Reti di computer: differenze tra le versioni

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Si definiscono '''reti di computer''' i sistemi formati da due o più [[w:elaboratore di dati|elaboratori elettronici]] ed i mezzi per connetterli, affinché sia possibile lo scambio di informazioni tra questi.
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Si definiscono reti di computer i sistemi formati da due o più elaboratori elettronici ed i mezzi per connetterli, affinché sia possibile lo scambio di informazioni tra questi.

Per costruire ed amministrare reti di computer occorre conoscere una serie standard:

Introduzione

Lo strumento attualmente più diffuso di telecomunicazione è il telefono, nelle sue diverse implementazioni. Ogni implementazione (telefono fisso, cellulare, satellitare) rappresenta un particolare modello tecnologico, con una sua storia e un suo background. Scopo di questo corso è osservare i modelli tecnologici e le implementazioni più diffuse delle reti di telecomuicazioni comunemente utilizzate nel mondo dell'informatica.

Storia

Le Origini - Comunicazioni uomo-uomo

Dalle origini del tempo l'uomo ha cercato di comunicare a distanza con i suoi simili. Le prime tecniche erano con specchi e trasmissione a distanza della luce delle fiaccole nel buio. Questa tecnologia non era prettamente digitale nè analogica. Era semplicemente un'applicazione di una proprietà della luce. Le prime implementazioni di vere tecnologie avvennero fra il diciottesimo ed il ventesimo secolo.

Telegrafia

Risalgono ai primi anni del 19° secolo le grandi scoperte scientifiche e tecnologiche che hanno portato al telefono. Si parte da Morse, con il suo codice di punti e segni, che divenne la parte fondamentale della telegrafia. Questa non faceva altro che trasmettere una corrente in un filo di rame nel caso in cui ci fosse un contatto tra pulsante e base. L'operatore (il marconista) aveva il compito di inviare e ricevere i codici. In origine era necessario avere un cavo tra mittente e ricevitore e questo cavo era la parte più costosa del sistema di comunicazione. Da un punto di vista tecnico, un cavo telegrafico non è che un collegamento punto-punto, con una codifica digitale (nel senso di fatta con le dita). Le velocità di un sistema mono-filo in rame non possono che essere bassissime e avere una frequenza di pochi, pochissimi Hz. La communtazione era a messaggio, ovviamente (il messaggio veniva ricevuto, letto e inoltrato), e avveniva attraverso un operatore umano. Vista la somiglianza alle poste, il sistema telegrafico usava un indirizzamento di tipo postale.

In un momento in cui le conoscenze tecnologiche non erano ancora arrivate all'elettronica, nel 1846, la Siemens mise in commercio (ad un prezzo spropositato) la prima telescrivente elettromeccanica. Per gestire le neonate telecomunicazioni, nel 1865 venne fondata la ITU, una organizzazione internazionale per gestire in modo super partes gli standard per le telecomunicazioni internazionali. Il primo grande conseguimento della ITU fu la posa del primo cavo transoceanico nel 1966.

Telefono

Nel 1876 Bell brevettò il telefono. Meucci aveva già depositato nel 1871 un brevetto simile, ma non fu considerato omologato. La tecnologia del telefono risentiva dell'esperienza in ambito telegrafico. Infatti era, almeno inizialmente, una rete Point2Poit di doppini in rame che trasportavano dati a 4 kHz. La commutazione a circuito era inizialmente gestita da un operatore, poi da macchine

Strumenti fisici per connettere computer

Ethernet, Fast ethernet e Gigabit ethernet

Sono questi gli standard più diffusi per connettere fisicamente due o più elaboratori elettronici a livello di reti locali (le LAN ovvero Local Area Network): il primo di questi, Ethernet, diffusosi verso l'inizio degli anni 80, ha dato origine al successivo Fast Ethernet, disponibile dall'inizio degli anni 90, che ha moltiplicato di un fattore 10 la capacità trasmissiva rispetto al precedente e che a sua volta ha dato origine al Gigabit Ethernet, attualmente (nel 2005) in rapida diffusione, anche quest'ultimo ha ulteriormente incrementato di un fattore 10 la capacità trasmissiva rispetto al precedente.

Capiamo quindi che, soprattutto per via dei costi che comporta il rinnovo dell'infrastruttura di rete aziendale, gli standard evoluti compaiano sul mercato con tempi relativamente lunghi (la storia ha dimostrato per ora una media decennale), sebbene l'evoluzione tecnologica ne consenta tempi molto più brevi, a dimostrazione di questa tesi il fatto che mentre i primi prodotti Gigabit Ethernet entravano in commercio, era già stato definito da almeno un anno lo standard per il suo successore, il 10 Gigabit Ethernet.

Da notare anche l'incremento di un fattore 10, tra uno standard ed il successivo, della capacità di trasmissione a parità di tempo, ovvero della "velocità" della rete; questa caratteristica, misurata in bit al secondo, ha anche dato alcuni sinonimi agli standard prima citati; si è passati dai 10 Mbit/s (10 megabit ovvero 10 milioni di bit al secondo) dello standard Ethernet, ai 100 Mbit/s dello standard Fast Ethernet, ai 1000 Mbit/s dello standard Gigabit ethernet, un gigabit è appunto 1000 megabit.

La capacità reale di trasmettere non è solo correlata all'indicazione teorica dello standard, dipende ovviamente da tanti fattori quali la topologia della rete, la qualità dei materiali utilizzati per realizzarla e da fattori ambientali come le interfernze elettromagnetiche (che le schermature dei cavi di qualità vogliono impedire); possiamo però stabilire delle medie di riferimento: ricordando che 8 bit fanno un byte e che per veicolare correttamente le informazioni digitali occorre anche aggiungere a queste dati di controllo per garantire l'esattezza dell'informazione trasportata, possiamo stabilire una velocità di trasmissione in caso ottimale di 1 MB/s per l'Ethernet; 10 MB/s per il Fast ethernet e 100 MB/s per il Gigabit ethernet.

Pensiamo ad un filmato che occupa 700 MB, per trasferirlo tra due elaboratori elettronici, dovremo attendere 700 secondi (circa 12 minuti) con una connessione Ethernet, 70 secondi con connessione Fast Ethernet e 7 secondi con connessione Gigabit Ethernet. Nella pratica sarà difficile, nell'ultimo caso, raggiungere tali prestazioni in quanto il dato prima di essere trasmesso deve essere letto dalle memorie dell'elaboratore elettronico, che se non per la memoria RAM, raggiungono velocità inferiori, 20 MB/s in media per i lettori ottici (CD e DVD) e 60 MB/s in media per i dischi fissi.

Mezzi trasmissivi

Schede di rete
Cavi UTP, STP e FTP
Il corretto crimpaggio di un cavo normale e incrociato

[1]

Come realizzare cavi di rete di fortuna utilizzando cavi telefonici

Topologia della rete

Hub e Switch
Gateway e Router

Wireless LAN

Mezzi trasmissivi

Schede di rete
Onde elettromagnetiche

Topologia della rete

Access Point

Controllo della comunicazione

Gli Standard

ISO/OSI

Il TCP/IP

Layer 1:Strato fisico

Gestione dei servizi

Appendici

Riassunto

Tipi di commutazione

 Telegrafo TelefonoRete di dati
CommutazioneA messaggioA circuitoA pacchetto

I sette strati dell'OSI-RM

StratoCaratteristiche
Strato 1 - fisico
  • forma di prese
  • caratteristiche elettriche
  • PDU: bit
  • Strato 2 - Linea
  • attivazione, mantenimento, chiusura delle connessioni dello strato 3
  • gestione trame, errori di trasmissione, flusso, sequenza
  • PDU: trame
  • Strato 3 - Rete
  • gestione dei pacchetti
  • si occupa della comutazione
  • necessita di uno schema di indirizzi
  • Oggi il più usato protocollo per lo strato 3 è l'IP
  • PDU: pacchetto
  • Strato 4 - Trasporto
  • fornisce il primo vero collegamento end-to-end
  • si occupa del fragmenting e del reassembling
  • Può controlare errori, controllare il flusso, gestire dati prioritari
  • Strato 5 - Sessione
  • Divisione del messaggio in unità logiche
  • Permette la chiusura ordinata di una comunicazione
  • Introduce i punti di sincronizzazione
  • PDU: messaggio
  • Strato 6 - Presentazione
  • Permette l'uso di una sintassi comune (che viene negoziata)
  • Per la sintassi si usa la Abstract Sintax Notation 1
  • Strato 7 - Applicazione
  • Non può essere standardizzato
  • Le primitive, gli strati

    Ogni strato ha quattro primitive:

    • request
    • indication
    • response
    • confirme

    Ogni strato offre i suoi SAP. Ad ogni comunicazione il servizio di livello N+1 chiede di trasferire il suo PDU ad un certo elemento del livello corrispondente sulla macchina remota. I dati vengono passati al livello N attraverso un SAP sotto forma di SDU. Lo strato N aggiunge il suo header o comunque applica una encapsulation PDU, ottenendo un oggetto composto da na parte di PCI e da una parte di UserData.

    RS 232

    HalfDuplex

    • Data Terminal Ready impostato da A su ON.
    • Ring Indicator indica a B che deve attivarsi.
    • B accetta con DTR.
    • Data Set Ready dice ad A e a B che tutto è a posto.
    • Request to Send chiede di trasmettere dati da A a B.
    • Data Carrier Detect avverte B che da ora non può più chiedere di trasmettere.
    • Clear to send da finalmente ad A il permesso di trasmettere.
    • i dati vengono consegnati da DTE a DCE sul Transmit Data e dal DCE al DTE remoto sul Receive Data.

    FullDuplex

    CTS e DCD non servono e sono ON di ufficio.

    PIN

    I pin sono 25 organizzati su un connettore Canon a barchetta (ISO 2110) in:

    • 2 - massa
    • 2 - segnale
    • 6 - controllo
    • 3 - sincronismo
    • 5 - PIN del canale secondario
    • 2 - non assegnati

    HDLC - Curiosità

    Stazioni

    • primarie - comandano il collegamento
    • secondarie - operano a fronte di comandi dalle stazioni primarie
    • combinate - macchine che possono cambiare il loro stato da primarie a secondarie

    Configurazioni

    • sbilanciate - collegamenti punto-multipunto o punto-punto fra una stazione primaria e una o più stazioni secondarie
    • bilanciate - collegamenti punto-punto fra due stazioni combinate

    Trame

    • 8 bit di FLAG
    • 8*n bit di ADDRESS
    • 8 (o 16) bit di CONTROL
    • x bit di DATI
    • 16 bit di FCS (CRC, codifica polinomiale)
    CONTROL
    • trame informative: 0[1 bit] - N(s)[3 bit] - P/F[1 bit] - N(R)[3 bit]
    • trame di Supervisione: 10[2 bit] - S[2 bit] - P/F[1 bit] - N(R)[3 bit]
    • trame non numerate: 11[2 bit] - M[2 bit] - P/F[1 bit] - M[3 bit]
    S
    • Receiver Ready - RR - S: 00
    • Receiver not ready - RNR - S: 01
    • Reject - REJ - S: 10
    • Selective Reject - SRJ - S: 11
    Trame non numerate
    • Set Normal Response Mode - SNRM
    • Set Asynchronous Balanced Mode - SAB
    • Disconnect - DISC
    • Unnumbered Acknowledge - UA

    Errori

    Limite di Hamming

    ARQ

    Questa è una particolare modalità per la correzione degli errori. Se si decide di non correggerli ma di rilevarli soltanto, può essere importante decidere come chiedere il reinvio dei dati. ARQ offre due possibili soluzioni:

    Go Back ARQ

    Si supponga di perdere la trama N. Il ricevitore scarta tutte le trame successive a quella errata. Il trasmettitore ritrasmette le trame dalla N in poi.

    Selective Repeat ARQ

    Si supponga di perdere la trama N. Il ricevitore scarta solo la trama errata e tiene in un buffer le altre. Il trasmettitore ritrasmette solo la trama errata.

    Efficienza nello Stop and Wait (W=1)

    con = ritardo di propagazione e = distanza

    Standard

    ITU-T

    • V10 = RS423
    • V11 = RS422
    • V24 = RS232
    • V28 - sbilanciata
    • V90 - VoiceModem
    • V92 - Modem con riconoscimento di chiamate in arrivo
    • X21, X21bis - Rete pubblica per dati a commutazione di circuito
    • X25 - Rete pubblica per dati a commutazione di pacchetto