Latino/Supino: differenze tra le versioni
m Annullate le modifiche di 109.116.162.145 (discussione), riportata alla versione precedente di Hasley Etichetta: Rollback |
|||
Riga 11: | Riga 11: | ||
Il supino passivo si ottiene aggiungendo la desinenza ''-u'' al tema del supino (es. ''actu''). |
Il supino passivo si ottiene aggiungendo la desinenza ''-u'' al tema del supino (es. ''actu''). |
||
== Uso e |
== Uso e traduzione == |
||
Il supino in ''-um'' ha un valore di direzione o fine di un movimento (è infatti un accusativo). Si trova quindi nelle proposizioni che contengono verbi di moto con funzione finale e va quindi tradotto con una proposizione finale implicita: |
Il supino in ''-um'' ha un valore di direzione o fine di un movimento (è infatti un accusativo). Si trova quindi nelle proposizioni che contengono verbi di moto con funzione finale e va quindi tradotto con una proposizione finale implicita: |
||
:''Consul ivit Romam '''dictum''' hoc Cleliae'': Il console venne a Roma per dire ciò a Clelia |
:''Consul ivit Romam '''dictum''' hoc Cleliae'': Il console venne a Roma per dire ciò a Clelia |
Versione delle 23:14, 12 feb 2020
Il supino latino è un nome verbale della quarta declinazione (dal tema -u).
Presenta solo due forme:
- un accusativo in -um (supino attivo)
- un ablativo in -u (supino passivo).
Il supino attivo costituisce, se presente, la quarta voce del paradigma. Ad esempio nel verbo ago, agis, egi, actum, agere il supino in -um è "actum".
Il supino passivo si ottiene aggiungendo la desinenza -u al tema del supino (es. actu).
Uso e traduzione
Il supino in -um ha un valore di direzione o fine di un movimento (è infatti un accusativo). Si trova quindi nelle proposizioni che contengono verbi di moto con funzione finale e va quindi tradotto con una proposizione finale implicita:
- Consul ivit Romam dictum hoc Cleliae: Il console venne a Roma per dire ciò a Clelia
- Brutus ad Senatum venit Caesarem occisum: Bruto venne in Senato per uccidere Cesare
Il supino in -u è proprio dei verbi transitivi attivi e deponenti, per i quali è una delle due eccezioni della coniugazione che hanno forma passiva con significato passivo (l'altra eccezione è il gerundivo); ha una funzione di ablativo di limitazione usato spesso in relazione ad aggettivi come facilis, difficilis, 'horribilis:
- Facilis dictu: facile a dirsi, da dire
- Difficilis actu: difficile a farsi, da fare
- Horribilis visu: orribile a vedersi, da vedere