Abulafia e i segreti della Torah/Introduzione3: differenze tra le versioni

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== I primi maimonidei ==
== I primi maimonidei ==
In questo Capitolo mi occupo di situare alcuni aspetti importanti del pensiero del cabalista Rabbi Abraham Abulafia all'interno della tradizione maimonidea. Il pensiero di Abulafia è una delle tante varietà di pensiero ebraico che dipendono dai libri della [[Maimonide|Grande Aquila]]; è legato ai successivi sviluppi di quello che può essere chiamato il più ampio fenomeno del maimonideismo, in particolare le interpretazioni averroistiche del pensiero di Maimonide. In questo libro esplorerò quattro questioni principali: 1) la tradizione maimonidea; 2) Le testimonianze di Abulafia circa il suo studio della ''[[Guida dei perplessi]]'' e altri libri filosofici, nonché il suo insegnamento della ''Guida'' in vari luoghi d'Europa; 3) alcune questioni esoteriche legate al suo pensiero e alla sua attività; e 4) la presentazione e l'analisi della '''parabola della perla''' di Abulafia come allegoria della vera religione. Discuterò anche le sue interpretazioni delucidando alcune questioni chiave nei suoi scritti che riguardano quelle interpretazioni. Le cinque appendici tratteranno questioni che sono meno concentrate sull'esoterismo.


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La mia analisi del suddetto materiale va inquadrata nel più ampio ambito della trasmissione della conoscenza (''translatio scientiae'') dal Medio Oriente all'Europa alla fine del primo millennio dell'[[w:era volgare|era volgare]] e dei complessi sviluppi che sono avvenuti successivamente. Questo ampio fenomeno fu delineato da [[w:Moses Gaster|Moses Gaster]], seppure con linee piuttosto vaghe, alla fine dell'Ottocento; le sue opinioni costituiscono uno spunto, indebitamente dimenticato dagli studiosi, per comprendere alcuni aspetti dell'emergere e dell'evoluzione della cultura europea in generale e della cultura ebraica in particolare.<ref>Si vedano Moses Gaster, ''Ilchester Lectures on Greeko-Slavonic Literature'' (Londra: Trübner & Co., 1887) e Moses Gaster, ''Literatura populară română'', cur. Mircea Anghelescu (Bucharest: Minerva, 1983). Sulle sue opinioni in merito al misticismo ebraico in generale, cfr. Moshe Idel, "Moses Gaster on Jewish Mysticism and the Book of the Zohar" {{he}}, in ''New Developments in Zohar Studies'', cur. Ronit Meroz, 111–27. Per un esaustivo esame di molte questioni che sono pertinenti allo schema generale di Gaster, si vedano le analisi recenti dell'arrivo delle teorie dualistiche dallEst all'Europa occidentale di Yuri Stoyanov, The Ot''her God: Dualist Religions from Antiquity to the Cathar Heresy'' (New Haven: Yale University Press, 2000), 65–123. Cfr. anche Shulamit Laderman, ''Images of Cosmology in Jewish and Byzantine Art: God’s Blueprint of Creation'' (Leiden: Brill, 2013).</ref> Possiamo vedere questa intuizione in termini di flusso di tradizioni che ricorrono a descrizioni accademiche della trasmissione delle antiche religioni mesopotamiche.





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Versione delle 21:58, 8 giu 2021

Indice del libro
"Non ci fu nessuno che ne traesse beneficio, poiché le menti degli uomini sono diverse tra loro, in particolare per quanto riguarda la profondità della sapienza e i segreti della Torah."
Abramo Abulafia, Oṣar ʿEden Ganuz, 3:10, 369

INTRODUZIONE: SEGRETEZZA E MAIMONIDEISMO

I primi maimonidei

In questo Capitolo mi occupo di situare alcuni aspetti importanti del pensiero del cabalista Rabbi Abraham Abulafia all'interno della tradizione maimonidea. Il pensiero di Abulafia è una delle tante varietà di pensiero ebraico che dipendono dai libri della Grande Aquila; è legato ai successivi sviluppi di quello che può essere chiamato il più ampio fenomeno del maimonideismo, in particolare le interpretazioni averroistiche del pensiero di Maimonide. In questo libro esplorerò quattro questioni principali: 1) la tradizione maimonidea; 2) Le testimonianze di Abulafia circa il suo studio della Guida dei perplessi e altri libri filosofici, nonché il suo insegnamento della Guida in vari luoghi d'Europa; 3) alcune questioni esoteriche legate al suo pensiero e alla sua attività; e 4) la presentazione e l'analisi della parabola della perla di Abulafia come allegoria della vera religione. Discuterò anche le sue interpretazioni delucidando alcune questioni chiave nei suoi scritti che riguardano quelle interpretazioni. Le cinque appendici tratteranno questioni che sono meno concentrate sull'esoterismo.

Moses Gaster (1904)

La mia analisi del suddetto materiale va inquadrata nel più ampio ambito della trasmissione della conoscenza (translatio scientiae) dal Medio Oriente all'Europa alla fine del primo millennio dell'era volgare e dei complessi sviluppi che sono avvenuti successivamente. Questo ampio fenomeno fu delineato da Moses Gaster, seppure con linee piuttosto vaghe, alla fine dell'Ottocento; le sue opinioni costituiscono uno spunto, indebitamente dimenticato dagli studiosi, per comprendere alcuni aspetti dell'emergere e dell'evoluzione della cultura europea in generale e della cultura ebraica in particolare.[1] Possiamo vedere questa intuizione in termini di flusso di tradizioni che ricorrono a descrizioni accademiche della trasmissione delle antiche religioni mesopotamiche.



Note

Per approfondire, vedi Il Nome di Dio nell'Ebraismo, Rivelazione e Cabala e Serie maimonidea.
  1. Si vedano Moses Gaster, Ilchester Lectures on Greeko-Slavonic Literature (Londra: Trübner & Co., 1887) e Moses Gaster, Literatura populară română, cur. Mircea Anghelescu (Bucharest: Minerva, 1983). Sulle sue opinioni in merito al misticismo ebraico in generale, cfr. Moshe Idel, "Moses Gaster on Jewish Mysticism and the Book of the Zohar" (He), in New Developments in Zohar Studies, cur. Ronit Meroz, 111–27. Per un esaustivo esame di molte questioni che sono pertinenti allo schema generale di Gaster, si vedano le analisi recenti dell'arrivo delle teorie dualistiche dallEst all'Europa occidentale di Yuri Stoyanov, The Other God: Dualist Religions from Antiquity to the Cathar Heresy (New Haven: Yale University Press, 2000), 65–123. Cfr. anche Shulamit Laderman, Images of Cosmology in Jewish and Byzantine Art: God’s Blueprint of Creation (Leiden: Brill, 2013).