Disturbi mentali/Disturbi dello spettro schizofrenico/Il disturbo schizoaffettivo

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Disturbo in cui sindrome affettiva, depressiva o maniacale, e sindrome schizofrenica possono comparire sia in successione indipendente che contemporaneamente.

I disturbi schizoaffettivi vengono considerati da alcuni come una 3^ psicosi (da affiancarsi alle due fondamentali: schizofrenia e psicosi maniaco-depressiva), da altri come forme atipiche dell’una o dell’altra, da altri come forme intermedie o di passaggio.

I suoi sintomi clinici possono includere qualunque sintomo della schizofrenia, della depressione e della mania.

Terapia[modifica]

la stessa della schizofrenia e dei disturbi affettivi.

La psicosi reattiva breve (disturbo psicotico acuto): Sindrome spesso associata allo stress, non frequente e prevalentemente giovanile.

EZIOLOGIA[modifica]

abnorme reattività psicologica a stimoli esterni che corrisponde a una speciale reattività biologica.

  • I sintomi clinici sono molto vari e possono ricordare alcune reazioni animali come ad es. il blocco psicomotorio (riflesso di immobilizzazione).

In alcuni casi prevale la compromissione della coscienza (stati ipercinetico-crepuscolari simili al turbine motorio negli animali), e in altri prevale la reazione motoria sotto forma di fuga cieca o di rottura di oggetti in relazione a una condizione emotiva quale ad es. la nostalgia.

  • La durata del quadro è inferiore a 1 mese e la prognosi è generalmente buona.

DIAGNOSI DIFFERENZIALE[modifica]

Da prendere prima di tutto in considerazione le forme conseguenti a tossici come alcol e droghe, e alcune manifestazione epilettiche.

TERAPIA[modifica]

Il ricovero può certe volte essere necessario per una valutazione diagnostica differenziale. L’uso di neurolettici deve essere cauto e può essere utile associare una psicoterapia centrata sui motivi della crisi.