Caccia tattici in azione/Europa
L'era supersonica in Europa ha visto vari filoni evolutivi, nascendo pressoché in contemporanea in non meno di 3 nazioni (oltre all'URSS): Francia, Regno Unito e Svezia. C'erano anche altri progetti, come, in Italia, il Leone, rimasto senza esito dato l'arrivo degli F-104 (che non avevano bisogno di un razzo per ottenere prestazioni supersoniche).
Dato che di tutto questo ho già parlato su di un altro libro, per non fare doppioni inutili vi rimando a quello. Ecco come:
Aerei francesi
[modifica | modifica sorgente]I Mirage argentini, aggiornamento
Questi sono solo alcuni dei capitoli che hanno visto in azione gli onnipresenti (5 continenti) Mirage negli ultimi 50 anni, ma spero bastino per avere un'idea della loro attività e diffusione.
Svezia
[modifica | modifica sorgente]In questo caso, la questione è molto più semplice dato che Stoccolma ha limitato al massimo l'export di caccia e in particolare, di quelli più moderni. Le cose sono cambiate solo ultimamente, con i Gripen.
I cacciabombardieri Saab, dal '29 al '39
UK
[modifica | modifica sorgente]Per varie ragioni, la Gran Bretagna ha segnato notevolmente il passo nei decenni successivi alla guerra, non è chiaro se certi sbagli politici siano stati fatti per via della crisi economica oppure questa si sia fatta sentire maggiormente per gli errori politici. Per l'industria nazionale è senz'altro vera la seconda ipotesi, date le cancellazioni apportate a molti dei principali programmi aerospaziali, spesso senza alcuna reale alternativa. In ogni modo, i Lighting non erano certo aerei del tutto efficienti rispetto al costo, e non avrebbero trovato molti acquirenti eventuali discendenti di questi grossi bireattori. Anche per questo i britannici si sono dedicati ai programmi multinazionali, iniziando con la Francia (Jaguar e non meno di tre tipi di elicotteri, tutti di successo), e poi 'europei' in senso sempre più vasto: Tornado e EFA/EF-2000. Questi li consideriamo qui, perché nell'insieme la loro genesi si può far risalire più al Regno Unito che a qualunque altra singola nazione europea (vedi anche i loro antenati diretti, come il TSR.2 e l'EAP). In ogni caso, non c'è dubbio che la Gran Bretagna rivesta un ruolo centrale per l'industria aerospaziale europea, e quindi sia il fulcro dell'attività anche dei progetti multinazionali.