Lombardo per ragazzi/Ortografia: differenze tra le versioni

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*''OEU'': Rappresenta la ''eu'' francese (ma anche quella [[Piemontese]]
*''OEU'': Rappresenta la ''eu'' francese (ma anche quella [[Piemontese]]
*''J'': Rapperesenta la ''i'' di '''i'''eri.
*''J'': Rapperesenta la ''i'' di '''i'''eri.
*''SG'': Rappresenta la '''j''' francese.


Esistono eccezioni, ad esempio la '''u''' nei gruppi ''gua'', ''gui'', ''au'', '''gue''' è pronunciata come la '''u''' italiana.
Esistono eccezioni, ad esempio la '''u''' nei gruppi ''gua'', ''gui'', ''au'', '''gue''' è pronunciata come la '''u''' italiana. La '''vo''' si pronuncia come la u italiana in molti dialetti.


Il participio passato è indicato con la ''d'' finale: Ad esempio ''parlad'' -> ''parlato''. In milanese, la d rappresenta un raddoppiamento della vocale precedente, mentre in altri dialetti (come il bresciano ed il lodigiano) viene pronunciata, seppur con differenti gradi di durezza.
Il participio passato è indicato con la ''d'' finale: Ad esempio ''parlad'' -> ''parlato''. In milanese, la d rappresenta un raddoppiamento della vocale precedente, mentre in altri dialetti (come il bresciano ed il lodigiano) viene pronunciata, seppur con differenti gradi di durezza.

Versione delle 16:23, 10 dic 2015

Indice del libro

Una vera ortografia lombarda non esiste.

Esistono delle proposte di ortografia polinomica: La più famosa è Scriver Lombard, ma non la ritengo adatta allo scopo di questo corso. Pertanto, useremo un'ortografia a base milanese, vediamo le differenze con l'ortografia italiana:

  • O: Rappresenta sia il suono o sia il suono u della lingua italiana
  • U: Rappresenta la u tedesca
  • OEU: Rappresenta la eu francese (ma anche quella Piemontese
  • J: Rapperesenta la i di ieri.
  • SG: Rappresenta la j francese.

Esistono eccezioni, ad esempio la u nei gruppi gua, gui, au, gue è pronunciata come la u italiana. La vo si pronuncia come la u italiana in molti dialetti.

Il participio passato è indicato con la d finale: Ad esempio parlad -> parlato. In milanese, la d rappresenta un raddoppiamento della vocale precedente, mentre in altri dialetti (come il bresciano ed il lodigiano) viene pronunciata, seppur con differenti gradi di durezza.