Chimica forense/Tecniche analitiche: differenze tra le versioni

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=== Spettrometria di massa a rapporto isotopico ===
 
Gli isotopi si definiscono "stabili" quando non tendono a decadere attraverso processi radioattivi nel tempo. La maggior parte degli elementi presentano più di un isotopo stabile. La quantità di questi isotopi presenti in un determinato campione fornisce importanti informazioni riguardo laalla sua origine, ad esempio nella determinazione della sorgente di tale materiale. La variazione nella composizione isotopica può essere misurata tramite uno spettrometro di massa a rapporto isotopico (IRMS).
 
Questa strumentazione utilizza diversi rivelatori allo scopo di misurare concentrazioni isotopiche piuttosto basse, in particolare per ogni isotopomero esiste uno specifico detector. I campioni solitamente vengono bruciati per ottenere gas semplici (CO<sub>2</sub> e H<sub>2</sub>O) per condurre l'analisi. Dopo essere stato introdotto in una camera a ionizzazione, il gas viene accelerato applicando un campo magnetico. Gli ioni vengono indirizzati verso una coppa di Faraday adibita a raccogliere gli ioni con una determinata massa, registrando così la corrente ionica. Se ad esempio gli isotopi di interesse fossero quelli del carbonio bisognerà utilizzare tre coppe di Faraday, una per ciascun isotopo. Gli elementi e i corrispondenti isotopi di maggiore importanza nelle scienze forensi sono idrogeno (<sup>1</sup>H, <sup>2</sup>H), carbonio (<sup>12</sup>C, <sup>13</sup>C), azoto (<sup>14</sup>N, <sup>15</sup>N), ossigeno (<sup>16</sup>O, <sup>17</sup>O, <sup>18</sup>O) ed infine zolfo (<sup>32</sup>S, <sup>33</sup>S, <sup>34</sup>S, <sup>36</sup>S).<ref> Stuart, p. 135 </ref> La tecnica IRMS può essere combinata con un gascromatografo per separare i componenti all'interno del campione.
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