioni, immobilizzazioni, strangolamenti e colpi sferrati sui punti vitali. Rimangono inoltre micidiali i colpi e le parate, portati violentemente con i gomiti e le ginocchia. Come già accennato inoltre si studiano le antiche armi bianche. Il contesto rimane sempre estremamente realistico, incentrato sulla concretezza e la massima efficacia nel combattimento e la difesa personale.
Il Krabi Krabong per la sua completezza e per i suoi alti contenuti educativi, morali e spirituali è consigliato a tutti, soprattutto donne e bambini come miglior mezzo di difesa personale.

Versione delle 15:22, 23 gen 2006

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Articolo sul Krabi Krabong - Arte Marziale Tailandese


In occidente, parlare di Arti Marziali significa quasi automaticamente riferirsi al Karate, al Judo, al Kung Fu o alla più moderna Kick-boxing, ma in realtà, in Asia, quasi ogni paese ha elaborato un proprio sistema di combattimento. Parliamo oggi di discipline tailandesi perché, da poco più di un decennio, i praticanti di queste ultime si sono imposti prepotentemente nel panorama delle competizioni free-style vincendo sempre e quanti, campioni in altre discipline, hanno provato a cimentarsi con loro, sempre ne sono usciti rovinosamente sconfitti. Inoltre, rispetto gli stili cinesi o giapponesi, quelli tailandesi presentano una differenza sostanziale, probabilmente proprio quella che li rende così efficaci e vincenti: non sono basati sull’imitazione degli animali. Il Maestro Thonglor Trairat, patriarca della scuola, non capisce i cinesi e chiede sempre se si è mai visto un cane combattere imitando un serpente, o una tigre combattere imitando una scimmia. La realtà per fortuna è questa: ogni animale si difende e combatte, rispettando la specificità e le caratteristiche della sua razza; questo è naturale. Anche l’Uomo è un animale, ed anche l’uomo ha il suo stile specifico di difendersi e combattere che è quello proprio della sua razza; non sarebbe naturale affatto che un uomo si mettesse ad imitare un animale. In Thailandia lo stile dell’Uomo lo chiamano Krabi Krabong. L’Uomo è presente sulla scena mondiale da circa due milioni di anni e non è sopravvissuto fino ad oggi perché imitava gli altri animali, ma perché usava il cervello ed era in grado di elaborare strategie vincenti proprio perché si distingueva da loro, se avesse agito con l’imitazione, si sarebbe estinto da molto tempo.

La più conosciuta delle discipline tailandesi, oggi è il Muay Thai o Boxe Tailandese, ma pochi sanno che l’odierna disciplina sportiva, non è che che la versione addolcita, lavata e ripulita da tutte le tecniche più efficaci dell’ originaria Arte Guerriera che si chiama Krabi Krabong.
Il Krabi Krabong infatti è  la vera Arte Marziale della Thailandia che si occupa del combattimento a contatto pieno a mani nude (Mae Mai Muay Thai) e con le tipiche armi bianche tradizionali  quali: spade, coltelli, bastoni corti e lunghi, nunchaku, scuri, scudi , lance ecc…e molti esperti la ritengono a buon diritto la specialità più pericolosa ed efficace del mondo. E’ composta da una splendida collezione di tecniche semplici e risolutive da apprendere in assoluta sicurezza  e che , in caso di necessità, possono trasformarsi in un devastante sistema di difesa e di offesa personale. Pubblicizzato di recente al cinema con il film ONGBAK: Nato per combattere, il Krabi Krabong che, letteralmente significa: “Duello con armi corte ed armi lunghe”e vanta una tradizione millenaria, allena tutte le membra del corpo e sviluppa un eccezionale coordinazione psicomotoria, concentrazione,  determinazione, infondendo sicurezza, fiducia ed ottimismo nelle proprie capacità di affrontare qualunque problema. A questo fine vengono anche studiate delle  Danze Sacre chiamate RAM AWUT che, in modo simile al Tai Ch’i, ma in modo più completo, favoriscono l’integrazione di mente e corpo e sono, in pratica, una in  sorta di Meditazione Dinamica che pone l’individuo in un rapporto armonico con se stesso e l’universo. Queste Danze Sciamaniche vengono eseguite sincronizzando i movimenti lenti con la recitazione di formule chiamate Mantra e a tempo con la musica Sarama che ha la caratteristica di essere pentatonica e di favorire quindi, per la sua ripetitività l’accesso a stati alternativi di coscienza.

A Vicenza c’è l’unica scuola al mondo a poter vantare il patrocinio del Re Rama 9° inoltre essa rappresenta ufficialmente il Governo Tailandese, Ministero per l’Educazione. Da questa scuola sono usciti diversi campioni a livello mondiale, ricordiamo Marco Bettini, argento a Bangkok 1994, Christian Guelfi, Oro ed Argento Bangkok 1999, Roberto Fantasia che, già campione italiano di Muay Thai sportiva ha conquistato il bronzo ai Campionati Mondiali di Bangkok 2004 e per ultimo il Maestro della scuola Valerio Zadra che ha vinto nel 1994 due medaglie d’argento nei Campionati Mondiali di Bangkok tenutisi e che, nel 1999, negli stessi campionati ha conquistato l’oro nel duello con la sciabola lunga e anche un'altra medaglia d’argento nel combattimento con le due spade corte, sconfiggendo nuovamente i più forti combattenti tailandesi. A Vicenza inoltre insegna anche la tailandese Maestra Wongwisut Pimchanok, moglie del Maestro Zadra. Sinteticamente si potrebbero riassumere così i benefici derivanti dalla pratica di questa disciplina: affila il corpo, costruendo una muscolatura armoniosa, agile e scattante; fortifica la vostra mente, conferendo quella sicurezza e determinazione che deriva dalla conoscenza di tecniche assolutamente efficacissime e disciplina le vostre emozioni perché, attraverso la conoscenza profonda delle tecniche di meditazione e respirazione, si acquisisce il dominio dei propri stati emotivi. Sono queste le ragioni che ci spingono ad affermare che lo studio del Krabi Krabong è adatto a tutti, indifferentemente dal sesso e dall’età, in particolare a tutti coloro che desiderano apprendere un sistema efficacissimo di Difesa Personale a mani nude e con le più svariate armi bianche, anche di uso comune. Per tutti gli operatori della sicurezza:forze dell’ordine, security, bodyguard, militari che svolgono mansioni in aree ad alto rischio che potranno così apprendere anche la difesa a corta distanza da coltello e pistola. Per tutti coloro che si sentono insicuri e vogliono acquistare fiducia in se stessi. Per tutti coloro che cercano una tecnica di meditazione che consenta loro di essere sereni ed in pace, eliminando lo stress. Ma qual è la ragione di tutta questa ricchezza di contenuti? Il punto è che il Krabi Krabong a causa della sua segretezza, è sempre rimasto sconosciuto al grande pubblico dei praticanti di arti marziali. E’ caratterizzato da attacchi esplosivi di altissimo potere distruttivo, tesi ad infliggere all’avversario il maggior danno possibile nel minor tempo, portando così ogni combattimento ad una rapida fine brutale. Ancora oggi, in alcuni incontri clandestini e quindi assolutamente illegali, i contendenti si affrontano con le mani avvolte in corde alle quali, dopo una pennellata nella resina, vengono infissi cocci di vetro, limatura di ferro o ghiaia. In passato questo tipo di combattimenti era legalmente consentito, specialmente nei duelli d’onore, esattamente come accadeva anche in Italia fino al secolo scorso con la pistola o la sciabola. Questa disciplina era rimasta, fino ad oggi, retaggio esclusivo del popolo Tailandese e quindi fuori dal giro di business che invece da decenni ruota attorno alle altre più conosciute arti marziali che, per poter sopravvivere, hanno dovuto modificarsi per adattarsi ai gusti italiani, spesso stravolgendo le loro radici culturali.

 Il popolo thailandese se ne servì per respingere vittoriosamente gli attacchi continui dei popoli confinanti, cinesi, birmani, vietnamiti e malesi ed infatti il nome Thailandia, tradotto letteralmente significa la Terra degli Uomini Liberi, perché è sempre stato l’unico paese di tutta l’Asia a non dover subire l’umiliazione di dominazioni straniere. Fu così che ebbe inizio la leggendaria fama di imbattibilità dei guerrieri thai che spesso venivano ricercati e pagati profumatamente, per servire come guardie del corpo fidate e leali, dagli imperatori in Cina,  Giappone e Malesia. 
 La parte a mani nude del Krabi Krabong,  lo stile antico (Mae Mai Muay Thai Sitrairat) che è parte integrante della disciplina, non ancora trasformato in sport, ha per obbiettivo l’eliminazione di uno o più avversari anche contemporaneamente . Esso insegna come usare ogni parte del corpo quale arma mortale di percussione totale. Utilizza dunque anche leve, proiezioni, immobilizzazioni, strangolamenti e colpi sferrati sui punti vitali.     Rimangono inoltre micidiali i colpi e le parate, portati violentemente con i gomiti e le ginocchia.   Come già accennato inoltre si studiano le antiche armi bianche. Il contesto rimane sempre estremamente realistico, incentrato sulla concretezza e la massima efficacia nel combattimento e la difesa personale.

Il Krabi Krabong per la sua completezza e per i suoi alti contenuti educativi, morali e spirituali è consigliato a tutti, soprattutto donne e bambini come miglior mezzo di difesa personale.