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Il peso della prosa latina è ancora molto forte in questo periodo per cui la prosa in volgare, rispetto alla poesia ,subì un certo ritardo.
Il primo a fornire i nuovi modelli per il volgare fu il grammatico bolognese Guido Faba che comprese l'importanza che la lingua volgare stava acquisendo nella vita quotidiana e in quella politica. Nel corso del Trecento]] si forma una raccolta di novelle scritte in volgare fiorentino, di aurore anonimo, intitolato il Novellino con finalità morali e pedagogiche. Tra gli altri prosatori in volgare di questo periodo si ricordano Salimbene de Adam, un frate francescano di Parma, che scrisse numerose cronache in un latino colto e nello stesso tempo popolare che accoglieva anche numerose forme di lingua lombarda e di lingua emiliana; Jacopo da Varazze, frate domenicano diventato nel 1292 vescovo di Genova che scrisse in latino una raccolta che venne presto diffusa in versione volgarizzata; Brunetto Latini, senza dubbio la figura principale tra i prosatori duecenteschi che scrisse in lingua d'oil il '''Tesoro''' (Li livres dou Trésor) un testo Enciclopedia che tradotto in seguito in volgare ebbe due
==Voci correlate==
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