Kdenlive/Sistemi video: differenze tra le versioni

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When we are editing video, we often need a reference of a specific point of the video --- for example, where a certain scene begins. The most precise measure since the earlier edition machines is the '''timecode''', which came with the magnetic video tape technology and remained in digital video.


Quando si sta modificando un video, spesso si ha bisogno di un riferimento ad uno specifico istante in un video --- per esempio quando inizia una certa scena. La misura più precisa derivante dalle prime macchine di elaborazione video è il '''timecode''', proveniente dalla tecnologia delle cassette video e rimasta nel video digitale.
The timecode of a recording is embedded in the video information and it counts the time since the start of the recording. It is usually shown in the format hh:mm:ss:ff, where ''hh'' is the number of hours, ''mm'' means minutes, ''ss'' are the seconds, and ''ff'' is the number of frames within a second.

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Il timecode di una registrazione è un segnale inserito all'interno delle informazioni video di un nastro e conta il tempo trascorso dall'inizio della registrazione. Viene normalmente visualizzato nel formato hh:mm:ss:ff, dove ''hh'' è il numero di ore, ''mm'' significa minuti, ''ss'' sono i secondi, e ''ff'' è il numero di frame o quadri trascorsi in quel secondo.

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Versione delle 13:57, 17 dic 2007

Il video digitale possiede alcune proprietà e terminologie ereditate dai vecchi sistemi analogici usati nella diffusione televisiva e alcune altre proprietà derivate dalle nuove tecnologie. Dare informazioni dettagliate su queste caratteristiche e sistemi è un compito che va oltre lo scopo di questo manuale, ciononostante ecco alcue (brevi) spiegazioni che potrebberero aiutare il profano ad orientarsi nell'uso delle clip e nella generazione video con Kdenlive.

Quadri (frame) al secondo

L'occhio umano è una macchina meravigliosa ma è limitato e può essere facilmente ingannato. Quest'ultimo fatto è ciò che ha reso possibile l'invenzione del cinema ancora nel 1800 --- se una sequenza di foto leggermente diverse viene mostrata in rapida sequenza, l'occhio non può distinguere una scena dall'altra, e ha l'illusione di un movimento continuo. È lo stesso fatto che accade se si prende una penna tra le dita e la si muove velocemente in alto e in basso tenendo lasca la presa con le dita --- l'effetto ottico fa sembrare che la penna si stia piegando.

Nel linguaggio video, ogni fotogramma nella sequenza viene chiamato quadro o dall'inglese frame. È necessario mostrare i frame con una certa velocità per ottenere l'illusione del movimento. La misura di questa velocità è data dall'unità frame (o quadri) al secondo (fps). L'occhio umano non riesce a distinguere tra un quadro e l'altro se questi vengono mostrati con una velocità di 14fps, anche se un po' a scatti. Velocità di fps leggermente maggiori migliorano notevolmente l'illusione del movimento.

Quando fu inventata la televisione, uno dei problemi riscontrati fu che era necessario sincronizzare i quadri trasmessi con quelli ricevuti. La mancanza di circuiti elettronici precisi al tempo portò i construttori ad avvalersi di un semplice oscillatore presente comunemente in ogni casa: la frequenza della corrente di alimentazione. In alcuni paesi questa è di 50Hz, mentre in altri è di 60Hz. Questo fatto porta a comprendere meglio le differenze tra i due sistemi standard PAL e NTSC.

Dimensioni dello schermo

Rapporto di visualizzazione

Il rapporto di visualizzazione (in inglese aspect ratio) è praticamente la proporzione tra la larghezza e l'altezza dello schermo.

I due rapporti più usati sono:

  • 4:3 - questo è il formato standard per la televisione analogica, conosciuto anche come "pan format".
  • 16:9 - questo formato è derivato dal cinema, e viene usato anche dalle cosiddetti schermi televisivi wide cioè larghi.

Quando un film in formato 16:9 deve venir proiettato su uno schermo in 4:3, questo deve essere tagliato ai lati, rimuovendo colonne (perciò contenuto), oppure mostrando dei bordi neri in cima e in fondo allo schermo che permettono di proiettare l'intera immagine nello schermo più stretto, a discapito di un po' di risoluzione. Quest'ultimo metodo di visualizzazione è conosciuto anche come letterbox.

Video interlacciato

Ecco un'altra caratteristica che deriva dal mondo televisivo. Gli schermi televisivi (o CRT per Tubi a Raggi Catodici) usati fino agli anni 90 non erano sufficientemente veloci per poter disegnare l'intera immagine sullo schermo 50 o 60 volte al secondo.

La soluzione fu trovata nel dividere ogni quadro in due campi o semiquadri --- il primo formato dalle righe dispari della figura e il secondo formato da quelle pari. L'occhio umano non riesce a distinguere scene molto vicine e il materiale utilizzato per l'emissione di luce dallo schermo ha una piccola inerzia ottica mantenendo la luce per qualche frazione di secondo dopo che il raggio catodico è passato. Con tali velocità la combinazione dei due semiquadri è resa impercettibile.

Questo è l'interlacciamento. Seguendo la frequenza scelta dai due standard a 50 o 60 semiquadri al secondo si ottiene una frequenza di quadro effettiva di rispettivamente 25 o 30 quadri al secondo.

In seguito, cinescopi più veloci permetterono la visualizzazione diretta dei quadri senza bisogno di interlacciamento e quindi il termine non interlacciato sottintende una qualità migliore specialmente durante i fermi immagine. Alle volte è quindi desiderabile poter convertire un video da formato interlacciato in non-interlacciato o viceversa.

Timecode

Quando si sta modificando un video, spesso si ha bisogno di un riferimento ad uno specifico istante in un video --- per esempio quando inizia una certa scena. La misura più precisa derivante dalle prime macchine di elaborazione video è il timecode, proveniente dalla tecnologia delle cassette video e rimasta nel video digitale.

Il timecode di una registrazione è un segnale inserito all'interno delle informazioni video di un nastro e conta il tempo trascorso dall'inizio della registrazione. Viene normalmente visualizzato nel formato hh:mm:ss:ff, dove hh è il numero di ore, mm significa minuti, ss sono i secondi, e ff è il numero di frame o quadri trascorsi in quel secondo.

NTSC

PAL

Crominanza e Luminanza: i colori nel video