Fondamenti di automatica/Sistemi
Forma canonica dei sistemi
[modifica | modifica sorgente]Un sistema generico non lineare MIMO (Multiple-Input Multiple-Output), variante nel tempo e proprio è descritto dalle equazioni:
dove:
- è il vettore di stato;
- è il vettore di ingresso;
- è il tempo;
- è il vettore di uscita;
- e sono campi vettoriali (che si suppongono normalmente analitici).
Si considera poi l'istante iniziale e lo stato iniziale (che spesso si suppone noto).
è detto movimento libero dello stato (l'evoluzione dello stato a partire da uno stato iniziale per ingresso nullo);
è detto movimento forzato dello stato (l'evoluzione dello stato a partire da uno stato iniziale nullo);
Classificazione dei sistemi
[modifica | modifica sorgente]I sistemi dinamici descritti precedentemente in forma canonica possono essere classificati [1] in vari modi sulla base delle proprietà delle funzioni e
Si dicono sistemi monovariabili[1] o SISO i sistemi dotati di una sola variable di ingresso e di una sola variabile di uscita scalari ( );
i sistemi con più ingressi o uscite si dicono sistemi multivariabili o MIMO
Sono sistemi strettamente propri [1] i sistemi la cui uscita dipende solo dallo stato e non dipende dall'ingresso (); sistemi per cui l'uscita dipende anche dall'ingresso direttamente sono detti sistemi propri; sistemi propri possono essere trasformati in un sistema strettamente proprio equivalente aggiungendo una variabile allo stato
Un sistema è tempo-invariante o stazionario [2] se l'evoluzione dell'uscita e dello stato in un dato istante non dipende dal tempo in cui quell'istante si colloca, ovvero le funzioni e non dipendono dalla variabile tempo ;
Un sistema è lineare [3] quando sia l'uscita che la variazione dello stato sono combinazioni lineari dell'ingresso e dello stato; per un sistema lineare vale il principio di sovrapposizione degli effetti [4]
Linearizzazione
[modifica | modifica sorgente]È spesso preferibile trattare problemi lineari, esistono metodi per ricondurre sistemi non lineari a sistemi lineari [5]
Se supponiamo che le funzioni e siano sufficientemente regolari nell'intorno di un punto è possibile approssimarle nell'intorno di quel punto con il loro sviluppo di Taylor arrestato al termine di primo grado. [6]
Se ci troviamo a trattare problemi non lineari, ci si restringe nell'intorno di un punto di equilibrio del sistema, ovvero tale che , e si approssimano tutte le funzioni a funzioni lineari.
Si suppone che i coefficienti del sistema non varino nel tempo.
Sistemi lineari che abbiano più di un ingresso o più di un'uscita possono sempre essere espressi come composizione di sistemi SISO, in quanto è valido il principio di sovrapposizione degli effetti
Quando è possibile ci si riconduce a sistemi lineari tempoinvarianti SISO.
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ 1,0 1,1 1,2 Fondamenti di controlli automatici di Paolo Bolzern, Riccardo Scattolini, Nicola Schiavoni; McGraw-Hill, prima edizione del marzo 1998; 35 Sezione 2.3: Classificazione dei sistemi dinamici
- ↑ Fondamenti di controlli automatici di Paolo Bolzern, Riccardo Scattolini, Nicola Schiavoni; McGraw-Hill, prima edizione del marzo 1998; 37
- ↑ Fondamenti di controlli automatici di Paolo Bolzern, Riccardo Scattolini, Nicola Schiavoni; McGraw-Hill, prima edizione del marzo 1998; 37
- ↑ Fondamenti di controlli automatici di Paolo Bolzern, Riccardo Scattolini, Nicola Schiavoni; McGraw-Hill, prima edizione del marzo 1998; 45, sezione 2.5: Sistemi lineari
- ↑ Automatic Control Systems di Benjamin C. Kuo; pagina 183, section 4-7: Linearization of nonlinear systems
- ↑ Fondamenti di controlli automatici di Paolo Bolzern, Riccardo Scattolini, Nicola Schiavoni; McGraw-Hill, prima edizione del marzo 1998; pagina 48, sezione 2.6: Linearizzazione