Insubre/IV coniugazione: differenze tra le versioni

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La IV coniugazione è formata dai verbi terminanti in ''-ì''. Sono tutti plurisillabici. Il falso monosillabico ''dì'' (dire) possiede una coniugazione particolare. Mostriamo qui come esempio ''cusì'' (cucire), mentre come eccezioni importanti ''dormì'' (dormire) e ''morì'' (morire).
La IV coniugazione è formata dai verbi terminanti in ''-ì''. Sono tutti plurisillabici. Il falso monosillabico ''dì'' (dire) possiede una coniugazione particolare. Mostriamo qui come esempio ''cusì'' (cucire), mentre come eccezioni importanti ''dormì'' (dormire) e ''morì'' (morire).



Versione delle 17:32, 15 set 2007

Indice del libro

La IV coniugazione è formata dai verbi terminanti in . Sono tutti plurisillabici. Il falso monosillabico (dire) possiede una coniugazione particolare. Mostriamo qui come esempio cusì (cucire), mentre come eccezioni importanti dormì (dormire) e morì (morire).

cusì: tabella

  • La norma della IV coniugazione prevede l'uso del suffisso -ss- come nell'esempio.
  • Esistono alcuni verbi come vegnì (venire) che hanno di preferenza il participio in -uu come nella II e III coniugazione.

dormì: tabella

  • Questo verbo non usa -ss-, e quindi deve usare una -a eufonica o riabilitare, in alcune varianti, la -ss-.

morì: tabella

  • Questo verbo non usa -ss-, forse per analogia con vorè della II coniugazione.
  • E' inoltre un esempio di verbo che possiede un participio irregolare (mòrt), derivante direttamente dall'equivalente latino (mortuus). In altri verbi la forma eccezionale del participio è compresente alla forma regolare, utilizzata soprattutto nel registro popolare, come in rott-rompuu, sucess-suceduu, vist-veduu, miss-metuu, ecc.