Confessione di fede di Westminster/cfw11: differenze tra le versioni

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pcastellina (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Pcastellina (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 23: Riga 23:
=== 6. ===
=== 6. ===
La giustificazione dei credenti nell'Antico Testamento era, da tutti i punti di vista, esattamente la stessa di quella dei credenti nel Nuovo Testamento. ([[Confessione di fede di Westminster/cfw11/cfw11-6|Originale inglese e latino con riferimenti biblici]]).
La giustificazione dei credenti nell'Antico Testamento era, da tutti i punti di vista, esattamente la stessa di quella dei credenti nel Nuovo Testamento. ([[Confessione di fede di Westminster/cfw11/cfw11-6|Originale inglese e latino con riferimenti biblici]]).

== Articoli interpretativi ed attualizzazione ==

*1) La Giustificazione è una dichiarazione di carattere legale, che certifica come il peccatore sia ora prosciolto dall'accusa di aver infranto la legge di Dio ed è considerato giusto davanti a Dio, non per quello che è in sé stesso (un peccatore indegno), ma per il fatto che, essendo stato unito a Cristo, gli sia stata accreditata (imputata) la Sua giustizia di Cristo.

*2) La Giustificazione è accordata al peccatore mediante la fede in Cristo. L'unica base della sua giustificazione è la giustizia di Cristo che gli è stata accreditata (imputata).

*3) ''Respingiamo'' l'insegnamento che le opere dell'uomo contribuiscano in qualche modo alla sua giustificazione.

*4) La Giustificazione del credente non diminuisce il suo obbligo di ubbidire alla Legge di Dio ({{Passo biblico|Ecclesiaste 12:13; 1 Corinzi 9:21; Romani 6:1, 12-23; Romani 3:21}}).


[[Categoria:Confessione di fede di Westminster]]
[[Categoria:Confessione di fede di Westminster]]

Versione attuale delle 00:06, 3 giu 2017

Indice - Sezione precedente - Sezione successiva

11. La Giustificazione[modifica]

1.[modifica]

Coloro che Dio efficacemente chiama, quelli pure gratuitamente giustifica, non infondendo loro giustizia, ma perdonando i loro peccati, e reputando e accettando le loro persone come giuste, non per una qualsiasi cosa prodotta in loro o per le loro prestazioni, ma unicamente per amore di Cristo; né imputando come loro propria giustizia la fede stessa, l'atto di credere, o qualsiasi altra loro ubbidienza evangelica, ma imputando loro l'ubbidienza e la soddisfazione di Cristo, quando essi per fede Lo accolgono [ricevono] e riposano in Lui e nella Sua giustizia, fede che non hanno da sé stessi, ma che è dono di Dio. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

2.[modifica]

La fede, vale a dire accogliere Cristo ed appoggiarsi alla Sua giustizia, è l'unico strumento della giustificazione. Essa, però, nella persona giustificata, non rimane solitaria, ma è sempre accompagnata da tutte le altre grazie salvifiche; né essa è una fede morta, ma opera per mezzo dell'amore (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

3.[modifica]

Cristo, mediante la Sua ubbidienza e morte, ha pagato pienamente il debito di tutti coloro che così vengono giustificati, ed ha soddisfatto in modo proprio, reale e pieno la giustizia del Padre in loro favore. In quanto Egli è stato dato dal Padre per loro, e la Sua ubbidienza e soddisfazione è stata accolta al loro posto - ed entrambe gratuitamente, e non per qualcosa che sia in loro - la loro giustificazione deve essere considerata soltanto il risultato di pura grazia, affinché nella giustificazione dei peccatori siano glorificate sia la giusti­zia rigorosa che la grazia abbondante di Dio. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

4.[modifica]

Da tutta l'eternità Dio ha decretato di giustificare tutti gli eletti, e Cristo, nella pienezza del tempo, è morto per i loro peccati ed è risorto per la loro giustificazione. Tuttavia essi non sono giustificati fintanto che lo Spirito Santo, nel tempo opportuno, effettivamente non applichi loro il Cristo. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

5.[modifica]

Dio continua a perdonare i peccati di coloro che sono giustificati, e sebbene essi non possano mai decadere dallo stato di giustificazione, essi possono, a causa dei loro peccati, cadere sotto il dispiacere paterno di Dio e non vedersi ristabilita la luce del Suo volto se non dopo essersi umiliati, aver riconosciuto i loro peccati, aver chiesto perdono e rinnovato la loro fede e il loro pentimento. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

6.[modifica]

La giustificazione dei credenti nell'Antico Testamento era, da tutti i punti di vista, esattamente la stessa di quella dei credenti nel Nuovo Testamento. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Articoli interpretativi ed attualizzazione[modifica]

  • 1) La Giustificazione è una dichiarazione di carattere legale, che certifica come il peccatore sia ora prosciolto dall'accusa di aver infranto la legge di Dio ed è considerato giusto davanti a Dio, non per quello che è in sé stesso (un peccatore indegno), ma per il fatto che, essendo stato unito a Cristo, gli sia stata accreditata (imputata) la Sua giustizia di Cristo.
  • 2) La Giustificazione è accordata al peccatore mediante la fede in Cristo. L'unica base della sua giustificazione è la giustizia di Cristo che gli è stata accreditata (imputata).
  • 3) Respingiamo l'insegnamento che le opere dell'uomo contribuiscano in qualche modo alla sua giustificazione.