Algebra 1/Insiemi Logica Relazioni/Insiemi: differenze tra le versioni
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== Rappresentazione degli insiemi == |
== Rappresentazione degli insiemi == |
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Esistono diversi modi per rappresentare un insieme e quindi per indicare con precisione i suoi elementi. |
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=== Rappresentazione tabulare === |
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La rappresentazione tabulare è la descrizione più elementare di un insieme; consiste nell’elencare tutti gli elementi dell’insieme separati da virgole e racchiusi tra le parentesi graffe. |
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Per esempio, definiamo un insieme <math>X</math> con la scrittura: <math>X=\{\text{1, 2, 3, 5}\}</math>. Non è importante l’ordine in cui vengono scritti gli elementi, cioè |
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{{Testo centrato|<math>X=\{\text{1, 2, 3, 5}\}=\{\text{2, 1, 5, 3}\}.</math>}} |
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È invece necessario che ogni elemento dell’insieme compaia una sola volta. Ad esempio, per rappresentare l’insieme <math>Y</math> delle lettere della parola “autunno”, scriviamo |
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{{testo centrato|<math>Y = \{\text{a, u, t, n, o}\}.</math>}} |
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Si può utilizzare questa rappresentazione anche per insiemi numerosi e addirittura infiniti. In questi casi si elencano i primi elementi dell’insieme e in fondo all’elenco si mettono tre punti di sospensione lasciando intendere come continuare la serie. |
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Per esempio, l’insieme dei multipli di 3 si può indicare con la seguente rappresentazione tabulare: |
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{{Testo centrato|<math>X=\{\text{0, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, }\ldots\}.</math>}} |
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{{Algebra1/Esempio|title = Rappresentazione degli insiemi:| |
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* l’insieme <math>G</math> dei primi 3 giorni della settimana si indica: <math>G=\{\text{lunedì, martedì, mercoledì}\}</math>; |
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* l’insieme <math>A</math> delle lettere della parola “associazione” si indica: <math>A=\{\text{a, s, o, c, i, z, n, e}\}</math>.}} |
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=== Rappresentazione per proprietà caratteristica === |
Versione delle 22:24, 10 mag 2016
Insiemi ed elementi
In matematica usiamo la parola insieme per indicare un raggruppamento, una collezione, una raccolta di oggetti, individui, simboli, numeri, figure che sono detti elementi dell’insieme e che sono ben definiti e distinti tra di loro.
La nozione di insieme e quella di elemento di un insieme in matematica sono considerate nozioni primitive, nozioni che si preferisce non definire mediante altre più semplici.
Esempio: Sono insiemi:
- l’insieme delle lettere della parola RUOTA;
- l’insieme delle canzoni che ho ascoltato la settimana scorsa;
- l’insieme delle città della Puglia con più di 15.000 abitanti;
- l’insieme delle lettere dell’alfabeto italiano;
- l’insieme dei numeri 1, 2, 3, 4, 5;
- l’insieme delle montagne d’Italia più alte di 1.000 metri.
Per poter assegnare un insieme occorre soddisfare le seguenti condizioni:
- bisogna poter stabilire con certezza e oggettività se un oggetto è o non è un elemento dell’insieme;
- gli elementi di uno stesso insieme devono essere differenti tra loro, cioè un elemento non può essere ripetuto più volte nello stesso insieme.
Non possono essere considerati insiemi:
- i film interessanti (non c’è un criterio oggettivo per stabilire se un film è interessante oppure no, uno stesso film può risultare interessante per alcune persone e non interessante per altre);
- le ragazze simpatiche di una classe (non possiamo stabilire in maniera oggettiva se una ragazza è simpatica);
- le montagne più alte d’Italia (non possiamo dire se una montagna è tra le più alte poiché non è fissata un’altezza limite);
- l’insieme delle grandi città d’Europa (non c’è un criterio per stabilire se una città è grande);
In generale, gli insiemi si indicano con lettere maiuscole , , , …e gli elementi con lettere minuscole , , , …
Se un elemento sta nell’insieme si scrive e si legge “ appartiene ad ”. Il simbolo “” si chiama simbolo di appartenenza.
Se un elemento non sta nell’insieme si scrive e si legge “ non appartiene ad ”. Il simbolo “” si chiama simbolo di non appartenenza.
Il criterio che stabilisce se un elemento appartiene a un insieme si chiama proprietà caratteristica dell’insieme.
Un altro modo per definire un insieme, oltre a quello di indicare la sua proprietà caratteristica, è quello di elencare i suoi elementi separati da virgole e racchiusi tra parentesi graffe. Ad esempio: .
Per indicare alcuni insiemi specifici vengono utilizzati simboli particolari:
- si utilizza per indicare l’insieme dei numeri naturali: ;
- si utilizza per indicare i numeri interi relativi: ;
- si utilizza per indicare i numeri razionali: .
Esempio: Indica con il simbolo opportuno quali dei seguenti elementi appartengono o non appartengono all’insieme dei giorni della settimana: lunedì, martedì, gennaio, giovedì, dicembre, estate.
Gennaio e dicembre sono mesi dell’anno, perciò scriviamo:
Consideriamo l’insieme e l’insieme delle consonanti della parola “risate”. Possiamo osservare che e sono due insiemi costituiti dagli stessi elementi; diremo che sono insiemi uguali.
Definizione: Due insiemi e si dicono uguali se sono formati dagli stessi elementi, anche se disposti in ordine diverso. In simboli si scrive . Altrimenti i due insiemi si dicono diversi, in simboli .
Insieme vuoto, insieme universo, cardinalità
Consideriamo l’insieme . Poiché la parola “AIA” non contiene consonanti, l’insieme è privo di elementi.
Definizione: Un insieme privo di elementi si chiama insieme vuoto e lo si indica con il simbolo o .
Osservazione: ma dato che la scrittura rappresenta un insieme che ha come unico elemento l’insieme vuoto, quindi non è vuoto.
Esempio: Alcuni insiemi vuoti.
- L’insieme dei numeri negativi maggiori di 5 è vuoto;
- l’insieme delle capitali europee con meno di 50 abitanti è vuoto;
- l’insieme dei numeri naturali minori di 0 è vuoto.
La frase <<l’insieme degli studenti che vengono a scuola con il motorino>> non definisce un insieme particolare. Occorre definire il contesto, l’ambiente che fa individuare gli elementi dell’insieme. Se l’ambiente è la classe 1aC gli elementi considerati saranno certamente diversi, e probabilmente meno numerosi, di quelli che compongono l’ambiente di un’intera scuola o di un’intera città. Quando si identifica un insieme, occorre indicare anche l’ambiente di riferimento da cui trarre gli elementi che appartengono al nostro insieme. Questo insieme si chiama insieme universo e rappresenta il contesto, l’ambiente su cui faremo le nostre osservazioni. In generale l’insieme universo per un insieme è semplicemente un insieme che contiene . Solitamente l’insieme universo viene indicato con .
Cardinalità
Definizione: Si definisce cardinalità (o potenza) di un insieme finito il numero degli elementi dell’insieme. Essa viene indicata con uno dei seguenti simboli , #() o .
Per poter parlare di cardinalità di un insieme qualsiasi, che comprenda anche insiemi infiniti come gli insiemi numerici, occorre una definizione più complessa che qui non daremo.
Esempio: Esempi di cardinalità.
- L’insieme delle vocali dell’alfabeto italiano ha 5 elementi, quindi ;
- l’insieme dei multipli di 3 minori di 10 ha 3 elementi, quindi .
Rappresentazione degli insiemi
Esistono diversi modi per rappresentare un insieme e quindi per indicare con precisione i suoi elementi.
Rappresentazione tabulare
La rappresentazione tabulare è la descrizione più elementare di un insieme; consiste nell’elencare tutti gli elementi dell’insieme separati da virgole e racchiusi tra le parentesi graffe.
Per esempio, definiamo un insieme con la scrittura: . Non è importante l’ordine in cui vengono scritti gli elementi, cioè
È invece necessario che ogni elemento dell’insieme compaia una sola volta. Ad esempio, per rappresentare l’insieme delle lettere della parola “autunno”, scriviamo
Si può utilizzare questa rappresentazione anche per insiemi numerosi e addirittura infiniti. In questi casi si elencano i primi elementi dell’insieme e in fondo all’elenco si mettono tre punti di sospensione lasciando intendere come continuare la serie.
Per esempio, l’insieme dei multipli di 3 si può indicare con la seguente rappresentazione tabulare:
Esempio: Rappresentazione degli insiemi:
- l’insieme dei primi 3 giorni della settimana si indica: ;
- l’insieme delle lettere della parola “associazione” si indica: .