Logica matematica/Calcolo delle proposizioni/La deduzione naturale: differenze tra le versioni

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<math>{\Phi \vee \Psi \quad \chi} \over \chi</math>
<math>{\Phi \vee \Psi \quad {\stackrel{(\Phi)}{\chi}}{\stackrel{(\Psi)}{\chi}}} \over \chi</math>
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<math>\stackrel{(\Phi)}{\Psi} \over {\Phi \rightarrow \Psi}</math>
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Introduzione di <math>\rightarrow</math>
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<math>{\Phi \quad \Phi \rightarrow \Psi} \over \Psi</math>
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Eliminazione di <math>\rightarrow</math>
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Versione delle 19:24, 18 nov 2007

La deduzione naturale

Gerhard Gentzen ha notato che il sistema assiomatico di Hilbert è molto lontano da modo di ragionare che applicano i matematici nella loro attività quotidiana.

Riasalire agli assiomi o partire dagli assiomi non è semplice e spesso è molto poco intuitivo, in fondo l' unico esempio significativo di nteoria assiomatica che ci è giunta da tempi lontani è la geometria di Euclide.

Gentzen ha cercato un sistema di dimostrazione che fosse semplice ed intuitivo, arrivando alla "deduzione naturale", un sistema di dimostrazione senza assiomi e con 7 regole.

Le regole

Per ogni connettivo sono specificate delle regole di inferenza che permettono di introdurre o eliminare una operazione logica nel corso della dimostrazione.

Vediamo quindi le regole:

Introduzione di

Eliminazione di

Introduzione di

Eliminazione di

Introduzione di

Eliminazione di