Greco antico/Imperfetto: differenze tra le versioni

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===Particolarità dell'aumento===
===Particolarità dell'aumento===
Ci sono alcune particolarità riguardo la formazione dell'imperfetto, spiegate di seguito.
Ci sono alcune particolarità riguardo alla formazione dell'imperfetto, spiegate di seguito.


I verbi inizianti in ῥ- la raddoppiano prima dell'aumento.[Es. ῥίπτω > ἔρριπτον]
I verbi inizianti in ῥ- la raddoppiano prima dell'aumento.[Es. ῥίπτω > ἔρριπτον]

Versione delle 14:38, 5 feb 2021

Indice del libro

L'imperfetto è un tempo storico derivato dal tema del presente. Si forma aggiungendo al tema del presente l'aumento, una particella che in origine era un avverbio con valore temporale (significato: una volta), che è ἐ-, e le desinenze secondarie o storiche. Si coniuga solo al modo indicativo.

L'aumento

Per i temi inizianti in consonante si prepone al tema l'aumento sillabico (che consiste nel dare al verbo una sillaba in più), ἐ- Es. λύω > ἔλυον

Invece per i temi inizianti per vocale si ha l' aumento temporale della vocale (che consiste nell'aumentare la quantità della vocale iniziale). I tipi di aumento sono vari in base alla vocale iniziale:

  • α > η [Es. ἀλλάσσω > ἤλλασσον]
  • αι/ᾳ > ῃ [Es. ᾄδω > ᾖδον; αἱρέω > ᾕρεον]
  • αυ > ηυ [Es. αὐλίζομαι > ηὐλιζόμην]
  • ε > η [Es. ἐρίζω > ἤριζον ]
  • ει > ει,ῃ [Es. εἰκάζω > εἴκαζον, ᾔκαζον]
  • ευ > ηυ,ευ [Es. εὑρίσκω > ηὕρισκον, εὕρισκον]
  • ο > ω [Es. ὀρύσσω > ὤρυσσον ]
  • οι > ῳ [Es. οἰκίζω > ᾤκιζον]
  • ου > ου [Es. οὐτάζω > οὔταζον]
  • ι > ῑ [Es. ἰσχύω > ἴσχυον]
  • υ > ῡ [Es. ὑβριζω > ὕβριζον]
  • η > η [Es. ἡδύνω > ἥδυνον]
  • ω > ω [Es. ὠρύω > ὤρυον]

Particolarità dell'aumento

Ci sono alcune particolarità riguardo alla formazione dell'imperfetto, spiegate di seguito.

I verbi inizianti in ῥ- la raddoppiano prima dell'aumento.[Es. ῥίπτω > ἔρριπτον]

Ciò accade perché in origine tali verbi iniziavano per spirante (σ-, ϝ-, σϝ-, j-) che si assimila al -ρ-, facendolo raddoppiare.

Alcuni verbi che iniziano con ἐ hanno l'aumento in εἰ-. Di seguito sono elencati tutti i 9 verbi:

  • ἐάω > εἴων (<*ἐ.έαον <*ἐ.σέϝαον)
  • ἐθίζω > εἴθιζον (<*ἐ.έθιζον <*ἐ.σϝέθιζον)[1]
  • ἑλίσσω > εἵλισσον (<*ἐ.ἕλισσον <*ἐ.ϝέλισσον)[2]
  • ἕλκω > εἵλκον (<*ἔ.ἑλκον <*ἔ.σελκον)[3]
  • ἕπομαι > εἱπόμην (<*ἐ.ἑπόμην <*ἐ.σεπόμην)[4]
  • ἐργάζομαι > εἰργαζόμην (<*ἐ.εργαζόμην <*ἐ.ϝεργαζόμην)[5]
  • ἕρπω > εἷρπον (<*ἔ.ἑρπον <*ἔ.σερπον)[6]
  • ἑστιάω > εἱστίων (<*ἐ.ἑστίαον <*ἐ.ϝεστίαον)[7]
  • ἔχω > εἶχον (<*ἔ.ἐχον <*ἔ.ἑχον <*ἔ.σεχον)[8]

Questo è accaduto perché in origine il T.V. iniziava in σ-, ϝ-, σϝ-; una volta premesso l'aumento, queste consonanti si sono trovate in posizione intervocalica e sono cadute, lasciando le due vocali (l'aumento e la prima della radice) libere di contrarsi. Ad esempio, T.V. *σεχ/σχ > *σεχω > ἔχω, impf. *ἐσεχον > *εεχον > εἶχον (ε+ε>ει).

In alcuni verbi inizianti per ϝ- si è avuto un aumento in ἠ- che, dopo la caduta del ϝ intervocalico ha subito la metatesi quantitativa (scambio di quantità) con la vocale successiva. Questi verbi sono:

  • ὁράω > ἑώρων (<*ἠ.ὅραον)[9]
  • οἴγω > ἔῳγον (<*ἤ.οιγον)
  • ἀνοίγω > ἀνέῳγον (<*ἀν.ή.οιγον)

Inoltre alcuni verbi presentano sia l'aumento in ἐ- che quello in ἠ-, si pensa per analogia con il verbo θέλω/ἐθέλω. Questi verbi sono:

  • θέλω/ἐθέλω > ἔθελον/ἤθελον
  • βούλομαι > ἐβουλόμην/ἠβουλόμην
  • δύναμαι > ἐδυνάμην/ἠδυνάμην
  • μέλλω > ἔμελλον/ἤμελλον

In più ci sono alcuni verbi, inizianti per ἐ + vocale che, regolarmente, hanno l'aumento in ἠ + vocale invariata con seguente metatesi quantitativa, e cioè ἐ + vocale aumentata. [Es. ἐορτάζω> ἐώρταζον (<*ἠόρταζον)]

Aumento nei verbi composti

Nei verbi composti l'aumento viene interposto tra l'ultima preposizione ed il verbo. [Ess. προσβάλλω > προσέβαλλον; ἐπαναφέρω > ἐπανέφερον]

I verbi semplici con aumenti particolari, li conservano nei vari composti. [Es. προσέχω > προσεῖχον]

Ci saranno inoltre modifiche alle preposizioni:

  • le preposizioni terminanti in vocale, la perdono (ad eccezione di ἀμφί e περί e πρό, che la fonde con un eventuale aumento sillabico dando origine a ου);
  • le preposizioni che hanno subito modifiche nel presente, riprendono la loro forma originaria (a meno che tale modifica non sia stata provocata da uno spirito aspro, in tal caso persiste);
  • la proposizione ἐκ diventa ἐξ in quanto viene a trovarsi davanti a vocale.

In più, alcuni verbi composti, sentiti dai parlanti come semplici, prendono l'aumento prima della preposizione. [Es. καθίζω > ἐκάθιζον]

Pochi altri verbi composti, segnalati sul vocabolario, prendono un doppio aumento, il primo davanti alla preposizione ed il secondo davanti al verbo. [Es. ἀνορθόω > ἠνώρθοον]

Flessione

Qui di seguito diamo la flessione dell'imperfetto del verbo λύω, che non presenta variazioni

Indicativo attivo Indicativo medio-passivo
singolare ἔλυ-ον ἐλυό-μην
2º singolare ἔλυ-ες ἐλύ-ου (<*ἐλύεο <*ἐλύεσο)
3º singolare ἔλυ-ε ἐλύε-το
2º duale ἐλύε-τον ἐλύε-σθον
3º duale ἐλυέ-την ἐλυέ-σθην
1º plurale ἐλύο-μεν ἐλυό-μεθα
2º plurale ἐλύε-τε ἐλύε-σθε
3º plurale ἔλυ-ον ἐλύο-ντο

Note

  1. cfr. latino suado.
  2. cfr. latino volvo
  3. cfr. latino sulcus
  4. cfr. latino sequor (in greco la labiovelare indoeuropea ku̯ diventa π).
  5. cfr. tedesco Werk, inglese work.
  6. cfr. latino serpo, serpens.
  7. cfr. latino Vesta.
  8. secondo la legge di Grassmann (due aspirate non possono stare in sillabe contigue), lo spirito aspro si annulla.
  9. si osservi anche lo spostamento dello spirito aspro dalla radice all'aumento senza che ci sia contrazione.