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Biliardo all'italiana

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Copertina

Concetti fondamentali

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Il biliardo all'italiana si gioca oggi sul biliardo internazionale (un tavolo privo di buche e avente un'area di 2,84 m x 1,42 m) con tre bilie e cinque piccoli birilli. Le bilie destinate ai giocatori sono solitamente di colore bianco e giallo, il pallino di colore rosso. I birilli, alti circa 2,5 cm, sono di colore bianco ad eccezione di quello centrale, che è di colore rosso. I birilli devono essere disposti prima di ogni tiro in posizioni ben precise, al centro del tavolo, a formare quello che si suole definire castello. Il giocatore effettua il suo tiro con l'ausilio di una stecca, cioè un'asta lunga circa 140 cm anticamente in legno e oggi fabbricata anche con materiali più tecnologici come il kevlar o la fibra di carbonio. Quest'attrezzo reca in punta una piccola parte di cuoio o gomma, il girello, usata per colpire la palla e su cui è abitudine apporre del gessetto. La funzione del gessetto, solitamente blu, è quella di impedire lo scivolamento laterale della punta durante l'effettuazione del colpo. Nei tempi più recenti si è presa l'abitudine di rendere cava l'impugnatura della stecca, inserendovi dei pesi, regolabili in quantità e posizione, per cui ognuno può modificarne il baricentro in base alle proprie preferenze. L'importanza dell'attrezzo di gioco è così elevata che ogni appassionato, appena possibile, cerca di averne una personale.

Regole del gioco (in breve)

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Il gioco consiste nel colpire con la propria bilia quella dell'avversario cercando possibilmente di indirizzare quest'ultima sui birilli, alla cui caduta è attribuito un punteggio. I birilli bianchi valgono 2 punti. Il birillo rosso vale 4 punti se cade insieme con uno o più birilli bianchi, 10 punti nel caso sia l'unico abbattuto. Il pallino vale 3 punti se colpito dalla bilia ricevente (quella dell'avversario), ne vale invece 4 se colpito dalla battente (la bilia del giocatore) dopo che colpisce la ricevente. In quest'ultimo caso, si dice di aver realizzato una carambola.

Nel caso in cui la bilia battente, dopo aver colpito l'avversaria, faccia cadere uno o più birilli (indipendentemente dal fatto che prima o dopo si possa verificarne l'abbattimento di altri da parte dell'avversaria) il punteggio va attribuito all'avversario. I punti sono quindi persi, e in gergo biliardistico si dice di aver bevuto.

Se la bilia battente non colpisce l'avversaria, se la colpisce solo dopo aver abbattuto uno o più birilli o dopo aver toccato il pallino, nonché nel caso una delle bilie esca dal terreno di gioco, il tiro è considerato falloso. In questo caso viene concessa all'avversario la bilia in mano, cioè gli viene consentito effettuare il tiro dopo aver posizionato la propria bilia liberamente. Le uniche condizioni a cui è sottoposto sono quelle di posizionare la propria bilia nella metà biliardo opposta rispetto a quella rimasta e di effettuare il tiro rimanendo con il corpo lungo la sponda più corta del biliardo. Inoltre all'avversario vengono concessi due punti di fallo, più gli eventuali altri punti corrispondenti ai birilli caduti durante il tiro falloso, nonché altri 2 punti se è stato eventualmente colpito il pallino.

Peculiarità e spirito del gioco

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Si tratta di un gioco tra 2 giocatori (o 2 squadre di 2 giocatori) in cui ogni contendente cerca di raggiungere per primo un determinato punteggio concordato all'inizio della partita (o definito dal regolamento di un eventuale torneo).

A differenza della gran parte degli altri giochi di biliardo (carambola, pool, snooker, piramide russa), la specialità italiana non prevede la possibilità di tirare più colpi consecutivi in sequenza; viceversa è caratterizzata dall'alternanza al tiro dei giocatori, obbligati a giocare un colpo solo per volta. È altresì peculiarità il fatto che la bilia del giocatore (bianca o gialla) scelta all'inizio della partita rimanga la stessa per tutta la durata della partita.

Per decidere chi effettuerà il primo tiro si posiziona la bilia da un lato del tavolo di gioco e la si colpisce facendola rimbalzare contro la sponda opposta, chi saprà far fermare la bilia più vicino alla propria sponda inizia il turno (si dice che il giocatore "vince l'acchito").

Ogni giocatore, oltre che a cercare di ottenere dei punti, punta a rendere difficile il colpo successivo dell'avversario. Questo è quanto si intende quando si parla di cercare la copertura o di avere una buona rimanenza. Il metodo più semplice è il frapporre tra la propria bilia e quella avversaria un ostacolo tale da impedire un tiro diretto ed agevole, soprattutto utilizzando il castello come divisorio tra le bilie. È comunque un buon risultato anche quello ottenuto con la frapposizione del pallino nel qual caso si ottiene la cosiddetta steola. Altro tentativo che il giocatore fa è quello di lasciare le bilie il più vicino alle sponde del tavolo, impedendo all'avversario l'uso degli effetti. La ricerca della rimanenza dovrebbe essere sempre l'obiettivo principale di un tiro in quanto, anche se si realizza un buon numero di punti ma rimanendo "scoperti", daremo una facile opportunità di replica all'avversario; non solo potrà rifarsi immediatamente del danno inflittogli al tiro precedente, ma potrà portare la situazione a proprio vantaggio trovando una buona copertura ed impedendoci un efficace gioco d'attacco.

Nel gioco del biliardo, l'effetto è la rotazione a cui viene sottoposta una bilia, al fine di modificarne il rotolamento naturale. Una bilia dotata di effetto è sempre caratterizzata da una componente di "slittamento" sul panno. Viceversa, una bilia senza effetto si limita a rotolare naturalmente e non presenta strisciamento alcuno.

Gli effetti si possono classificare in due grandi categorie a seconda che gli slittamenti avvengano attorno all'asse orizzontale della bilia (in tal caso l'effetto è anche detto colpo) oppure attorno all'asse verticale (in tal caso l'effetto è anche detto taglio). Si avranno pertanto nel primo caso gradazioni d'effetto che vanno dal colpo sotto al colpo in testa, nel secondo caso gradazioni d'effetto che vanno dal taglio a sinistra al taglio a destra. Naturalmente è possibile la presenza contemporanea di due effetti e si può avere per esempio una bilia soggetta a colpo sopra e taglio a destra.

A seconda che si consideri la bilia battente (colpita per mezzo della stecca) oppure la bilia ricevente (colpita dalla bilia battente), si deve distinguere tra effetto diretto ed effetto indiretto.

Dove colpire la bilia per imprimerle un effetto

L'effetto diretto

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L'effetto diretto è la rotazione impressa sulla bilia per mezzo della stecca. La quantità di effetto dipende essenzialmente dalla posizione in cui si colpisce la bilia, ma è influenzato anche da altri fattori quali: l'inclinazione della stecca, la forza impressa, la "qualità" dell'impulso impresso tramite la stecca (si può infatti avere una colpitura "morbida" oppure "secca" a seconda della velocità della "sbracciata").

L'effetto indiretto

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Si chiama effetto indiretto la rotazione presa dalla bilia ricevente dopo essere stata colpita dalla bilia battente. Per legge fisica la bilia colpita riceve un effetto opposto rispetto a quello della bilia battente: per semplicità si può immaginare che, al momento del contatto, le bilie si comportino come due ruote dentate ingranate una nell'altra, pertanto se la bilia battente ruota in senso orario, la bilia riceverà un impulso a ruotare in senso antiorario. In altre parole se la bilia battente ha effetto (diretto) a sinistra, la bilia ricevente riceverà un effetto (indiretto) a destra.

Esempi di effetti

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Il colpo sotto (a retrocedere) serve per far acquisire alla battente una rotazione inversa a quella del moto; questo effetto comporta, nella maggioranza dei casi, un moto a ritroso della battente stessa dopo l'impatto con l'avversaria. Diciamo nella maggioranza dei casi, perché se le bilie sono lontane l'una dall'altra questo tipo di effetto serve ad arrestare e contenere la corsa della battente. Come ulteriore effetto, il colpo sotto allarga la traiettoria della battente dopo l'impatto; questo è un particolare da tenere a mente nella ricerca di eventuali rimanenze, o comunque, nella pianificazione delle traiettorie delle bilie.

Il colpo in testa serve, invece, per far acquisire una rotazione supplementare alla battente nella direzione del moto, il che comporta un prolungamento della corsa della stessa anche dopo l'impatto con l'avversaria. Inoltre, tale tipo di colpo tende a stringere la traiettoria della battente dopo l'impatto con l'avversaria (come sopra, tenere a mente tale effetto nella pianificazione delle traiettorie). È bene usare un leggero colpo in testa nell'esecuzione dei tiri indiretti, in quanto la rotazione in avanti compensa le eventuali impurezze del panno, permettendo un'esecuzione più pulita del tiro.

I vari effetti a destra e sinistra servono, ovviamente, a far acquisire una rotazione a destra o a sinistra della battente. È importantissimo ricordare che la trasmissione dell'effetto da bilia battente a bilia avversaria avviene in modo rovesciato: se la battente ha un effetto a sinistra, l'avversaria acquisirà l'effetto a destra, e viceversa. Negli urti con le sponde, invece, gli effetti non si modificano (se la battente ha effetto a sinistra, essa avrà una deviazione più marcata verso sinistra).

Ultimo tipo di colpo è quello in pancia (al centro della bilia), che serve per fermare sul posto la battente dopo l'impatto. Questo tipo di colpo va portato a bilie non troppo distanti altrimenti, anziché fermare la battente, avremo un effetto di tipo scorrente ammortizzato (la battente proseguirà brevemente la propria corsa, perdendo gran parte della propria energia nell'urto con l'avversaria).

I colpi principali

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Diretti (quando tra le bilie non sono frapposti ostacoli)

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Bilia bianca colpisce in pieno la gialla indirizzandola verso il castello

Il filotto è forse il colpo più semplice del biliardo, la propria bilia colpisce l'avversaria direttamente e quest'ultima, dopo aver colpito la sponda corta del tavolo da gioco, fa cadere i birilli centrali. Versioni classiche sono quelle a 1 passata e a 3 passate, dove per passate sono intese le volte in cui si cerca di far passare la palla ricevente attraverso il castello. I punti ottenibili sono mediamente tra 8 e 12 in base al numero dei birilli abbattuti ed il colpo si può ritenere perfettamente eseguito quando, alla fine della loro corsa, le due bilie si trovano ai lati opposti del biliardo e tra loro è frapposto il castello (impedendo pertanto un tiro facile all'avversario). Questo stesso colpo prende il nome di traversino quando il tiro si presenta girato di 90 gradi (rispetto all'illustrazione) e viene utilizzata, per il rimbalzo, la sponda lunga del biliardo anziché quella corta.

Bilia bianca colpisce parte della gialla inviandola in castello

Sfaccetto o rovescio

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Lo sfaccetto o rovescio è un tiro molto simile al precedente e lo scopo è di far passare la bilia ricevente attraverso il castello dopo aver colpito la sponda corta del biliardo. La difficoltà è dovuta al fatto che le bilie non sono bene allineate tra di loro pertanto è necessario colpire la palla ricevente solo in una sua porzione (e spesso con effetto) per ottenere il risultato voluto. Anche questo colpo può essere effettuato con vari tipi di forza per far percorrere alla bilia ricevente una o più passate sul castello. Maggior complessità rispetto al filotto è data anche dalla difficoltà nel calcolare direzione e forza da imprimere al colpo per ottenere la copertura, cioè il posizionamento delle bilie ai due lati opposti del castello. Questo tiro è effettuabile anche sulla sponda lunga del biliardo, diventando traversino di sfaccetto.

Bilia gialla colpisce 2 sponde e finisce in castello

Angolo (o rinterzo)

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L' angolo è un tiro di media difficoltà consistente nell'indirizzare la palla ricevente verso il castello dopo averla fatta rimbalzare prima sulla sponda corta e poi su quella lunga del biliardo. La difficoltà maggiore del tiro consta, oltre che nel calcolare esattamente gli angoli di rimbalzo (modificabili in parte anche con l'uso dell'effetto), nel controllo della traiettoria della bilia battente, facilmente portata nella sua corsa a finire anch'essa nel castello. Complesso è anche riuscire ad ottenere una efficace copertura per il tiro successivo dell'avversario. Piccola variante di questo tiro è l'angolo a più passate, cioè quando si fa girare la bilia lungo il biliardo toccando alternativamente sponde lunghe e sponde corte nel tentativo di transitare sul castello centrale in una traiettoria semiellittica.

Bilia gialla colpisce lunga, corta e finisce in castello

Lo striscio si può paragonare ad un angolo capovolto, infatti la bilia ricevente tocca per prima la sponda lunga, rimbalza su quella corta e risale verso il castello. È uno dei tiri in cui è molto importante calibrare forza ed effetto. Bisogna far raggiungere alla bilia ricevente un angolo del tavolo da gioco (alto a sx nel disegno), fermando la propria il più vicino possibile all'angolo opposto. In caso di perfetta esecuzione del tiro si ottiene una delle migliori coperture possibili, mettendo l'avversario nell'impossibilità di effettuare un colpo facile. Si può quasi considerare una variante di questo tiro il cosiddetto 7 sponde (forse il tiro più violento che si può vedere su un biliardo), infatti la bilia ricevente, proseguendo sulla traiettoria illustrata per lo striscio, rientra sul castello dopo aver toccato ulteriori 5 sponde. Lo striscio è un tiro che non accetta errori di mira: una errata quantità di palla colpita si traduce molto spesso in rimpalli.

Bilia gialla termina sul castello dopo aver toccato 3 sponde

Giro (o rinquarto)

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Il giro è un altro tiro di media difficoltà in cui la bilia ricevente colpisce i birilli dopo il rimbalzo su 3 sponde. Anche in questo tiro è molto importante l'uso degli effetti per il controllo delle traiettorie. Rispetto al tiro ad angolo sono minori le difficoltà nell'ottenere la copertura ma sono maggiori quelle insite nel calcolo degli angoli di incidenza e rimbalzo della bilia ricevente. Il giocatore può aiutarsi, per effettuare al meglio il tiro, con i segnali, chiamati diamanti, distribuiti uniformemente lungo le sponde del biliardo ogni 35 cm circa. Grazie ad essi e a formule matematiche/geometriche si può prevedere esattamente la traiettoria delle bilie. Variante del tiro base è il giro di 5 sponde dove, come dice il nome, la bilia ricevente transita per il castello dopo aver effettuato un giro completo del biliardo. Dato che è un tiro che frequentemente capita di dover realizzare in partita, è fondamentale che il giocatore acquisti una certa familiarità con esso e riesca ad eseguirlo correttamente anche in posizioni diverse da quella "base".

Indiretti (quando c'è un ostacolo interposto tra le bilie)

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A una sponda

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Sponda-bilia sulla gialla
Candela sulla gialla

Sono indubbiamente i tiri indiretti più semplici: la bilia ricevente viene colpita con un rimbalzo diretto su una sola sponda. Se effettuato quasi in verticale viene definito a candela, mentre quando l'angolo di rimbalzo è più accentuato si definisce a sponda-bilia. Senza l'uso di effetto il giocatore, nei suoi calcoli, si basa sulla semplice regola che i due angoli di entrata ed uscita dalla sponda sono identici. Naturalmente anche in questo caso è importantissimo l'aiuto dei diamanti.

A più sponde

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Giro di 3 sponde
Angolo di 2 sponde

Capita sovente durante la partita di non poter effettuare dei tiri diretti sulla palla avversaria a causa della frapposizione di un ostacolo tra le due bilie; allo stesso modo non sempre un tiro ad una sola sponda è fattibile o favorevole, in tal caso è necessario utilizzare un tiro a più sponde, tra cui i più classici sono ad angolo o a giro, dove l'uso sapiente dell'effetto è importantissimo per uscire da posizioni complesse e a prima vista insolubili.

I tiri spettacolari

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Massé
Garuffa

Da quando lo sport del biliardo ha cominciato ad interessare anche il mondo della televisione molti appassionati hanno cominciato ad avere familiarità con i suoi termini gergali e ad apprezzare i colpi più spettacolari di questo gioco. Tra quelli che maggiormente colpiscono si possono annoverare la garuffa, tiro effettuato con l'ausilio di moltissimo effetto, grazie al quale la bilia sembra cambiare improvvisamente direzione dopo aver colpito la seconda sponda (immagine a sinistra). Altrettanto appariscente è il massè, colpo impresso alla palla con la stecca quasi perpendicolare al biliardo, grazie al quale sembrano inesistenti le leggi della fisica e si assiste al movimento di una bilia che dapprima procede in una direzione per poi cambiarla improvvisamente in maniera del tutto imprevista e tornare addirittura indietro (immagine a destra). Con questo tiro si riesce a far percorrere alla bilia una traiettoria ad arco, aggirando l'ostacolo frapposto al tiro stesso.

Il biliardo ieri e oggi

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Quella descritta è la più recente evoluzione del gioco del biliardo all'italiana. Fino agli anni '80 è stato prevalentemente un gioco da bar dove veniva giocato su tavoli provvisti di buche, con 2 bilie grandi e 1 più piccola (con funzioni da pallino), tutte rigorosamente color avorio. Probabilmente per i problemi dello spazio necessario a quest'attività (ingombro di per sé notevole, aumentato della necessità di uno spazio intorno per consentire l'attività dei giocatori), si è assistito ad una progressiva sparizione dei biliardi dai bar, soprattutto cittadini, e oggi l'attività si svolge soprattutto in circoli specifici, provvisti di vari tavoli contemporaneamente. I giocatori si raggruppano in questi club, affiliati a loro volta in federazioni provinciali, regionali e nazionali, così come i partecipanti ai vari tornei organizzati sono divisi in varie categorie di bravura, con regolari promozioni (in base ai risultati raggiunti), fino al raggiungimento della qualifica di professionisti. Per quanto nato come un semplice svago chi vuole raggiungere determinati risultati deve sottoporsi, come in ogni attività sportiva, ad un allenamento costante anche di varie ore giornaliere. Anche se l'attività descritta è definita all'italiana non è ristretta solo al nostro paese ma raccoglie consensi all'estero, soprattutto in America Latina, da cui provengono i campioni con cui i nostri più importanti giocatori si confrontano nei Campionati Mondiali. Negli ultimi tempi si è inoltre avuto un maggior interessamento anche da parte del pubblico femminile e cominciano ad essere numerose anche le giocatrici e si cominciano a svolgere i primi campionati femminili.

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