Aeromodellismo/Apparecchi di radiocomando/Interfaccia PIC: differenze tra le versioni

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|[[Immagine:PIC_01_seriell_montaggio.png|thumb|400px|left|Disposizione dei componenti su di una basetta preforata da prototipizzazione (passo 1/10")]]
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==Costruzione dell'interfaccia parallela==

Anche la parallela di un PC può essere utilizzata allo scopo di decodificare il segnale proveniente da un ainterfaccia PIC di una trasmittente. Il circuito è più semplice, ma vi è un problema se sul PC è installato Windows XP (nessun problema per Windows 2000/98/95) in quanto questi non gestisce diversamente la parallela.

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|[[Immagine:Aeromodellismo_Radiocomando_PIC_01_Parallelo_schema.png|thumb|400px|left|Schema di interfaccia per parallela con connettore 25 pin]]
|L'interfaccia non opera sulle caratteristici pin 2..9 della parallela, ma bensi sul pin di controllo 10 (''Conferma ricezione''), il pin 16 (''Inizializza la stampante'') e il pin 18 (massa) sono per l'alimentazione del dispositivo. Di fatto il programma sfrutta alcune particolarità dell'interfaccia parallela del PC al fine di determinare le caratteristiche dell'onda.
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Versione delle 23:20, 27 ago 2005

Introduzione

I simulatori di volo per aeromodelli come FMS hanno la caratteristica di poter prendere i segnali direttamente dalla porta seriale della trasmittente. Questa porta ha una definizione dei pin variabile da marca/modello, comunque qualche informazione si trova sulla Rete.
I produttori di trasmettitori difficilmente inseriscono il cavetto di interfacciamento al PC quindi è necessario costruire un semplice dispositivo elettronico di interfacciamento che permetta di rendere compatibili i segnali.

Interfaccia seriale per trasmittenti di tipo analogico

Sul mercato hobbistico è possibile trovare molti produttori di dispositivi di interfacciamneto, quasi sempre su seriale, in quanto da Windows Xp in poi la porta parallela del PC non è gestita in modo nativo (al suo posto vi è la porta USB). Tali dispositivi hanno un prezzo che varia da 20 a 40 Eur si trovano facilmente dai rivenditori di materiale.
Non è comunque difficile costruire uno di questi cavetti ed interfacciare il cavetto alla propria trasmittente, per chi si diletta di eltronica è anche una buona occasione per capire come vengono modulati i segnali dalla trasmittente.

Modulazione del segnale

Analizzando con uno oscilloscopio i segnali che provengono dalla apposita uscita uscita della trasmittente (normalmente tale uscita è un connettore DIN a 5/7 poli, più raramente un Jack). In realtà questo segnale è quello che verrà poi successivamente modulato verso la parte trasmittente del radiocomando, in questo modo è anche possibile capire il metodo adottato dalla attuale tecnologia di trasmissione per inviare un segnale di posizione ad un qualsiasi servo. Il disegno qui di seguito schematizza il segnale in uscita:

Schema dei segnali in uscita dal trasmettitore
Il segnale è composto da onde rettangolari di ampiezza (A) mediamente pari a 1,5 ms, questa può variare da 1 a 2 ms in funzione della posizione dello stick, infatti l'ampiezza di tale onda è quella che definisce la posizione che avrà il servo.
Ogni treno di onde è seguito da un intervallo piuttosto lungo (normalmente 8 ms) in modo da permette al ricevitore di individuare l'inizio del treno di segnali.
Ad ogni onda del treno vi è associato un canale, nell'esempio qui di fianco il treno è composto da 5 onde rettangolar (A1..A5), pari a 5 canali (CH1..CH5).
Visualizzazione dei treni di onde con il canale 4 posto al minimo
Il trasmettitore ha 7 canali il canale 4 si riconosce in quanto al termine della terza divisione dell'oscilloscopio, si vede anche che la larghezza di tale onda è minima (circa 1 ms, in quanto ogni divisione è 2 ms). Danotare poi che al termine del treno di onde inizia la zona di silenzio (8 ms circa) che, come prima spiegato, serve a marcare il termine del treno e quindi l'inizio di un nuovo treno di onde.
Misura della ampiezza dell'onda relativa al canale 4 minimo
Le due barre tratteggiate misurano l'ampiezza della 4 onda lagata al canale 4, è evidente che tale onda misura (circa) 1,19 ms.
Visualizzazione dei treni di onde con il canale 4 posto al massimo
Le due barre tratteggiate misurano l'ampiezza della 4 onda lagata al canale 4, tale onda misura (circa) 1,94 ms.
Confronto dei treni di onde con il canale 4 posto al massimo rispetto il minimo della precedente immagine (1.19 ms)
Le due barre tratteggiate hanno misurato l'ampiezza della 4 onda lagata al canale 4 qando era posto al minimo (1.19 ms), è evidente nel confronto, l'allargamento solo dell'onda del canale 4 (1.94 ms).

Costruzione dell'interfaccia seriale

Un semplice schema d'interfaccia seriale è quello posto qui di seguito:

Schema di interfaccia per seriale con connettore 9 pin
L'interfaccia non opera sui caratteritici pin 2/3 della seriale, ma bensi sui pin di controllo 4 (Data Terminal Ready) e 7 (Request To Send). I pin 5 (Massa) e 9 (Ring Indicator) sono per l'alimentazione del dispositivo. Di fatto il programma sfrutta alcune particolarità dell'interfaccia seriale del PC al fine di determinare le caratteristiche dell'onda.
Disposizione dei componenti su di una basetta preforata da prototipizzazione (passo 1/10")

Costruzione dell'interfaccia parallela

Anche la parallela di un PC può essere utilizzata allo scopo di decodificare il segnale proveniente da un ainterfaccia PIC di una trasmittente. Il circuito è più semplice, ma vi è un problema se sul PC è installato Windows XP (nessun problema per Windows 2000/98/95) in quanto questi non gestisce diversamente la parallela.

Schema di interfaccia per parallela con connettore 25 pin
L'interfaccia non opera sulle caratteristici pin 2..9 della parallela, ma bensi sul pin di controllo 10 (Conferma ricezione), il pin 16 (Inizializza la stampante) e il pin 18 (massa) sono per l'alimentazione del dispositivo. Di fatto il programma sfrutta alcune particolarità dell'interfaccia parallela del PC al fine di determinare le caratteristiche dell'onda.

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